La mostra è dedicata al genio settecentesco nella ricorrenza dei 250
anni dalla sua morte e nella città di Milano, che fu per Tiepolo una
seconda patria.
Tiepolo fu un artista versatile che, con i suoi colori luminosi e i
cieli spalancati, conquistò Venezia, Milano, l’Europa tutta. Nella prima
metà del ‘700 gli artisti e gli scrittori del Bel Paese erano i più
contesi dalle corti europee: dall’Inghilterra alla Francia, dalla
Germania alla Boemia.
In questo scenario Venezia brillava come una città particolarmente
feconda: qui nacquero e si formarono alcuni tra gli uomini di cultura
più richiesti dell’epoca. Nonostante fosse nato (nel 1696) in una
famiglia povera di mezzi, Tiepolo dimostrò ben presto il suo
straordinario talento nei palazzi, nelle ville e nelle chiese del
Veneto, del Friuli e della Lombardia.
A Milano, tra una decorazione ad affresco e l’altra, realizzò uno dei
suoi capolavori: la Corsa del carro del Sole, l’affresco che si
sviluppava lungo i 22 metri di lunghezza della volta della galleria di
Palazzo Clerici.
L’artista attese di arrivare ai 55 anni prima di andare all’estero:
prima a Würzburg in Germania e poi a Madrid, presso il maestoso palazzo
reale dei Borbone, in compagnia dei figli Giandomenico e Lorenzo.
Ed è proprio in Spagna che si chiude la sua parabola: qui morì nel 1770
dimenticato da tutti. Un lento declino che proseguì oltre la sua morte,
anche se ebbe come grandi ammiratori Canova e Hayez.
La mostra continua a vivere anche online, con un tour virtuale che
permette di vivere l’esposizione attraverso una visita interattiva.
Fino al 2 maggio, Gallerie d’Italia MILANO
fonte: www.raicultura.it
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