lunedì 17 febbraio 2025

Musica: Robbie Williams in concerto in Italia, Trieste è l'unica data italiana del tour 2025

©IPA/Fotogramma
Il cantautore britannico torna in Italia a distanza di due anni dai concerti del 2023 allo Stadio Nereo Rocco. 

Robbie Williams tornerà in Italia per un imperdibile live giovedì 17 luglio 2025, lo ha appena annunciato il cantautore attraverso i suoi canali ufficiali dove sono comparse le date del "Robbie Williams Live 2025", un tour che porterà l'icona del pop mondiale sui palchi delle città del Regno Unito, dell'Irlanda e dell'Europa la prossima estate.
Williams manca in Italia dall'estate 2023. Per i fan l'appuntamento è già uno dei più attesi dell'intera stagione.

In Italia una sola data a luglio 2025

Per i fan di Robbie Williams questa sarà una settimana importante.
Con l'annuncio delle date del tour 2025 inizia il conto alla rovescia per gli appuntamenti live col cantante, icona mondiale del pop britannico, che sarà impegnato sui palchi d'Europa e del Regno Unito per tutta l'estate, dalla fine di maggio alla seconda metà di settembre.
L'inizio del tour “Robbie Williams Live 2025”, infatti, è fissato per il 31 maggio prossimo, ad Edimburgo, al Murrayfield Stadium.

Da lì inizierà una grande stagione ricca di musica dal vivo, con concerti che toccheranno le principali città e capitali d'Europa, da Parigi a Berlino, a Vienna, ad Amsterdam, a Barcellona, un lungo viaggio da Overst ad Est fino a Praga, Cracovia, Riga e Kaunas.

In Italia il cantante ex Take That arriverà nel cuore dell'estate, giovedì 17 luglio.
I riflettori si accenderanno per lui allo Stadio Nereo Rocco di Trieste, una tappa i cui biglietti saranno messi in vendita dalle ore 11 di venerdì 15 novembre.

Questa settimana, però, apre anche il pre-order della della colonna sonora di Better Man, film biografico musicale dell'artista, al cinema dal 1° gennaio 2025.
Per chi parteciperà all'appuntamento, ci sarà l'accesso alla prevendita dei biglietti per il tour a partire da mercoledì 13 novembre (per le date nel Regno Unito) e da giovedì 14 novembre (per le date in Europa).

 La vendita generale  sui canali ufficiali, ovvero, ticketmaster.it   ticketone.it e vivaticket.com

Il 2025 inizia col biopic Better Man

Robbie Williams manca dall'Italia dall'estate 2023, ovvero dal concerto del mese di luglio del Lucca Summer Festival (LA RECENSIONE), che era stato preceduto da una data nel mese di gennaio all'Unipol Arena di Bologna.
Se quella tournée era stata una imperdibile occasione per ascoltare il meglio dello straordinario repertorio della popstar globale, per la prossima estate Williams ha promesso ai fan nuova musica, inclusa quella di Better Man, titolo molto atteso in cui il protagonista è ritratto come una scimmia in CGI, uno spunto creativo che ha origine dal modo in cui il cantante vede se stesso.
La pellicola, che cattura lo spirito brillante e unico di Robbie Williams, è basata sulla storia della sua vita.
Diretto da Michael Gracey, il biopic, già attesissimo, rappresenta l'inizio per Williams di una nuova stagione di successi.

fonte: https://tg24.sky.it

mercoledì 12 febbraio 2025

Books: Dior by Peter Lindbergh. An homage to fashion’s most beloved photographer

Peter Lindbergh photographed Dior’s most exceptional muses, Marion Cotillard and Charlize Theron among them, and signed campaigns for Lady Dior and J'Adore with his inimitable style. Throughout his career, the photographer was one of the house’s closest collaborators. This final book was an original cocreation that was close to the artist’s heart—and to ours.

Seventy years of Dior history projected against the effervescence of Times Square, New York: this was the concept behind Lindbergh’s project, extraordinary both in scope and dimension, for which Dior, in an unusual move, allowed an unprecedented number of priceless garments to be taken from its vaults in Paris and shipped across the Atlantic.

The result is electric. Amid the frenzy of Times Square, Alek Wek glows in the immaculate 1947 Bar suit, the storied ensemble that launched the House of Dior. In snatches of street scenes, models Saskia de Brauw, Karen Elson, and Amber Valletta flit through crowds and scaffolding, are reflected in building façades, and draped in haute couture, from pieces hand-sewn by Christian Dior to more recent designs by Maria Grazia Chiuri. Lindbergh’s trademark monochrome and color photographs masterfully highlight the intricacies, silhouettes, and textures of each garment.

The contributing author

Martin Harrison is a historian of art and photography and an exhibition curator who has collaborated with the likes of Linda McCartney and Peter Lindbergh on numerous projects and exhibitions. He has been working on Francis Bacon for twenty years, and most recently edited the artist’s catalogue raisonné (2016).

The photographer

Peter Lindbergh (1944–2019) was a master of his craft who made his mark in the halls of photography history, with such credits as shooting the first American Vogue cover under Editor-in-Chief Anna Wintour, bringing together for the first time a group of young women who would become the ’90s supermodels. His work has been presented in solo exhibitions at Hamburger Bahnhof, the Berlin Museum for Contemporary Art, Bunkamura Museum of Art in Tokyo, the Pushkin Museum of Fine Arts in Moscow, and Kunstpalast in Düsseldorf.

70 years of Dior history set against the bustle of Times Square: this was Peter Lindbergh’s concept, for which the fashion house allowed an unprecedented number of its most iconic garments to travel across the Atlantic. This volume is the legendary photographer’s final book project and a tribute to an electrifying partnership between two pillars of fashion.

“The cycle of fashion photography turns again, and this unusual and edgy collection constitutes one of the rare triumphs of its recent history.”
Martin Harrison

“You just want to keep watching it.” Frankfurter Allgemeine Zeitung

“A true slice of fashion life, Dior at its finest by the great Peter Lindbergh.”
Harper’s Bazaar

>>> Peter Lindbergh. Dior. 40th Ed.
Hardcover, 15.6 x 21.7 cm, 1.28 kg, 504 pages

ISBN 978-3-8365-9876-7

Edition: Multilingual (English, French, German)
 

Francesca Ragazzi, il sogno di Vogue Italia in un libro. La direttrice parla del volume fotografico tratto dal magazine

- RIPRODUZIONE RISERVATA
Francesca Ragazzi, head of editorial content di Vogue Italia, per noi direttrice del prestigioso magazine edito da Condé Nast, annuncia in un'intervista con l'ANSA l'arrivo di un libro fotografico, intitolato "Il sogno", che celebra la storia della testata italiana.

Un volume che va ad aggiungersi alle mostre celebrative sui primi 60 anni che Vogue Italia ha già presentato a Milano e a Roma.

Il libro, in uscita il 7 febbraio, contiene le immagini più iconiche del magazine dal 1988 a oggi, un omaggio alla fotografia di moda e alla visione creativa e audace di Vogue Italia, attraverso oltre 150 scatti, firmati da artisti come Steven Meisel, Peter Lindbergh, Steven Klein e molti altri. Ma anche i testi inediti di Francesca Ragazzi, Anna Wintour, Hamish Bowles, Edward Enninful, sull'eredità di Vogue Italia e l'impatto della leadership visionaria di Franca Sozzani.  

"C'è una cosa - spiega Francesca Ragazzi - che nessuna rivoluzione digitale può rubare all'essere umano: l'emozione che si prova nel vivere, toccare con sguardo e con mano un'immagine.  

Il profumo della carta, il fruscio delle pagine che sussurrano storie, il tocco dei grandi fotografi che hanno plasmato oltre sessant'anni di storia della moda, della fotografia di moda e della società all'interno di Vogue Italia". "Vogue un tempo era solo cartaceo - prosegue - e si rivolgeva a un pubblico limitato. Ora ci sono tanti contenitori grazie al digitale e un pubblico più vasto. Non vedo negatività nel digitale - ribadisce- che è un modo di fruire diverso dal cartaceo. Con questo libro abbiamo creato invece un oggetto che può diventare un testo di studio, di approfondimento, che allarga la platea.  

