giovedì 4 maggio 2023

Danza, teatro, musica, la mappa del mondo al Romaeuropa Festival. Dal 6 settembre al 19 novembre 90 spettacoli con 500 artisti

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(ANSA) - ROMA, 03 MAG - Una mappa delle arti del mondo, costruire una geografia di collaborazioni europee e internazionali con lo sguardo puntato ai linguaggi e ai segni della contemporaneità.

Torna con un cartellone di 90 spettacoli e più di 500 artisti provenienti da 34 nazioni il Romaeuropa Festival che dal 6 settembre al 19 novembre trasformerà la capitale in un grande palcoscenico per la danza, il teatro, la musica e le arti digitali.

Oltre due mesi di appuntamenti pensati per rendere l'Italia e Roma "il luogo del dialogo e del confronto della cultura nazionale con la creatività degli altri paesi nel segno dell'attenzione alle nuove generazioni e dell'incontro'' ha detto il presidente Guido Fabiani. L'edizione numero 38 del Ref, nelle intenzioni dei promotori, parte dallo "straordinario successo dell'anno scorso, dopo la sostanziale tenuta dei due anni precedenti segnati dalla tragedia della pandemia, per fare ancora meglio". Per il direttore artistico Fabrizio Grifasi l'obiettivo è offrire una "cartografia del presente facendo incontrare sguardi e visioni che arrivano da luoghi diversi, affrottando le questioni del nostro tempo attraverso gli occhi degli artisti". 

Ad aprire il Romaeuropa Festival saranno, il 6 e 7 settembre nella Cavea dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, le "immagini del mondo fluttuante" di Ukiyo-e la prima coreografia firmata da Sidi Larbi Cherkaoui per il Ballet du Grand Théâtre de Genève, tra antico Giappone e composizioni contemporanee. Omaggi saranno dedicati a Peter Brook a un anno dalla morte, a Franco Battiato con l'esecuzione da parte dell'ensemble Sentieri Selvaggi delle sue composizioni dal 1974 al 1979 e a Krrysztof Penderecky con il pianista Leszek Mozdzer e l'Atom String Quartet. Gran finale con l'astro nascente della danza africana Qudus Onikeku in Re:incarnation; per la musica Ballakè Sissoko con Lorenzo Bianchi Hoesch, la star del desert blues Bombino che canta nella lingua dei tuareg e la stella della world music Fatoumata Diawara, maliana che fonde musica tradizionale africana con jazz, pop e elettronica. (ANSA). 

fonte: Redazione ANSA www.ansa.it  ANSA RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati   

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