venerdì 6 settembre 2019

Lgbt: Alla Cgil di Novara nasce l’Ufficio nuovi diritti, lo sportello contro l’omofobia sul lavoro

Si chiamerà «Ufficio nuovi diritti» 
e nascerà dalla collaborazione tra la Cgil e l’associazione NovarArcobaleno per dar voce a chi subisce discriminazioni sul posto di lavoro perché omosessuale o trans. 

Il primo passo di questo percorso è la tavola rotonda incentrata sui diritti della comunità Lgbtqia+ nel mondo dell’occupazione in programma oggi alle 18 alla Camera del lavoro di via Mameli. È il primo evento della settimana di dibattiti, mostre e concerti «Pride week» che è stata organizzata da NovarArcobaleno con altre associazioni cittadine e che culminerà sabato 14 settembre nella seconda sfilata dell’orgoglio gay. 
 
La collaborazione
La collaborazione tra la Cgil e la onlus che rappresenta la comunità Lgbtqia+ è cominciata lo scorso anno in occasione del primo Novara Pride quando la Camera del lavoro ha dato il suo patrocinio all’iniziativa e offerto un supporto operativo con spazi e mezzi per organizzare la sfilata. Oggi l’obiettivo è ancora più ambizioso: creare un punto di riferimento a chi viene discriminato sul posto di lavoro per il suo orientamento sessuale. 
 
Gli obiettivi
«Definiremo nei prossimi mesi se costituire un ufficio alla nostra Camera del lavoro oppure se ricavarci uno spazio come Cgil all’interno della sede dell’associazione ma vogliamo arrivare al Pride 2020 con il nuovo servizio già attivo – annuncia Lara Bozzola, membro della segreteria provinciale del sindacato –. Noi facciamo già parte della rete anti-mobbing e anti-discriminazioni: uno sportello dedicato alle problematiche della comunità omosessuale e trans può far emergere casi che adesso purtroppo restano nell’ombra e vengono affrontati in solitudine dalla vittima». «La lotta alle discriminazioni per motivi di genere e orientamento sessuale è una priorità della Cgil di Novara» afferma il segretario provinciale Attilio Fasulo. 
 
La tavola rotonda
Alla tavola rotonda di oggi intervengono Laura Galasso, presidente di NovarArcobaleno e attivista femminista & Lgbtqia+, Antonia Monopoli, peer educator e attivista trans che a Milano gestisce uno sportello anti-discriminazioni, Lara Invernizzi di Agedo Novara e avvocata attivista in Rete Lenford, Lara Bozzola della Cgil e Valeria Gritti, del coordinamento di Cgil Piemonte. «I problemi maggiori sul posto di lavoro riguardano soprattutto le persone transessuali che spesso si ritrovano a presentare documenti con un nome che non corrisponde più a loro – commenta Galasso –. Noi parliamo di diritti e la conquista di luoghi di lavoro corretti e non discriminanti riguarda tutti, non solo la nostra comunità: alcune lotte portano vantaggi collettivi e raggiungono punti di incontro interessanti tra diversi mondi». 
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