Le date romane sono state precedute dal debutto milanese, al Teatro Leonardo, e saranno seguite da quelle in altre località italiane. Foer affida la narrazione proprio a Venere, in versione 'nonna', e colloca la dea appunto nella Parigi di oggi. "E' una storia che mi veniva raccontata quando ero bambina e mi è rimasta nel cuore", spiega Foer all'Adnkronos; nel suo testo "la figura di Venere è la parte un po' cattiva, la 'matrigna', quella malvagia, dispettosa, che si vendica, quella un po' ringhiosa", aggiunge Foer.
Il riferimento a Cenerentola non è casuale: "La vicenda di Amore e Psiche contiene anche molti archetipi che si ritrovano poi nelle fiabe; le prove che Venere impone a Psiche, ad esempio, sono molto simili a quelle che vengono imposte a Cenerentola". Favola o mito che sia 'Venere Nemica' "va a finire bene per tutti, pur con qualche brontolio", aggiunge Foer che spiega poi la scelta di portare a Parigi la dea dell'amore: "Essendo immortale c'è ancora e preferendo gli umani agli Dei ha scelto di vivere in mezzo agli uomini condividendone le debolezze", quale miglior scelta quindi di "Parigi città vanesia"?!
Quanto infine alle debolezze e alle paure attuali dei mortali, al timore del Coronavirus che, anche dove gli spettacoli non sono stati fermati d'autorirtà, svuota sale e provoca rinvii, "io premierò il pubblico audace", dice sorridendo Foer che quanto al doppio rischio di una sala poco affollata e di un contagio in agguato fra le poltrone afferma: "Sono fatalista", e del resto anche gli Dei sono sottomessi al Fato. 'Venere Nemica', prodotto da Best Sound e con la direzione artistica di Franco Godi, è interpretato dalla stessa Drusilla Foer, con la partecipazione di Elena Talenti, cantante e attrice di musical di successo (Sister Act), per la regia di Dimitri Milopulos e con brani musicali cantati dal vivo sempre da Foer.
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