lunedì 26 dicembre 2022

Cinema: Borghi e Marinelli, la nostra amicizia regalo di vita. Le otto montagne dal 22 dicembre con 400 copie 'sfida' Avatar

Il gioco di parole viene facile: per sfidare Avatar - La via dell'acqua, appena uscito e già record al box office con 10 milioni e mezzo in cinque giorni, non basta una ma ci si prova con LE OTTO MONTAGNE.

Il film passato in concorso a Cannes (da dove è uscito con il premio della giuria), diretto dalla coppia Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, "è stato gelosamente custodito per Natale", ha detto Massimiliano Orfei, ad Vision, "convinti che sia la controprogrammazione giusta per Avatar, per noi è un vero gioiello e infatti lo lanciamo come film delle feste in oltre 400 sale".

Dal 22 dicembre Luca Marinelli e Alessandro Borghi saranno sul grande schermo in questa che è soprattutto una storia di amicizia alla prova della vita e del tempo. "La stessa che da 7 anni ci lega profondamente, da quel Non essere cattivo di Claudio Caligari - ha ricordato Borghi - che è il mio personale spartiacque sul mestiere di attore. Da allora con Luca non ci siamo più lasciati, un legame che va oltre la frequentazione che per motivi di lavoro può essere rara, che è affetto, empatia, ironia, assenza di giudizio. Ritrovarci a lavorare insieme è stato il più grande regalo". 

Dello stesso avviso Marinelli, anche lui ha parlato di regalo, "vita e lavoro si sommano e ritrovarsi è stato un dono". La coppia dovrebbe/potrebbe essere attrattiva per il pubblico: "Questo è un film che non puoi vedere su un tablet, è un film da vedere in sala, in una esperienza sociale che è reale condivisione", ha aggiunto Marinelli. Borghi è un fanatico della sala, "anche il mio tempo libero privato è andare al cinema, sono affamato e spero che anche il pubblico torni a diventarlo". 

La base di Le otto montagne è letteraria, il romanzo premio Strega 2017 di Paolo Cognetti (Einaudi), ma l'esperienza è reale. "Il segreto di questo film - ha proseguito Borghi - è che in quei posti in vetta abbiamo girato per davvero, non abbiamo dovuto simulare le emozioni, ma siamo stati investiti da quelle emozioni. Sono esperienze produttive sempre più rare al cinema e ancora di più nelle serie tv, in Italia ma anche all'estero. Ti ritrovi a immaginare Los Angeles a Torpignattara perché tanto il blue screen e altri trucchi ti aiuteranno, tutto è simulazione, tutto è immaginazione, invece noi tra quelle montagne ci abbiamo vissuto per davvero, immersi in quella natura potente che ci ha cambiati". 

Per due anni i registi, con la guida di Cognetti, hanno vissuto in Valle d'Aosta, a 2mila metri e più e li hanno fatto le riprese costruendo una vera casa in cima, cuore della storia, ora rimasta e dove per sempre si potrà andare. Un'esperienza nell'esperienza che ha aiutato i protagonisti e il resto del cast - Filippo Timi, Elena Lietti ed Elisabetta Mazzullo - "a camminare insieme in alto su per i bricchi", lasciando da parte, come ha sottolineato lo scrittore, "quell'ego grande di cui è pieno il mondo del cinema". La storia è essenziale e per questo anche autentica, profonda, ancestrale. 

E' l'amicizia tra due bambini d'estate, proseguita da adolescenti e poi da adulti, che legherà per sempre il montanaro Bruno (Alessandro Borghi) e il cittadino Pietro (Luca Marinelli) che su quelle vette va e viene cercando di trovare un posto nel mondo, sperimentando entrambi perdite e amore, sofferenza e gioia, pace uno, inquietudine l'altro. "Sono due personaggi - ha detto Felix van Groeningen - belli e puri, che si confrontano con tematiche importanti della vita, la bellezza qui è l'assenza di cinismo". 

Per Borghi e Marinelli ora c'è la serialità, entrambi con due personaggi reali. "Ho strappato al set questi giorni di lancio del film", ha detto Borghi che sta interpretando, per Netflix, Rocco Siffredi in SUPERSEX per la regia di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni (produzione The Apartment e Groenlandia). In piena lavorazione a Cinecittà per Sky è M. IL FIGLIO DEL SECOLO, dal romanzo di Antonio Scurati, con Marinelli, esteticamente trasformato per interpretare Benito Mussolini. con la regia di Joe Wrigth (prodotto da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment in collaborazione con Pathe'). 

Le otto montagne è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside (Gruppo Fremantle), è una produzione Wildside, Rufus, Menuetto, Pyramide Productions, Vision Distribution, realizzata in collaborazione con Elastic, in collaborazione con Sky e in collaborazione con Prime Video.

fonte: di Alessandra Magliaro  www.ansa.it  ANSA RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

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