Il nuovo primo ministro, Anselmo Riccardi, nato dalla gestazione per
altri, ha l'ossessione di rifondare la famiglia tradizionale. Dietro di
lui, dentro di lui, agisce Ulrica Neumond, maga e fondatrice della Casa
Europea dei Nuovi Ariani. Il loro famelico disegno di conquista si
abbatte anche sul monastero delle Madri della Sapienza, pittoresco
ordine laico fondato da tre maturi omosessuali: Fernando, Giorgio e
Luciano. Le Madri, tuttavia, non sono sole: al loro fianco si schierano
Licia, l'undicenne e mistica figlia del premier, e Barbara, moglie
combattiva che, da alleata, si trasformerà in antagonista di Anselmo.
Aleggia su di loro Fosco Nunziante, intellettuale morto da tempo, che
ancora pesa sul destino dei vivi. Dramma wagneriano, racconto esoterico e
commedia fantastica, in "Le Madri della Sapienza" alla paura indotta da
un potere politico magico-autoritario s'oppone un neo-monachesimo
libertario e umanista, antidoto alla solitudine e all'impoverimento
della vita interiore.
Eduardo Savarese. Magistrato e studioso di diritto internazionale, vive a Napoli. Ha
pubblicato il racconto "Cicatrici" nella raccolta "La città difficile"
(Ippogrifo, 2006), "Ostie consacrate" nella taccolta "Fughe ed altri
racconti" (Giulio Perrone, 2009), e "Il rumore dei tacchi" nella
raccolta "Un tappo nelle nuvole ed altri racconti" (AMP, 2007), con il
quale è stato finalista al premio Arturo Loria 2007. Tiene corsi di
scrittura creativa per diversamente abili presso l'associazione ONLUS A
Ruota Libera. Frutto della passione per l'opera e della ricerca
identitaria è il saggio dedicato al travestitismo nell'opera lirica
contenuto nella raccolta "In scena en travesti. Viaggio nel mondo del
travestitismo nell'arte" (Croce, 2009). Nel 2010 è stato finalista al
premio Italo Calvino, segnalato dalla giuria con il romanzo "L'amore
assente", dalla cui rielaborazione è nato "Non passate per il sangue"
(Edizioni e/o, 2012)
fonte: www.ibs.it
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