Questo libro, che può essere il primo di una serie, s'intitola "Il sogno", perché è ciò che Vogue Italia ha cercato di stimolare nel pubblico nei suoi primi 60 anni".  

"Nel libro celebriamo il passato - conclude - ma bisogna poter traghettare Vogue verso il futuro. Pensiamo di conquistare un nuovo pubblico con incontri ravvicinati, come abbiamo fatto a Roma e a Milano. Poi nel futuro di Vogue vedo una grande diversificazione. Condé Nast ha appena acquistato Vogue Arabia ed è importante per uno scambio, per una visione globale".  

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati   

lunedì 10 febbraio 2025

Musica: Francesco Tricarico al 75° Festival di Sanremo nella serata delle cover, duetta con Francesco Gabbani

Dopo il successo al Premio Tenco 2024, con tre esibizioni diverse in tre sere,FRANCESCO TRICARICO
torna sul palco del Teatro Ariston al 75° Festival di Sanremo il 14 febbraio, nella serata delle cover  per cantare IO SONO FRANCESCO in duetto con FRANCESCO GABBANI

Intanto è partito con successo il tour nei teatri BUONASERA, IO SONO TRICARICO prossimamente a Milano il 6 marzo e a Firenze il 27.
Biglietti in vendita su Ticketone.it e nei circuiti vendita dei singoli teatri

Milano, 7 febbraio 2025 – Dopo l’incursione al Premio Tenco 2024, con tre esibizioni diverse e applauditissime nelle tre serate, Francesco Tricarico ritorna sul palco del Teatro Ariston al 75° Festival di Sanremo nella serata delle cover. Venerdì 14 febbraio duetta con Francesco Gabbani, in gara con Viva La Vita, e il brano scelto dai due per l’occasione non poteva essere che IO SONO FRANCESCO, l’esordio discografico di Tricarico, nonché la prima hit che esattamente 25 anni fa lo mise in luce per la prima volta come l’artista poetico e visionario che ancora oggi conosciamo. Per Tricarico questo è un ritorno anche al Festival che lo ha visto tre volte in gara, la prima delle quali nel 2008 con Vita Tranquilla, recentemente riproposta durante l’ultima puntata de Gli Occhi del Musicista, il programma di Enrico Ruggeri su RAI 2.

Nel frattempo ha preso il via con grande successo “BUONASERA, IO SONO TRICARICO”, il tour nei teatri (organizzato da Musiche Metropolitane di Luca Zannotti, con la regia di Franco Godi) pensato per condividere pensieri, parole e canzoni in libertà, intrise della sua poetica surreale e salvifica. I prossimi appuntamenti già in calendario saranno il 22 febbraio al Teatro Salvini di Pieve di Teco (IM), il 1° marzo al Teatro Sacro Cuore di Romano D’Ezzelino (VI), il 6 marzo al Teatro Filodrammatici di Milano e il 27 marzo al Teatro Puccini di Firenze.

Il nuovo live, nel quale Tricarico è accompagnato da Michele Fazio al pianoforte, non è solo un concerto, non è semplicemente un reading, ma è un concept show musicale, durante il quale l’artista si racconta, legge appunti suoi o altrui, condivide pensieri limpidi e intimi, suona il flauto, canta le sue canzoni fra lucida follia e spiazzante razionalità (oltre a Io sono Francesco e Vita Tranquilla, fra le più note Il Bosco delle Fragole, A Milano non c’è il mare, Amo, Musica, La Pesca, Non mi parlare d’amore, Formiche, Mi manchi negli occhi, Mi state tutti immensamente…). Invita il pubblico a seguirlo in un percorso “estremamente soggettivo, ma che per certi aspetti rappresenta quello di un'intera umanità alla ricerca di un perché e di un senso, nel momento in cui apparentemente tutto sembra sgretolarsi. La musica, la poesia, la pittura e i colori sono le armi che ci permettono di ancorarci alla vita, a una vita che fa di tutto per sradicare in noi ogni certezza, per portarci all'essenza, alla redenzione, al senso ultimo capace di spiegare ogni evento, ogni cosa, ogni fatto e riportarci così alla fiducia in armonia con l'umanità e il mondo”.

Francesco Tricarico, alle soglie dei 25 anni di carriera fra musica e arte - ha all’attivo 11 album, 2 libri e innumerevoli successi - dimostra che la sua luce continua a brillare, puntando il faro sulla “ricerca di senso della vita che trova ragione nella poesia, nella musica e nell'arte, al di là di meccanismi di narrazione standard della realtà, dove ci si accorge che la finzione, la fantasia, l'immaginazione divengono concrete più di ogni realtà considerata tale”.

Il recente periodo è stato scandito da un’intensa attività live e dalla pubblicazione di nuove canzoni, prodotte da Franco Godi, pubblicate da Best Sound e distribuite da SAAR Records: un primo assaggio nel febbraio del 2023 con la provocatoria Mi state tutti immensamente e profondamente sul cazzo 1, diventato in breve un piccolo mantra, è stato seguito da Faccio di Tutto, uscito alla fine del 2023, Telefono Fisso nel marzo 2024, Un’estate bellissima in giugno e ora l’anno si chiude con In Fiamme, un ulteriore grido addolorato e di iper-realismo immaginifico per il poeta metropolitano del terzo millennio. Il brano è disponibile sui social network di Tricarico in formato videoclip, rappresentato da uno schizzo pittorico originale di Tricarico realizzato in diretta.

“BUONASERA, IO SONO TRICARICO - TEATRI TOUR” (in aggiornamento)

21.12   SAN VITO al Tagliamento (PN) – Antico Teatro Sociale “GianGiacomo Arrigoni” (anteprima)
25.01   ASPARETTO (VR) - Teatro di Asparetto
22.02   PIEVE DI TECO (IM) - Teatro Tommaso Salvini
01.03   ROMANO D’EZZELINO (VI) - Teatro Sacro Cuore
06.03   MILANO - Teatro Filodrammatici

23.03   FIRENZE - Teatro Puccini

Youtube: www.youtube.com/@tricarico88        IG: tricarico_official

Fonte: Ufficio Stampa Best Sound: pantarei 3.0 – Elena Pantera – pantera.tre.zero@gmail.com

Teatro alla Scala: corso per assistenti alla regia teatrale

Con il coordinamento scientifico di Marco Monzini, regista collaboratore del Teatro alla Scala, il corso ti prepara a ricoprire il ruolo di assistente alla regia di produzioni di opera, balletto e prosa. Acquisirai competenze tecniche, culturali, organizzative e relazionali per lavorare in contesti nazionali ed internazionali.

Il punto di forza del programma didattico è lo stretto legame con il Teatro alla Scala e il Piccolo Teatro di Milano. La connessione tra teoria e attività pratica ti offre la possibilità di sperimentare costantemente sul campo quanto appreso in aula, seguendo tutte le fasi degli spettacoli e imparando a relazionarti con figure professionali che utilizzano linguaggi diversi.
Il percorso formativo è completato da un tirocinio, durante il quale potrai affiancare assistenti alla regia nella gestione degli spettacoli.

