Gay, lesbiche, bisessuali e transessuali considerano le vacanze un bene irrinunciabile. In Italia il fatturato stimato del turismo gay è di 2,7 milioni di euro, per una media di 2-3 soggiorni annui da 10 giorni e un costo pari a 1.070 euro a persona.
Nella classifica mondiale delle destinazioni, il nostro Paese è quarto a pari merito con la Germania (5%).
Ma c'è un altro fenomeno particolare esploso negli ultimi anni: il turismo nei cimiteri. Secondo un recente studio, può coinvolgere, in pochi anni, 90 siti nazionali e interessare 400 mila italiani e 7 milioni di residenti nei Paesi di origine anglosassone, contro i soli 45 mila visitatori del 2013. Due le tematiche principali che spingono le persone a visitare i cimiteri: l'aspetto culturale e museale, e quello legato ai personaggi famosi. Si calcola siano 417 a livello mondiale i cimiteri di potenziale interesse turistico, la maggior parte dei quali si trova in Europa: ben l'83,5% del totale, pari a 348 cimiteri.
La restante quota è suddivisa tra Asia (9,8%), America (5,8%) e Oceania (1%). In Europa è primaria la posizione dell'Italia, dove i luoghi di potenziale interesse turistico sono il 55,2% del totale europeo, pari a 192 cimiteri. A seguire, la Spagna con 29(8,3%), la Francia con 22 (6,3%) e il Regno Unito con 20 (5,7%). Ma l'Italia non appare in grado di sfruttare questa «risorsa». La maggiore quota di cimiteri - che già oggi offre servizi e circuiti, propone visite e si promuove a fini turistici - si trova in Spagna, che occupa l'attuale leadership «coprendo» il 22,1% di questa particolare offerta turistica, pari a 21 cimiteri.
I cimiteri di potenziale interesse turistico (192 in totale in Italia) sono localizzati in prevalenza in Toscana (13% del totale nazionale), in Sicilia (10,4%) e in Emilia Romagna (9,9%). Poi in Piemonte (8,3%), Lazio e Lombardia (rispettivamente con il 7,3% del totale). I cimiteri che già offrono servizi e circuiti per i visitatori, sono meno della metà (90 contro 192). La regione con le maggiori capacità di attrarre flussi legati al «turismo ai cimiteri» è la Toscana (13,3%), seguita da Sicilia (11,1%) ed Emilia Romagna (10%). I cimiteri acattolici sono i più visitati dagli stranieri.
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