lunedì 14 ottobre 2024

Libri: "Tutta l'Italia del pane" di Fulvio Marino

Fulvio Marino, mugnaio, fornaio e personaggio televisivo di grande seguito e popolarità, in questo nuovo libro unisce le sue forze a quelle di Slow Food per raccontare l'Italia attraverso i classici della panificazione reinterpretati per il forno di casa. 

Le ricette saranno accompagnate dalla storia dei prodotti e dei luoghi e dagli approfondimenti dedicati alle diverse farine e tipologie di lievitazione utilizzate da Nord a Sud. In questo viaggio attraverso l'Italia dei pani ci renderemo conto della ricchezza tricolore in quanto a varietà espressione dei differenti territori e di come non ci sia una sola Italia per quanto riguarda il mondo dei forni, ma tanti paesi in uno. 

Fulvio Marino, volto noto delle trasmissioni di Antonella Clerici, Fulvio Marino è nato a Cuneo (1985) in una famiglia di mugnai, con un mulino che dalle Langhe ha ormai raggiunto la fama internazionale. Lavora nell'azienda di famiglia ed è responsabile delle panetterie della catena Eataly. Tra le sue pubblicazioni Dalla terra al pane (Cairo, 2021), Pizza per tutti. Ricette, impasti e metodi di cottura (Mondadori Electa, 2022) e Dulcis in forno. Pani e focacce dolci, sfogliati, brioche e altri dolci da forno (Mondadori Electa, 2023).

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fonte: www.lafeltrinelli.it

Regione Campania > Stazione Chiaia "tra le sei più belle al mondo" nel 2024. Il riconoscimento del Prix Versailles

La stazione Chiaia della Linea 6 della Metropolitana di Napoli è tra le sei più belle al mondo del 2024.

Il riconoscimento arriva dal Prix Versailles, premio mondiale di architettura e design viene assegnato annualmente presso la sede dell'Unesco a Parigi che ha inserito l'opera nella World's most beautiful passenger stations list di quest'anno.

Sono sei le tipologie di opere per cui viene assegnato il premio: aeroporti, campus universitari, impianti sportivi, musei, empori, hotel, ristoranti e, appunto, stazioni passeggeri. Chiaia è una delle quattro nuove stazioni della Linea 6 inaugurata a luglio scorso. È stata progettata dall'architetto Uberto Siola ed è inserita in un vero e proprio percorso d'arte che comprende gli altri scali delle linee metro cittadine. Si sviluppa su tre livelli: l'ingresso principale di piazza Santa Maria degli Angeli, l'ingresso di via Chiaia e il piano banchina. "L'idea di progetto - ha spiegato l'architetto Siola - è quella di utilizzare la luce per un edificio sostanzialmente ipogeo".  

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati  

Roma: il 3 Novembre INTODANCE presenta “LA DANZA DELLE STELLE” Gala Internazionale di Danza.

INTODANCE presenta “LA DANZA DELLE STELLE”

Galà di danza con le stelle del balletto internazionale

Teatro Italia, Roma. Via Bari, 18 - Roma 3 Novembre ore 19.00

Una serata imperdibile per gli amanti della danza con le stelle del balletto internazionale, dall’Het National Ballet di Amsterdam all’Opera di Vienna arrivando all’Opera Nazionale di Atene e molti altri grandissimi ospiti che si esibiranno in estratti dai balletti più celebri del repertorio classico e contemporaneo.

Il lago dei cigni, Coppélia, Il Corsaro, Zorba il Greco ed altri titoli.

Spazio anche alle nuove creazioni come il passo a due del cigno bianco del grande coreografo David Dawson interpretato dalla coppia di primi ballerini provenienti dallo Schottish Ballet.

 

Il prestigioso gala attinge dal firmamento del balletto e porta in scena i più grandi interpreti di oggi.

L’Internazionalità delle diverse provenienze degli artisti, vuole mandare un messaggio di unità, in cui la DANZA, attraverso il suo linguaggio universale, si presenta come modello in un mondo che auspica all'armonia tra i popoli del nostro pianeta.

Inoltre con grande entusiasmo e impegno si sottolinea che parte del ricavato della serata sarà devoluto a LA TERRAZZA DELL’INFANZIA un’associazione di volontariato con sede a Palombara Sabina, fondata per sostenere l’infanzia nel mondo, in particolare a bambini orfani e le famiglie disagiate nel nostro paese e nei paesi in via di sviluppo.

Ospiti della serata: MAIA MAKHATELI, YOUNG GYU CHOI, LIUDMILA KONOVALOVA, DINU TAMAZLACARU,ROSEANNA LENEY, EVAN LOUDON, ERMELINDA GIACOMETTI, PASQUALE CASELLI, ARETI NOTI, ANTONIS KORUTI, YU KURIHARA, RIKU ITO, RUIKA YOKOYAMA, GIORDANO BOZZA

Info e contatti: intodance2023@gmail.com    >>> INFO

>>> Prenota i biglietti 

PACCHETTO VIP:

I SIGNORI/E CHE ACQUISTERANNO IL PACCHETTO "VIP" AVRANNO ACCESSO, PRIMA DELLO SPETTACOLO, ALLA LEZIONE DI RISCALDAMENTO DEI PROFESSIONISTI, AD UNA MAGLIA UFFICIALE DELLA SERATA AUTOGRAFATA, AL LIBRETTO DELLA SERATA AUTOGRAFATO E L'INCONTRO POST SPETTACOLO DIETRO LE QUINTE CON GLI ARTISTI.

fonte: https://stagestubs.com

lunedì 7 ottobre 2024

Maggio Fiorentino: "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini, dal 24 ottobre al 2 novembre 2024

Dopo i successi di Manon Lescaut, La bohème e Tosca, per Puccini pare giunto il momento di conquistare anche il tempio della lirica italiana. Il soggetto di Madama Butterfly - opera che debutta con un iniziale insuccesso al Teatro alla Scala il 17 febbraio 1904 - lo aveva scelto lui stesso dopo aver assistito a Londra a un dramma analogo di David Belasco, basato su una novella di John Luther Long.

La storia della giovane geisha sedotta e abbandonata da un ufficiale della marina americana aveva immediatamente colpito la sua immaginazione. Affiancato dal collaudato tandem dei librettisti Illica e Giacosa, Puccini decise di concentrare l’opera sulla figura di Cio-Cio-San, realizzando un vero e proprio monodramma che ne segue le evoluzioni psicologiche dall’iniziale e disarmante ingenuità alla tragica ed eroica rassegnazione finale. Madama Butterfly è un dramma individuale ma è anche emblema di mondi e culture diametralmente opposti: da un lato la docile ma al tempo stesso risoluta geisha, che pagherà a prezzo della vita l’errore di essersi innamorata di un uomo estraneo alla sua tradizione di appartenenza, e dall’altro lo yankee Pinkerton, il cinico avventuriero incapace di provare emozioni reali e dedito unicamente al compiacimento delle proprie passioni.

Seppur contrapposti nel dramma, Oriente e Occidente risultano perfettamente combinati nella musica che è ricchissima di contaminazioni eterogenee: sonorità orientali abilmente ricreate con l’adozione di melodie tradizionali giapponesi, scale pentafoniche ed esatonali, combinazioni timbriche raffinatissime ma anche elementi compositivi della tradizione musicale occidentale (come il fugato o il Leitmotiv, ad esempio, o la citazione diretta dell’inno americano). Nuovo allestimento.

Tutte le info QUI

fonte: www.maggiofiorentino.com

MILANoLTRE Festival 1986>2024 > CONFERENZA DANZATA: LA DANZA IN TV '80-'90. Sala Fassbinder mercoledì 9 ottobre ore 20.00. Conduce Alessandro Pontremoli

Ph Domenico D’Alessandro
Torna anche quest’anno il format delle Conferenze Danzate con quattro appuntamenti tenuti da esperti del settore con la presenza di performer d’eccezione. Un viaggio attraverso le diverse tecniche, estetiche e poetiche, con parole e documenti video, pensato per tutti coloro che vogliono scoprire più da vicino Il patrimonio storico e culturale della danza e, giocando, provare anche a interpretarlo.