  • Maggiore età alla data delle selezioni
  • Laurea triennale oppure possesso di almeno un titolo di istruzione di secondo ciclo (diploma professionale o diploma di istruzione secondaria superiore) e certificazioni e di altri percorsi di studio inerenti al settore dello spettacolo dal vivo e/o esperienza di base nel settore
  • Madrelingua o ottima conoscenza della lingua italiana
DurataDal novembre 2025 a dicembre 2026
ModalitàPresenza obbligatoria
FrequenzaDal lunedì al venerdì tra le 9 e le 18
Tassa di iscrizione€ 100
Retta di frequenza€ 9.270
Sconto early birdSuperando la prima selezione
 

MATERIE CARATTERIZZANTI

Assistenza alla regia

Marco Monzini, regista collaboratore Teatro alla Scala

Laura Galmarini, aiuto regista

Federica Stefani, aiuto regista

  • La figura professionale dell’assistente alla regia teatrale 
  • Il ruolo dell’assistente alla regia durante le fasi di pianificazione, sviluppo e realizzazione di uno spettacolo: la fase di preproduzione, produzione e post-produzione
  • Le prove di regia in studio e in palcoscenico
  • Studio di titoli d’opera 
  • La preparazione dello spartito di regia per la conduzione di uno spettacolo d’opera
  • La ripresa di uno spettacolo
  • Elementi di casting e ufficio regia
  • Streaming

Focus sul teatro di prosa 

Mario Scandale, regista

  • Ruolo e compito dell’assistente alla regia
  • Il rapporto col regista e la compagnia 
  • Analisi del testo drammatico: strutture e funzioni
  • Il lavoro con l’attore

Field project in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano

Professionisti del Piccolo Teatro di Milano 

Diventa assistente alla regia per produzioni di opera, balletto e prosa grazie ai migliori docenti ed esperienze pratiche al Teatro alla Scala e al Piccolo Teatro di Milano. Stage garantito, iscriviti ora!

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fonte: www.accademialascala.it

Libri: "Source code. I miei inizi" di Bill Gates

I successi imprenditoriali di Bill Gates sono ben noti: il ragazzo che, all'età di soli vent'anni, abbandonò gli studi universitari a Harvard e avviò un'azienda di software destinata a diventare un colosso del settore e trasformare radicalmente il modo in cui lavoriamo e viviamo; il multimiliardario che si è poi dedicato alla filantropia impegnandosi in cause importanti come la lotta ai cambiamenti climatici, la salute globale e l'istruzione. 

Per questo, Source Code non riguarda il periodo d'oro di Microsoft né la Fondazione Gates o il futuro della tecnologia. È invece la storia umana e personale di come Bill Gates è diventato chi è oggi: la sua infanzia, i primi interessi, le prime passioni. Racconta della sua famiglia, di una nonna dai ferrei principi e di due genitori ambiziosi, delle prime amicizie e della perdita improvvisa del suo migliore amico, della lotta per integrarsi e della scoperta di un mondo di computer e codici all'alba di una nuova era. 

Ripercorre i passi di un ragazzo che, dalle fughe notturne in un vicino centro informatico quando era solo un adolescente, è arrivato a concepire, nella sua stanza al college, una rivoluzione che avrebbe cambiato il mondo per sempre. Bill Gates, in queste pagine, condivide per la prima volta la sua storia, con calore, saggezza e umanità. Un ritratto affascinante e rivelatore.

Bill Gates è il fondatore di Microsoft Corporation, azienda che ha rivoluzionato il settore informatico globale con MS-DOS e Windows, rendendo i personal computer accessibili al grande pubblico. Dopo aver guidato Microsoft per oltre vent’anni, nel 2008 ha lasciato la gestione operativa per dedicarsi alla filantropia e agli investimenti tecnologici.
Nel 2000 ha fondato la Bill & Melinda Gates Foundation, la più grande organizzazione filantropica privata al mondo, impegnata nella lotta alla povertà, alla poliomielite e alle malattie infettive, oltre a sostenere l’educazione e la ricerca scientifica. Insieme a Warren Buffett ha lanciato il Giving Pledge, invitando i miliardari a donare parte del loro patrimonio per cause benefiche.
Dopo Microsoft, ha investito in settori chiave come l’energia pulita con TerraPower, l’innovazione sostenibile con Breakthrough Energy Ventures e l’ospitalità con Four Seasons. Nel 2021, dopo il divorzio da Melinda Gates, ha confermato il suo impegno nella fondazione.
Oltre a essere un pioniere della tecnologia, Gates è autore di diversi saggi: La strada che porta a domani (Mondadori, 1995); Business alla velocità del pensiero (Mondadori, 1999); Sono un ottimista globale (Il Saggiatore, 2017); Clima. Come evitare un disastro (La nave di Teseo, 2021); Come prevenire la prossima pandemia (La nave di Teseo, 2022). Di taglio autobiografico è invece Source code. I miei inizi (Mondadori, 2025).

fonte:  www.amazon.it

mercoledì 5 febbraio 2025

Moda: la mostra "Anna Piaggi: Parole e Taffetà." MinervaHub partecipa a Milano Unica con un progetto culturale a cura di Daniela Fedi

È stata una grande poetessa del vestire, capace di leggere abiti e accessori come libri, iscrizioni, fonti di un sapere universale. Nata a Milano il 23 marzo 1931, Anna Piaggi scopre l’immenso potere del look ad appena 4 anni, quando sua madre la veste con un costume da olandesina per una festa di Carnevale. Anna non volle indossare altro nei giorni seguenti e in quel momento è nata la sua magnifica ossessione per l’immagine costruita ad arte grazie a un continuo assemblaggio di dettagli speciali.

Proprio per questo MinervaHub, principale Gruppo industriale italiano del settore moda specializzato in finiture, materiali e processi all’avanguardia per accessori fashion-haut de gamme, ha deciso di organizzare una mostra su questa donna straordinaria e sul suo incredibile lavoro di collisione tra l’abito, il cappello, le scarpe, i gioielli, il bastone e quel che stava vivendo/scrivendo in quel momento storico.

Nel padiglione15 di Milano Unica verranno esposti alcuni tra i 150 capi raccolti da Jacopo Tonelli per JATO 1991, azienda del Gruppo MinervaHub. Il direttore artistico di MinervaHub ha poi integrato questa accurata selezione con altri vestiti e accessori recuperati dall’Associazione Culturale Anna Piaggi fondata dal nipote Stefano e assemblati con l’aiuto di Mirko Tomei, ultimo assistente della mitica signora.

>>> Anna Piaggi: Parole e Taffetà a Milano Unica il 4, 5 e 6 febbraio 2025

fonte e info: www.milanounica.it

Danza, a Firenze nuova edizione 'La democrazia del corpo' Prima parte della rassegna al via l'8 febbraio

Saranno il premio Ubu come miglior performer under 35 Sara Sguotti e la scrittrice e performer Ariann Ulian con 'Crepa' a inaugurare sabato 8 febbraio la prima parte dell'edizione 2025 della rassegna 'La democrazia del corpo', il progetto di Virgilio Sieni a cura del Centro nazionale di produzione della danza.

Appuntamento dall'8 febbraio al 17 maggio con i lavori e le ricerche performative di artisti nazionali e internazionali tra i più interessanti della scena contemporanea.

13 gli spettacoli in cartellone più uno workshop.     

Sul palco, tra gli altri, 'La peau de l'espace' della svizzera Yasmine Hugonnet, il progetto della coreografa Luca Cenere insieme al compositore e sassofonista Antonio Raia e, ancora, Raffaella Giordano che reinterpreta dopo 20 anni, 'Tu non mi perderai mai', ispirato dal testo ebraico del 'Cantico dei Cantici', affidandosi alla coreografa e autrice Stefania Tansini. In cartellone, poi, 'Oltreconfine' di Compagnia Xe-Julie Ann Anzillotti con cui prosegue il progetto 'Personae' dedicato a giovani e adulti diversamente abili e il nuovo spettacolo del Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni e Compagnia Opus Ballet, su coreografie di Jari Boldrini e Maurizio Giunti. La seconda parte dell'edizione 2025 andrà in scena in autunno. 

"Sosteniamo dal 2005 l'attività di Virgilio Sieni - afferma la vicepresidente della Fondazione Cr Firenze Maria Oliva Scaramuzzi -. Apprezziamo in particolare l'attenzione verso il variegato mondo della fragilità che anche la nostra Fondazione segue con costanza e grande impegno, e la scelta di inserire il corpo nell'ambiente urbano che assume così una diversa connotazione". Una rassegna, aggiunge l'assessore alla cultura Giovanni Bettarini, "che accompagna la nostra città in un percorso di riscoperta tramite il gesto e la parola dei princìpi del vivere civile in un momento di conflitto. Sosteniamo questo percorso e siamo accanto a Virgilio Sieni per questo importante cammino, che è il cammino di tutta la città".  

