Gioele Vettraino |
Cinecittà, aprile 2021: autocertificazione, doppia mascherina, tampone e si entra nello studio 13. L’emozione della condivisione ritrovata sul set di I nostri fantasmi di Alessandro Capitani, dopo molti mesi tra le pareti di casa, che quasi non ricordiamo più com’era, prima.
Mi aggiro con insensata leggerezza dentro la finzione pura, una grande scenografia che simula i due piani di una casa con botole, passaggi e ribaltine, la soffitta ingombra, colorata e un telescopio per sognare, il bagno delabré ispirato a quello della Creatura di La forma dell’acqua di Guillermo del Toro. "Un omaggio dichiarato", conferma Capitani, già autore di In viaggio con Adele, "il mio film inizia come una ghost story, mistero e ombre inquietanti corrono sul set, ma poi diventa una storia d‘amore che sconfigge il disagio".
Un padre rimasto senza lavoro,
interpretato dal bravissimo Michele Riondino, occupa
con il figlioletto il sottotetto della loro ex-abitazione in una
villetta gotica del quartiere operaio Leumann a Torino, città dalla fama
esoterica. L’adulto cerca di sottrarre il figlio ai servizi sociali,
inventa per lui una realtà parallela, si fingono fantasmi per spaventare
i nuovi inquilini al piano di sotto e farli sloggiare. Finché arriva
Melania, l’attrice israeliana Hadas Yaron, premiata a Venezia per La sposa promessa:
ha un deficit uditivo e scambia i sinistri rumori del sottotetto per
suoni affettuosi, la realtà da cui fugge è ben peggio, il compagno la
pestava a sangue.
Gioele Vettraino |
La
storia, nata anni fa dopo la rottura con la mia fidanzata storica, parla
di seconde possibilità, della necessità nella vita di poter
ricominciare, nonostante i fantasmi dell’anima che qui sono anche
reali". Spettri per gioco e sopravvivenza, che la costumista Nicoletta Taranta,
ha voluto «diversi dall’iconografia, a piedi scalzi, i pantaloni un
po’ frusti, il codino di Riondino come rimedio dignitoso a chi non può
ogni giorno concedersi una doccia. Sono i fantasmi della nuova povertà".
Una storia d’oggi, finanziata dalla Fenix Entertainment, nata con le produzioni musicali, e adesso lanciata nel cinema, ciclo completo da produzione a distribuzione, grazie anche a un socio consigliere speciale, Daniele Orazi, agente fra i più noti. Fra i prossimi titoli molti italiani, ma anche gli ultimi film di Maïwenn e Zhang Yimou. Ambizione e challenge, in questo paradossale mondo, dove si produce tanto a sale spente. Il produttore Riccardo Di Pasquale non ha dubbi: "Dal 2016, abbiamo capito che anche grazie alle piattaforme ci sarebbe stata grande richiesta di audiovisivo e di immagini. E abbiamo puntato sul cinema. La pandemia non ci ha fermato e scommettiamo sulla riapertura dei cinema. Di storie ci sarà sempre bisogno. Oggi più di ieri".
fonte: Di
www.elle.com
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