Un nuovo apparente benessere diffuso e la Milano da bere non sembrano andare di pari passo con il buon gusto. Dopo l’austerity degli anni passati la gente torna ad uscire di casa alla sera e la TV non è più un punto di riferimento condiviso. Gli show del sabato sera perdono centralità e interesse e la danza svapora progressivamente nel siparietto ammiccante o nel passo a due erotico in stile Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi. La conferenza traccia un percorso storico della danza in TV negli anni Ottanta e Novanta del Novecento. Icone del momento Heather Parisi e Lorella Cuccarini il cui repertorio sarà fonte di ispirazione, tanto per i componenti del gruppo di performer, quanto per un ospite d’eccezione, Fabio Molfesi.

Crediti

relatore Alessandro Pontremoli

performer Asia Matteazzi, Anna Zingoni, Alessandro Paoloni, Matteo Gavazzi, Christian Fagetti

ospite d’eccezione Fabio Molfesi

Tutte le Info e biglietti  > QUI

fonte:  www.milanoltre.org

Sport: Sinner conquista Djokovic e Alcaraz: "Jannik super nella bufera doping"

Il serbo: "È impressionante ciò che Jannik sta facendo durante tutto questo processo". Lo spagnolo: "Grande giocatore e ancor più grande persona"

Jannik Sinner perde la finale del torneo Atp di Pechino ma conquista la solidarietà, se non l'appoggio, di Carlos Alcaraz e Novak Djokovic nella battaglia per dimostrare la propria innocenza nel caso Clostebol. Le parole dei due big, che ad agosto si erano espressi con toni 'neutri' se non freddi in relazione alla vicenda, assumono oggi un significato particolare, in un momento cruciale dell'iter. L'azzurro, numero 1 del mondo, rischia una squalifica di 1-2 anni per il ricorso che la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha presentato al Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna. La Wada contesta l'assoluzione decisa da un tribunale indipendente.  

"Abbiamo un sistema che non funziona bene, se ne stanno accorgendo anche le persone che non seguono il tennis. Ci sono troppe incoerenze, troppi organi di governo coinvolti. Tutto il caso intorno a Sinner non sta aiutando per niente il nostro sport", dice Djokovic da Shanghai, dove parteciperà all'Atp Masters 1000 con tutti i migliori del circuito. "Lui ha vinto tutti e tre gli appelli che ci sono stati finora, dev'essere davvero dura per lui, il suo team e la sua famiglia", aggiunge Nole.

"Spero che potremo tornare al tennis -auspica il 37enne serbo, vincitore di 24 titoli del Grande Slam-. È impressionante ciò che Jannik sta facendo durante tutto questo processo. Sta giocando a un livello elevatissimo, vincendo un titolo dello Slam e la maggior parte delle partite che gioca. Tutta questa situazione non è positiva per il tennis, spero che questo caso si risolva il prima possibile. Qualunque cosa accada spero venga decisa nel minor tempo possibile". 

Messaggi simili arrivano da Alcaraz, vittorioso oggi contro Sinner al termine di una battaglia di oltre 3 ore. "Jannik avrebbe potuto vincere in due set o in tre, io avrei potuto vincere in due, è stato un match molto equilibrato, ma lui ancora una volta ha dimostrato di essere il miglior giocatore al mondo, almeno per me. Il livello a cui sta giocando è incredibile", dice lo spagnolo. "E' un tennis di altissima qualità, a livello di colpi, fisicamente e mentalmente, è una bestia", dice l'iberico prima di rivolgersi all'azzurro durante la cerimonia di premiazione.

"Meriti tutti i successi che stai ottenendo in questo anno incredibile. Vedo quanto duro lavori, complimenti a te e a al tuo team. State facendo un grande lavoro e siete soprattutto delle persone incredibili", aggiunge.

fonte:  Redazione Adnkronos  www.adnkronos.com

lunedì 30 settembre 2024

Libri: "Sinister. La città delle ombre" di Gareth Rubin

Londra, 1889 

Un pomeriggio di dicembre, un affascinante attore di teatro bussa alla porta dell’esclusivo Diogenes Club perché coinvolto in una stranissima frode. Il pubblico che assiste alla sua performance sembra essere composto sempre dagli stessi spettatori, e starà al genio della deduzione scoprire cosa sta succedendo.

Un pomeriggio di dicembre, un losco capo criminale bussa alla porta di una casa di Whitechapel assai poco raccomandabile perché coinvolto in una sanguinosa faida con una banda avversaria. Il suo rivale non uscirà vivo dalla trattativa, e starà al Napoleone del crimine scoprire cosa sta succedendo.

Impegnate ognuna nella propria indagine, le due menti più sopraffine di Londra seguono una scia di terribili omicidi che le porterà a dover fare l’impensabile: mettere da parte le ostilità e lavorare insieme contro qualcosa di così potente da minacciare gli equilibri mondiali. 

Sembra impossibile, ma Sherlock Holmes e James Moriarty, nemici giurati, sanno che questo è l’unico modo per salvare l’Europa dalla catastrofe.

Dopo il grande successo di The Turnglass, Gareth Rubin torna con un nuovo romanzo a due voci dalle atmosfere squisitamente british, in cui gli iconici personaggi di sir Conan Doyle si muovono tra la bella società e gli oscuri bassifondi della Londra di fine Ottocento.

Tradotto da: Giuseppe Maugeri

  • ISBN: 8830462152
  • Casa Editrice: Longanesi
  • Pagine: 304
  • Data di uscita: 17-09-2024

fonte: www.illibraio.it

Libri: "Fuorimoda! Storie e proposte per restituire valore a ciò che indossiamo" di Matteo Ward

Quand’è che i vestiti hanno iniziato a essere un problema? Probabilmente nel 1678, quando il Re Sole decretò che da quel momento in poi sarebbero andati fuorimoda. Assieme al proprio ministro Colbert inventò le “stagioni”, con una mossa che spinse i nobili follower a rinnovare il proprio guardaroba almeno due volte l’anno, garantendo continui flussi di denaro alle casse statali. 
 
Da quell’innesco prese a formarsi l’ingranaggio perfetto che conosciamo oggi, da cui sembra impossibile sfuggire, che arriva a produrre oltre cento miliardi di capi all’anno, per la gran parte realizzati a prezzi stracciati e destinati nel giro di poco tempo a finire dimenticati in fondo ai nostri armadi o gettati via.

Un sistema perfetto per pochissimi, ma insostenibile per tutti gli altri. Lo ha drammaticamente dimostrato il crollo del Rana Plaza, in Bangladesh, dove oltre mille operaie e operai tessili sono morti, perché costretti a lavorare in un edificio pericolante. La moda non poteva e non può fermarsi.

Ma come può avere senso continuare così? Partendo da questa domanda Matteo Ward ci guida in una ricognizione attraverso l’insostenibilità del sistema moda contemporaneo, i quattro pilastri su cui poggia e sui quali possiamo far leva per contribuire a tracciare scenari migliori. Una prima possibile via di uscita alla portata di tutti? Dare ai vestiti lo stesso valore che diamo al cibo, perché una maglietta e un pezzo di pane provengono dalle stesse fonti essenziali ed entrambi hanno un impatto sul nostro organismo.
Acquistare solo ciò che ci serve (o quasi), consumare meno e meglio, scegliere con consapevolezza, pretendere, per quanto possibile, maggiore chiarezza su ciò che compriamo, far sentire la nostra voce come consumatori e come cittadini.

Fuorimoda! è un viaggio tra le strade di un’industria tentacolare, in cui Ward si rivolge sia a chi acquista, sia a chi i vestiti li crea, alla ricerca di soluzioni percorribili per catalizzare un processo di cambiamento. Per restituire al fashion design il potere di partecipare e preservare la varietà del mondo, per riscoprirne la bellezza e comprendere che una moda responsabile non è un’opzione per pochi, ma una necessità di tutti.

fonte: www.deagostinilibri.it

Firenze > La 50 giorni di Cinema, nove festival internazionali. Al Cinema La Compagnia. Dal 2 ottobre al 13 dicembre

La kermesse dei festival fiorentini a vocazione internazionale

La nuova 50 Giorni si terrà dal 2 ottobre al 14 dicembre 2024, al Cinema La Compagnia – alla quale si affiancheranno altre sala fiorentine – e sarà rilanciata e potenziata grazie a risorse straordinarie provenienti dal Ministero del Turismo per la valorizzazione delle Grandi Destinazioni Italiane per un Turismo Sostenibile, volto a promuovere un turismo diversificato e sempre più di qualità.