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati   

lunedì 3 febbraio 2025

Libri:" Edith Holler" di Edward Carey

Ricca di personaggi indimenticabili e impreziosita dalle illustrazioni di Edward Carey, Edith Holler è una favola sorprendente, affascinante e moderna sul teatro e sulla sua potenza, ma soprattutto sulla lotta di una giovane donna pronta a tutto pur di salvare ciò che ama e realizzare i suoi sogni.

«Una favola per adulti oscura e appassionante.» - The Guardian

«Straordinario.» - A.L. Kennedy


Marzo 1901, l’amata regina Vittoria è morta e il figlio, ormai anziano, ha preso il suo posto sul trono. Nella città di Norwich, la giovane Edith Holler trascorre le sue giornate tra i chiassosi e pittoreschi abitanti dell’Holler Theatre, di cui il padre è direttore e proprietario. Discendente di una famiglia di attori e impresari, Edith è una dodicenne brillante e curiosa, vittima tuttavia di un’oscura profezia secondo la quale il teatro è destinato a crollare, e lei a morire, se dovesse mai lasciare le sue stanze. 

Affascinata dai racconti della città che conosce solo da lontano e vorace lettrice delle sue leggende – tra storie di fantasmi, antichi re e cavalieri –, Edith decide di scrivere un’opera teatrale tutta sua: un adattamento della leggenda di Mawther Meg, una donna vissuta centinaia d’anni prima che, si dice, abbia salvato la città da un’invasione di tarli e abbia creato una leccornia divenuta nel tempo rinomata in tutto il paese. 

Edith, tuttavia, è convinta che qualcosa non quadri in quella storia e che la vicenda nasconda qualcosa di molto più oscuro e terribile, per questo vuole raccontarla tramite ciò che conosce meglio: il teatro. Quando, però, suo padre annuncia all’improvviso il suo fidanzamento con una donna sconosciuta, strana quanto imponente, di nome Margaret Unthank, facoltosa ereditiera della famiglia che continua a produrre la crema inventata da Mawther Meg, Edith si trova a dover proteggere il padre, il teatro e la sua opera dalle minacce che questa nuova situazione porta con sé.

Edward Carey, nato nel 1970 nel Norfolk, Carey è scrittore, drammaturgo, illustratore. Ha lavorato per teatri in Romania, in Lituania e con un maestro di teatro d’ombre in Malesia; in Gran Bretagna i suoi spettacoli sono stati in scena al Young Vic Studio, al Battersea Art Centre e al Royal Opera House Studio. Autore di diversi libri, di cui: Alva e Irva. Le gemelle che salvarono una città (Bompiani, 2004), Observatory Mansions (Bompiani, 2015), I segreti di Heap House (Bompiani, 2015), Nel ventre della balena (Nave di Teseo, 2018), Piccola (Nave di Teseo, 2019), Observatory Mansions (Nave di Teseo, 2021), Edith Holler (Nave di Teseo, 2025).

fonte: www.ibs.it

martedì 28 gennaio 2025

A Parigi "LOUVRE COUTURE" Art and fashion: statement pieces. Dal 24 gennaio al 21 luglio 2025

Anche se sappiamo fin dai tempi di Paul Cézanne che “il Louvre è il libro da cui impariamo a leggere”, questa inesauribile prosforme di ispirazione ha anche nutrito uno dei domini più vivaci dell’arte contemporanea: il mondo della moda. 

Sempre più, la ricerca e le monografie dedicate ai grandi della moda hanno coraggiosamente iniziato a tracciare alberi genealogici estetici, stabilendo queste figure in un contesto storico e artistico. Il modello non è solo uno degli sconvolgimenti, con vari gradi di innovazione radicale, o di cambiamenti stagionali, ma anche di echi ed evocazioni. 

I fili che tendono tra il lavoro delle grandi figure della moda e il mondo dell’arte sono quasi infiniti, e la storia dell’arte come espressa dal Musée du Louvre, nella profondità delle sue collezioni e nel modo in cui riflette i sapori dei giorni passati, è un terreno altrettanto vasto di influenze e fonti.
 
In considerazione dell’immensità enciclopedica del Louvre, questa mostra segue un approccio metodologico orientato all’esplorazione della storia degli stili decorativi, delle professioni artistiche e dell’ornamento attraverso le gallerie del Dipartimento di Arti Decorative, dove i tessuti sono onnipresenti – anche se generalmente in arazzi e altri oggetti di arredamento piuttosto che in articoli di abbigliamento.

In uno spazio di quasi 9.000 metri quadrati, 65 disegni sono esposti, insieme a una serie di accessori, che illuminano di recente lo stretto dialogo storico che continua a svolgersi tra il mondo della moda e i più grandi capolavori del dipartimento, da Bisanzio al Secondo Impero. Ognuno di questi capi e accessori è in prestito speciale dalle case di moda più iconiche, sia di lunga data che recenti, a Parigi e in tutto il mondo.

I pezzi non saranno esposti senza meta in tutto il Dipartimento di Arti Decorative, ma serviranno piuttosto come un’occasione per evidenziare i paralleli esistenti: il dipartimento deve parte della sua collezione alla generosità delle grandi figure della moda, da Jacques Doucet a Madame Carven. Queste innumerevoli connessioni abbracciano un terreno metodologico comune nei campi della storia dell’arte e della moda: conoscenza delle tecniche ancestrali, della cultura visiva e della sottile interazione di riferimenti, dal catalogo ragionato del museo al moodboard del mondo della moda. ‘Louvre Couture’ offre una nuova prospettiva sulle arti decorative attraverso il prisma del design della moda contemporanea.

Curatori della mostra

Olivier Gabet, Musée du Louvre

I riconoscimenti
Con il supporto di    
Gruppo Kinoshita e Visa Infinite

In collaborazione con il media partner    
The New York Times, Paris Match, Le Figaro, M le magazine du Monde, Marie Claire, Beaux Arts Magazine, RATP, Paris Première e TF1


Tutte le >>  INFO QUI

fonte: www.louvre.fr 

lunedì 27 gennaio 2025

Tecnologia Web & Social: Bluesky sfida TikTok e Instagram, lavora ad app per video brevi

- RIPRODUZIONE RISERVATA
Si chiamerà Flashes, clip di 1 minuto e si potranno ricevere commenti 

Continua il momento di ascesa dei social network decentralizzati, ossia non controllati da singole società ma basati su server gestiti dagli utenti.

Bluesky e Mastodon sono le due alternative principali a X e Threads. E proprio Bluesky vedrà presto l'arrivo di Flashes, una nuova applicazione collegata al social principale ma dedicata solo alla condivisione dei video. Tutto molto simile a Periscope su cui aveva puntato il già Twitter nel 2015 prima di una chiusura nel 2020. Ma che segue la scia di socil che hanno fatto la fortuna con i video come TikTok e Instagram

Secondo TechCrunch, gli utenti potranno postare fino a quattro foto e video di un minuto con la possibilita' di ricevere commenti. Il lancio - ha detto lo sviluppatore Sebastian Vogelsang - è previsto a settimane dopo un periodo di prova in beta su iOS.

Lo sviluppatore di Flashes chiama questi filmati "flash", con l'idea che siano appunto brevi, della durata massima di un minuto. È possibile scegliere una serie di foto o di piccoli clip che l'app metterà assieme per creare un singolo filmato, da postare sulla rete. Essendo connessa a Bluesky, ogni utente che pubblica un contenuto su Flashes lo vedrà caricato in automatico anche su social generale, da cui si potranno avviare i video ma non crearli nella modalità flash, auto-generati. Al momento, non sembra che a bordo dell'app ci siano algoritmi di intelligenza artificiale ma non è escluso che, in futuro, non possano arrivare modelli di IA per realizzare foto e video più creativi, per ampliare il pubblico di interesse. Tuttavia, al sito Techcrunch i fautori spiegano che Flashes non è concepito come un clone di piattaforme già famose, come Instagram, tanto che non offrirà tutte le funzionalità presenti sulla concorrenza, come i messaggi diretti. "Possiamo pensarla come un'aggiunta a Bluesky" dicono.

