1 – Travel Book Company
Dove: A Londra
Appare in: Notting Hill (1999) di Richard Curtis
Proprietario: Hugh Grant (William Thacker)
Frequentata da: Julia Roberts (Anna Scott)
È il luogo in cui: Avviene il primo incontro fra
Anna, star del cinema e William, libraio spiantato e un po’ eccentrico. E
in cui si deciderà il futuro di entrambi…
Esiste davvero? Sì e no. Nel film, la libreria di
William è su Portobello Road e, nella realtà, è stata prima un negozio
di antiquariato, poi di mobili e infine di scarpe. Ma basta girare
l’angolo e andare al numero 13 di Blenheim Crescent per trovare la
diretta ispirazione per la libreria nel film. The Travel Bookshop è
stata chiusa nel 2011 – dopo più di trent’anni di attività – ma adesso è
stata riaperta e si chiama (ovviamente) The Notting Hill Bookshop.
2 – ?
Dove: A Parigi, nella Gare Montparnasse
Appare in: Hugo (2011) di Martin Scorsese
Proprietario: Monsieur Labisse (Christopher Lee)
Frequentata da: Hugo (Asa Butterfield), Isabelle (Chloe Moretz)
È il luogo in cui: Monsieur Labisse dà a Hugo una copia di Robin Hood,
un romanzo molto amato dal padre, e presta libri a Isabelle, la nipote
di Georges Méliès. E sarà grazie a Monsieur Labisse che Hugo scoprirà i
segreti della Film Academy Library e dello stesso Méliès.
Esiste davvero? No. È stata ricostruita interamente in
studio sotto la supervisione della scenografa Francesca Lo Schiavo. I
volumi che la riempiono sono circa 40.000, tuttavia, dato che sarebbe
stato troppo difficoltoso gestire una tale massa di carta, molti di essi
non sono veri, bensì realizzati in fibra di vetro e poi dipinti.
3 – Shakespeare and Company
Dove: A Parigi, in rue de la Bûcherie, 37
Appare in: Prima del tramonto (Before Sunset, 2004) di Richard Linklater
Proprietario: George Whitman (nel 2004)
Frequentata da: Jesse (Ethan Hawke) e Céline (Julie Delpy)
È il luogo in cui: Si ritrovano i protagonisti di Prima dell’alba (Before Sunrise, 1995): lui sta presentando This Time,
il suo bestseller ispirato alla notte trascorsa a Vienna con Céline;
lei vuole rivederlo e scoprire cos’è successo nei nove anni trascorsi da
quell’incontro. E, prima del tramonto, molte cose accadranno…
Esiste davvero? Sì. È una delle librerie più famose di Parigi,
specializzata in opere in lingua inglese. Considerata da sempre più un
rifugio che una semplice libreria, ha ospitato negli anni innumerevoli
scrittori e artisti, da Henry Miller ad Allen Ginsberg, seguendo quello
che si può considerare il suo motto: «Non essere scortese con gli
sconosciuti, potrebbero essere angeli sotto mentite spoglie».
Nota: Shakespeare and Company appare anche in Midnight in Paris (2011) di Woody Allen
4 – Marks & Co.
Dove: A Londra, all’84 di Charing Cross Road
Appare in: 84, Charing Cross Road (1987) di David Jones
Proprietario: Frank Doel (Anthony Hopkins)
Frequentata da: Helene Hanff (Anne Bancroft)
È il luogo in cui: Nel 1949, Frank riceve la lettera
della newyorkese Helene, una bibliofila che cerca oscuri testi di
letteratura inglese e che, da un’inserzione pubblicitaria, ha scoperto
come Marks & Co. possa procurarglieli e spedirglieli a un costo non
esorbitante. Una lettera che avvia una corrispondenza durata oltre
vent’anni, durante i quali i due stringono una profonda amicizia senza
incontrarsi mai.
Esiste davvero? Sì e no. Esiste ancora il palazzo a
cinque piani che ospitava Marks & Co., ma il negozio è stato chiuso
intorno al 1970. Al suo posto, al momento, c’è un ristorante. E soltanto
una targa quasi invisibile ricorda che quello era il luogo in cui
sorgeva la celebre libreria.
5- I quattro canti
Dove: A Genova, in piazza delle Scuole Pie
Appare in: Agata e la tempesta (2004) di Silvio Soldini
Proprietaria: Agata (Licia Maglietta)
Frequentata da: Nico (Claudio Santamaria)
È il luogo in cui: Il giovane Nico bacia Agata, alla
fine di una lunga schermaglia nata dalla perplessità di Agata sul fatto
che lui abbia letto tutti i libri che ha comprato. E, proprio in quel
momento, squilla il telefono: il fratello di Agata, Gustavo, ha una
rivelazione che cambierà la vita di entrambi…
Esiste davvero? No. «[È] un luogo inventato [dalla
scenografa Paola Bizzarri], che però ha suscitato la curiosità dei
genovesi al tempo delle riprese: la gente entrava per comprare libri ed
era delusa quando scopriva che era tutto finto… magari esistesse una
libreria così!» ha dichiarato all’epoca Silvio Soldini.
*L’autrice, grande appassionata di cinema, è direttore editoriale della casa editrice Nord
fonte: *di Cristina Prasso www.illibraio.it
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