Al termine della programmazione dei festival, seguirà la seconda edizione di “Rivelazioni Italiane – Premio David Italian Rising Stars”, riconoscimento creato per dare vita a un percorso di valorizzazione e supporto alle rivelazioni italiane tra le attrici e gli attori under 28, realizzato in collaborazione con l’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello. L’inizio di un percorso che renderà alcuni giovani attori le star del cinema di domani, attraverso un programma di mentoring e orientamento professionale.

Programma

La rassegna prende il via con il FanHua Chinese Film Festival, in programma dal 2 al 6 ottobre: cinque giorni di full immersion nel miglior cinema cinese, tra classici e le più recenti produzioni. Dal 15 al 20 ottobre il festival Middle East Now, grazie ad un programma multiforme di eventi, tra cinema, documentari, arte, musica, mostre, food, incontri, talk e progetti culturali, si caratterizza, come di consueto, per una forte attenzione all’attualità, al racconto dei fenomeni più nuovi e vibranti delle culture e delle società del Medio Oriente contemporaneo. Dal 29 ottobre al 1° novembre France Odeon, la migliore produzione d’Oltralpe dell’anno per tutti coloro che amano la Francia, la sua lingua e si vogliono
immergere nelle migliori storie che ne raccontano l’evoluzione e i cambiamenti, artistici e sociali.

Dal 2 al 10 novembre il Festival dei Popoli – Festival Internazionale del Film Documentario, il principale e più longevo festival dedicato al documentario creativo e al cinema sperimentale in Italia e in Europa. Il programma prevede concorsi internazionali e nazionali, omaggi e retrospettive, masterclass, dibattiti, focus tematici, workshop speciali e programmi per il pubblico giovane, oltre a iniziative market oriented e attività di formazione per nuovi talenti realizzate nell’ambito di “Doc at Work”. Lo Schermo dell’Arte Film Festival dal 13 al 17 novembre, l’appuntamento internazionale atteso dagli artisti, dal pubblico e da tutti gli appassionati di cinema e arte contemporanea.

Il Festival di Cinema e Donne, dal 20 al 24 novembre, è la manifestazione dedicata alle cineaste internazionali, che quest’anno arriva alla sua 45esima edizione. Fondato nel 1979, il festival ha rappresentato nei suoi quarantacinque anni di attività, per altre manifestazioni analoghe in Italia e in Europa, un modello e una fonte d’ispirazione, per un cinema libero, militante e focalizzato sulla parità di genere. Dal 27 novembre al 1° dicembre è in programma il Florence Queer Festival, manifestazione
che pone l’attenzione del pubblico sulle tematiche, le esperienze e le espressioni artistiche delle
persone LGBTQIA+. Dal 5 al 10 dicembre il River to River Florence Indian Film Festival che propone meglio della cinematografia indiana più recente, con uno sguardo a 360 gradi sul Subcontinente indiano, oltre agli omaggi dedicati ai grandi registi, agli attori e ai focus sui temi di più stringente attualità.

N.I.C.E. (New Italian Cinema Events) porta il nuovo cinema italiano in Irlanda: il grande
entusiasmo che il pubblico ha riservato al progetto ha stimolato la direzione artistica a ricambiare il
favore. Nasce così la prima edizione di N.I.C.E. X Irish Film Festa (in collaborazione con l’Irish
Film Festa, rassegna romana, nata nel 2007 con l’obiettivo di far conoscere il cinema irlandese in
Italia).

Chiude la “50 Giorni di Cinema a Firenze” la seconda edizione dei David Rivelazioni
Italiane – Italian Rising Stars
, premio rivolto alle promesse del cinema italiano
Il premio nasce nel 2023 dalla collaborazione dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di
Donatello con l’Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana. I vincitori vengono scelti per la qualità
del loro lavoro dalla Presidenza del David e dal Consiglio Direttivo. I nomi dei sei giovani talenti selezionati saranno annunciati il 13 dicembre, nel corso della speciale serata di premiazione che si terrà al Museo Nazionale del Bargello di Firenze.

Maggiori informazioni sul programma della 50 Giorni di Cinema a Firenze sono disponibili sul sito della manifestazione www.50giornidicinema.it

CALENDARIO DEI FESTIVAL 2024

Libri: "L'eleganza è servita" di Monica Iotti

L’eleganza è servita nasce da appunti, amore, dedizione e studio di una delle più belle materie al mondo, per quanto mi riguarda. Sì, perché il galateo è una vera e propria materia di studio che amo approfondire, ed è quello che faremo insieme in questo libro.


Qual è la differenza tra “eleganza”, “stile” e “classe”? Come ci si presenta a regola d’arte in occasione di un primo incontro? E quali sono i capi d’abbigliamento essenziali che non possono mancare nell’armadio di una vera madame chic (e di un vero gentleman)? Queste e tantissime altre risposte sono contenute nelle pagine di ""L’eleganza è servita"", un prezioso manuale di galateo contemporaneo di facilissima consultazione, completo e divertente: dal portamento ai profumi da indossare, dalle “cortesie per gli ospiti” alla ""business etiquette"", dalla ""mise en place"" al comportamento da tenere al cellulare e sui social, dai dress code da adottare nelle diverse occasioni ai regali da fare e da evitare (e come aprirli quando siamo noi a riceverli), ogni ambito viene accuratamente analizzato da Monica Iotti con lo stile inconfondibile che sui social l’ha resa in breve tempo un punto di riferimento in materia. E, grazie alle impietose sezioni “Orrori ed errori” che introducono ogni capitolo, sarà possibile evitare le principali trappole e scongiurare le ""défaillances"" più diffuse. 

fonte: www.lafeltrinelli.it

Sport > Sinner oggi contro Lehecka, quarti di finale Atp Pechino: orario e diretta tv. Il numero 1 del mondo contro il ceco

Jannik Sinner
Jannik Sinner oggi contro Jiri Lehecka nei quarti di finale del torneo Atp di Pechino 2024. Il numero 1 del mondo, detentore del titolo, affronta il ceco numero 37 del ranking nella sfida - in diretta tv e streaming - che assegna un posto in semifinale. Sinner cerca di scrollarsi di dosso le scorie del caso doping, con la richiesta di squalifica avanzata dalla Wada per il caso Clostebol, e prova a concentrarsi sul finale di stagione. 

Sinner-Lehecka, quando giocano

Sinner e Lehecka saranno protagonisti del quarto e ultimo match sul campo Lotus, dove il programma si apre con l'incontro femminile tra la bielorussa Aryna Sabalenka e la statunitense Ashlyn Krueger. A seguire tocca all'azzurra Jasmine Paolini contro la polacca Magda Linette. Quindi, altro match del torneo Wta tra Mirra Andreeva e Donna Vekic. Attorno alle 13 italiane (le 19 di Pechino), ecco Sinner.

Nella giornata di oggi spicca anche l'impegno di un altro azzurro. Flavio Cobolli se la vedrà contro il russo Daniil Medvedev per un posto in semifinale: l'incontro è programmato per le 10 italiane.

Sinner-Lehecka, un solo precedente

Il numero 1 del mondo e Lehecka si affrontano per la seconda volta in carriera. Sinner si è aggiudicato l'unico precedente, andato in scena in primavera nei quarti di finali di Indian Wells: Sinner si è imposto per 6-3, 6-3. Proprio al Masters 1000 di Indian Wells è legato l'inizio della vicenda doping che ancora si trascina. L'azzurro è risultato positivo a due controlli antidoping a marzo: nelle sue urine sono state rinvenute tracce di Clostebol, uno steroide anabolizzante. Sinner ha spiegato che la positività è stata provocata da una contaminazione accidentale. Un tribunale indipendente ha prosciolto il tennista, il verdetto ora è stato impugnato dalla Wada che chiede una squalifica di 1-2 anni: sul caso si esprimerà il Tas, il Tribunale arbitrale dello sport, probabilmente all'inizio del 2025. 