Il vantaggio del social decentralizzato è che, visto il codice aperto, chiunque può sviluppare applicazioni che con esso si integrano per rendere disponibili funzioni in origine assenti. Nel recente passato, Skeets per Bluesky ha portato una versione adattata del social su iPad con opzioni a favore di non vedenti e ipovedenti.

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati   

Sport > E' il regno di Sinner, domina Zverev e fa il bis agli Australian Open

Sinner vince l 'Australian Open © ANSA/AFP
Batte il tedesco in tre set (6-3, 7-6, 6-3), poi lo consola. Per l'azzurro è il terzo slam. Zverev: "Sei troppo forte, proprio il numero uno".  I complimenti di Meloni: "Motivo di orgoglio per l'Italia, bravissimo". Pietrangeli: "Oggi imbattibile" 

"Sei troppo forte, sei il numero 1, di gran lunga".

E' più che un inchino al re quello con cui il numero 2 al mondo, Alexander Zverev, ha reso omaggio a Jannik Sinner dopo essere stato dominato dall'italiano nella finale dell'Australian Open. L'azzurro, arrivato all'ultimo atto dopo aver perso solo due set e con la voglia di confermarsi campione a Melbourne, e diventare il primo italiano della storia a vincere tre tornei Slam, non ha dato mai alcuna chance al rivale, ancora a caccia della prima vittoria in uno slam, imponendosi col punteggio di 6-3, 7-6, 6-3, in meno di due ore e tre quarti di gioco. Neanche una palla break ha avuto a disposizione il tedesco, apparso alla fine quasi distrutto dalla delusione e dal senso di impotenza patito nel match e che Sinner è andato subito ad abbracciare per consolarlo, altro segno di una personalità quasi unica negli sport ad alto livello.

Sinner e' insomma sempre piu' signore assoluto del tennis mondiale. Oltre i piccoli malanni fisici, come quello patito nel match con Rune; e anche oltre le polemiche, ultima quella riaccesa dalla Bild che tra vigilia e post finale ha ricordato il caso doping-Clostebol ancora aperto. Ne discutera' il Tas a meta' aprile. Sinner, che ha confessato di saper vincere nella sua testa ogniu paura, ha voluto subito anche condividere la sua gioia con la famiglia a casa ("dedico a loro la vittoria") e col suo team: "E' una bellissima sensazione poter condividere con loro il trofeo. Da quando ho scelto Simone e Darren è cominciato tutto questo e ora proverò a convincere coach Cahill, visto che questo deve essere il suo ultimo Melbourne"", ha sottolineato, sperando di convincere a suon di vittorie l'australiano a ripensarci.

Di certo, da quando lavora con il team l'altoatesino ha cominciato un'ascesa incredibile, diventando mese dopo mese più forte, anche mentalmente, per risultare quasi ingiocabile per gran parte degli avversari. Anche Zverev, che rimane uno dei migliori giocatori al mondo, non ha potuto fare quasi nulla per contrastarlo. Il campione italiano ha vinto i suoi primi due giochi di servizio a zero, con Zverev che ha faticato a entrare in partita riuscendo comunque a mantenere l'equilibrio fino all'ottavo game, quando è arrivato il primo break per l'azzurro.

Sinner ha vinto il set in 46 minuti e ha mantenuto la pressione nel secondo con Zverev costretto sempre a subire ma comunque capace di arrivare fino al tie break, dove l'italiano sbaglia di rado: ha vinto tutti e quattro quelli giocati a Melbourne e 16 degli ultimi 18. Zverev ha distrutto la racchetta per la frustrazione al cambio, e per lui non è andata meglio nel terzo set, ormai logorato da Sinner che, ottenuto il break per il 4-2, ha raggiunto senza fatica il successo.

"La partita è andata molto bene e quando sono sotto pressione nella mia testa so che posso giocare meglio e mantengo la concentrazione. So di essere molto ben preparato per queste battaglie" ha detto Sinner, che continua a macinare record. Dopo aver dominato a Melbourne e all'US Open 2024, Sinner ha messo insieme una serie di 21 vittorie consecutive nei tornei Slam su cemento, diventando il quinto giocatore nell'era Open a conquistarli di fila. Ha vinto 87 degli ultimi 98 set disputati perdendone solo 11 (vince l'88,7% dei set che gioca) e si è aggiudicato 37 delle ultime 36 partite giocate.

Tra i primi a commentare il successo di Sinner, oltre alla premier Giorgia Meloni - "è motivo di grande orgoglio per l'Italia. Bravissimo", scrive sui social, è stato Nicola Pietrangeli: "I record devono essere battuti, poi i conti si fanno alla fine delle carriere. Ma Jannik sta esagerando...", ha affermato ridendo l'ex n.3 al mondo. "E' incredibile con quale facilità riesca a vincere, in questo momento sta volando. Oggi nessuno al mondo può batterlo, al massimo può perdere lui se sta male. Non c'è trippa per gatti". 

Meloni: "Grande Sinner, motivo di orgoglio per l'Italia"

"Un grande Jannik Sinner trionfa agli Australian Open 2025, difendendo il titolo conquistato l'anno scorso. Terzo Slam per lui che, non solo arricchisce il suo palmarès personale, ma rappresenta anche un motivo di grande orgoglio per l'Italia. Bravissimo". Lo afferma la premier Giorgia Meloni sui social. 

Pietrangeli: 'Sinner oggi è imbattibile, ma ora esagera...'

"I record devono essere battuti, poi i conti si fanno alla fine delle carriere. Ma Jannik sta esagerando... (ride, ndr). Ad ogni modo si merita tutto per come gioca e per come si comporta in campo e fuori". Lo ha detto Nicola Pietrangeli al telefono con l'ANSA commentando il terzo slam vinto da Sinner, superando così il record italiano di due che l'ex campione azzurro aveva stabilito vincendo nel 1959 e 1960 il Roland Garros. "Spero che la gente ora smetta di pensare che io ce l'abbia con lui. Qualcuno ha detto che io rosicavo, ma figuriamoci", ha aggiunto.
"E' incredibile con quale facilità riesca a vincere, in questo momento sta volando - ha concluso -. A inizio torneo, tra me e me, ho azzeccato il pronostico perché avevo dato che sarebbe stata una passeggiata. Oggi nessuno al mondo può batterlo, al massimo può perdere lui se sta male. Non c'è trippa per gatti". 

Abodi: 'L'immagine della vittoria di Sinner nel gesto per Zverev'

"Il punto più bello, il momento del trionfo, mentre bacia per la seconda volta consecutiva il trofeo degli Australian Open? No! L'immagine della vittoria è tutta in questo gesto (l'abbraccio a fine partita tra Sinner e Zverev, ndr): la sensibilità della persona, il rispetto nei confronti dell'avversario, la grandezza dell'atleta, anche oltre il campo di gioco. Grazie sempre". Sono le parole su X con le quali il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, si complimenta con Sinner per la vittoria in Australia. Nel post del ministro c'è infatti anche la foto che ritrae il n.1 del mondo consolare il suo avversario a fine partita. 

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati  

Libri: "Le sorelle di Lisistrata" di Federico Baccomo

Federico Baccomo sfodera la sua penna più brillante, caustica e dissacrante e inventa una geniale provocazione letteraria: un romanzo che risuona come un’inquietante profezia.


Italia, domani, anzi oggi. Era nell’aria da un po’ e alla fine è successo: il neonato governo di destra, guidato dal presidente del Consiglio Diego Cederna, ha approvato la cosiddetta “Legge della Buona Vita”, che spazza via la storica Legge 194 del ’78 sull’interruzione volontaria di gravidanza: in Italia l’aborto diventa reato. 

Tra le tante voci che si levano in protesta, c’è quella di Gaia Zavattini, giovane parlamentare dell’opposizione, che, impotente e amareggiata, posta sui social uno sfogo che suona come una chiamata alle armi. 

