lunedì 25 giugno 2012

Lgbt: San Marino e il diritto di convivenza per i gay, Michele Pazzini "Bene cosi', ma c'e' ancora molta strada da fare"

David Oddone, L'Informazione di San Marino: Convivenza gay, Pazzini: “Esempio anche per l’Italia, ma strada e’ lunga” / “Omosessuali ancora vittime di insulti che spesso sono peggio delle botte”

Da qualche giorno i cittadini sammarinesi omosessuali hanno lo stesso diritto a convivere degli etero.
(http://www.libertas.sm/cont/news/san-marino-e-il-diritto-di-convivenza-per-i-gay-marco-bollini-la-tribuna-sammarinese/63728/1.html)

E’ stata approvata con 33 voti favorevoli e 20 contrari l’istanza d’Arengo che proponeva l’estensione della possibilità di convivenza senza discriminazione. La decisione che avvicina San Marino all’Europa è l’occasione per un intervista al responsabile sammarinese dell’associazione Lgbt del Titano, Michele Pazzini.

Michele che cosa ne pensi della decisione del Consiglio?

“Si tratta di un enorme passo per San Marino: relativamente piccolo ma se si pensa al contesto sociale del Titano è una cosa molto grande.

Tutto questo non ha nulla a che vedere naturalmente con le coppie di fatto sia chiaro.
Viene al contrario parificato il trattamento delle persone che chiedono un permesso di soggiorno per convivenza, sia esso uomo donna o qualsiasi altro genere di convivenza.

Fino ad oggi la legge sui permessi di soggiorno dava la possibilità di fare richiesta solo alle coppie eterosessuali”.


Come va la situazione a San Marino rispetto a insulti e episodi di violenza?

“Episodi di violenza per l’orientamento sessuale non ne sono stati denunciati all’associazione, me difficilmente certe cose si raccontano.

Gli insulti invece sono all’ordine del giorno e in molti casi sono comunque peggio delle botte: smisi di studiare all’epoca per non andare a scuola e non essere insultato.

Leggi che vadano a contrastare queste situazioni vanno promosse e le persone vittime devono fare segnalazioni, anche se la violenza che si consuma fra le mura domestiche e riguarda famigliari.
San Marino si deve impegnare con una promozione della cultura della differenza già dalle scuole medie”.
fonte http://www.libertas.sm

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