Sinner-Lehecka in tv

Il match sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky: si potrà seguire in diretta sui canali 201 (Sky Sport Uno) e 203 (Sky Sport Tennis). Sarà visibile in streaming per abbonati con Sky Go e NOW.

fonte: Redazione Adnkronos  www.adnkronos.com

lunedì 23 settembre 2024

LifeStyle: Emily in Paris 4, i luoghi iconici della serie. Nella Maison Boucheron alcune scene e poi Roma e le alpi francesi

Maison Boucheron a Place Vendome - RIPRODUZIONE RISERVATA
Tra il successo dei Giochi Olimpici e l’attesa per le prossime Paralimpiadi, la quarta stagione di Emily in Paris riporta subito Parigi sotto i riflettori tra luoghi cult della serie e nuovi posti da scoprire dentro e fuori Parigi, alla scoperta di paesaggi e cultura francese in un modo unico.

E non solo. Dopo aver fatto tappa in Normandia, nella seconda parte della stagione disponibile dal 12 settembre su Netflix, la protagonista della serie Emily Cooper farà incursione sulle Alpi francesi per poi sbarcare a Roma. Con l'aiuto di Omio - la piattaforma di soluzioni di trasporto globali - è possibile seguire le orme di Emily e visitare i luoghi più iconici della serie per vivere un viaggio iconico alla scoperta delle più belle location di Emily in Paris.

Roma. Sarà protagonista della seconda parte della stagione con luoghi iconici della capitale italiana come il Colosseo, la Fontana di Trevi, Trastevere e la Bocca della Verità, situata nella parete del pronao della chiesa di Santa Maria in Cosmedin.

Parigi. Indiscussa protagonista, mette in scena il meglio di sé anche durante la quarta stagione che vede Emily tornare in tutti i suoi luoghi parigini preferiti oltre ad aggiungerne di nuovi.

° Maison Boucheron - Nello storico flagship  al civico 26 di Place Vendôme l’amato cast, che include Lily Collins, Philippine Leroy-Beaulieu e Bruno Gouery, esplora l’essenza del lusso parigino tra le creazioni della Maison. L'iconica collezione Quatre, che quest'anno celebra il suo 20º anniversario, è protagonista: l'attrice Philippine Leroy-Beaulieu indossa alcuni tra i pezzi più emblematici della collezione e, per le riprese, Boucheron ha messo a disposizione circa 100 gioielli esclusivi. Le scene sono state girate il 5 febbraio al 26 di Place Vendôme nell’appartamento situato tre piani sopra la boutique all’interno dell’Hotel de Nocé. In questo spazio, completamente ristrutturato nel 2018 come suite indipendente per gli Amici della Maison, si possono organizzare pranzi privati o addirittura soggiornare per una o due notti ammirando Place Vendôme dalla camera da letto o dalla vasca da bagno. 

● I arrondissement - la tappa imperdibile è Place de Valois, punto fermo della serie a pochi passi dal Louvre e dalla pittoresca Place Colette. In questa piazza che prende il nome da re Luigi FIlippo I hanno sede l’agenzia in cui lavora Emily e il Bistrot Valois, il locale dove hanno luogo le pause pranzo tra colleghi. A pochi passi, si trova anche il Jardin du Palais Royal, un vero rifugio nel cuore della città dove Emily aveva incontrato la sua migliore amica Mindy

● V arrondissement - nel cuore del Quartiere Latino, diventato un vero e proprio simbolo della vita parigina, si trova Place de l’Estrapade dove affaccia il caratteristico appartamento della protagonista e ha sede il ristorante di Gabriel

● VI arrondissement - qui si trova il Café de Flore, storico locale all’angolo di Boulevard Saint-Germain e Rue Saint-Benoît. Sin dalle prime stagioni il Café de Flore diventa per la protagonista punto di ritrovo per incontri cruciali

● IX arrondissement - irrinunciabile la visita al maestoso Opéra Garnier, teatro simbolo della cultura francese, dove Emily assisterà allo spettacolo de Il lago dei cigni insieme alla sua nuova fiamma Thomas

● XVI arrondissement - nuove e suggestive location parigine al di fuori della frenesia dei quartieri centrali si aggiungono nella quarta stagione come il lussuosissimo Musée de Baccarat, un antico palazzo costruito da una famiglia francese nel 1800 che ospita il negozio di Baccarat, un museo, una sala da ballo dove è stato girato lo spettacolare ballo in maschera della quarta stagione.

Nello stesso arrondissement si trova poi il celebre Stade Roland Garros, tempio del tennis e protagonista del lancio di una campagna pubblicitaria nei nuovi episodi della serie 

Normandia. Bellissima escursione in giornata alla Maison et Jardin de Claude Monet a Giverny, in Normandia dove hanno sede giardini e casa del famoso pittore Claude Monet. Un luogo perfetto per una gita fuori Parigi tra arte e natura. 

Alpi Francesi, Haute-Savoie. Megève, caratteristico villaggio delle Alpi Francesi, è una delle destinazioni sciistiche più esclusive e affascinanti della Francia. Altra new entry della quarta stagione, si trova nelle Alpi del sud-est della Francia, nel massiccio del Monte Bianco. Qui è collocato lo Chalet della famiglia di Camille. 

Il guardaroba tutto griffe di Emily Cooper

Per celebrare il lancio della quarta stagione di Emily in Paris su Netflix, Catawiki, leader in Europa per gli oggetti speciali, ha dedicato un’asta esclusiva dedicata alla serie tv. Ispirata a Emily Cooper, la dinamica marketing executive di Chicago, che ha incantato e lasciato sorpresi gli spettatori di tutto il mondo con il suo guardaroba sin dalla prima stagione, la collezione cattura l'essenza delle sue vivaci e stravaganti avventure parigine. La raccolta comprende pezzi ispirati al guardaroba di Emily quali la borsa Kelly 32 di Hermès, la collana con ciondolo in oro di Cartier, o gli occhiali da sole di Tom Ford in rosa acceso.

Il suo stile di vita frizzante e l'incantevole scenario di Parigi hanno ispirato anche una selezione di arredi interni come il vaso Val Saint Lambert in cristallo viola e trasparente, il tavolino da caffè in carta riciclata di J.oB Studio, e la poltrona in plastilina di Diego Faivre, per evocare l'inebriante atmosfera cosmopolita della serie. E poi ancora la borsa Balenciaga Crush, un paio di sandali con cinturino di Bottega Veneta.

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati   

venerdì 20 settembre 2024

Auguri Sophia, la Loren compie 90 anni

Sophia Loren
La diva, tra le attrici più amate di sempre, festeggia a Roma con un brindisi al tramonto. A Pozzuoli si inaugura un murale sulla casa d'infanzia

Festeggerà i suoi 90 anni a Roma Sophia Loren. La diva riceverà un prestigioso e inedito riconoscimento da Ministero della Cultura, Cinecittà e Archivio Luce, poi, brinderà al tramonto con 150 selezionati invitati tra familiari, amici e colleghi. 

A Pozzuoli, città d'origine dell'attrice, tra le più amate di sempre, sarà inaugurato il murale di Lucia Mandragora realizzato sulla casa dove la Loren ha trascorso la sua infanzia in via Solfatara 5. 

A Napoli sono in programma una retrospettiva e proiezioni speciali. Saranno dedicati agli studenti e ai giovani, con ingresso gratuito per loro, la retrospettiva e gli incontri per festeggiare lo speciale compleanno di Donna Sophia, promosso dalla Regione Campania, dal 5 all’8 ottobre a Palazzo Reale nell’ambito del “Campania Libri - Festival della Lettura e dell’Ascolto”, diretto da Ruggero Cappuccio con la Fondazione Campania dei Festival e la Film Commission Campania. L’omaggio si estenderà anche alle sale cinematografiche cittadine. L’obiettivo è quello di far scoprire alle nuove generazioni i classici interpretati da Sophia con proiezione di film, incontri e dibattiti con attori e registi.

Sophia Loren, all'anagrafe Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, nasce a Roma il 20 settembre 1934 ma cresce a Pozzuoli, vicino a Napoli. Prima di sfondare nel mondo del cinema ha intrapreso tutte le strade classiche di chi tenta la scalata al successo: partecipa a concorsi di bellezza, recita nei fotoromanzi e in piccole parti cinematografiche con lo pseudonimo di Sofia Lazzaro.