Rievocando l’antica ribellione di Lisistrata, la protagonista della più celebre commedia di Aristofane, invita le donne a sottrarre il loro corpo al desiderio degli uomini, a fare un vero e proprio sciopero del sesso fino a quando quella mostruosa legge, che proprio sul corpo delle donne agisce, non sarà cancellata. Quello di Gaia è uno slancio impulsivo figlio di rabbia e frustrazione, ma l’iniziativa diventa inaspettatamente virale, attirando un numero enorme di adesioni femminili, che cresce di giorno in giorno. 

È l’inizio di una feroce battaglia che vedrà il paese spaccarsi a metà, diviso tra il movimento delle Sorelle di Lisistrata, guidato dalla pacifica ma risoluta Gaia, e i sostenitori della Legge della Buona Vita, capeggiati dal cinico premier e da un esagitato ministro della Famiglia. Le conseguenze sociali e politiche dello scontro saranno più assurde e violente di quanto chiunque avrebbe potuto prevedere. 

fonte: www.lafeltrinelli.it

lunedì 20 gennaio 2025

Firenze: Riaprono gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti

Appartamenti Reali – Palazzo Pitti Firenze
Riaprono dopo 5 anni gli Appartamenti Reali, ci vissero Medici, Lorena e Savoia

14 sale al primo piano della reggia, chiuse dal 2020, il  21 gennaio 2025 tornano quotidianamente accessibili al pubblico dopo una complessa operazione di restauro generale: sono state dal Seicento al Novecento la residenza dei signori di tre dinastie.

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Palazzo Pitti, tornano accessibili al pubblico dal 21 gennaio, dopo un quinquennio di chiusura, i fastosi ambienti degli Appartamenti Reali. 14 sale al primo piano della Reggia nelle quali, per trecento anni, hanno vissuto i signori di tre diverse dinastie di regnanti: Medici, Lorena e Savoia. Tra i primi residenti di quest’ala del Palazzo vi fu, nella seconda metà del Seicento, il Gran Principe Ferdinando de’ Medici, figlio del Granduca Cosimo III; l’ultimo, Vittorio Emanuele III di Savoia, lo lasciò allo Stato, insieme al retrostante Giardino di Boboli, nel 1919. Non visitabili a partire dal 2020, gli Appartamenti Reali sono stati recentemente sottoposti ad una complessa operazione generale di restauro e conservazione della quale si è occupato un nutrito team multidisciplinare di specialisti e che ha comportato i più svariati interventi in tutte le sale. Un lavoro meticoloso che ha riguardato dalle volte ai pavimenti, dove, in particolare, sono stati rimossi tappeti e le moquettes lasciando a vista i parquet perfettamente conservati. E’ stata inoltre effettuata una approfondita campagna di puliture, manutenzioni ed interventi di recupero su affreschi, stucchi, intagli, parati di seta, tendaggi, dipinti, mobili e soprammobili. Lo stile decorativo degli Appartamenti è “misto” e rispecchia epoche e gusti delle personalità e delle dinastie che li hanno abitati nel corso dei secoli. Ora questi spazi tornano ad aprirsi quotidianamente al pubblico, con visite accompagnate ogni ora, dalle 10 alle 18 (ultima visita alle 17).

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde: “Dopo 5 anni di chiusura, riaprono al pubblico gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti. Avviene grazie a un lavoro meticoloso, durato molti mesi, che consegna ai cittadini un risultato stupefacente, la resurrezione intatta - quasi un viaggio fisico nel tempo - di uno dei luoghi più identitari della storia italiana, caratterizzato da una stratificazione di stili e vissuto rimasta sostanzialmente inviolata nei secoli fino ad oggi. Negli Appartamenti coesistono infatti armoniosamente reliquie del passato mediceo e della lunga parentesi lorenese, suggellate dal contributo definitivo dei Savoia che arricchirono la residenza di arredi fatti portare qui dalle regge di quasi tutti gli altri territori annessi”.

La curatrice degli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti Alessandra Griffo: “Riaprire gli appartamenti consente di recuperare la visione di Palazzo Pitti nella sua integrità, non come insieme di musei  indipendenti, ma come una unica reggia. I lavori effettuati hanno rispettato il riallestimento ordinato negli anni Novanta quando venne preso come riferimento l’inventario del 1911, l’ultimo che documentava l’assetto di quegli spazi, saltuariamente abitati dai Savoia. Sono stati apportati pochi cambiamenti: disponendo diversamente alcuni pezzi e introducendo  alcuni dipinti, altrimenti conservati nei depositi, con l’intento di mettere meglio in evidenza la fase medicea, quando l’appartamento era abitato dal gran principe Ferdinando (1663-1713)”.

INDICAZIONI PER LA VISITA

Gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti sono visitabili dal martedì alla domenica, a partire dal 21 gennaio 2025.

L'orario al pubblico sarà dalle 10.00 alle 17.00 (orario dell'ultima visita), con visite accompagnate ogni ora, senza prenotazione né bigliettazione, per un totale di 8 visite accompagnate giornaliere. L'accompagnamento sarà effettuato da 2 accompagnatori per ciascun gruppo, con un numero di visitatori di massimo 20 persone, applicando il criterio dell'ordine di arrivo nella formazione del gruppo (sarà messo a disposizione un foglio di iscrizione in cui segnarsi).

L'ingresso della visita sarà dalla Sala di Bona e l'uscita dalla Sala Verde. Il meeting point per i visitatori in attesa di iniziare la visita accompagnata sarà nella Sala di Bona.

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fonte: www.uffizi.it

Mostre: a Milano "THE CREATION OF A DIVA" al Mudec • Museo delle Culture dal 17 gennaio – 3 marzo 2025

THE CREATION OF A DIVA

17 gennaio – 3 marzo 2025
Mudec Photo
Ingresso gratuito

In occasione del quarantesimo anniversario del brand, la mostra fotografica “THE CREATION OF A DIVA”, promossa da GUESS, costituisce un viaggio immersivo nell’universo estetico del marchio, attraverso le campagne fotografiche e volti più iconici che hanno contribuito a definirne l’identità unica e inconfondibile.

Un percorso tra moda, fotografia e video che svela il processo creativo dietro un’estetica immediatamente riconoscibile, in cui il fascino glamour della vecchia Hollywood incontra il carisma delle donne moderne.
Strutturato in quattro sezioni tematiche, il percorso ripercorre oltre quattro decenni di storia, dal 1981 a oggi, riflettendo sul ruolo che GUESS ha assunto nella cultura visiva contemporanea ed esplorando le sue campagne pubblicitarie leggendarie, realizzate da maestri della fotografia come Ellen Von Unwerth, Wayne Maser, Bryan Adams e Dewey Nicks.

Dalla prima “GUESS Girl”, Estelle Lefebure, alle supermodelle che hanno segnato un’epoca – tra cui Claudia Schiffer, Eva Herzigova, Naomi Campbell e Anna Nicole Smith – il brand ha dato vita a carriere straordinarie, trasformando giovani promesse in icone glamour internazionali, autentiche “Dive” della moda capaci di incarnare l’inconfondibile estetica di GUESS.

Oltre alle fotografie, il percorso espositivo si arricchisce con stanze esperienziali che raccontano la storia di GUESS attraverso installazioni interattive, effetti luminosi e la vibrante tonalità di rosso simbolo del marchio, offrendo un’esperienza coinvolgente e multisensoriale.

TUTTE LE INFO > QUI 

fonte: www.mudec.it

L'edizione speciale di Topolino in 4 dialetti. L'iniziativa in occasione della “giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” che ricorre ogni 17 gennaio

L'edizione speciale di Topolino in 4 dialetti.  L'iniziativa in occasione della “giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” che ricorre ogni 17 gennaio

AGI - Topolino diventa poliglotta. In occasione della “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali”, che ricorre ogni 17 gennaio, il famoso fumetto celebra la ricchezza linguistica del nostro Paese ed entra nella storia con un’iniziativa unica e mai realizzata prima.

