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mercoledì 24 aprile 2013

Lgbt Pisa: Deborah diventato Lele, e si candida al Comune in lista con Sel


In lista con Sel, potrebbe essere il primo trans a entrare a Palazzo Gambacorti
Il nome da donna nel tabellone elettorale e un’incertezza sulle “quote rosa”

Sui cartelloni elettorali delle prossime amministrative, nella lista di Sel comparirà un nome che potrà suscitare qualche incertezza: Deborah Baldini (detta Lele).

Soprannome maschile per un nome evidentemente femminile: ma ancora per poco. Il candidato in questione è infatti Emanuele Baldini, la prima donna che è diventata uomo grazie ad un intervento nel nostro ospedale.
Un caso che il nostro giornale aveva già affrontato un anno fa, proprio alla vigilia dell’operazione.

Adesso Lele - 44 anni, di origine milanese ma da anni trapiantato a Pisa - ha completato quel percorso ed attende solo l’ufficializzazione del cambiamento di sesso.
«Ufficializzazione – ci dice – che avverrà a luglio, ponendo quindi fine alla contraddizione tra il mio aspetto ed il mio codice fiscale». Lele è ormai un uomo a tutti gli effetti, anche se deve ancora superare le diffidenze di chi gli chiede i documenti e vede il nome femminile.
Sicuramente la sua candidatura, la prima in assoluto a palazzo Gambacorti per una persona che sta cambiando sesso, servirà a dare visibilità alla condizione di chi vive una diversità.

«È accaduto tutto all’improvviso – spiega - Un amico comune ha raccontato la mia storia a Dario Danti. Mi ha chiamato immediatamente proponendomi di candidarmi. Non ho mai fatto politica, ma ho accettato con entusiasmo». Una candidatura che, formalmente, fa saltare tutti gli schemi; soprattutto quelli delle così dette “quote rose”. Lele, fino a quando a luglio il tribunale non sancirà il suo cambiamento di sesso, è a tutti gli effetti una donna. Quindi nella lista di Sel rappresenterà proprio le donne anche se ormai è di fatto un uomo. «Effettivamente sulla lista devo ancora mettere il mio nome attuale – scherza - ma poi l’elettore quando mi vedrà, capirà subito che non sono più Deborah».

Come detto Lele Baldini non ha mai fatto politica, ma ovviamente in questa nuova avventura porterà la sua esperienza. «Una esperienza fatta di tante difficoltà – dice tornando serio - a cominciare dal rapporto con i genitori.
La gente deve capire che chi compie un passo come il mio, sia uomo che donna, si scontra con il mondo.
Difficoltà a trovare lavoro, ad avere rapporti interpersonali, con la famiglia.
Io sono disoccupato e, ad esempio, non posso rivolgermi alle agenzie interinali perché il codice fiscale è femminile.
Nella scelta di accettare la candidatura di Sel, ci metto ancora una volta la faccia – insiste - così come in occasione dell’intervista in cui annunciavo l’operazione. Voglio impegnarmi per aiutare coloro che vivono la mia condizione.
Perché – conclude – la mia e la nostra non è una scelta, ma una condizione».

Al coordinatore provinciale di Sel Dario Danti il commento su questa sua decisione. «Pisa è sempre stata all’avanguardia nella difesa dei diritti di tutti, contro l’omofobia; come non dimenticare ad esempio il registro delle unioni civili. Una forza come Sel ha voluto dare un corpo ed un volto, quelli di Lele, a questa battaglia per i diritti di tutti. Mi chiedete se Lele appartiene alle quote rosa nella nostra lista – conclude sorridendo - Sicuramente l’elenco dei candidati sarà a maggioranza femminile, quindi dovremo parlare di quote celesti».
fonte http://iltirreno.gelocal.it/pisa di Daniele Benvenuti

lunedì 22 aprile 2013

Lgbt: Svolta storica in Pakistan: 7 transgender candidati alle elezioni


KARACHI, Pakistan- Quando Bindiya Rana, candidato transgender alle elezioni del Pakistan, è andato porta a porta negli slums di Karachi che spera di rappresentare, poche persone sembravano preoccuparsi della sua identificazione nell'uno o nell'altro genere sessuale , tesi ad approfondire cosa intendesse fare per combattere la criminalità di strada e le sospensioni di energia elettrica nel loro quartiere una volta eletta.