Sul set di "Africa sotto i mari" (Giovanni Roccardi, 1952) viene notata da Carlo Ponti, suo futuro marito, che le propone un contratto di sette anni. 

Sophia inizia così una carriera cinematografica che sulle prime la vede recitare in parti di popolana, come ad esempio in "Carosello napoletano" (1953) di Ettore Giannini, "L'oro di Napoli" (1954) di Vittorio De Sica e "La bella mugnaia" (1955) di Mario Camerini. Poi a Hollywood al fianco di star come Cary Grant, Marlon Brando, William Holden e Clark Gable. Raggiunge presto la fama mondiale anche grazie alla sua prorompente bellezza che a stento lascia indifferenti.

Non solo è divenuta una vera e propria icona ma ha anche ottenuto alcuni tra i premi più ambiti del settore: la Coppa Volpi nel 1958 per "Orchidea nera" di Martin Ritt e l'Oscar e il premio per la migliore interpretazione a Cannes per "La ciociara (1960) di Vittorio De Sica.

Nel 1963, la grande diva, ottiene - assieme al produttore-regista, Walt Disney - un riconoscimento dagli esercenti Usa. Per l'occasione viene intervistata da Ruggero Orlando.

Nel 1991 ha ricevuto in un colpo solo l'Oscar, il César alla carriera e la Legion d'Onore. Ad ogni modo, dopo i fasti hollywoodiani del suo periodo aureo (quello legato inevitabilmente alla giovinezza e all'età di mezzo), dal 1980 si è parzialmente ritirata dai set cinematografici, dedicandosi prevalentemente alla televisione.

Ha così interpretato, tra gli altri, il biografico "Sophia: la sua storia" di Mel Stuart e il remake di "La ciociara" (di Dino Risi, 1989).

Nel corso della sua lunghissima carriera è stata diretta, a maggior gloria dell'immagine italiana nel mondo, dai più importanti registi, tra i quali ricordiamo Sidney Lumet, Michael Curtiz, Charlie Chaplin, Dino Risi, Mario Monicelli e Ettore Scola.

I critici sono però concordi nel ritenere che fu con Vittorio De Sica (con il quale girò otto film), che formò un ideale sodalizio, spesso completato dalla indimenticabile presenza di Marcello Mastroianni. Impossibile non citare: "Ieri, oggi, domani" (1963); "Matrimonio all'italiana" (1964) e "Una giornata particolare" (1977).

Il 29 marzo del 1993, al fianco di Marcello Mastroianni, la grande attrice italiana consegna l'Oscar alla carriera ad un emozionato Federico Fellini.

Nel 1999 l'American Film Institute classifica Sophia Loren al 21° posto fra le più grandi attrici del cinema statunitense di tutti i tempi. Nello stesso anno è lei a consegnare l'Oscar al miglior film straniero a Roberto Benigni per “La vita è bella”: rimane memorabile il momento in cui Sophia grida il nome "Roberto!" e l'attore la raggiunge sul palco camminando sugli schienali delle poltrone. Il 4 marzo 2011 l'Academy di Los Angeles ha celebrato la carriera di Sophia Loren con una serata a lei interamente dedicata. 

Nel 2015 per i suoi 80 anni pubblica un'autobiografia dal titolo “Ieri, oggi, domani. La mia vita”. L'anno seguente è protagonista della campagna pubblicitaria del profumo Dolce Rosa Excelsa di Dolce & Gabbana, per cui realizza anche uno spot ambientato in Sicilia, a Bagheria, e diretto da Giuseppe Tornatore con la musica di Ennio Morricone.

Nel 2020, a 86 anni, recita nel film “La vita davanti a sè” del regista Edoardo Ponti, suo figlio. Per questo film vince un David di Donatello per la migliore attrice protagonista e stabilisce un record: è l'attrice più anziana ad averlo vinto.

fonte: www.rainews.it/

lunedì 16 settembre 2024

Libri: "Anche Dafne ha paccato Apollo. I miti greci come rimedi di ogni giorno" di Chiara Lipari

In questo libro si narrano i miti classici che, raccontati in salsa moderna, vengono incontro ai nostri problemi di tutti i giorni.

Come si reagisce a una delusione d’amore? Ce lo insegna Apollo, che prese un sonoro due picche da Dafne… e se non ce l’ha fatta lui, che è il dio del sole e delle arti, che speranze abbiamo noi? E come affrontare il dolore per la perdita del nostro amico a quattro zampe? Ulisse e il suo Argo hanno molto da insegnarci al riguardo.

Influencer ante litteram, questi grandi protagonisti ci regalano le soluzioni e ci indicano la via per affrontare i drammi che ci toccano in varie sfere della nostra vita: dall’amore alla competizione e dall’amicizia alla famiglia. 

Ci consigliano quali atteggiamenti vincenti adottare perché in fondo, gira e rigira, viviamo più o meno gli stessi scombussolamenti fin dall’alba dei tempi.

Un vero manuale d’aiuto per tutti coloro che hanno voglia di imparare sorridendo e che desiderano prestare l’orecchio agli insegnamenti e alla sempiterna saggezza del mito. In fondo, se sono dei «miti», un motivo ci sarà!

fonte: www.macrolibrarsi.it

Sport: Sinner, la confessione del fidanzato di Taylor Swift: "Volevo dargli fastidio"

Jannik Sinner, Taylor Swift e Travis Kelce
Travis Kelce e la finale degli US Open: "Ho provato a disturbare l'italiano..."

"Ho provato a infastidire l'italiano, a disturbarlo, a farlo innervosire...". Jannik Sinner, nella finale degli US Open vinta contro Taylor Fritz domenica scorsa, ha dovuto fare i conti con il tifo ostile - e non sempre corretto - di uno spettatore speciale. In un box dell'Arthur Ashe Stadium, come è noto, si è accomodata anche Taylor Swift, la superstar del pop, con il fidanzato Travis Kelce. Il giocatore di football, tight end dei Kansas City Chiefs campioni Nfl, si è distinto per il suo look 'sofisticato' - non proprio in linea con il personaggio - e per il comportamento non proprio esemplare.  

"Per la seconda volta sono andato a vedere una partita di tennis. La partita era molto silenziosa e quando c'è silenzio ci viene voglia di dire qualcosa...", racconta Kelce nel podcast con il fratello Jason, ex giocatore NFL con i Philadelphia Eagles. "Io non sono una persona tranquilla, non sono mai stato calmo. A scuola ero sempre quello all'ultimo banco che diceva qualcosa di furbo o cercava di far ridere tutti quando c'era silenzio. Per tutto il tempo, quindi, volevo infastidire l'italiano, Sinner, il numero 1 al mondo". E cosa ha fatto? "Volevo contribuire a creare il fattore campo... Mi sono comportato bene, sono stato rispettoso: se avessi esagerato, mi avrebbero chiesto di andare via. Mi sono scatenato solo nelle pause in c'era la musica ad alto volume". Qualsiasi cosa abbia fatto, Kelce non ha minimamente raggiunto l'obiettivo: Sinner ha demolito l'avversario in 3 set e si è preso il trofeo. Kelce è tornato a casa con il suo look da circolo di alto livello. Una tenuta che ha sorpreso il fratello Jason: "Sembravi vestito per un country club...". "Era tennis, cosa avrei dovuto fare?". 

fonte: Redazione Adnkronos  www.adnkronos.com

Teatro Comunale di Bologna: Stagione Danza 2024. Accademia Teatro Alla Scala "La fille mal gardée" Il 28 e 29 Settembre

La Scuola di Ballo torna a interpretare La fille mal gardée, che ha debuttato al Teatro alla Scala nell’aprile 2023, coreografia firmata da Frédéric Olivieri sulla partitura di Peter Ludwig Hertel e realizzata grazie al contributo della Fondazione Milano per la Scala balletto e della signora Hélène de Prittwitz Zaleski, con scene e costumi di Luisa Spinatelli, rielaborati da Angelo Sala e Maria Chiara Donato.

La fille mal gardée si annovera fra i balletti più antichi ad essere rimasti nel repertorio, essendo nato all’epoca della Rivoluzione francese. È Jean Bercher Dauberval a curare la prima coreografia del balletto, dal titolo Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien, che va in scena al Grand Théâtre de Bordeaux nel 1789 su uno zibaldone di temi e canzoni popolari francesi. Il balletto conosce nel tempo numerose edizioni e molteplici modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura musicale. 