Oltre alla versione in italiano, il numero 3608 sarà disponibile in Sicilia, Toscana, Lombardia e Campania con la storia Zio Paperone e il PdP 6000, scritta da Niccolò Testi per i disegni di Alessandro Perina, tradotta rispettivamente in catanese, fiorentino, milanese e napoletano.
 
Le copie con la storia in dialetto saranno distribuite unicamente nelle edicole della zona regionale di competenza linguistica, mentre nelle altre regioni verrà distribuita la versione in italiano. Sarà però possibile trovare tutte le versioni in fumetteria, su Panini.it   e tramite il proprio edicolante su Primaedicola.it (fino ad esaurimento scorte).

Per declinare Zio Paperone e il PdP 6000 in catanese, fiorentino, milanese e napoletano, Panini si è avvalso della collaborazione di Riccardo Regis – Professore ordinario di Linguistica italiana dell’Università degli Studi di Torino, esperto di dialettologia italiana – che ha coordinato un team di linguisti. "Un'iniziativa molto interessante, anche perché è la prima volta che mi capita di svolgere attività di divulgazione rivolgendomi a un pubblico fatto anche di bambini. E Topolino è nel mio cuore, da sempre: e in tempi non sospetti avevo anche approfondito l'onomastica disneyana, mettendo in luce i meccanismi che ne sono alla base" commenta il Professore.

fonte: www.agi.it

Moda > Il genio di Versace in una grande retrospettiva. La Spagna celebra lo stilista in una mostra dal 7 febbraio

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E' attesa come uno dei maggiori eventi dell'anno in Spagna la grande retrospettiva dedicata a Gianni Versace, che sarà inaugurata il prossimo 7 febbraio a Malaga al Centro Cultural Fundacion Unicaja.

Ventotto anni dopo la morte dello stilista italiano, la città andalusa che ha dato i natali a Pablo Picasso rende onore al genio visionario e rivoluzionario, che con il suo stile eccentrico e sensuale ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo della moda.

La mostra, patrocinata dall'ambasciata d'Italia in Spagna, dove è stata presentata ieri sera, offrirà fino al 30 giugno un'esperienza immersiva, trasportando i visitatori nell'universo Versace. In un itinerario attraverso 500 pezzi originali, provenienti da collezioni private, soprattutto europee, che includono abiti e accessori, bozzetti, prototipi, tessuti stampati e fotografie inedite. Ripercorre dalle prime creazioni di Versace ai modelli divenute icone negli anni 90, inclusa l'ultima collezione autunno-inverno 1997/78 presentata prima della tragica uccisione, come ha spiegato Karl Von der Ahé, curatore dell'esposizione. 

La retrospettiva si snoda lungo i diversi periodi creativi e le tendenze che l'iconico stilista visse a Milano, New York e Miami. Nel corso della serata - presentata dalla consigliera culturale dell'ambasciata Teodora Danisi e alla quale è intervenuto anche il direttore delle attività culturali della Fondazione Unicaja José María Luna - l'ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi ha evidenziato quanto il designer italiano sia stato rivoluzionario e come "rappresenti ancora oggi una eccellenza del Made in Italy riconosciuta a livello mondiale". 

"La sua moda è stata molto più di uno stile. Era un misto di diverse culture e ispirazioni: dal Barocco siciliano alle tendenze punk e rock, dalla cultura classica ai riferimenti alla mitologia greca, fino alla pop-art di Andy Warhol", ha osservato Karl Von der Ahé, segnalando i quattro storici modelli esposti per l'occasione al palazzo de Amboage, nell'ambasciata d'Italia. 

Un assaggio dei 120 look esclusivi dalle stampe preziose e audaci e dai colori vivaci, che saranno ospitati in nove sale della Fondazione Unicaja Riflettono il legame fra la moda e l'arte, inclusa l'influenza che ebbe l'architettura andalusa sullo stilista, ai cui canoni si ispirò per costruire la sua villa di Miami Beach, ha ricordato il curatore. Ma anche il rapporto di Versace con la cultura pop, influenzata dalle sue creazioni divenute simbolo di status, che hanno ispirato il mondo della musica e del cinema, a cominciare da Pedro Almodovar. "Il filo narrativo che sottende l'esposizione è l'emozione di penetrare l'universo creativo di Gianni Versace", ha anche detto all'ANSA Von der Ahé. 

"Fin dall'inizio del percorso c'è lo stilista al lavoro, che nel suo caso realmente esprime la sua personalità, con una dedizione quasi religiosa. Il visitatore può sentirne le emozioni e poi tornare sui suoi passi a leggere i testi". A partire dalle sale iniziali, che propongono un'incursione nell'infanzia di Versace a Reggio Calabria, nel laboratorio della madre modista, dalla quale imparò tanto e al quale restò legato durante tutta la vita.  

fonte: di Paola Del Vecchio ANSA www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati  

lunedì 13 gennaio 2025

Libri: "La bellezza nel destino. Le api, il principe, l'eredità della famiglia Barberini" di Urbano Barberini

Tre api d'oro su sfondo azzurro: il simbolo di una delle famiglie più importanti della nobiltà italiana. La storia appassionante dei Barberini e di un principe moderno. L'ultimo erede di una delle dinastie più prestigiose dell'aristocrazia italiana è oggi il piccolo Maffeo. 

Suo padre, il principe Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra, rievoca per lui in questo libro le avvincenti vicende famigliari attraverso quattro secoli di sfide, passioni, trionfi e cadute. Dal primo Maffeo destinato a diventare Papa Urbano VIII, uomo di potere e di cultura, che fece della bellezza una missione, a Cornelia Costanza che nel Settecento fu la promotrice del primo rococò italiano. 

Da Maffeo Sciarra, imprenditore, politico e mecenate di fine Ottocento che diede voce, tra gli altri, a Gabriele D'Annunzio e Matilde Serao, fino ai protagonisti del Novecento: il pilota Urbano della regia aeronautica italiana, che nel 1942 precipitò e scomparve in mare; la sorella Stefanella, femminista ante litteram; la giovanissima vedova Nadia, che seppe farsi carico della gestione dei beni di famiglia. 

Una dinastia che è uno scrigno di appassionanti scoperte, in cui si alternano palazzi sfarzosi, nobili dissipatori, donne imperiose e bellissime, contese secolari, terribili tragedie. Infine, l'ultimo Urbano, attore cinematografico e teatrale di grande spessore, impegnato da anni in una coraggiosa battaglia per la tutela dell'ambiente e la cura dell'arte, che in queste pagine affida al figlio e a tutti noi l'essenza di un valore eterno: «Ti auguro di imparare e di restituire, di ascoltare e riferire, di apprezzare la parola e il silenzio, la lentezza e la parsimonia, e, soprattutto, di cercare la bellezza». 

Urbano Barberini (all'anagrafe Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra) è un attore di teatro, cinema e tv italiano. Ha scritto un libro, La bellezza nel destino (Sperling & Kupfer) per suo figlio Maffeo, di 6 anni in cui gli racconta la storia secolare di una delle famiglie più importanti d’Italia, che ha dato i natali a entrambi. 

Nel 1997 ha debuttato a teatro con un monologo che ha segnato l’incontro con Franca Valeri e l’inizio di un sodalizio artistico durato vent’anni. È molto attivo nella salvaguardia del patrimonio dei beni culturali e impegnato nella tutela del territorio, in sinergia con la sua attività di imprenditore agricolo, con l’Associazione Ponte Lupo – Il Gigante dell’Acqua, con lo scopo di realizzare un modello di sviluppo turistico e culturale sostenibile. È stato assessore alla Cultura e al turismo del comune di Tivoli ed è tra i fondatori di Artisti 7607. È Balì di Gran Croce del Baliaggio di San Sebastiano della famiglia Barberini nello SMOM, fondato nel 1633 dal suo antenato Papa Urbano VIII.

fonte: www.lafeltrinelli.it

Teatro > L'Arena di Verona cerca comparse per il 102/o Opera Festival. Al via candidature anche per tecnici, artisti e amministrativi

© ANSA/EPA
L'Arena di Verona cerca le comparse in vista del 102/o Opera Festival 2025, che prevede 51 serate di spettacolo dal 13 giugno al 6 settembre prossimi. 

