sabato 5 dicembre 2020

Netflix: uno studio rivela l'importanza di film e serie tv per l'inclusione LGBT+

Secondo una ricerca firmata Netflix e Diversity, l'intrattenimento rappresenta un mezzo fondamentale per una maggiore comprensione del mondo LGBT+.

Netflix e Diversity hanno condotto uno studio i cui risultati sottolineano quanto film e serie tv riescano a migliorare la comprensione del mondo LGBT+ e a favorirne l'inclusione.

Nel corso degli anni, sono sempre di più i film e le serie tv in cui interviene almeno un personaggio appartenente alla comunità LGBT+. Rispetto a trenta o venti anni fa, quando l'orientamento omo, bi o transessuale poteva rappresentare ancora un tabù, le opere cinematografiche o seriali possono contare su un pubblico più progressivo e proprio questo aspetto ha spinto Netflix a condurre uno studio per analizzare quanto sia importante la rappresentazione LGBT+ nel mondo dell'intrattenimento.

Lo streamer si è unito a Diversity per presentare la ricerca "LGBT+ inclusion nelle serie TV e nei film" che, come intuibile, si concentra soprattutto su quello che viene proposto nel catalogo Netflix. Ebbene, dallo studio è emerso che secondo l'82% delle persone intervistate i film e le serie tv hanno una funzione cruciale e trasversale di inclusività a livello collettivo. In definitiva, 7 persone su 10 pensano che determinate opere, proprio presentando al loro interno uno o più personaggi LGBT+, aiutino le persone a conoscere meglio persone e situazioni legate alla comunità. Il 72% degli intervistati ha quindi ammesso che vedere personaggi LGBT+ sullo schermo li ha aiutati a sentirsi più a proprio agio con le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer che conoscono.

Lo studio celebra anche quei prodotti che non sono esclusivamente "LGBT+ oriented" ma che sono comunque stati in grado di raccontare e includere il mondo LGBT+ nella propria storyline, basti pensare ai casi de La casa di carta, Sex Education ed Orange is the new black. Gli utenti Netflix che fanno parte della comunità LGBT+ hanno infine sottolineato quanto sia importante anche il modo in cui determinati personaggi vengano rappresentati, e quindi senza che questi risultino troppo stereotipati o poco carismatici. La loro profondità individuale, invece, aiuta ben l'82% del pubblico LGBT+ ad identificarsi, come nel caso di Omar in Élite, Robin Buckley in Stranger Things e della coppia composta da Eric e Adam in Sex Education.

Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity, associazione non profit impegnata nella promozione di una cultura dell'inclusione, ha dichiarato: "Oggi la rappresentazione sullo schermo è più importante che mai. Netflix e i narratori di tutto il mondo hanno l'opportunità di aumentare l'inclusione della comunità LGBT+ attraverso l'intrattenimento. Una percentuale dell'82% in un'analisi su campione rappresentativo è una conferma schiacciante di quanto siano importanti storie in cui, non solo potersi riconoscere, ma attraverso le quali poter comprendere la realtà vissuta dalle altre persone. A conferma di questo, un altro dato eclatante è che il 75% delle persone coinvolte1 vorrebbe vedere ancor più rappresentate sullo schermo le relazioni genitoriali e familiari delle persone LGBT+".

fonte:  NOTIZIA di    https://movieplayer.it

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