Il Direttore della Scuola scaligera ha scelto la partitura di Hertel, composta nel 1864 per la versione coreografica di Paolo Taglioni per l’Hofoper di Berlino, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1880.

Fra le numerose edizioni del balletto nel corso del Novecento si cita la versione che Heinz Spoerli ideò per l’Opéra di Parigi nel 1981, ripresa dal Teatro alla Scala nel 1987 in cui brillavano Carla Fracci, Gheorghe Jancu, Bruno Vescovo e Biagio Tambone, con scene e costumi di Luisa Spinatelli.

Il balletto, che presenta diversi numeri pantomimici come vuole la tradizione del genere comique settecentesco, in cui prevale l’ambientazione contemporanea immersa in un contesto agreste e in una realtà contadina, mette alla prova gli allievi della Scuola di Ballo scaligera non solo sul piano tecnico, dal momento che la coreografia è pensata per esaltare le loro abilità classico-accademiche, ma anche sul piano interpretativo, poiché richiede notevoli doti ironiche e gestuali soprattutto per alcuni dei personaggi, come M.me Simone qui incarnata da un’allieva e non da un tradizionale danzatore en travesti. In scena una sessantina di giovanissimi ballerini fra il 2° e l’8° corso.

"La fille mal gardée" 28 e 29 Settembre, al COMUNALE NOUVEAU (Nuova sede del Teatro - Piazza della Costituzione) 

Tutte le info >>  QUI

fonte: www.tcbo.it

lunedì 9 settembre 2024

Teatro Regio Torino: per la prima volta in Italia Manon Manon Manon. Tre opere, tre compositori, una protagonista unica nella lettura del regista Arnaud Bernard

Dal 1° al 29 ottobre 2024, il Teatro Regio presenta Manon Manon Manon: un viaggio affascinante che per la prima volta in Italia darà vita a una lunga “soggettiva” dedicata a Manon Lescaut

Tre opere, tre compositori, una protagonista unica nella lettura del regista Arnaud Bernard.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, Renato Palumbo, Evelino Pidò e Guillaume Tourniaire.
Teatro Regio, dal 1° al 29 ottobre 2024

La giovane protagonista del romanzo dell’Abate Prévost che, a partire dal successo riscosso alla metà del Settecento, ha ispirato ben tre compositori: Daniel Auber che ha dato vita a Manon Lescaut nel 1856, Jules Massenet che compose la sua Manon nel 1884, e Giacomo Puccini che raggiunse il suo primo grande trionfo con Manon Lescaut nel 1893.

Tre opere autonome ma complementari, tre direttori d’orchestra, tre interpreti per una protagonista unica, tre diversi cast per un inedito “trittico”: ventuno recite in un mese, una vera sfida artistica e produttiva capace di mettere in luce la forza del Regio. 

Per evidenziare le specificità di ciascuna delle tre opere, le tre produzioni sono state affidate a un unico regista, Arnaud Bernard, che svilupperà un progetto drammaturgico incentrato su diverse epoche del cinema, dal cinema muto al cinema francese degli anni ’60.

Centro di questo progetto è Giacomo Puccini di cui nel 2024 si celebra il centenario della morte. Dedichiamo dunque all’inizio della Stagione 2024-2025 uno spazio speciale alla sua Manon Lescaut – che presentò in prima assoluta il 1° febbraio 1893 proprio al Regio – continuando così l’omaggio iniziato nella Stagione in corso nella quale presentiamo ben 7 titoli del compositore lucchese. 

Il palinsesto delle rappresentazioni è stato pensato per permettere a chi non vive a Torino di scoprire le 3 opere in più giorni consecutivi, l’opportunità anche di scoprire una delle città più belle d’Italia.

Libri: "Pensieri lenti e veloci" di Daniel Kahneman

Siamo stati abituati a ritenere che all'uomo, in quanto essere dotato di razionalità, sia sufficiente tenere a freno l'istinto e l'emotività per essere in grado di valutare in modo obiettivo le situazioni che deve affrontare e di scegliere, tra varie alternative, quella per sé più vantaggiosa. 

Gli studi sul processo decisionale condotti ormai da molti anni dal premio Nobel Daniel Kahneman hanno mostrato quanto illusoria sia questa convinzione e come, in realtà, siamo sempre esposti a condizionamenti - magari da parte del nostro stesso modo di pensare - che possono insidiare la capacità di giudicare e di agire lucidamente. 

Illustrando gli ultimi risultati della sua ricerca, Kahneman ci guida in un'esplorazione della mente umana e ci spiega come essa sia caratterizzata da due processi di pensiero ben distinti: uno veloce e intuitivo (sistema 1), e uno più lento ma anche più logico e riflessivo (sistema 2). 

Se il primo presiede all'attività cognitiva automatica e involontaria, il secondo entra in azione quando dobbiamo svolgere compiti che richiedono concentrazione e autocontrollo. Efficiente e produttiva, questa organizzazione del pensiero ci consente di sviluppare raffinate competenze e abilità e di eseguire con relativa facilità operazioni complesse. Ma può anche essere fonte di errori sistematici (bias), quando l'intuizione si lascia suggestionare dagli stereotipi e la riflessione è troppo pigra per correggerla.

fonte: www.amazon.it

Spettacolo: Almodovar, 'il Leone d'oro crea dipendenza'

Closing Ceremony - 81st Venice Film Festival - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il premier spagnolo Pedro Sanchez si congratula con Almodovar "grande tra i grandi. Orgoglio per il cinema spagnolo". 

E lui, 74 anni, due premi Oscar e una vita vissuta raccontando attraverso i suoi film i cambiamenti epocali della Spagna con la fine del regime di Franco e la movida degli anni '80, si è rimesso in gioco di nuovo andando in America per il primo film in lingua inglese, con due divine come Tilda Swinton e Julianne Moore e un tema forte come l'eutanasia.

E torna a casa con il Leone d'oro di Venezia 81 per La stanza accanto. "Sono emozionato, non pensavo di vincere il Leone d'Oro. Ma una volta che c'è l'hai diventi dipendente. Credo che non potrò vivere più senza questo Leone accanto", ha detto a caldo il regista. "Questo premio mi ha fatto piacere, non era scontato perché ho visto alcuni film del festival, e vorrei vederli tutti, ma posso dire che è stata un'edizione speciale". 

Ha sottolineato Almodovar di "sentire affetto dall'Italia, ogni volta che vengo qui mi sento molto amato, ma è reciproco. La cultura italiana è sempre presente nei miei film. Io sono cresciuto con la cultura pop, cinema e musica, degli anni '60. 

La conosco tutta, in Spagna era di moda, era un'istituzione". La stanza accanto parla di problemi attuali, come l'eutanasia, ma è anche la storia di due donne che si parlano in un mondo agonizzante ma in un modo asciutto rispetto al cinema palpitante e melodrammatico di Almodovar. 

"Non volevo forme di sentimentalismo proprio per questi argomenti - ha risposto all'ANSA Almodovar - volevo fare un film profondo e austero alla luce della tematica espressa e la vitalità del personaggio di Martha, interpretato da Tilda Swinton, che prende la decisione di togliersi la vita da malata terminale attraverso un atto consapevole. La mia narrativa è cambiata, meno barocca, dopo 23 film ho piacere di cambiare anche se credo che in tutti i miei film mi si riconosca. Adesso mi identifico di più con questa forma, per fortuna quando ero giovane ho fatto film molto pazzi, folli e questo mi ha tranquillizzato, non ne sento la necessità". Almodovar ha parlato anche del momento attuale, dei "diritti che con la destra corrono dei rischi", augurandosi che sull'eutanasia ad esempio "i governi trovino il modo di renderla possibile", ricordando che solo in pochi paesi viene praticata. 