In scena e dietro le quinte, per tutta l'estate, vi sono oltre 1.400 lavoratori.

La Fondazione è così già alla ricerca di diverse figure professionali, aprendo la raccolta di candidature per le comparse maschili e femminili che daranno vita a Carmen, Aida, La Traviata e Rigoletto nella regia di maestri quali Zeffirelli, De Ana e Poda, autore anche della nuova produzione di Nabucco. 

Si cercano persone residenti o domiciliate nel veronese, nate tra il 1967 e il 1977 o tra il 1985 e il 2007.

Il bando completo è sul sito della fondazione lirica. Le domande dovranno essere inviate entro il 3 marzo. Allo stesso link è possibile partecipare agli altri bandi aperti per posizioni e incarichi artistici, tecnici e amministrativi, a tempo determinato e indeterminato.  

fonte: di Redazione ANSA   www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati  

Il riconoscimento: Biennale di Venezia. A Twyla Tharp, il Leone d'oro alla carriera per la Danza

Twyla Tharp, Leone d'oro alla carriera della Biennale Danza 2025
La leggendaria coreografa americana, in sessant'anni di carriera ha attraversato epoche e stili facendo la storia. Alla performer, autrice e regista brasiliana Carolina Bianchi, assegnato il Leone d'argento

Twyla Tharp, la leggendaria coreografa americana che in sessant'anni di carriera ha attraversato epoche e stili facendo la storia, il Leone d'oro alla carriera della Biennale Danza 2025. 

Alla performer, autrice e regista brasiliana Carolina Bianchi, che mette al centro dei suoi lavori l'esperienza radicale del corpo, va il Leone d'argento. 

I Leoni, approvati dal Consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia su proposta del direttore artistico Wayne McGregor, verranno consegnati nel corso del 19esimo Festival Internazionale di Danza Contemporanea, che si svolgerà a Venezia dal 17 luglio al 2 agosto. 

fonte: > Redazione web www.rainews.it

È morto a 82 anni il fotografo Oliviero Toscani

E' morto Oliviero Toscani: lo ha annunciato la famiglia in un breve comunicato stampa. "Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell'intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali", si legge nella nota firmata dalla moglie Kirsti e dai figli. 

Il ritratto

Il fotografo della luce, del colore, della creatività, sempre fuori dagli schemi, che anche nella malattia ha seguito la sua strada di denuncia: Oliviero Toscani è morto, all'età di 82 anni, nell'ospedale di Cecina, dove era stato ricoverato il 10 gennaio per l'aggravarsi delle sue condizioni. 

Da due anni - come aveva rivelato in un'intervista choc al Corriere della Sera il 28 agosto scorso - soffriva di amiloidosi: "In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali", raccontava, spiegando di sottoporsi a una cura sperimentale e di non temere la morte. "Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero". Aveva anche parlato dell'intenzione di rivolgersi all''amico Cappato" per scegliere il suicidio assistito in Svizzera. A Zurigo, intanto, era andato a fine settembre, a visitare la sua mostra Photography and Provocation al Museum für Gestaltung, in una delle ultime apparizioni pubbliche. 

Fino alla fine Toscani ha portato avanti la forza delle idee, quella di un uomo che ha rivoluzionato il mondo della fotografia, scandalizzando e suscitando dibattito. Dai jeans di 'Chi mi ama mi segua' al bacio tra un prete e una suora, dai volti dei condannati a morte al corpo di una donna consumata  dall'anoressia, tutte le sue campagne hanno lasciato il segno. In sessant'anni di carriera ha lavorato in ogni luogo del mondo e per tutte le riviste più importanti. Migliaia di ritratti, milioni di immagini. Eppure non voleva essere ricordato per nessuna in particolare, ma "per l'insieme, per l'impegno. 

Non è un'immagine che ti fa la storia, è una scelta etica, estetica, politica da fare con il proprio lavoro". Un percorso condensato nel libro Ne ho fatte di tutti i colori, uscito nel 2022 per La Nave di Teseo, e imperniato sul mondo che avrebbe voluto e che aveva immaginato fin dai tempi di Fabrica con i Benetton e di Colors, la rivista che anticipò l'impegno su tanti temi oggi attuali, dall'ambiente ai migranti al razzismo. Nel suo carnet da John Lennon ad Andy Warhol, da Muhammad Ali a Lou Reed, fino al desiderio di immortalare Jannik Sinner. Per la moda da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a Monica Bellucci, ma anche Carmelo Bene e Federico Fellini. 

Nato a Milano il 28 febbraio 1942, Toscani pubblica il suo primo scatto sul Corriere a 14 anni: è il volto di Rachele Mussolini, immortalato a Predappio alla tumulazione del Duce nella tomba di famiglia. Dopo il diploma in fotografia all'Università delle Arti di Zurigo, debutta nel mondo della pubblicità con la campagna per il cornetto Algida. I suoi scatti finiscono su Elle, Vogue, GQ, Harper's Bazaar, Esquire, ma realizza anche foto per celebri maison di moda come Valentino, Chanel, Fiorucci, Esprit e Prénatal. La svolta, nel 1982, con Benetton: i maglioni sono il pretesto per Toscani per portare in primo piano temi sociali come l'uguaglianza, la mafia, il contrasto all'omofobia, la lotta all'Aids o alla pena di morte. Nel 1991 lancia la rivista Colors, tre anni dopo ecco Fabrica, centro internazionale per le arti e la ricerca della comunicazione moderna, la cui sede è firmata dall'archistar giapponese Tadao Ando. 

Nel 2000 il sodalizio con il gruppo Benetton si interrompe, in seguito ad una controversa campagna che utilizza foto reali di condannati a morte negli Stati Uniti. Verranno le campagne di moda per il marchio RaRe, incentrate sull'omofobia, le collaborazione con la Croce Rossa, con l'Istituto Superiore della Sanità, con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e quelle di impegno sociale su sicurezza, violenza contro le donne, anoressia. Proprio su questo tema nel 2007 Toscani realizza per il marchio Nolita una campagna choc, che divide pubblico e critica, mettendo al centro la modella e attrice francese Isabelle Caro, 31 chili per 1,64 metri di altezza. Nel 2007 dà vita al progetto Razza Umana, una galleria di ritratti di varia umanità, una sorta di censimento di tutte le caratteristiche somatiche e sociali del genere umano. 

Dal 2018 al 2020 torna con Benetton, rilanciando i temi dell'integrazione, ma viene poi licenziato per le dichiarazioni sul crollo del ponte Morandi ("Ma a chi interessa che caschi un ponte?"). Pluripremiato - dal Grand Prix de la publicité (1990) al Leone d'oro all'International Advertising Festival di Cannes (1996), dalla nomina ad accademico di onore dell'Accademia di Belle Arti di Firenze (2010) al premio alla carriera dell'Art director's club tedesco (2019), presidente onorario di Nessuno Tocchi Caino, Toscani è stato candidato alla Camera con i Radicali nel 1996 per la Lista Marco Pannella e nel 2006 per la Rosa nel Pugno. Ha fatto scalpore con il suo commento sulla scomparsa del Cavaliere ("per fortuna Berlusconi è morto") e non ha mai nascosto le sue posizioni critiche nei confronti del governo Meloni, ribadite in una delle ultime interviste in tv, a settembre a Piazzapulita, il programma di Corrado Formigli su La7. Il suo segreto? "Cerco facce nuove, persone con un entusiasmo negli occhi, pretendo che non abbiano trucco, il bello è  un'altra cosa", raccontava in occasione degli 80 anni. E il futuro? "Chissà, penso al cosmo, all'universo, alle stelle. Quando capiremo tutto questo, ecco, sarà il futuro".

>> La videointervista di SKY

fonte: https://tg24.sky.it/