lunedì 6 giugno 2011

Il movimento lgbt: “Cari neosindaci, ora confrontiamoci sui diritti”.


A Roma l’Europride 2011: dodici giorni all’insegna di socialità e politica

Cari Piero, Luigi, Giuliano, Virginio e Gianni,



Queste ultime elezioni amministrative, in particolare la grande partecipazione e attenzione dei media e dei cittadini, dimostrano come i ruoli dei Sindaci delle grandi e piccole città italiane sia fondamentale per rinnovare la politica e affrontare le grandi sfide che ci pone l’essere uno dei paesi fondatori dell’Unione europea.

Già nel ’93 quello che venne definito “il Movimento dei Sindaci”, rappresentò la voglia e il bisogno di cambiamento nel nostro Paese. Un desiderio di cambiamento che l’incrudirsi successivo dello scontro sul piano nazionale, fece scivolare fuori dall’agenda delle priorità del Paese. Ci troviamo oggi davanti a un’Italia che fin troppo spesso si pone come fanalino di coda nella trasformazione in atto nella società europea. A partire dai diritti di cittadinanza di tutti. E della comunità LGBT in particolare.

Questo arretramento della società e della politica italiana può e deve essere affrontato proprio a partire da voi, dai sindaci delle grandi città italiane. Da Roma dove si svolge, anche grazie alla collaborazione con la Giunta, l’Europride 2011. Da Napoli, Milano, Torino e Bologna che rappresentano oggi una novità politica e culturale che innesca nuove speranze e nuove aspettative. A partire propria da una società fondata sui diritti di tutti i cittadini.

Cari Sindaci, vi invitiamo a confrontarvi con noi. A incontrarci e ad ascoltarci come noi ascolteremo voi. Qui, durante i giorni dell’Europride. Il più grande e importante evento del movimento LGBT europeo. Davanti a cittadini italiani e di tutto il continente che stanno guardando come attuerete le politiche di rinnovamento che sono oggi al centro del dibattito politico non solo nazionale.

Questo è l’anno del centocinquantesimo anniversario dell’Unità di Italia. Facciamo in modo, insieme, che sia il primo di un percorso di unità reale di cittadini, di popolo. Uguali diritti, uguali tutele.

Il nostro non è un invito rituale. Il nostro è un appello affinché questa volta non sia un’altra occasione persa.

Il comitato organizzativo dell'Europride 2011

Europride 2011. Ripudio della guerra, diritti, cultura, spettacoli: dodici giorni all’insegna di socialità e politica.

Ripudio della guerra, diritti, cultura, spettacoli, socialità: saranno questi gli ingredienti principali di dodici giorni di Europride 2011, dall’1 al 12 giugno nei giardini di Piazza Vittorio, a Roma, e in diversi altri luoghi della città (Università Sapienza, Auditorium, Teatro Eliseo e locali vari), raccontati oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione.

Rita De Santis, componente del Comitato organizzatore e presidente di Agedo, associazione di genitori di omosessuali, ha rammentato che “i nostri figli e le nostre figlie sono trattati come cittadini di serie B, privati di diritti fondamentali che i partiti non hanno nella propria agenda politica”. La presidente di Agedo ha anche voluto ricordare l’omicidio di David Kato, attivista ugandese al quale l’associazione dedicherà un’iniziativa il 9 giugno, dal titolo “Il coraggio di r-esistere”, a cui parteciperanno genitori provenienti dall’Uganda e da vari paesi europei come Polonia, Francia e Turchia.

Gianfranco Goretti, di Famiglie Arcobaleno, l’associazione di genitori gay e lesbiche è partito dal proprio vissuto: “Io e il mio compagno abbiamo due figli, come centinaia di altre coppie italiane ed europee, ma viviamo una deprimente precarietà, privati dei diritti riconosciuti alle famiglie etero. Lo stesso vale per i nostri figli, ai quali viene negato il diritto al riconoscimento dell’affettività”.

Porpora Marcasciano, presidente dello storico MIT e componente del Comitato, esprime le rivendicazioni dei transessuali: “Chiediamo interventi di legge che permettano alla persona transessuale di costruire la propria identità e di essere riconosciuta anagraficamente sulla base del genere scelto, senza effettuare una operazione di riattribuzione sessuale. Chiediamo inoltre che chi vuol percorrere l’intero processo di trasformazione sia assistita dal sistema sanitario senza l’iter complesso e umiliante di una diagnosi di disturbo patologico”.

Diego Longobardi, art director dell’evento, ha infine spiegato l’articolazione della manifestazione dentro e fuori il Pride Park di Piazza Vittorio, inaugurato mercoledì alle 21 da Claudia Gerini, madrina dell’evento: dodici giorni di spettacoli, dibattiti, musica e socializzazione. Nel nutrito calendario di appuntamenti, la CGIL che incontra i sindacati europei per discutere di discriminazioni sul lavoro fino, all’estremo opposto, ai manager gay di tutta Europa che propongono nuove idee per la gestione della diversità in azienda.

L’orgoglio gay poi, non dimentica le sue lotte laiche di sempre nei dibattiti su diritti, sulla genitorialità gay, sulle unioni civili, la salute. C’è ampio spazio per la tradizione arcobaleno con i classici spettacoli di drag queen fino alle novità dello sport con calcetto, nuoto, basket e beach volley.

Parteciperanno agli aventi nomi della cultura e dello spettacolo come, tra gli altri, Ivan Cotroneo, Mario Fortunato, Vladimir Luxuria, Fabio Canino. E’ compiaciuto lo sguardo di Europride ai piaceri con, per esempio, nella mostra Gaytech, l’amore al tempo dell’IPod, e nel workshop su feticismo, dominazione e giochi di ruolo. Radio Deejay e Radio Deegay seguiranno ogni giorno la manifestazione.

L’11 giugno, dalle 16.30, gran finale con la parata dell’orgoglio gay europeo con 40 carri che sfileranno da Piazza Esedra al Circo Massimo.
fonte espresso.repubblica.it via www.europrideroma.com

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