"Avvertiamo tutti forte la sensazione di catastrofe presente, ma dobbiamo tentare di vivere la vita con sollievo, cercando di rendere felici gli altri seppure noi non lo siamo. Speriamo che l'apocalisse ci dia più tempo prima di scatenarsi", ha concluso il regista. Il film La stanza accanto, liberamente ispirato al romanzo della scrittrice Sigrid Nunez (Garzanti), sarà in sala con Warner il 5 dicembre. 

fonte: ©Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati   

lunedì 2 settembre 2024

A Milano arriva la mostra che conduce a bordo del leggendario Titanic

Tecnologie multimediali e ricostruzione storica costituiscono i pilastri di "Titanic: An Immersive Voyage", la mostra che consentirà ai visitatori di "salire a bordo" del transatlantico più famoso di tutti i tempi, restituendo loro la sensazione di prendere parte a un imperdibile viaggio virtuale.

Il 10 aprile 1912 fa il transatlantico britannico RMS Titanic salpava dal porto di Southampton, in Inghilterra, diretto a New York, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. 

Com’è noto, la grande imbarcazione non giunse mai a destinazione, naufragando appena cinque giorni dopo a causa di una terribile collisione con un iceberg.

A distanza di oltre centododici anni, una mostra-evento presso il grande spazio dello Scalo Farini di Milano promette di far rivivere ai visitatori l’esperienza indimenticabile di un viaggio a bordo della nave più tristemente famosa del mondo. Aperta al pubblico dal 1° agosto al 10 novembre, l’esposizione Titanic: An Immersive Voyage ripercorre la breve e intensa storia del transatlantico attraverso un percorso espositivo che combina ricostruzioni tridimensionali e coinvolgenti animazioni video.

UN VIAGGIO VIRTUALE A BORDO DEL TITANIC

Grazie alle ricostruzioni tridimensionali degli ambienti di quello che era considerato il miglior piroscafo mai costruito, la mostra nello spazio milanese consentirà ai visitatori di “passeggiare” tra gli splendidi saloni e le cabine della nave. L’esperienza di viaggio virtuale comprende poi una visita al sito del relitto, posto oltre 4000 metri sotto il livello del mare, ricreato in modo convincente attraverso le realtà virtuale. L’inedita combinazione di dettagli storici e tecnologie all’avanguardia rende la mostra un potente racconto emotivo della storia del Titanic, dalla sua costruzione fino al momento del suo inabissamento.

UN'ESPERIENZA IMMERSIVA A MILANO

La mostra allo Scalo Farini è stata realizzata dagli stessi produttori della mostra multimediale Van Gogh: The Immersive Experience. Attraverso l’accurata ricostruzione delle vicende di una nave simbolo del progresso umano e dell’ineluttabilità del destino, Titanic: An Immersive Voyage promette di affascinare i visitatori proponendo loro un’esperienza innovativa. Il progetto si inserisce in un filone molto ricco di opere cinematografiche e letterarie che nel corso dell’ultimo secolo hanno reso omaggio alla tragica storia del Titanic.

[Immagine in apertura: Titanic - An Immersive Voyage. Immagine realizzate in AI da Fever e Exhibition Hub]

fonte:  https://arte.sky.it/

Cinema: Ethan Hawke al Lucca film festival. Presenterà in anteprima italiana il suo ultimo film Wildcat

© ANSA/EPA
Ethan Hawke presenterà il 26 settembre, in anteprima italiana, al Lucca film festival il suo ultimo film Wildcat, in cui dirige la figlia Maya, avuta da Uma Thurman.

L'attore, sceneggiatore, regista e scrittore statunitense riceverà inoltre il Golden Panther Award, terrà una masterclass aperta al pubblico e consegnerà il premio alla carriera a Paul Schrader, che lo ha diretto in First Reformed - La creazione a rischio.

Ampia inoltre la retrospettiva di film che il festival lucchese gli dedica: si potranno vedere Dead Poets Society, Gattaca, Prima dell'alba, Prima del tramonto, Before Midnight, Boyhood, Blaze e Seymour: An Introduction. 

Hawke ha ottenuto quattro candidature al premio Oscar: nel 2002 come miglior attore non protagonista per Training Day, nel 2005 per la migliore sceneggiatura non originale per Before Sunset - Prima del tramonto, nel 2014 nella medesima categoria per Before Midnight - Prima di mezzanotte e nel 2015 per miglior attore non protagonista per Boyhood. 

fonte: ©Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati    

Venezia 81, Mastandrea racconta 'Nonostante': "La fragilità per scoprire la parte migliore di sé"

Valerio Mastandrea - Fotogramma
L'attore e regista presenta il suo nuovo film alla Mostra: "Il cinema può essere maestro nel parlare del presente con forza attingendo dal passato o guardando al futuro"

La fragilità non è un limite, ma un’opportunità, “un valore puro" per scoprire la parte migliore di sé. Valerio Mastandrea, in un'intervista con Adnkronos, racconta il suo nuovo film 'Nonostante', in cui torna a vestire i panni di interprete e regista sei anni dopo 'Ride'. Il film, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, inaugura il concorso 'Orizzonti' e arriverà nelle sale a marzo 2025. "Era forte il desiderio di raccontare una storia emozionante, e l'amore è stato l'elemento che ci è venuto più spontaneo. Volevamo narrare una storia d'amore, uno dei temi più complessi da affrontare, perché ognuno di noi ne ha vissuta una. Ci sono tanti film capolavoro sull'amore, ma è anche il pane quotidiano dell'essere umano. L'amore, l'odio, la vendetta sono tutti grandi temi da raccontare. Così abbiamo deciso di scrivere una bella storia d'amore", spiega Mastandrea.

Il film

Il film segue la vita di un uomo che vive serenamente in ospedale, confortato dalla sua routine priva di responsabilità. Tuttavia, l'arrivo di una nuova paziente irrequieta sconvolge la sua tranquillità, costringendolo a confrontarsi con le proprie emozioni e con il tema della morte. "Tanti film parlano della morte. C'è sempre la morte, perché se un film parla della vita, come il nostro, non si può prescindere dal racconto della morte che comunque minaccia e aleggia intorno a noi. Questo non è un film su un limbo, un purgatorio, un paradiso, un inferno. Il contesto in cui l'abbiamo ambientato è molto metaforico". 

L'ospedale, spiega Mastandrea, "è una metafora, la condizione è metaforica. L'immobilità di questi personaggi la puoi applicare anche all'immobilità della gente che vive normalmente, che non fa mai un passo oltre e neanche un passo indietro. Sono sempre lì nella loro vita, puntuali, in casa, a lavoro e hanno paura di esplorare strade nuove".

"Da 'C'è ancora domani' una grande lezione"

Dal film di Paola Cortellesi 'C'è ancora domani', dove Mastandrea interpreta un marito violento, al suo nuovo film che esplora la fragilità dell'uomo. "Il bello di questo mestiere è che puoi fare tante cose diverse, qualcuna meglio, qualcuna meno. E' stato un anno in cui anche dal film di Paola ho imparato tanto. Il modo in cui il film è stato accolto dal pubblico insegna che bisogna trattare temi enormi con semplicità, senza rinunciare all'originalità. È stata una grande scuola".

E sulle fragilità umane, l'attore e regista risponde: "Credo che fin quando la fragilità verrà trattata come difetto e non come virtù, il maschio avrà sempre codici a cui attaccarsi, che sono quelli di forza e virilità. La fragilità, la vulnerabilità, sono un valore puro, soprattutto se ti fai attraversare da cose che ti portano in un'altra parte, magari in una parte migliore di te". 

Infine, sul futuro del cinema italiano, Mastandrea spera di vederlo più presente all'estero, per esportare le nostre grandi novità. "Parlo di registe e registi che non devono necessariamente raccontare il passato. Il cinema può essere maestro nel parlare del presente con forza, attingendo dal passato o guardando al futuro. Raccontare il presente è complicato, perché siamo quasi assuefatti all'immaginario che viviamo, ma ci sono registi e registe che riescono a farlo benissimo". (dall'inviata Loredana Errico)  

fonte: Redazione Adnkronos   www.adnkronos.com

Libri: "Sul mio corpo" di Emily Ratajkowski

Un'opera sorprendente e consapevole che tocca i temi più attuali del dibattito pubblico, riguardo le donne, il femminismo (o neo-femminismo) e il potere degli uomini.

Emily Ratajkowski è una modella famosissima, un'attrice, un'attivista politica di sinistra, una formidabile imprenditrice, un fenomeno mediatico e social internazionale tra i più seguiti.

