L’interesse dei media per il tema della sessualità pone spesso l’accento sui comportamenti più sfacciati ed esibizionisti, sia riguardo gli etero che gli omosessuali, oppure si concentra sulle varie sfumature presenti nel vasto mondo dei transgender.
Poco invece si parla degli asessuali, coloro che hanno pulsioni sessuali ma decidono di non soddisfarli attraverso rapporti intimi, un fenomeno sommerso ma in costante aumento, che vanta un forum specializzato negli Stati Uniti con oltre 70mila utenti registrati.
A dispetto di ciò che superficialmente si pensa, la religione ha un ruolo assai marginale se non inesistente in questa scelta che appare veramente trasgressiva in un mondo dove la sessualità è venduta ed esibita ovunque e in qualsiasi momento.
L’asessuale è una persona che non prova interesse ed attrazione per il sesso, ma esistono approcci diversi nel vivere questo rifiuto di intimità con l’altra persona: c’è chi non prova affatto alcuna eccitazione e chi invece ha desideri ma non li condivide con il partner.
Ovviamente un asessuale può avere profondo disagio nelle relazioni interpersonali, poiché l’assenza di rapporti nella maggior parte dei casi può essere un ostacolo insormontabile nella vita di coppia, a meno di non trovare un compagno, o compagna, di tendenze asessuali.
Grazie anche a questo forum statunitense gli asessuali stanno uscendo dall’oscurità in cui forse si erano autoreclusi, pretendendo il loro posto nella società come gli eterosessuali, gli omosessuali e i bisessuali, rivendicando una vita di coppia ‘diversa’ solo nella gestione dell’intimità, ma non in altri aspetti legati all’affetto, al divertimento, alla condivisione di varie attività insieme.
La scienza fino ad oggi si è occupata relativamente poco degli asessuali, tra questi uno studio realizzato nel 2011 intitolato Archives of Sexual Behavior, che attraverso alcuni esperimenti ha dimostrato che gli asessuali hanno assolutamente risposte fisiologiche a stimoli erotici, e che dunque non rientrano in quella fascia di patologie e disturbi legati alla negazione della sessualità come l’avversione sessuale o il desiderio sessuale ipoattivo, ma si tratta piuttosto di una forma di indifferenza verso l’atto sessuale vero e proprio.
Forse non è un caso che il fenomeno sia in espansione nell’era della mercificazione del corpo e nell’esibizione aggressiva della sessualità: un atto di ribellione e di trasgressione, nel senso etimologico del termine, come fu la liberalizzazione dei costumi nel ’68, una risposta al conformismo esasperante che vive la società contemporanea, seppure a parti rovesciate.
fonte http://attualita.tuttogratis.it
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