Il premier Enrico Letta ha chiarito i motivi della sua partecipazione alal cerimonia di inaugurazione delle olimpiadi invernali di Sochi. “Ho preso questa decisione dopo una consultazione con il presidente della Repubblica, il ministro dello Sport e il presidente del Coni”, ha detto nel corso di una conferenza stampa a Doha.
“Riteniamo che questa presenza sia utile per sottolineare soprattutto la candidatura italiana di Roma alle olimpiadi del 2024, cui crediamo tantissimo. Bisogna essere a Sochi per cominciare a far marciare questa candidatura”, ha detto. Tuttavia, ha spiegato citando le ‘polemiche’ in Italia, “nella mia partecipazione sia qui sia lì ribadirò con assoluta nettezza la nostra contarierà a qualsiasi normativa discriminatoria contro gli atleti gay. Questo fa parte della cultura italiana”, ha aggiunto.
SENATORI PD: LETTA NON VADA
“Ci auguriamo che il Premier Letta ci ripensi. I principali leader europei non andranno all’inaugurazione delle Olimpiadi di Sochi, incomprensibile che l’Italia partecipi al massimo livello.
Non si contrasta certo così la politica discriminatoria nei confronti di gay e minoranze perpetuata da Putin”. Lo affermano i senatori del Pd Isabella De Monte, Nadia Ginetti, Mario Morgoni, Claudio Moscardelli e Francesco Scalia.
“Stiamo per assumere la guida del semestre europeo-sottolineano i parlamentari- e ci distinguiamo subito con la presenza del Presidente del Consiglio ad una inaugurazione disertata da molti altri leader.
Il rispetto dei diritti civili è una battaglia che riguarda le nostre stesse radici culturali, abbandonarla per ottenere l’appoggio russo alla candidatura di Roma nel 2024 è sbagliato”, concludono i senatori.
GAY CENTER A LETTA: ERRORE ANDARE CERIMONIA SOCHI
“Che dirà Letta a Putin andando a Sochi? Che l’Italia è l’unico Paese europeo a non avere leggi contro l’omofobia e sui matrimoni gay? Vedremo.
Letta avrebbe dovuto disertare l’inaugurazione, la sua decisione diversa da quella di Merkel, Hollande, Cameron e Obama è un errore.
Mentre Letta sarà a Sochi all’inaugurazione noi manifesteremo davanti all’Ambasciata russa a Roma esponendo una grande bandiera gay di sette metri per protestare contro le leggi omofobe di Putin”. Lo dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center.
fonte http://qn.quotidiano.net
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