Che tipo di re sarà Carlo? Camilla riuscirà a scrollarsi di dosso il fantasma di Diana? Qual è, oggi, il destino della monarchia?
Principe ribelle. Principe laureato. Principe
impiccione. Il povero Carlo . Nel corso dei decenni di attesa che
l'hanno reso anche l'«erede dei record», Carlo è stato chiamato in molti
modi. Amato e odiato da stampa e sudditi a fasi alterne, tra picchi di
straordinaria popolarità e abissi di ostilità e discredito, non si può
certo dire che il suo percorso da principe a re sia stato lineare e
privo di ostacoli.
Dall'infanzia, bambino e poi adolescente timido e insicuro, bullizzato dal padre e trascurato dalla madre, alla giovinezza in giro per il mondo in cerca di se stesso, al matrimonio forzato con Diana e l'amore eterno e impossibile con Camilla - in uno dei triangoli amorosi più chiacchierati di sempre - fino alla tragedia che ha gettato l'ombra immortale di Lady Di sulla royal family e segnato per sempre la vita di Carlo e di William e Harry.
Nel tempo, il principe si è trovato, suo malgrado, ad affrontare molte sfide: la gestione di una famiglia a dir poco disfunzionale, l'educazione dei figli, il duro attacco del secondogenito e della moglie Meghan a una monarchia già indebolita dagli scandali e poi dalla morte di Elisabetta, pilastro che l'ha tenuta in piedi per settant'anni.
Pagina dopo pagina, Antonio Caprarica ci mostra un sovrano a due facce: il culto del passato e la lungimiranza sull'ambiente, una vita tra i lussi e l'attenzione ai più deboli, la determinazione di un uomo che, in barba a chi lo considera amletico e inconcludente, ha ottenuto il lieto fine salendo al trono al fianco della donna che ha sempre voluto come sua regina.
Antonio Caprarica è giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Filosofia alla Sapienza di Roma con Lucio Colletti, ha iniziato la carriera giornalistica a «L'Unità» ed è stato in seguito condirettore di «Paese Sera». Tra il 1988 e il 1993 è stato corrispondente del Tg1 dal Medio Oriente. Dal 1993 al 2006 è stato a capo dell'ufficio di Corrispondenza della Rai prima a Mosca, poi a Londra e infine a Parigi. Dopo tre anni a Roma come direttore di Radio Uno e dei Giornali Radio Rai, è tornato a lavorare nella sua amata Londra. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato molti titoli, tra i quali ricordiamo Dio ci salvi dagli inglesi... o no!? (2006), che ha ottenuto il Premio Gaeta per la letteratura di viaggio, La ragazza dei passi perduti (2006); Com'è dolce Parigi... o no!? (2007); Gli italiani la sanno lunga... o no!? (2008); Papaveri & papere. Breve storia universale delle gaffes dei potenti (2009); I Granduchi di Soldonia (2009); C'era una volta in Italia. In viaggio fra patrioti, briganti e principesse nei giorni dell'Unità (2010); Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra (2012); La classe non è acqua (2012); Ci vorrebbe una Thatcher (2012); Il romanzo dei Windsor. Amori, intrighi e tradimenti in trecento anni di favola reale (2013) e Il romanzo di Londra. Storie, segreti e misfatti di una capitale leggendaria (2014). Vincitore di numerosi premi di giornalismo tra i più prestigiosi (Ischia, Fregene, Val di Sole), collabora con vari quotidiani e periodici.
fonte: www.lafeltrinelli.it
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