Per la prima volta nella storia del Pakistan, individui transgender sono fra i candidati. Rana è sempre stata attiva nella sua comunità: lavora in una organizzazione che aiuta a promuovere i diritti dei transgender così come i bambini di strada e altre questioni sociali.

La svolta è arrivata con la sentenza del 2011 della Corte Suprema che ha permesso ai membri della comunità transgender di ottenere carte d'identità nazionali che gli riconoscono un'identità separata - né maschio o femmina - e il diritto di voto. E' stato allora che ha deciso di candidarsi per l'assemblea provinciale alle prossime elezioni di maggio.

"La gente mi chiede se vinceremo . Ho già vinto quando ho potuto depositare la mia nomina" dichiara Rana.

Almas Boby, presidente del Pakistan Trans Foundation, conta almeno cinque candidati transgender alle elezioni. Due a Karachi e i restanti a Jehlum, Gujrat e Sargodha nella provincia del Punjab.

Finora non era mai stato concesso loro spazio: ruoli maschili e femminili strettamente predefiniti e per i transgender molestie e abusi a partire dalla famiglia di origine che li emargina e li rinnega costringendoli a prostituirsi per sopravvivere.

Un destino toccato anche a Rana, scappata da casa a 14 anni, dopo aver subito per 2 anni le angherie dei suoi parenti. "Se vinco, sarò una voce forte per le persone transgender, vittimizzate e umiliate", ha detto Lubna Lal, in corsa per un seggio all' assemblea provinciale del Punjab, nella città di Jehlum, circa 100 chilometri (60 miglia) da Islamabad.

Le loro idee non sono diverse da quelle dell'elettore medio: tagliare la disoccupazione, affrontare la povertà diffusa del paese ( che vivono in prima persona) risolvere la piaga dei continui blackout di energia elettrica e allentare la morsa della corruzione dei partiti al potere .

Non hanno un partito che li spalleggi e non hanno risorse finanziarie per una campagna elettorale in piena regola: si affidano al passaparola e si augurano che la comune delusione per lo status quo costituisca una spinta propulsiva alla loro elezione.
fonte http://www.you-ng.it/news da Laura Elisa Rosato/
foto http://www.repubblica.it/esteri/(afp)

giovedì 17 novembre 2011

Lgbt Croazia: cambio identità sessuale per transgender senza dover subire un intervento chirurgico


Il Ministero della Sanità della Croazia ha emesso un comunicato stampa per pubblicizzare l’attuazione della nuova normativa che permetterà ai transessuali di cambiare la propria identità senza dover subire un intervento chirurgico su base obbligatoria.

Grazie alla nuova normativa emanata dal governo croato, le persone transgender che non hanno subito un’operazione per cambiare sesso potranno comunque adattare la loro vera identità nei rispettivi documenti.

Come riportato da varie organizzazioni di minoranze sessuali nella regione, circa 200 persone beneficeranno delle nuove norme sanitarie e otterranno i nuovi documenti d’identità senza bisogno dell’intervento chirurgico.
fonte http://www.gayprider.com Di Felice Catozzi

venerdì 11 novembre 2011

Lgbt: Anna Grodzka, la prima transessuale nel Parlamento polacco


VARSAVIA Si chama Anna Grodzka la prima transessuale polacca eletta nel Parlamento della Polonia.

Lei, candidata a Cracovia nella lista del Movimento anarchico-liberale di Januzs Palikot, è stata eletta nello scorso ottobre al termine delle votazioni che hanno riconfermato il premier Donald Tusk.

Grodzka, 57 anni, psicologa e produttore cinematografico, ha cambiato sesso pochi anni or sono dopo aver vissuto per anni da uomo (con il nome Ryszard), essersi sposato ed avuto un figlio.

La lunga battaglia di Grodzka, con un intervento medico a Bangkok, è stata oggetto di un documentario girato da un canale tv privato.

