lunedì 4 settembre 2023

Cinema: Cavani e i 90enni, l'ordine del tempo a Venezia

Riflessioni filosofiche sul futuro, poi Polanski, Allen, Wiseman 

Le note malinconiche della ballata di Leonard Cohen Dance me to end of love fanno da colonna sonora al trailer de L'ordine del tempo di Liliana Cavani, Fuori Concorso a Venezia 80.

Presentato da Vision Distribution, Indiana production, Gapbusters e Rai Cinema, il nuovo film della 90enne regista è liberamente ispirato a L'ordine del tempo di Carlo Rovelli (edizioni Adelphi) e racconta una storia sul tempo, sulla memoria, sul futuro, su quello che non si è fatto e che forse ora è troppo tardi per fare, una riflessione filosofica sul suo significato come spiegato nel bellissimo libro del fisico di Verona.

L'occasione è la riunione di tanti amici per festeggiare i 50 anni di Claudia Gerini, un'avvocata moglie del medico Pietro, Alessandro Gassmann. Ci sono Edoardo Leo (il fisico Enrico), Ksenia Rappoport (l'insegnante Paola), Richard Sammel (l'economista Viktor), Valentina Cervi (Greta, insegnante di storia), lo psicanalista Fabrizio Fongione, la ricercatrice Francesca Inaudi e poi Angeliqa Devi, Mariana Tamayo, Alida Baldari Calabria e Angela Molina che fa una partecipazione nei panni di una monaca clarissa. 

E se scoprissimo che il mondo potrebbe finire nel giro di poche ore? È quello che accade una sera a questo gruppo di amici intellettuali di vecchia data che, come ogni anno, si ritrova in una villa sul mare per festeggiare il compleanno. Da quel momento, il tempo che li separa dalla possibile fine del mondo - pare ci sia un asteroide caduto dallo spazio, anzi un 'sasso' come dice Gassmann - sembrerà scorrere diversamente, veloce ed eterno, durante una notte d'estate che cambierà le loro vite. 

"Fra certezza e totale incertezza vi è un prezioso spazio intermedio, ed è in questo spazio che si svolgono la nostra vita e il nostro pensiero" scrive Rovelli che è stato consulente del film di Cavani, mentre la sceneggiatura è della stessa autrice con Paolo Costella. Il film corale uscirà il 31 agosto con Vision. 

Liliana Cavani, il cui acume intellettuale è una meraviglia, è tornata al cinema dopo ben 21 anni (da Ripley's Game) durante i quali però tra televisione, teatro, e opere liriche non si è mai fermata. Una energia e una vitalità che appartengono ad una classe di leoni del cinema molti dei quali saranno a Venezia 80, forse non a caso per celebrare la più antica mostra del cinema. 

Come Roman Polanski, 90 anni, che ha fuori concorso The Palace, scritto con l'85enne Jerzy Skolimowski (già collaboratore di Polanski per il suo debutto, Il coltello nell'acqua, 1962), una black comedy che racconta il veglione di Capodanno del 2000 al Palace hotel, lussuoso albergo nelle alpi svizzere, con una girandola di personaggi grotteschi e surreali interpretati tra gli altri da Oliver Masucci, Fanny Ardant, John Cleese, Joaquim de Almeida, Luca Barbareschi, Fortunato Cerlino, Mickey Rourke. 

Come il prolifico Woody Allen, 87 anni e 50 film, Fuori concorso con Coupe de Chance (in Italia con Lucky Red), riflessione semiseria sul peso determinante del caso nella vita umana, una storia di romanticismo, passione e violenza nella Parigi contemporanea con Fanny (Lou de Laâge) e Jean (Melvil Poupaud), due giovani innamorati a cui la vita sembra sorridere, fin quando l'incontro di Fanny con l'ex compagno di scuola Alain (Niels Schneider) compromette tutto. 

Classe 1935, il regista della New Hollywood degli anni '70, William Friedkin arriva Fuori Concorso con The Caine mutiny court-martial, tratto dalla pièce teatrale di Herman Wouk premiata col Pulitzer, adattata già da Edward Dmytryk con L'ammutinamento del Caine (1954) e da Robert Altman (1988). Stessa sezione per il documentario del 93enne Friederick Wiseman Les Troisgros, racconto del backstage di una cucina tristellata vicino Lione. 

fonte: di Alessandra Magliaro ANSA www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

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