Italy Photo Press
Lo ha annunciato il figlio Massimiliano Pani spiegando che l'evento
sarà tratto da oltre 100 ore di girato realizzate in studio a Lugano nel
2001
Mina torna a mostrarsi in pubblico. L'occasione per rivedere la cantante in viso sarà un documentario sulla sua vita di prossima pubblicazione. Lo ha annunciato il figlio di Mina, Massimiliano Pani, in un'intervista al "Messaggero". "L'uscita sarà un evento - ha spiegato Pani che ha paragonato l'operazione a quella fatta sui Beatles con "Get Back" -. Questo documentario permetterà al pubblico di tornare a vedere Mina in faccia". Il documentario sarà diviso in quattro episodi e le immagini sono tratte da un girato di oltre 100 ore realizzato nel 2001 nello studio di registrazione di Lugano della cantante.
Per Mina si era a lungo vociferato di un tentativo di Amadeus di portarla sul palco dello scorso Festival di Sanremo. Tentativo mai confermato e comunque non realizzato anche se qualcuno
spera di nuovo per la prossima edizione del Festival. Intanto i fan
della Tigre di Cremona potranno consolarsi con questo documentario che
promette di mostrare quello che dal 1978, ovvero dal suo ritiro dalle
uscite pubbliche, Mina ha tenuto il più possibile celato o mascherato
dietro le foto elaborate per le copertine dei suoi dischi: il suo volto.
Il documentario, che finirà su una piattaforma streaming, attinge a oltre cento ore di girato risalenti al 2001. In quell'occasione la cantante, che all'epoca aveva 60 anni, accettò di essere ripresa nel suo studio a Lugano. Ne risultarono una clip trasmessa sul portale Wind, che fece 20 milioni di contatti, per quegli anni un record assoluto, e un dvd "Mina in studio". In entrambi i casi però si vide molto poco...
"Per cinque giorni riprendemmo tutto quello che fece Mina in sala d'incisione, insieme ai suoi musicisti - ha spiegato Pani al "Messaggero" -, ma di tutto quel materiale pubblicammo solo una piccolissima parte". In questo caso il risultato sarà ben diverso, promette il produttore, "rivelerà aspetti inediti della sua quotidianità: sarà come trascorrere cento ore accanto a lei".
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