In passato Grodzka aveva militato nelle file di diversi partiti della sinistra, ed attualmente presiede la fondazione Trans-Fuzja che si batte per la parità dei diritti dei transessuali.
fonte http://www.blitzquotidiano.it (Foto Ap/LaPresse)

martedì 12 luglio 2011

Lgbt: A Samoa il presidente Tuila’epa Sailele elogia le trans: "Sono un dono di Dio"


A Samoa le transessuali, meglio conosciute come fa'afafine, sono ben integrate nel territorio e il governo sembra non osteggiare la sessualità: indicativo che il primo ministro sia presidente della loro associazione.

Trans è bello, questo è il pensiero del Primo Ministro delle isole Samoa Tuila'epa Sailele, che ha tributato alti elogi alle transessuali, chiamandole ''miracoli gloriosi di Dio'', che ''noi uomini' non possiamo non trovare attraenti''.

A Samoa le transessuali, meglio conosciute come fa'afafine, sono ben integrate nel territorio e il governo sembra non osteggiare la sessualità: indicativo che il primo ministro sia presidente della loro associazione.

"Siete come diamanti, siete un genere speciale" questo quanto dichiarato, stando alle indiscrezioni del quotidiano Savali, da parte del presidente all'associazione trans: "voi afafine (transessuali) siete speciali, è per questo che avete speso così tanti soldi in operazioni così speciali".

E continua: "Ogni anno apparite diverse. Capelli biondi, labbra luccicanti di gloss, borse Gucci:gli uomini sono attratti dal vostro look curato.
Sono solo i vostri muscoli scolpiti, che avete guadagnato con anni e anni di duro allenamento, che date via".

Un elogio al genere trans che secondo il primo ministro vive in grazia di Dio: "Non è merito vostro-continua, se siete come siete.
Siete semplicemente scintillanti creature di Dio, un esempio dei suoi gloriosi miracoli".

Un riconoscimento alla natura trans ma anche al lavoro svolto dalle associazioni: il premier dello stato-arcipelago di Samoa ha applaudito le fa'afafine per l'opera esemplare a favore della beneficienza da parte della comunità trans e di quella lesbica.

"Il mio unico monito, conclude Tuila'epa Sailele, è quello di essere buoni cittadini, stare a casa e aver cura dei propri familiari.
Non vagabondate in giro la notte".
fonte www.gqitalia.it G.A.

martedì 26 ottobre 2010

Lgbt Transessualità e Politica: San Francisco elegge la prima transgender nel “governo della città”


Il 2 novembre San Francisco eleggerà nel Board of Supervisors, il governo della città, Theresa Sparks, la prima transgender.
Sparks fino a dieci anni fa era un uomo. Curiosa anche la sua biografia professionale: è passata da una carriera nelle forze armate alla creazione dell’azienda Good Vibrations che vende vibratori e altri accessori erotici. Eccola in un filmato del 2009
fonte blitzquotidiano.it


martedì 20 luglio 2010

Lgbt, Cosentino, Caldoro e le trans. Arcigay: “Occorre una nuova classe politica”


Nicola Cosentino e Stefano CaldoroL’Arcigay interviene sul tentativo di Nicola Cosentino di screditare la candidatura di Stefano Caldoro alla presidenza della Regione Campania attraverso un finto dossier a base di false frequentazioni di transessuali.

“E’ vergognoso che chi gestisce il potere in questo Paese – dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay – sia ancora convinto che essere omosessuale o lesbica o frequentare i o le trans sia moralmente indegno e civilmente riprovevole”

Se per il presidente nazionale Arcigay occorre “una battaglia culturale a tutto campo per combattere l’omofobia e il pregiudizio”, Fabrizio Sorbara, presidente di Arcigay Napoli auspica un cambio della classe poltica in cui risiede il vero e proprio problema morale.

“Sarebbe il caso che in Campania - afferma Sorbara - emergano esponenti politici nuovi, che abbandonino al folklore certi strumenti di intimidazione, e lascino il posto a persone competenti, capaci di ascoltare e confrontarsi con i bisogni reali dei cittadini per fornire risposte e progettualità”

Patanè inoltre lamenta una certa compiacenza dei mezzi di informazione nel riportare il contenuto delle intercettazioni “infarcite di ‘froci’ e ‘trans’”.
fonte napoligaypress.it