Uno studio ha analizzato le legislazioni in materia dei paesi del mondo.
L'Italia si trova al 52esimo posto della classifica, tra il Nicaragua e
la Bulgaria
Un altra conferma che l'Italia è un paese che ancora sui diritti delle
persone Lgbt ha una lunga strada davanti a sé. E che la mancanza di una
legge contro l'omofobia è una necessità impellente, visto che - oltre
che sul piano morale e civile - la sua assenza potrebbe avere
ripercussioni anche su una delle principali fonti di reddito del nostro
paese, il turismo.
Uno studio pubblicato dal sito di viaggi Asher & Lyric
ha identificato quali sono nel mondo i paesi più sicuri per le persone
lgbt e quali invece i più pericolosi. Lo studio è stato condotto
attraverso un'analisti delle leggi riguardanti i diritti civili in ogni
paese. Risultato: senza sorprese al primo posto si colloca la Norvegia,
seguita dal Portogallo e dal Belgio. Tra i paesi invece più pericolosi,
al primo posto troviamo la Nigeria, seguita da Qatar e Yemen.
Secondo
lo studio, l'Italia si trova solo al 52esimo posto nella classifica dei
paesi considerati sicuri, tra il Nicaragua e la Bulgaria. L'indice
mostra che in Italia è assente una legislazione sulle discriminazioni
legate all'identità di genere e all'orientamento sessuale e che c'è
pressoché indifferenza nei confronti delle condizioni di vita delle
persone Lgbt.
Curiosamente, la Russia è solo al 42esimo posto della classifica dei paesi più pericolosi.
fonte: www.globalist.it
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martedì 19 novembre 2019
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