lunedì 18 settembre 2023

Danza: Wheeldon, il mio balletto dall'oro di Klimt a Ezio Bosso. ''Within the Golden Hour'' nel trittico all'Opera di Roma

''Within the Golden Hour'' nel trittico all'Opera di Roma 

Una danza poetica e astratta ispirata dall'oro di Klimt e dalla musica di Ezio Bosso, un 'quadro' dalle storie che ognuno dei 14 ballerini è lasciato libero di creare con i suoi movimenti.

Christopher Wheeldon descrive così il suo ''Within the Golden Hour'' che dal 19 al 24 settembre sarà all' Opera di Roma per le serate dedicate alla scena contemporanea insieme con i lavori di altri due autori - Chacona di Goyo Montero e Bolero di Krzysztof Pastor - protagonisti étoiles, primi ballerini, solisti e il Corpo di Ballo della fondazione diretto da Eleonora Abbagnato.

Lo spettacolo in un atto unico creato dal coreografo britannico nel 2008 per il San Francisco Ballet vuole essere un omaggio a Ezio Bosso nel mese in cui anche in altre città italiane è stato ricordato il compleanno del musicista morto nel 2020. Il balletto si sviluppa sulla partitura per archi composta da Bosso e sul Movimento andante del Concerto per violino in si bemolle maggiore di Vivaldi, con i costumi di Anna Biagiotti e le luci di Peter Mumford. 

''Inizialmente - dice Wheeldon all' ANSA - sono stato ispirato dai quadri dell'artista austriaco Klimt, che usa moltissimo l'oro nel suo lavoro. Quindi l'idea mi è arrivata prima di tutto da un'ispirazione visiva. In un secondo momento ho scoperto la musica di Ezio perché ho danzato un altro balletto firmato da un altro coreografo sulla sua musica e ho desiderato subito fortemente di lavorare con lui. In un secondo momento quindi ho scelto la musica per sviluppare questa idea di Klimt e del suo mondo, e solo alla fine ho messo da parte l'idea di trasporre letteralmente l'ambientazione dei dipinti di Klimt e ho preso solo alcuni spunti, alcuni colori e ovviamente l'oro per creare un balletto poetico, più astratto ispirato dalla musica''. 

L'elemento più affascinante del balletto ''è che dà la possibilità ai danzatori di avere lo spazio per creare quasi una storia a partire da ognuno dei movimenti, una collezione di pezzi che confluiscono in un tutt'uno. Ogni pezzo ha una piccola narrativa che ogni ballerino scopre da solo''. Il coreografo spiega di non voler condizionare i danzatori. ''Non dico mai esattamente 'ecco questo è quello di cui parla questo pezzo, questo dell'amore o questa della natura..' ogni tanto do loro qualche indizio, un abbozzo dell'idea e poi lascio che siano loro a dare la propria narrativa, diventa molto personale. Non stanno semplicemente ricreando la stessa cosa che altri ballerini hanno già danzato''. 

Christopher Wheeldon, 50 anni, è stato nel 1991 un ballerino del Royal Ballet e nel 1993 del New York City Ballet, dove nel 2001 ha mosso i primi passi da coreografo. Da allora ha creato e messo in scena produzioni premiate per molte delle principali compagnie di balletto del mondo. Con Within the Golden Hour, considerata una delle sue migliori creazioni, torna a Roma da cui mancava dal 2016 quando sempre al Teatro Costanzi propose la sua versione del Lago dei Cigni. 

''È davvero bellissimo essere tornato a Roma. Amo sempre questa città. Sono già venuto alcune volte come turista ma lavorare qui è diverso, è molto speciale. Lavorare all'Opera di Roma, con la compagnia, ti fa sentire parte della città''. Il coreografo attualmente è concentrato su un spettacolo che gli sta molto a cuore e che andrà in scena a novembre. ''Due anni fa a New York ho creato un musical basato sulla vita di Michael Jackson e ora stiamo preparando la compagnia per Londra, per il West End. Poi andrò in Australia per una nuova creazione con l'Australian Ballet sulla vita di Oscar Wilde. Comincerò a lavorare a novembre e il debutto sarà il prossimo anno, insomma sarò molto impegnato''. 

fonte: di Luciano Fioramonti www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

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