sabato 6 luglio 2013

Lgbt Veneto: Omofobia, parte il corso di autodifesa per gay e lesbiche

Il programma di allenamento è stato elaborato dal personal trainer vicentino Andrea Carollo sull’onda degli ultimi episodi violenti

VICENZA. E' il primo in Italia e farà discutere. Si tratta di un corso di autodifesa contro insulti e aggressioni omofobiche, dedicato espressamente alla comunità lgbt sempre più vittima di episodi di intolleranza e violenza come dimostrano gli ultimi dati.

L'Italia in particolare è il paese dell'Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale. Troppo anche per il personal trainer dei vip (ha lavorato tra gli altri con Madonna) e maestro di arti marziali Andrea Carollo, che ha pensato quindi di lanciare un corso di autodifesa, aperto a tutti, ma dedicato specificamente ai gay.

In una realtà come quella veneta dove la comunità LGBT è molto attiva (ad esempio il Padova Village, che replica l'omonima kermesse romana), parallelamente sono numerosissimi gli episodi di intolleranza e ghettizzazione.

Il risultato di questo progetto sarà la realizzazione di un report col duplice intento di diffondere i dati e supportare azioni di advocacy. “Di fronte a questa spaventosa deriva – spiega Carollo – mentre i politici discutono ancora circa l'opportunità di promulgare una legge anti-omofobia ho pensato che non potevo più restarmene con le mani in mano e che, vista anche l’attuale perdurante latitanza legislativa, sia giunta l’ora di offrire uno strumento pratico di difesa a tutte quelle persone che rischiano ogni giorno di essere aggredite a causa del loro orientamento sessuale”.

Il corso è basato su un mix di semplici regole di attenzione e di difesa personale. La prima sessione sarà focalizzata specificamente sui rischi che possono correre gli omosessuali e si concentrerà quindi sulle tecniche base di auto-difesa, sul riconoscimento dei segnali di pericolo e sulla definizione dello spazio personale. Carollo aggiunge: “I gay notoriamente sono attenti alla forma fisica e questo certamente aiuta. Per cui alla base del corso, la cui durata sarà trimestrale, ci sarà un piano di allenamento generale con particolare attenzione alla corsa, che resta una delle risorse non violente per sottrarsi allo scontro.

Per quanto riguarda le arti marziali, le mosse difensive saranno tratte dai fondamenti del ju jitsu. Una serie di mosse difensive mescolate a tecniche di attacco saranno illustrate e allenate nel terzo periodo del corso prendendo spunto dallo “Shaolin Quan”, una boxe offensiva che è insieme terribile come un’arma e utile come uno sport e le cui mosse comprendono esercizi con i calci, l’attacco, la lotta e la cattura degli avversari e le cui caratteristiche sono i ripetuti cambiamenti, la velocità e la continuità dei salti.
fonte http://mattinopadova.gelocal.it

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