giovedì 26 luglio 2012

Lgbt: Scozia verso i matrimoni gay David Cameron: "La Chiesa si deve svegliare"

L'intenzione di David Cameron e dei suoi ministri di approvare una legge che permetta i matrimoni civili tra gay entro il 2015, provocò abbastanza scalpore all'interno della Chiesa anglicana e diede vita ad un lungo dibattito che qualche giorno fa ha visto il premier inglese dichiarare che "la Chiesa di Inghilterra si deve svegliare" in fatto di matrimoni tra omosessuali.

E, forse, quello che sta succedendo a nord dell'isola, in Scozia, potrebbe accelerare l'esaurimento del dibattito inglese e portare presto ad una soluzione.

La Scozia, infatti, potrebbe diventare a breve la prima parte del Regno Unito che permetterà alle coppie gay di sposarsi.
Nicola Sturgeon, vice primo ministro scozzese, ha infatti dichiarato che il governo ben presto presenterà in Parlamento una proposta per legalizzare le nozze tra omosessuali.

In Scozia i matrimoni gay sono appoggiati trasversalmente dalle forze politiche, mentre solo alcune organizzazioni religiose sono contrarie.
La decisione di presentare una proposta di legge di questo tipo, è stata presa in seguito ad un sondaggio commissionato dal governo che ha interpellato 80 mila persone sulla questione. Secondo tale sondaggio, il 65% degli intervistati si è dichiarato favorevole alle nozze tra gay.

In Inghilterra, grazie alla "civil partnership" approvata nel 2005, i diritti delle coppie gay hanno ottenuto un pieno riconoscimento dalla società inglese, anche se questa unione non viene considerata al pari di un matrimonio.

La proposta di una legge sul matrimonio gay aveva portato la Chiesa Anglicana a minacciare il governo inglese: se l'esecutivo permetterà le unioni omosessuali, allora la Chiesa smetterà di celebrare matrimoni per conto dello Stato. Godendo di competenze separate rispetto al governo di Londra, l'esecutivo scozzese potrebbe fare approvare la legge a breve e iniziare a celebrare le nozze omosessuali.

In Europa, dopo l'Olanda che nel 2001 ha aperto ai matrimoni gay, passando per il Belgio, la Spagna, la Norvegia, la Svezia, il Portogallo e l'Islanda, ulteriori passi in avanti verso i diritti civili sono stati fatti dalla Francia, che dal prossimo anno apre ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, e ben presto anche dalla Scozia.

In Italia, invece, manca una legislazione che non solo tuteli i matrimoni gay, ma anche le unioni civili, nonostante alcune regioni (Calabria, Toscana, Umbria ed Emilia-Romagna) abbiano approvato statuti che vanno incontro a questo tipo di unioni, anche omosessuali.
fonte http://www.lunico.eu/ di Augusto D'amante

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