Lo scorso sabato a Dacca, capitale del Bangladesh, è stata lanciata la prima rivista dedicata alla comunità LGBT bengalese, il cui scopo principale è promuovere l’accettazione delle persone LGBT in un Paese che presenta il 90% della popolazione di religione musulmana.
In foto Roopbaan, logo della rivista (fonte: Dhaka Tribune)
Si intitola Roopbaan, dal nome di un personaggio di un racconto popolare che parla del “potere dell’amore”. Il primo numero della rivista, che avrà pubblicazione trimestrale, è di 56 pagine scritte interamente in lingua bengalese. Per evitare tensioni nel Paese, la pubblicazione non sarà disponibile nelle edicole, ma si potrà ordinare telefonicamente.
All’evento inaugurale hanno partecipato esponenti della comunità LGBT locale, attivisti per il diritti umani e l’Alto Commissario britannico in Bangladesh Robert Gibson, il quale, intervistato dal Dhaka Tribune, ha menzionato la triste vicenda della reintroduzione del reato di omosessualità in India.
Il caporedattore 25enne Rashel Ahmed ha dichiarato: «Lo scopo principale di questa pubblicazione è quello di promuovere ‘l’amore’ e il ‘diritto di amare’ […] Speriamo che tutto questo faccia aumentare la consapevolezza nelle persone riguardo l’esistenza della comunità LGBT e porti ad una più ampia tolleranza sociale dei gay e delle lesbiche».
In Bangladesh è attualmente in vigore una legge anti-sodomia, ereditata dall’epoca coloniale britannica, che punisce l’omosessualità, considerata contro natura. Chi viene accusato di questo reato rischia multe severe e pene detentive che vanno dai 10 anni fino all’ergastolo.
fonte http://ilreferendum.it/di Guglielmo Cigolini
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