mercoledì 9 febbraio 2022

Lirica: Milano, alla Scala Thais di Massenet con Marina Rebeka e la direzione di Lorenzo Viotti

L’opera, andata in scena soltanto una volta alla Scala nel 1942, viene ora proposta in un nuovo allestimento con la regia di Olivier Py

Thaïs di Jules Massenet, ispirata al romanzo di Anatole France e andata in scena all’Opéra di Parigi nel 1894, è stata rappresentata alla Scala una sola volta, in italiano, nel 1942, con la direzione di Gino Marinuzzi, protagonisti Mafalda Favero e Gino Bechi.

La nuova produzione scaligera che andrà in scena per sei rappresentazioni dal 10 febbraio al 2 marzo, presentando per la prima volta alla Scala l’originale francese, è quindi un avvenimento culturale importante, sottolineato dal prestigio degli interpreti.


Sul podio Lorenzo Viotti, che a 32 anni è Direttore Musicale dell’Opera di Amsterdam e che nella buca scaligera ha debuttato nel 2020 con Roméo et Juliette di Gounod. L’allestimento vede per la prima volta a Milano una delle figure più eminenti del teatro europeo degli ultimi anni, Olivier Py, regista, scrittore, attore e dal 2013 Direttore del Festival di Avignone.

Opera costruita da Massenet sul carisma di un grande soprano, Thaïs vede tornare sul palcoscenico scaligero Marina Rebeka, già protagonista tra l’altro di una folgorante Traviata diretta da Zubin Mehta, insieme al baritono americano vincitore di un Grammy Lucas Meachem come Athanaël e all’ormai affermatissimo tenore italiano Giovanni Sala come Nicias.

Ma il cast illustra anche la volontà del Teatro alla Scala di dare spazio ai migliori giovani cantanti: i riflettori sono puntati su Caterina Sala (Crobyle), già Barbarina e prossimamente Najade alla Scala, Anna-Doris Capitelli (Myrtale) la cui carriera rossiniana ha da poco toccato Bergamo (Barbiere) e arriverà a Pesaro (Ory), Federica Guida (La Charmeuse) che dopo essersi messa in luce ne La Calisto tornerà come Oscar in Un ballo in maschera, e ancora Valentina Pluzhnikova (Albine), Insung Sim (Palémon) e Jorge Nelson Martinez (un servitore).

L’opera

Jules Massenet, che aveva accumulato una certa esperienza in campo di esotismo operistico già dal Roi de Lahore del 1877, in campo di donne perdute con Manon (1884) e in campo di trasposizioni letterarie con Hérodiade da Flaubert (1881, con interessanti anticipazioni sull’opposizione tra lussuria e santità) e Werther (da Goethe, 1887), riceve il libretto di Louis Gallet tratto dal romanzo di Anatole France nel 1892 e compone l’opera in pochi mesi disegnando la protagonista sulle caratteristiche vocali del soprano Sybil Sanderson, stella dell’Opéra-Comique che aveva portato al trionfo Esclarmonde (1889). Un nuovo contratto della Sanderson con l’Opéra Garnier costringe il compositore a una revisione della partitura nel senso del grand-opéra, che lo impegna fino all’autunno del 1893. Il 16 marzo 1894 Thaïs va in scena all’Opéra Garnier, tra l’entusiasmo di France (“è la mia gloria più dolce. Sono in una vera estasi… tutto è di una bellezza grande e incantevole”) e di Saint-Saëns, la soddisfazione del pubblico e gli strali di parte della critica, che spingono il compositore a una profonda revisione da cui nasce nel 1898 la versione definitiva.

Spesso accostato alla poesia parnassiana per la sua limpida semplicità, il linguaggio musicale di Massenet si forma su un “libretto dalla forma libera e flessibile” che, come spiega lo stesso Gallet, corrisponde a una forma di “poesia melica” piuttosto che a un “poema in prosa”. La veste musicale mira a un forte impatto emotivo e a un deciso contrasto di situazioni, dalla calma del deserto alla violenza delle visioni, realizzati però con estrema economia di mezzi e una raffinata abilità nell’alludere alle forme chiuse senza interrompere il flusso del racconto sonoro.

A partire dal romanzo laico di Anatole France, Gallet e Massenet realizzano un’opera profondamente spirituale che approfondisce l’opposizione ma anche la complementarietà di Eros e Agape.

Orchestra e Coro del Teatro alla Scala. Direttore Lorenzo Viotti. Regia Olivier Py
Scene e costumi Pierre André Weitz. Luci Bertrand Killy. Coreografia Ivo Bauchiero

Thaïs. Comédie lyrique in tre atti Libretto di Louis Gallet
Nuova Produzione Teatro alla Scala  www.teatroallascala.org

Foto*(Marina Rebeka, foto ©Dario Acosta – Lorenzo Viotti, foto ©Brecia Amisano -Teatro alla Scala) Contenuti realizzati con il contributo del sito web dell’Organizzazione

fonte:  https://concertisticlassica.com

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