Sul mio corpo è un'autobiografia sincera che racconta l'ascesa della protagonista nel jet set americano e allo stesso tempo una esplorazione profonda sul femminismo, sul ruolo della donna nelle nostre società, sulla sessualità, sul potere che essa determina, sulla maniera in cui gli uomini trattano le donne e sulle donne vittime dei comportamenti che gli uomini riservano loro. 

Partendo dal suo vissuto e da alcune traumatiche esperienze personali nel corso dell'adolescenza e poi della sua prima vita adulta - uomini che l'hanno delusa, offesa, umiliata, amata, oggettivizzata -, Emily ci offre una riflessione mai banale su che cosa sia oggi la bellezza femminile e quali siano i feticci che crea, sulle ossessioni del corpo, sulle dinamiche pericolose e manipolatorie del mondo della moda e del cinema, sulla linea di confine tra consenso e abuso che molti "maschi" fanno finta di ignorare. 

fonte: www.lafeltrinelli.it

lunedì 5 agosto 2024

Libri: "Catherine, Principessa di Galles" di Robert Jobson

Basandosi su fonti ufficiali e ufficiose molto vicine alla principessa e ben inserite nella casata reale, l’autore, in questo libro, cerca di ricostruire chi è davvero Kate Middleton e cosa l’ha resa la donna che è diventata.

Chi è davvero Kate Middleton? Cosa la resa la donna che è diventata? Tutto nella biografia rivelazione dell’anno. Lei, una ragazza medio borghese carina, brillante e ambiziosa, si innamora di Lui, un giovane principe destinato a diventare re. Così, tra le aule dell’università, inizia la storia d’amore di Kate e William. 

Sembra l’incipit di una moderna favola d’amore e invece è l’inizio della relazione tra i futuri regnanti della corona inglese. Oggi Catherine è la principessa del Galles e si prepara a diventare regina. Ma la sua ascesa è sempre stata al centro di pettegolezzi e scandali. Prima il complicato rapporto tra lei, William, il principe Harry e Meghan Markle ha nutrito per anni il gossip internazionale e ora la scioccante rivelazione della sua malattia riempie le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. 

Robert Jobson è un giornalista, scrittore ed emittente britannico. Esperto di monarchi inglese, Jobson ha scritto diversi altri libri sulla famiglia reale britannica. Nel 2005 ha ricevuto il premio London Press Club Scoop of the Year per l'esclusiva mondiale sul fidanzamento del principe Carlo e Camilla Parker Bowles. Nel 2024 Rizzoli pubblica in Italia, Catherine, Principessa di Galles.

fonte: www.ibs.it

Cinema > Tra maestri e sorprese, il nuovo cinema italiano al Lido. Da Amelio a Guadagnino in gara. Chiude Avati, attesa per M

 ++ In concorso a Venezia cinque film italiani ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA
Come sta il cinema italiano? A vederlo dal Lido di Venezia non c'è male.

©Ansa di Alessandra Magliaro Una bella dozzina, anzi 'Quella sporca dozzina' se vogliamo cercare una definizione cinematografica evocativa, è alla prossima Mostra del cinema dal 28 agosto al 7 settembre con cinque titoli in concorso per il Leone d'oro nella giuria presieduta da Isabelle Huppert.

Dodici film e anche di più considerando la selezione nel complesso, rappresentativi di una varietà di generi, misure (dal lunghissimo di M la serie al corto di animazione di Rak), stili, che sembra rispecchiare, secondo la convinzione del direttore artistico Alberto Barbera, i tentativi di nuove strade del nostro cinema.

Intanto i magnifici cinque che si giocheranno il Leone d'oro, "film che tra loro non potrebbero essere più diversi".

Ritorna Gianni Amelio con Campo di Battaglia, con Alessandro Borghi e Gabriel Montesi nel ruolo di due inseparabili amici di infanzia, medici militari su fronti ideologici opposti sulla guerra in una storia ambientata nell'ultimo anno del primo conflitto mondiale, l'anno di Caporetto e della febbre spagnola (una produzione Kavac Film, Ibc Movie, One Art con Rai Cinema, al cinema dal 5 settembre con 01).

La sorpresa è Vermiglio, secondo film di Maura Delpero, con Tommaso Ragno e molti attori non professionisti, girato nell'omonimo paesino della Val di Sole in Trentino, lungo un anno di riprese, per restituire con autenticità e freschezza la vita del borgo in una storia che racconta dell'ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia e di come, con l'arrivo di un soldato rifugiato, per un paradosso del destino essa perda la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria, un film che secondo Barbera prosegue nel segno del realismo assoluto dell'Albero degli Zoccoli di Ermanno Olmi (una produzione Cinedora con Rai Cinema e partner francesi e belgi, in sala con Lucky Red).

Poi c'è Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza che in chiave farsesca raccontano una storia ispirata alla vita di Matteo Messina Denaro, il boss mafioso morto 8 mesi dopo la cattura: Elio Germano è il latitante ossessionato dalla figura paterna, mentre Toni Servillo è il fianccheggiatore che si presta a tradirlo. Nel cast anche Barbora Bobulova e Fausto Russo Alesi (una coproduzione Italia-Francia: Indigo Film con Rai Cinema, in sala dal 10 ottobre con 01).

Girato a Cinecittà, tratto dal romanzo di William S. Burroughs (il libro che da tempo sognava di far diventare un film), con Daniel Craig protagonista è Queer di Luca Guadagnino, il più internazionale dei registi: per Barbera l'ex 007 è "all'interpretazione della vita"), una storia ambientata negli anni '50 a Città del Messico in cui il quarantenne americano William Lee incontra Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città e si illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno (una produzione Fremantle prodotto da The Apartment e Frenesy film company del regista).

Infine la seconda regista tra i cinque italiani del concorso: Giulia Loiuse Steigerwalt che dopo Settembre porta al Lido Diva Futura, la storia dell'omonima agenzia di pornostar fondata da Riccardo Schicchi negli anni Ottanta, che lanciò fenomeni come Ilona Staller e Moana Pozzi: nel cast Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza (una produzione Groenlandia e PiperFilm con Rai Cinema, distribuita da PiperFilm) per un film da cui si attende la rivisitazione di una storia italiana che tanti conoscono che tratta di sesso con una angolazione inedita.

"Ci sono tante produzioni ferme in attesa dei nuovi decreti attuativi - dice all'ANSA Barbera - le produzioni arrivate quest'anno sono 206 rispetto alle 220 dello scorso anno e bisognerà vedere cosa accadrà il prossimo anno rispetto a questi numeri. La sovrapproduzione, non coincidente con adeguata qualità, di cui gli anni scorsi si è parlato, c'è ancora ma le cose stanno cambiando, il cinema italiano farà i conti con nuovo regime di sostegno pubblico che cambierà almeno in parte le regole del gioco. Diversità, originalità, strade diverse dal cinema italiano di tradizione sono le caratteristiche dei film che abbiamo considerato, e questo è il bello della situazione".

Nelle altre sezioni c'è attesa per l'anteprima mondiale di M - Il figlio del secolo, la serie di Joe Wright in otto episodi dal romanzo bestseller di Antonio Scurati con Luca Marinelli nei panni di Benito Mussolini vincitore del Premio Strega (prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, si vedrà al cinema e poi su Sky nel 2025).

Nel Fuori Concorso c'è L'Orto Americano di Pupi Avati con Filippo Scotti (Film di chiusura del festival), Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini con Fabrizio Gifuni e Romana Maggiora Vergano, Bestiari, Erbari, Lapidari il nuovo documentario di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti e infine il cortometraggio di Marco Bellocchio Se posso permettermi capitolo II.

Due film italiani saranno in gara nella sezione Orizzonti che sarà aperta dal secondo lungometraggio di Valerio Mastandrea, Nonostante. Si tratta di Familia di Francesco Costabile con Francesco Di Leva protagonista e Diciannove di Giovanni Tortorici, un coming of age con protagonista l'esordiente Manfredi Marini.

Nella sezione Orizzonti Extra ci sono Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman con Nanni Moretti tra i produttori e La storia del Frank e della Nina di Paola Randi.

In concorso tra i corti c'è René va alla guerra di Luca Ferri, Morgan Menegazzo, Mariachiara Pernisa

fonte: ©Ansa di Alessandra Magliaro  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati