lunedì 22 dicembre 2025

Santo Spirito Living Room: due corsi gratuiti per il nuovo spazio giovani under 35 di Firenze

Il Comune di Firenze in vista della pubblicazione dell’Avviso pubblico per l’individuazione del soggetto gestore di "Santo Spirito Living Room" organizza due percorsi di formazione gratuiti, rivolti a giovani under 35 interessati alla gestione e organizzazione di eventi culturali

Santo Spirito Living Room è il progetto del Comune di Firenze finanziato da Anci e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e del servizio civile universale, per l’assegnazione di uno spazio in piazza Santo Spirito, attualmente inutilizzato, a giovani under 35 per la realizzazione di programmi innovativi in ambito artistico-culturale.

I corsi si svolgeranno a Firenze indicativamente due volte a settimana, dalle ore 15.00 alle 19.00, nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile 2026. Inizio dei corsi: 13 gennaio 2026.

- Percorso di formazione a cura della Cooperativa Mare Laboratorio di innovazione sociale: rafforzamento delle competenze organizzative, giuridico-amministrative e comunicative per i soggetti operanti in ambito socio-culturale (dal 13 gennaio al 3 marzo 2026);


- Percorso di formazione a cura di Cat Cooperativa sociale: strumenti e strategie per la tutela della salute durante eventi culturali e nel contesto del divertimento notturno (dal 4 febbraio al 29 aprile 2026).

È previsto un numero massimo di 50 partecipanti individuati secondo l'ordine cronologico di arrivo delle domande. La partecipazione agli incontri costituirà criterio premiale ai fini dell’individuazione del soggetto gestore di “Santo Spirito Living Room”.

ISCRIZIONI ON LINE ENTRO IL 9 GENNAIO 2026 alle ore 14.00 a questo link:
https://www.comune.firenze.it/servizi/educazione-e-formazione/iscrizione-corso-di-formazione-progetto-santo-spirito-living-room

Per maggiori informazioni: https://www.comune.firenze.it/santo-spirito-living-room

fonte: https://portalegiovani.comune.fi.it 

“La casa delle mele” il nuovo libro del giornalista Franco Bagnasco

Esce su Amazon “La casa delle mele”, il nuovo libro del giornalista Franco Bagnasco, che trasforma mezzo secolo di ricordi familiari, scherzi alla “Amici miei” e retroscena dello showbiz italiano in un racconto ironico e appassionato. Il volume è disponibile in esclusiva su Amazon KDP in versione Kindle e cartacea con stampa su richiesta.​

“LA CASA DELLE MELE – Famiglia, amici (miei), star e giornali di carta” è un viaggio che parte dall’Oltrepò Pavese viticolo e arriva alle redazioni dei grandi settimanali nazionali, passando per una banda di amici decisi a rinverdire il mito delle burle di “Amici miei”. Nel libro, Bagnasco (già autore per Mondadori de «Il peggio della diretta» intreccia la memoria familiare, gli scherzi della sua band, “i Beagles”, e l’epopea della carta stampata, raccontata dall’interno dopo anni di cronaca di spettacolo.​

Giornalista pavese, 57 anni, Bagnasco, che è anche autore, ha mosso i primi passi a “La Provincia Pavese” per poi firmare servizi, interviste e critiche per testate come il Giornale, Tutto Musica, Tv Sorrisi e Canzoni, Oggi, Gente, TPI e molte altre. Nel volume ripercorre incontri ravvicinati con Al Bano, Paolo Villaggio, Max Pezzali, Drupi, Antonio Ricci, Moana Pozzi, Emilio Fede, Anna Oxa, Elisabetta Canalis, Gianfranco Funari e molti altri protagonisti della tv e della musica italiana, sempre filtrati da una forte cifra autoironica e aneddotica.​

Tra le pagine scorrono episodi che vanno dall’anno di naja ad Aviano alle estati a Moneglia trasformate in palcoscenico permanente di scherzi, fino ai backstage esclusivi dello spettacolo: dalla leggendaria citofonata a Mina a Lugano al racconto dell’inizio della storia tra Maurizio Costanzo e Maria De Filippi. L’obiettivo dichiarato dell’autore non è costruire un’agiografica autobiografia, ma divertire il lettore accompagnandolo dentro un mondo che conosce molto bene: quello delle famiglie di provincia, dei bar di paese e delle redazioni dove si facevano – appunto - i giornali di carta.​

“LA CASA DELLE MELE – Famiglia, amici (miei), star e giornali di carta” è pubblicato su Amazon ed è disponibile esclusivamente sulla piattaforma in doppio formato: eBook Kindle e libro cartaceo a questo link:

https://amzn.to/49bZPeI .

Per contatti, interviste, segnalazioni potete rivolgervi direttamente all’autore, Franco Bagnasco: Cell. 333.2303792 – e-mail: ilbagnasco@gmail.com

fonte: Ufficio Stampa: pantarei 3.0 - Elena Pantera pantera.tre.zero@gmail.com 

Al Museo del Tessuto di Prato "UNA MASCHIA BELLEZZA" Corso sull’abbigliamento maschile dal XIV al XX secolo

Il seminario ripercorre la storia dell’abbigliamento maschile dal XIV al XX secolo, delineando le immagini maschili in funzione dei modelli di ispirazione e dei valori del tempo.

Ne risultano caratteristiche sartoriali, strutturali e funzionali, diverse che rivelano caratteristiche erotiche specifiche e particolari.

Il corso ha come obiettivo quello di fornire le competenze necessarie per riconoscere e descrivere con precisione le diverse forme e stili dell’abbigliamento maschile europeo.

  • Il corso si svolge esclusivamente in presenza e prevede la partecipazione fisica dei partecipanti

 

UNA MASCHIA BELLEZZA Corso sull' abbigliamento maschile dal XIV al XX secolo - Shop Online del Museo del Tessuto

DOCENTE

Roberta Orsi Landini

DOVE

Museo del Tessuto di Prato
Via Puccetti, 3 – 59100 Prato

DURATA DEL CORSO

venerdì 13 Febbraio 2026: 09:30-13:30/14:30-17:30

sabato 14 Febbraio 2026: 09:30-13:30/14:30-17:30

DETTAGLI CORSO    225.00

Per il programma completo scarica il pdf con i dettagli del corso.

CONDIZIONI DI VENDITA

Puoi acquistare un solo posto alla volta. Per iscrivere più partecipanti, ripeti l’acquisto per ogni persona. Per qualsiasi dubbio o informazione scrivi alla dott.ssa Arianna Sarti a.sarti@museodeltessuto.it

fonte: https://shop.museodeltessuto.it 

Libri: "Fermo, dove la storia diventa bellezza" di Alex Marè

Fermo, dove la storia diventa bellezza è un invito a scoprire la città con occhi nuovi.

Non una semplice guida, ma un libro che accompagna il lettore tra: chiese, musei e antiche collezioni, alla ricerca di tele dimenticate, paramenti sacri, manoscritti e oggetti che custodiscono storie segrete da secoli.

SINOSSI

Fermo, dove la storia diventa bellezza è un invito a scoprire la città con occhi nuovi. Non una semplice guida, ma un libro che accompagna il lettore tra chiese, musei e antiche collezioni, alla ricerca di tele dimenticate, paramenti sacri, manoscritti e oggetti che custodiscono storie segrete da secoli.

Fermo come non l’hai mai vista. Fermo non è solo una città: è un tesoro nascosto di arte, storia e mistero. Pagina dopo pagina, il lettore viene guidato alla scoperta di luoghi e dettagli spesso invisibili a uno sguardo frettoloso. Ogni capitolo è una porta che si apre su una storia, un personaggio, un simbolo, una meraviglia custodita nel silenzio di una sacrestia, di un archivio o di una sala museale.

Attraverso un racconto coinvolgente, il libro intreccia curiosità storiche, racconti e aneddoti sorprendenti, rendendo la lettura un vero viaggio nella memoria della città.

Un viaggio tra arte, mistero e memoriaTele dimenticate e opere d’arte nascoste in chiese e musei; Paramenti sacri, reliquiari e oggetti liturgici che raccontano la fede e le devozioni popolari; Manoscritti, libri antichi e documentiche conservano tracce di storie lontane; Oggetti curiosi e inaspettatiche rivelano il lato più sorprendente della città.

Ogni pagina è pensata per far sentire il lettore parte della storia, come se camminasse realmente tra le sale e le vie di Fermo, riconoscendo nei luoghi visitati ciò che il libro racconta.

Non solo cultura: un’esperienza da vivere. Questo volume non si limita a descrivere, ma invita a sperimentare. Il lettore viene accompagnato in un percorso fatto di emozione e meraviglia, che fa desiderare di toccare con mano le opere, gli ambienti e gli oggetti narrati.

È un libro che si legge a casa, ma che si porta volentieri nello zaino o in borsa quando si visita la città, diventando un compagno di viaggio ideale per chi vuole conoscere Fermo in profondità.
Un libro da leggere, regalare e portare con sé, per chi desidera conoscere, stupirsi e portare a casa un pezzo di Fermo.

Edito da Edizioni Nisroch

fonte: www.alexmare.com 

Firenze > il Museo Novecento presenta Helen Chadwick: Life Pleasures. Visitabile fino al 1 marzo 2026

Il Museo Novecento presenta Helen Chadwick: Life Pleasures, la prima ampia mostra dedicata in Italia a una delle artiste britanniche più radicali e influenti della seconda metà del Novecento. L’esposizione inaugura simbolicamente il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e nasce in collaborazione con The Hepworth Wakefield e la Kunsthaus Graz, dove approderà dopo Firenze.

Prima retrospettiva di questa portata da oltre venticinque anni, la mostra ripercorre l’intera carriera di Helen Chadwick (1953–1996), dalle prime opere come In the Kitchen (1977) fino ai celebri Piss Flowers (1991–92). Artista sperimentale e anticonvenzionale, Chadwick ha saputo unire bellezza estetica e materiali insoliti – spesso anche grotteschi – come fluidi corporei, carne, fiori, cioccolato e compost. Con ironia e sguardo femminista, ha ridefinito i confini della scultura e dell’installazione, affermandosi come una delle protagoniste dell’avanguardia britannica del dopoguerra e, nel 1987, tra le prime donne candidate al Turner Prize.

La retrospettiva al Museo Novecento intende restituire la rilevanza di Chadwick nel panorama artistico internazionale, sottolineando la sua capacità di affrontare questioni femministe ancora oggi attuali e di trasformare la cultura materiale con un approccio sempre giocoso e sorprendente.

Museo Novecento
Piazza Santa Maria Novella 10, 50123 Firenze, Italia 
info@musefirenze.it
Biglietteria: +39 055 286132

Tutte le info >> QUI 

fonte: www.museonovecento.it 

Libri: "Pietro. Un uomo nel vento" di Roberto Benigni

«Con Benigni il racconto si trasforma in un rito collettivo.» - Aldo Grasso, Corriere della Sera

«Ma lo sapete che quando Pietro incontra Gesù ha più o meno la sua età? Ventotto, ventinove, neanche trent’anni. Eppure viene rappresentato sempre come un uomo molto anziano, calvo, con le rughe e la barba bianca. Anche Leonardo, nell’Ultima cena, lo ha dipinto così. Sembra che Pietro sia nato già vecchio. Invece quando conosce Gesù è un giovane, come lui: sono dei ragazzi. È una storia di ragazzi, questa!»
Roberto Benigni

Grazie alla voce di Roberto Benigni la vita di Pietro – pescatore, apostolo, missionario e guida della Chiesa – diventa un romanzo pieno di azione e di colpi di scena, in cui intensità e commozione si alternano a improvvisi slanci di leggerezza e ironia. Versione ampliata e arricchita del testo dello spettacolo televisivo in onda su Rai Uno, Pietro. Un uomo nel vento è un libro che parla di amicizia e speranza, di fede e di dubbio, di paura e di coraggio. E che restituisce, come mai era accaduto prima, voce e umanità a una delle figure più straordinarie della Storia.

Scritto con Michele Ballerin, Chiara Mercuri e Stefano Andreoli.

C’è un momento, nel racconto di Roberto Benigni, in cui sembra di vedere tutto: le onde che si alzano, il vento che fischia, una voce che chiama e un uomo che esita – e poi si lancia. È Pietro, il protagonista di una storia antichissima e senza tempo. La storia di un pescatore che si arrabbia, agisce d’impulso, sbaglia, non capisce, si addormenta, soffre, gioisce e si lascia emozionare, proprio come noi. Eppure diventa il primo fra gli apostoli, scelto da Gesù per il compito più alto che la storia dell’umanità conosca: aprire o chiudere le porte del Paradiso. Con Pietro. Un uomo nel vento, la voce trascinante di Roberto Benigni ci conduce dentro la formidabile avventura di un uomo che cade e si rialza mille volte, sospinto da una forza misteriosa, e alla fine trova il coraggio di guardarsi dentro. Da Gerusalemme a Roma, dal lago di Tiberiade al circo di Nerone, la Storia vista attraverso gli occhi di Pietro si trasforma in un racconto intimo e sorprendente: un racconto che parla a ognuno di noi, e che culmina in un finale glorioso e toccante, dove la fragilità si trasforma in grandezza.

fonte: www.lafeltrinelli.it 

lunedì 15 dicembre 2025

Mostre > Gianni Versace “Terra Mater – Magna Grecia Roots Tribute.” Museo Archeologico Reggio Calabria. Dal 19 dicembre al 19 aprile

Gianni Versace “Terra Mater” – Magna Grecia Roots Tribute. Gianni Versace e la Magna Grecia: moda, mito e memoria mediterranea – dal 19 dicembre al 19 aprile 

Magna Grecia Roots Tribute: il patrimonio antico nell’immaginario di Gianni Versace 

Dal 19 dicembre al 19 aprile, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria presenta “Gianni Versace. Terra Mater – Magna Graecia Roots Tribute”, un percorso dedicato al legame profondo tra il grande sarto e le radici culturali della sua Terra. La mostra esplora il legame tra moda, archeologia e identità mediterranea, riportando al centro la forza simbolica della Magna Grecia e l’influenza sull’immaginario di Gianni Versace.

In esposizione una selezione di abiti, accessori, arredi, bozzetti e immagini prodotti dalla visione eclettica del designer reggino, con approfonditi rimandi alla classicità greca e romana. I motivi ispirati ai repertori archeologici magno-greci accompagnano il visitatore in un itinerario che intreccia glamour contemporaneo, mito ed immaginario collettivo.

Il percorso mette in diretto dialogo le creazioni di Gianni Versace con reperti provenienti da siti calabresi. Materiali, forme e iconografie quasi si “sovrappongono”, mostrando come l’immaginario del creativo abbia saputo reinterpretare la tradizione classica con sguardo moderno.

La mostra sarà un luogo di confronto attraverso conferenze, workshop, visite guidate e attività educative. Designer, storici dell’arte e della moda, fotografi e illustratori che approfondiranno il rapporto tra eredità classica e linguaggi contemporanei.

Gli spazi del Museo permetteranno ai visitatori ad apprezzare il profondo legame tra Gianni Versace e l’iconografia della Magna Grecia grazie a:

-Installazioni;

-interventi performativi;

-talk;

-proiezioni;

-happening serali.

Il progetto rafforza il ruolo del Museo come luogo di incontro tra tradizione e innovazione, grazie a partnership con Scuole, Università e Istituti culturali nell’ambito di progetti formativi e PCTO, offrendo una lettura inedita e coinvolgente del patrimonio culturale della Calabria.

Nel corso della mostra sarà presentato il catalogo di “Gianni Versace. Terrae Mater. Magna Graecia Roots Tribute”.

Altre info QUI  

fonte:  www.museoarcheologicoreggiocalabria.it 

Libri: "La cuoca dei Kennedy" di Valérie Paturaud

1999. In un cimitero del Sud della Francia, sulla tomba di una certa Andrée Imbert, una corona di fiori reca queste parole: «To Andrée, with love and gratitude. The Kennedy Family». Quale legame unisce la donna alla celebre famiglia americana?

Una bimba di nessuno, in una Francia rurale dove la modernità tarda ad arrivare, passa da una famiglia all’altra, attraversa la Grande guerra, cresce e si sposa, per poi cercare la sua indipendenza a Lione, dove la conduce la passione per la cucina. La Prima guerra mondiale stravolge il destino di tutti e anche il suo: trova impiego come cuoca per l’alta società, dalla Costa Azzurra fino ad atterrare a New York.

L’autrice fa così scivolare con grande naturalezza il lettore nella grande Storia - quella dell’occupazione nazista, dei Kennedy, del Vietnam, di Armstrong sulla luna - attraverso una porta che, sebbene di servizio, risulta essere privilegiata per la quantità e qualità di aneddoti che compongono le pagine. 

 

Un affresco dell'America attraverso il destino di una donna fuori dal comune

Lo straordinario destino di una bambina abbondonata che, grazie alla sua determinazione e al suo talento, diventa la cuoca della famiglia americana più famosa al mondo. 1999. In un cimitero del Sud della Francia, sulla tomba di una certa Andrée Imbert, un maestoso mazzo di fiori reca queste parole: «To Andrée, with love and gratitude. The Kennedy Family». 

 

Quale legame unisce la donna alla celebre famiglia americana? Nulla lascia presagire che la piccola Andrée, una bimba di nessuno, cresciuta passando da una famiglia all'altra, avrebbe un giorno incrociato i grandi del suo tempo. Appassionatasi all'arte culinaria grazie a “zia” Lil, Andrée entra a servizio di famiglie ricche e influenti, dai fratelli Lumière ai Rogers. 

Quando questi ultimi partono per gli Stati Uniti, Andrée li segue, nonostante soffra per la lontananza dell'unica figlia. Arrivata oltreoceano, va a lavorare per i Kennedy, dove resterà per vent'anni. Nella grande casa di Hyannis Port, prepara torte di compleanno, crea i menù delle cene di gala, segue con trepidazione le campagne elettorali, consola i più piccoli nei momenti di tristezza e condivide le gioie e i drammi della famiglia più famosa del Novecento. La storia di una donna straordinaria, arricchita da fotografie private e da alcune ricette tratte dal suo quaderno personale.  

 

fonte: www.slowfoodeditore.it  e www.lafeltrinelli.it 

Mostre: "ROBERTO DOISNEAU – Il fotografo poeta" al Centro Culturale CAMBIO di Castelfiorentino, visitabile fino al 6 gennaio 2026

La poesia della fotografia in mostra a Castelfiorentino

È stata inaugurata il 4 ottobre al Centro Culturale CAMBIO di Castelfiorentino la mostra “Robert Doisneau, il fotografo poeta”, visitabile fino al 6 gennaio 2026.

Promossa dalla Fondazione Cambiano e organizzata da Opera Laboratori in collaborazione con l’Atelier Robert Doisneau, l’esposizione presenta circa 100 fotografie in grande formato del grande maestro francese, capace di trasformare la vita quotidiana in poesia visiva.

Scatti iconici come “Il Bacio” (simbolo della Parigi del dopoguerra) aprono un percorso espositivo che attraversa la città del Novecento, dai boulevard ai quartieri popolari, tra volti comuni e ritratti di grandi protagonisti della cultura come Prévert, Picasso, Tati e Malaparte.

La mostra, curata da Patrick Amsellem, è accompagnata da un catalogo edito da Sillabe e si inserisce in un più ampio progetto culturale promosso da Banca Cambiano 1884 attraverso il CAMBIO, con l’obiettivo di fare di Castelfiorentino un punto di riferimento per la fotografia e la cultura contemporanea.

Come ha sottolineato il Presidente Banca Cambiano, Paolo Regini «Accogliere Doisneau al CAMBIO è un segno della rotta culturale che abbiamo scelto: parlare ai giovani, custodire la memoria e riscoprire il valore dei gesti semplici attraverso le immagini».

Una mostra che parla al presente e ci invita a riscoprire lo sguardo umano, ironico e delicato di uno dei grandi poeti dell’obiettivo.

ROBERTO DOISNEAU – Il fotografo poeta
La mostra "Robert Doisneau, il fotografo poeta" rappresenta un'esperienza immersiva e affascinante nei meandri di Parigi, vista attraverso l'obiettivo di uno dei più grandi fotografi del ventesimo secolo. 

Con i suoi scatti in bianco e nero, Doisneau riesce a catturare essenze di vita quotidiana, trasformando gesti anonimi in opere d'arte che raccontano storie universali. 

Le sue immagini, spesso intrise di ironia e tenerezza, mostrano l'anima di una città vibrante e in continua evoluzione, dove la frenesia delle strade convive armoniosamente con la calma dei caffè. Ogni fotografia è un’istantanea di un momento effimero, capace di evocare emozioni profonde e riflessioni sul senso di umanità.

FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA – Premio Raccont’Arti 2025
In contemporanea, dal 29 novembre fino al 6 gennaio, sarà possibile visitare anche la mostra dedicata ai vincitori della 5° edizione del Premio di fotografia contemporanea Raccont’Arti 2025, quelli del premio fotografico amatoriale Cambi’Arti e la mostra del Gruppo Fotografico Il Giglio Rosso di Castelfiorentino.
Immergiti in un dialogo imperdibile tra il maestro Doisneau e la fotografia contemporanea.

fonte: www.bancacambiano.it 

Libri: "Cesare. La conquista dell'eternità" di Alberto Angela

Un viaggio appassionante nella vita e nel mito di Giulio Cesare: Alberto Angela racconta l’uomo dietro la leggenda.
Tutto concorre a farci immergere nella Storia come raramente un libro era riuscito prima, permettendoci di sentirla così vicina e così viva.

«Dopo tre anni di attesa, Alberto Angela torna in libreria con un’opera che promette di affascinare lettori, appassionati di storia e curiosi di ogni età: “Cesare. La conquista dell’eternità”, un viaggio immersivo nel mondo del De Bello Gallico, l’opera di Giulio Cesare che tutti ricordano dai tempi del liceo ma non molti conoscono davvero.» - Wired


Immaginate di partire assieme a Giulio Cesare e alle sue legioni. È il 58 a.C., la Gallia è una terra lontana, abitata da popolazioni bellicose, mai dome, che hanno già inflitto dolorose sconfitte ai Romani. Ma è anche una terra ricca e prospera. Giulio Cesare vuole conquistarla, per sé e per Roma, e per farlo è disposto ad affrontare ogni avversità: estenuanti marce nella neve e battaglie sanguinose, intrighi di palazzo e tradimenti, ponti da costruire e flotte da creare da zero, foreste che si dicono stregate e santuari con scheletri decapitati. 

Sarà un viaggio avventuroso e pieno di scoperte, che Cesare guiderà con il coraggio e la curiosità di Ulisse. Ma sarà anche un viaggio interiore, a fianco di un uomo implacabile e geniale, carismatico e instancabile, eppure non privo di dubbi e paure recondite. Un condottiero con i suoi lati oscuri e violenti, ma anche un fine pensatore e un grande scrittore, che ama con passione, tradisce ed è tradito, che è fidanzato, marito, padre, amante, vedovo, eterosessuale, bisessuale… 

E sullo sfondo del racconto, a completare il vasto affresco di quell’epoca cruciale per il destino di Roma e dell’Europa, ecco comparire Cicerone e Catullo, Cleopatra e Marco Antonio, Crasso e Pompeo, Calpurnia, la dolce moglie di Cesare, e Giulia, la sua amata figlia. 

Alberto Angela torna in libreria con un’opera unica e grandiosa, che prende spunto dal De bello Gallico per trascinarci in un’avventura senza pari. Le pagine si susseguono con il ritmo e le atmosfere dei film e delle serie tv più avvincenti, e al tempo stesso arricchiscono il lettore di scoperte, curiosità e riflessioni sul mondo romano. Le ricostruzioni dei volti, delle scene di battaglia e di vita quotidiana, realizzate grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, consentono inoltre di rivedere, come fossero attuali, fotogrammi di vita andati perduti. 

fonte: www.lafeltrinelli.it 

Dance: ABT Studio Company. American Ballet Theatre Studio Company seeks to develop the next generation of ballet dancers

Audizione per ABT Studio Company. ABT Studio Company terrà un'audizione in presenza domenica 1 febbraio 2026 alle ore 15:00 a New York City nell'ambito dell'ABT Summer Intensive National Audition Tour. 

La pre-iscrizione online è necessaria ed è attualmente aperta. 

Lo spazio è limitato. I ballerini dovrebbero mostrare il loro interesse a fare audizioni per ABT Studio Company inviando un curriculum stampato alla registrazione il giorno dell'audizione.

Rimangono aperte anche le audizioni video per la stagione 2026-2027! Le audizioni video saranno accettate a tempo pieno fino a quando tutte le posizioni non saranno occupate.

I ballerini che fanno il provino per ABT Studio Company dovrebbero avere un'età compresa tra i 17 e i 20 anni ed esibire un livello avanzato di formazione di balletto.

Visita la sezione "audizioni" del sito di ABT Studio Company per maggiori informazioni sulle audizioni in presenza e video: https://www.abt.org/training/dancer-training/abt-studio-company/

Tutte le altre Info >> QUI 

American Ballet Theatre Studio Company seeks to develop the next generation of ballet dancers, choreographers and audiences.

The central mission of ABT Studio Company is to prepare its exceptionally promising dancers (ages 17-21) for careers in American Ballet Theatre’s main Company or other leading ballet companies worldwide. ABT Studio Company serves as the crucial vehicle for transitioning from student to professional performer. Nearly 85% of current American Ballet Theatre dancers are alumni of ABT Studio Company, including sixteen Principal Dancers and eleven Soloists.

Each season, ABT Studio Company commissions emerging and/or established choreographers to create new works on Studio Company dancers, serving as a platform for new choreography.

ABT Studio Company engages the broadest possible ballet audience by performing classical, neoclassical and contemporary repertoire in a range of venues around the globe.

source: www.abt.org 

giovedì 11 dicembre 2025

Firenze: a Palazzo Strozzi "KAWS, THE MESSAGE" fino al 25 gennaio 2026

Iniziata il 29 ottobre 2025 e fino al 25 gennaio 2026, Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati presentano una nuova installazione site-specific per il cortile di Palazzo Strozzi realizzata da KAWS, celebre artista contemporaneo noto per il suo iconico linguaggio visivo che sfida le categorie artistiche.

Parte del programma Palazzo Strozzi Future Art, il progetto si sviluppa in dialogo con l’architettura rinascimentale e con la mostra dedicata a Beato Angelico, offrendo un confronto originale e sorprendente tra epoche, forme e visioni artistiche.

KAWS ha conquistato la scena internazionale con opere che spaziano dalla pittura e la scultura alla street art e il design, spesso ispirate all’immaginario dell’animazione e della comunicazione visiva contemporanea. Con uno stile fortemente riconoscibile e un approccio insieme ludico e irriverente, l’artista esplora temi e immaginari umani attraverso personaggi ibridi e simboli condivisi, mettendo in discussione i confini tra cultura alta e popolare.


KAWS (1974, Jersey City, NJ, USA; vive e lavora a Brooklyn, New York) ha esposto le sue opere nelle più importanti istituzioni culturali del mondo, tenendo sue personali in musei come SFMoMA, San Francisco (2025); The Andy Warhol Museum, Pittsburgh (2024); Art Gallery of Ontario, Toronto (2023); Serpentine Gallery, Londra (2022); Mori Arts Center Gallery, Tokyo (2021); The Brooklyn Museum, New York (2021); The National Gallery of Victoria, Melbourne (2019).

Il progetto è parte del programma Palazzo Strozzi Future Art, sviluppato da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati.
Sostenitori pubblici Fondazione Palazzo Strozzi: Comune di Firenze, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Camera di Commercio di Firenze. Sostenitori privati Fondazione Palazzo Strozzi: Fondazione CR Firenze, Intesa Sanpaolo, Fondazione Hillary Merkus Recordati, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.

Dal 29 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026

Orario mostra
Tutti i giorni 10.00-20.00
Giovedì fino alle 23.00
Installazione in Cortile ad accesso libero

Info QUI 

fonte: www.palazzostrozzi.org 

Books: "A Year with Rudolf Nureyev" by Derek Robinson and Simon Robinson. Edizione Inglese

Here, for the first time, is an intimate and fascinating portrait of Rudolf Nureyev off-stage - a man who was an exacting, unpredictable, parsimonious and often immature individual, yet who, at the same time, aroused great affection in a host of friends.

Simon Robinson frankly recalls his eventful year working for Nureyev. He did everything for this hopelessly impractical dancer except be his lover, much to Nureyev's disappointment. It was the Russian's insatiable sexual appetite that eventually destroyed him.

Nureyev had six houses on three continents but no staff in any of them and he couldn't cook, drive, write a letter, tie a necktie or even change a light bulb. In 1990 Simon Robinson, until then professional crew on a racing yacht, became his PA. 

For the next twelve months they travelled from the Caribbean to America to Europe, living in luxury in Nureyev's New York and Paris apartments and in spartan isolation on his tiny Mediterranean island.

Nureyev's explosive nature was exhausting to live with and many times during their year together Robinson nearly quit - and Nureyev nearly sacked him. It didn't happen, however, because Nureyev needed his PA's calm reliability to ballast his own rocky life, and because Robinson knew that genius must make its own rules. > Copertina rigida o KINDLE 

source: www.amazon.it 

Libri: Il suono dei giorni di pioggia di Manuel Bova

Un amore passato che non passa mai, le giornate che scorrono tra un reparto di elettronica che sembra la caricatura del mondo reale e la vita con sua sorella, Diana, che è presente in un modo tutto suo. La storia di Amedeo è fatta di fragili equilibri, di ironia, malinconia e desideri mai del tutto sopiti. 

Amedeo ha una famiglia, dei colleghi, degli amici, ogni personaggio secondario è strettamente collegato a lui, ognuno con le sue vicissitudini che, in qualche modo, contribuiscono a minare le poche certezze del protagonista e lo spingono a mettere tutto in discussione. 

Come si salva una persona che non vuole essere salvata? Quanto la nostra percezione di ciò che ci sta intorno è reale e quanto frutto di un condizionamento che porta a un giudizio parziale e impulsivo? 

Con uno stile diretto e graffiante capace di alternare leggerezza e profondità, "Il suono dei giorni di pioggia" compie un viaggio all’interno della mente di un uomo che prova a restare in piedi mentre tutto intorno a lui sembra franare. Un romanzo che parla di abusi, violenza e di amore in ogni sua forma. 

Un romanzo che contiene un mondo, che contiene storie, che profuma di vita, di gioie e cadute da cui rialzarsi è sempre più difficile. 

Manuel Bova è nato a Genova nel 1983, ha studiato ingegneria prima di decidere di insegnare pilates. Ha una pagina facebook molto seguita.    

fonte:  www.ibs.it 

Addio a Carlos Palacios, la danza perde un grande maestro

Il mondo della danza perde una delle sue luci più brillanti. Carlos Palacios, maestro amatissimo e figura di riferimento per generazioni di allievi, è scomparso lasciando un vuoto profondo nella comunità artistica e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

La danza non era soltanto la sua professione, ma il suo modo di respirare il mondo. Carlos viveva ogni movimento come un atto di verità e condivisione. Chiunque abbia varcato la soglia di una sua sala prove ricorda il suo sguardo attento, la sua precisione elegante, la pazienza con cui sapeva guidare e la passione contagiosa che trasformava la fatica in gioia.

Ma Carlos Palacios era molto più di un insegnante: era un Maestro nel senso più completo del termine. Riusciva a vedere il potenziale dove altri vedevano solo incertezza, a trasformare il timore in forza, la rigidità in libertà. Con le sue parole e il suo esempio ha insegnato disciplina, rispetto, dedizione e amore per l’arte.

Molti dei suoi allievi ricordano come, attraverso la danza, abbia saputo offrire anche un insegnamento di vita: “Il corpo parla quando il cuore ha qualcosa da dire”, ripeteva spesso.

La sua perdita è un colpo doloroso, ma il suo lascito continuerà a vivere nei passi, nei ricordi e nei sogni di chi ha incontrato il suo cammino. Le sue lezioni continueranno a risuonare nelle sale, nelle esibizioni e nei cuori dei suoi studenti, che oggi lo ricordano con gratitudine, affetto e profonda stima.

Carlos Palacios si era formato alla Scuola del Teatro Colòn di Buenos Aires, lavorando successivamente nei teatri più prestigiosi d’Europa e ricoprendo svariate cariche, da danzatore a coreografo, da maître de ballet a Direttore artistico. Nel suo curriculum anche la direzione artistica dello storico Teatro San Carlo di Napoli. Ha dato lezioni ai nomi più prestigiosi del panorama della danza, da Carla Fracci a Luciana Savignano, Elisabetta Terabust; ha anche lavorato con Rudolf Nureyev e altri nomi eccellenti nel campo del balletto internazionale. La sua profonda conoscenza di tutti gli aspetti della danza lo ha collocato per decenni come una delle personalità più interessanti del panorama artistico. Il suo personalissimo metodo ha portato al successo molti giovani che si sono formati prendendo parte alle sue lezioni.

Carlos Palacios se ne va, ma la sua arte resta. La danza, come lui stesso insegnava, è un modo per sfidare il tempo: un gesto che continua a vibrare anche quando il corpo tace.

Ed è così che continuerà a vivere — nei movimenti, nella memoria, nell’ispirazione che ha donato al mondo. Che la terra ti sia lieve, Maestro. E che il tuo passo rimanga per sempre tra noi.

Michele Olivieri

www.giornaledelladanza.com  © Riproduzione riservata fonte: articolo di Michele Olivieri per  https://giornaledelladanza.com

mercoledì 3 dicembre 2025

Regione Toscana > Restaurato Teatro Nazionale Firenze, vi nacque Stenterello. Era chiuso dagli anni Ottanta, riaprirà da inizio 2026

ANSA  - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo oltre 40 anni torna a nuova vita il Teatro Nazionale di Firenze, già Teatro della Quarconia e del Giglio, dove debuttò la maschera di Stenterello.

È in pieno centro, dietro la Casa di Dante, e a mezzo isolato da piazza della Signoria e Palazzo Vecchio.

Il cantiere non è ancora concluso. "Abbiamo fatto l'hardware, manca il software", dice Marco Casamonti dello Studio Archea che ha curato il progetto. Un restauro andato avanti quattro anni, "l'edificio stava crollando, lavoro pazzesco, che se l'avessi saputo prima, non avrei mai fatto", ammette Casamonti. 

L'immobile, vincolato, è stato sottoposto a un lavoro di consolidamento strutturale e recupero architettonico. I solai e il tetto, compromessi, sono stati ricostruiti rispettando la geometria originaria. Particolare attenzione, inoltre, è stata dedicata al restauro di stucchi, dorature e capitelli, eseguito con materiali e metodi artigianali. 

Oltre al teatro da 300 posti, ci sono libreria-caffetteria con una sala jazz, sopra il quarto ordine dei palchi una sala per eventi e incontri, con un tetto scorrevole che apre la vista sui monumenti di Firenze. "Nello spirito rinascimentale - sottolinea Casamonti - abbiamo unito tradizione e innovazione".
    "Ma la cosa che più mi rende orgoglioso è aver evitato che diventasse una spa", ha detto con riferimento al progetto precedente che prevedeva un centro benessere con piscina. Al momento il teatro è aperto solo per eventi privati. 

"Avremo le autorizzazioni per il pubblico spettacolo penso verso gennaio - ipotizza l'architetto - perciò abbiamo deciso di fare feste private, eventi di rodaggio. Una volta ottenuto il 'pubblico spettacolo', faremo una programmazione che arriva all'estate". Poi l'obiettivo, da settembre, è affittarlo.
    "Abbiamo già delle proposte", per massimo 340 giorni l'anno, "per gli altri 25 abbiamo un'associazione culturale no profit che lo gestirà, per chi lo vorrà usare". 

Per la sindaca di Firenze Sara Funaro "è un progetto folle e ambizioso", "che non ha una valenza di business o valenza economica, bensì culturale, di recupero dal punto di vista architettonico, di valorizzazione dei grandi tesori che abbiamo nella nostra città e di conservazione delle nostre tradizioni e di un pezzo della nostra storia". Per il presidente della Toscana Eugenio Giani "negli ultimi decenni è la più grande opera di rigenerazione urbana nel cuore di Firenze".  

fonte: di Redazione ANSA    www.ansa.it   RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati       

Danza: a Roma "Les Étoiles" Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, 20 e 21 marzo 2026

Il 20 e 21 marzo 2026 torna a incantare la Capitale Les Étoiles, l’eccezionale gala ideato e curato da Daniele Cipriani, tra gli appuntamenti più attesi e celebrati del panorama coreutico internazionale. Un evento che, anno dopo anno, si conferma punto di riferimento per gli appassionati di balletto e per chi desidera immergersi in uno spettacolo di assoluta eccellenza.

Sul prestigioso palcoscenico della Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica, si esibiranno alcune delle più luminose stelle della danza mondiale. I protagonisti offriranno al pubblico due serate di emozioni rare, virtuosismi sublimi e momenti di pura magia scenica, attraverso assoli, duetti e interpretazioni che celebrano l'arte del movimento nella sua forma più alta.

Les Étoiles Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone

Sabato 21 Marzo 2026
h. 17:00 Sala Santa Cecilia

Artisti protagonisti dell’edizione 2026:

  • Bleuenn Battistoni – Opéra de Paris
  • Sergio Bernal – Sergio Bernal Dance Company, España
  • Roman Mejia – New York City Ballet
  • Tiler Peck – New York City Ballet
  • Simone Repele – Riva&Repele, Ginevra
  • Sasha Riva – Riva&Repele, Ginevra
  • Andrea Sarri – Opéra de Paris

Con la partecipazione straordinaria di:

  • Svetlana Zakharova – Teatro Bolshoi, Mosca

Un cast d’eccezione che riunisce sensibilità artistiche, scuole coreutiche e personalità provenienti da alcune delle istituzioni più prestigiose al mondo, rendendo Les Étoiles un appuntamento imperdibile per il pubblico romano e per tutti gli amanti della grande danza.

fonte: www.auditorium.com 

Libri: "Adele F." di Maria Teresa Venturini Fendi

Maria Teresa Venturini Fendi, nipote di Adele Fendi, ripercorre la storia della storica casa di moda Fendi, dalle umili origini fino alle vette dell’alta moda.

Roma, via del Plebiscito. È il 1925. Le donne hanno abbandonato bustini e corsetti, assaggiando un brivido di libertà. Adele Casagrande e il marito Edoardo Fendi aprono il loro primo negozio. 

È l’inizio di una storia familiare lunga un secolo, un percorso di lavoro artigianale che, dalla pelletteria, porterà il nome Fendi fino alle vette dell’alta moda. Adele sarà a capo di una stirpe di donne indomite come lei: le sue cinque figlie a cui passerà il testimone nel corso del tempo, sino alle future generazioni. 

Accompagnate, come Adele, da una naturale percezione del bello, saranno tra le protagoniste del Made in Italy. Dagli anni della prima giovinezza di Adele, questo libro, il primo sulla famiglia Fendi, è un misto di narrazione, mémoir, diario intimo. 

Un ritratto acceso sul filo del ricordo dell’autrice, la nipote Maria Teresa Venturini Fendi, figlia di Anna, una delle cinque ragazze di Adele. Il suo punto di vista privilegiato parte dalle immagini dell’infanzia. Maria Teresa racconta la nonna, attraverso i suoi occhi attenti di bambina, poi ragazza e adulta, cresciuta all’interno di una famiglia dove la moda e l’imprenditoria sono sempre state al centro della conversazione e della vita quotidiana. 

Ma com’era Adele? Vissuta fino al 1978, presente a se stessa fino alla fine, è stata una leader e una madre capace di far andare d’accordo cinque figlie dai caratteri profondamente diversi .Attraverso il suo vissuto, l’attenta osservazione dall’interno e ‘captando’ i tanti racconti di famiglia, l’autrice traccia il profilo di una donna libera, indipendente, controcorrente rispetto agli schemi dell’epoca, implacabile nella sua attività, intenta a voler sempre superare se stessa. 

Nel corso della sua storia, il mondo Fendi ha incrociato e attratto centinaia di artisti e celebrità: da Luchino Visconti a Karl Lagerfeld, per oltre cinquanta anni direttore creativo della maison, da Catherine Deneuve a Madonna. Attraverso racconti emotivi e fredde prese di distanza, con una scrittura veloce, incalzante, ‘fotografica’, l’autrice ritrae un mondo di donne, uno spaccato storico e sociale di quotidiane conquiste, ma anche di metamorfosi della moda. Dall’inizio del secolo scorso, la storia di Adele è l’inedito racconto di un’avventura creativa e di un percorso imprenditoriale tutto al femminile e riconosciuto nel mondo.

fonte: www.ibs.it 

Regione Emilia Romagna: venerdì 5 dicembre presentazione del libro "Quasi un secolo. Vita di Lucy Salani" nella sala Tassinari di Palazzo d’Accursio

Quasi un secolo. Vita di Lucy Salani

Venerdì 5 dicembre, a Bologna, si presenta il libro dedicato a un simbolo storico della comunità trans, che sopravvisse all’internamento nel campo di Dachau

Venerdì 5 dicembre 2025, alle ore 17:30, nella sala Tassinari di Palazzo d’Accursio a Bologna, si terrà la presentazione del libro dedicato a un simbolo storico della comunità trans locale, Lucy Salani, che visse dal 1924 al 2023 e riuscì a sopravvivere all’internamento nel campo di Dachau.
Il volume, intitolato Quasi un secolo. Vita di Lucy Salani, è edito dal Centro documentazione Pistoia ed è curato da Simone Cangelosi e Fulvia Antonelli (Archivio audiovisivo OUT-TAKES - CESD - Centro educazione e studi sulla discriminazione). 

La presentazione

I contenuti del libro vengono presentati al pubblico dalle autrici e dagli autori dei saggi che lo compongono, appartenenti a diverse associazioni:

 ANED - Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti

  • Centro documentazione Flavia Madaschi - Cassero LGBTQI+ Center

  • MIT - Movimento identità trans
  • e Archivio storico MIT;
  • Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa
  • Per il Comune di Bologna intervengono la vicesindaca, Emily Clancy, e la presidente della commissione consiliare 7 “Parità e pari opportunità”, Porpora Marcasciano.
    L’evento è realizzato nell’ambito del “Patto di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone LGBTQIA+ nella città di Bologna 2022-2026”.

    L’ingresso è libero. Per ulteriori informazioni si può contattare via email l’Archivio audiovisivo OUT-TAKES - CESD: cesd.org@gmail.com

    L’archivio

    L’Archivio audiovisivo OUT-TAKES - CESD custodisce le carte che Lucy Salani ha scelto di conservare a testimonianza della sua lunga vita. L’associazione aderisce al Sistema informativo archivistico regionale - Archivi ER e utilizza la piattaforma regionale di descrizione archivistica per l’inventariazione del fondo. Nel volume presentato i curatori hanno inteso valorizzarne in particolare la documentazione fotografica.

    Tra i soggetti che hanno contribuito alla pubblicazione ci sono il Centro di documentazione Flavia Madaschi - Cassero LGBTQIA+ Center, convenzionato con la Regione Emilia-Romagna ai fini dell’ampliamento dell’organizzazione bibliotecaria e archivistica realizzati in base alla Legge regionale 18/2000, e l’Associazione Luki Massa. Entrambi sono stati censiti di recente in Archivi ER, dove è possibile approfondire la conoscenza del patrimonio documentario che hanno raccolto e che gestiscono.

    La presentazione

    I contenuti del libro vengono presentati al pubblico dalle autrici e dagli autori dei saggi che lo compongono, appartenenti a diverse associazioni:

    Per il Comune di Bologna intervengono la vicesindaca, Emily Clancy, e la presidente della commissione consiliare 7 “Parità e pari opportunità”, Porpora Marcasciano.
    L’evento è realizzato nell’ambito del “Patto di collaborazione per la promozione e la tutela dei diritti delle persone LGBTQIA+ nella città di Bologna 2022-2026”.

    L’ingresso è libero. Per ulteriori informazioni si può contattare via email l’Archivio audiovisivo OUT-TAKES - CESD: cesd.org@gmail.com

    L’archivio

    L’Archivio audiovisivo OUT-TAKES - CESD custodisce le carte che Lucy Salani ha scelto di conservare a testimonianza della sua lunga vita. L’associazione aderisce al Sistema informativo archivistico regionale - Archivi ER e utilizza la piattaforma regionale di descrizione archivistica per l’inventariazione del fondo. Nel volume presentato i curatori hanno inteso valorizzarne in particolare la documentazione fotografica.

    Tra i soggetti che hanno contribuito alla pubblicazione ci sono il Centro di documentazione Flavia Madaschi - Cassero LGBTQIA+ Center, convenzionato con la Regione Emilia-Romagna ai fini dell’ampliamento dell’organizzazione bibliotecaria e archivistica realizzati in base alla Legge regionale 18/2000, e l’Associazione Luki Massa. Entrambi sono stati censiti di recente in Archivi ER, dove è possibile approfondire la conoscenza del patrimonio documentario che hanno raccolto e che gestiscono.

    Altre info >> QUI

    fonte: https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it 

     


    Archivio Audiovisivo OUT-TAKES - Associazione CESD Aps presentano il volume Quasi un secolo. Vita di Lucy Salani

    Intervengono:

    Emily Clancy, Vicesindaca del Comune di Bologna
    Porpora Marcasciano, Presidente della Commisisone Consiliare 7° “Parità e Pari opportunità”.

    Le autrici e gli autori dei saggi presenti nel libro
    ANED-Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti
    Centro Documentazione Flavia Madaschi - Cassero LGBTQI+ Center
    Movimento Identità Trans -MIT & Archivio Storico MIT
    Archivio Luki Massa - Associazione Luki Massa

    Iniziativa realizzata nell’ambito del Patto di collaborazione per la tutela dei diritti delle persone e della comunità LGBTQIA* 

    @ Palazzo d'Accursio - Sala Tassinari
    Piazza Maggiore 6 Bologna
     

     fonte: https://pattoletturabo.comune.bologna.it 

    Bolle, 'danzare a 50 anni? Costanza e disciplina'. In attesa di Cortina '26 torna a Genova con 'Caravaggio'

     ANSA - RIPRODUZIONE RISERVATA
    (Di Roberto Iovino) "Caravaggio è un balletto che mi ha affascinato da subito, quando lo vidi anni fa a Berlino.

    Mi aveva colpito per l'intensità della coreografia.

    Per molto tempo ne ho interpretato un inserto e poi, due anni fa, l'ho realizzato interamente a Buenos Aires. A quel punto ho deciso di portarlo per la prima volta in Italia: è, del resto un prodotto totalmente nostro, dalla coreografia alla musica, alla scenografia". 

    Roberto Bolle parla dello spettacolo che giovedì 4 dicembre (ore 20 con repliche fino a domenica) debutterà al Carlo Felice di Genova. "Caravaggio" è un balletto in due atti di Mauro Bigonzetti con le musiche di Bruno Moretti da Claudio Monteverdi. Bolle interpreterà Caravaggio, affiancato da Maria Khoreva (la Luce), Anastasia Matvienko (il Buio), Ekaterina Surmava (la Bellezza). 

    Ballerino fra i più amati, Bolle festeggia quest'anno i suoi primi 50 anni con la pubblicazione, da parte di Rizzoli, di un libro fotografico a lui dedicato: "Cinquant'anni - spiega - sono un traguardo importante, si comincia a fare qualche bilancio. E mi piaceva l'idea di raccogliere la mia storia, la mia carriera, mettendo insieme le tante fotografie che grandi fotografi mi hanno scattato nei teatri di tutto il mondo, accompagnandole con testimonianze di personalità che ho avuto il piacere di conoscere". Danzare ai massimi livelli a cinquant'anni non è facile, ma la ricetta di Bolle è "semplice": "Il segreto sta nella costanza e nella disciplina. Alimentazione ed esercizio fisico sono i cardini del benessere. Certo è difficile essere disciplinati, a volte i sacrifici pesano, ma le gratificazioni sono tali che ripagano delle fatiche e anche del dolore fisico che è inevitabile". 

    A febbraio Bolle parteciperà alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali: "E' un appuntamento emozionante e ancor più lo è per me che partecipai alla cerimonia di apertura di Torino 2006. Vent'anni dopo esserci di nuovo è veramente fantastico. 

    Non so ancora cosa farò all'Arena di Verona, prenderò parte a uno dei quadri, ma decideremo dopo aver chiuso la tournée di questo spettacolo". 

    In attività da trent'anni (il debutto nel 1995 con "Romeo e Giulietta"), Bolle ha a cuore le sorti della danza e lo ha dimostrato dando vita a una Fondazione intitolata con il suo nome: "A ottobre abbiamo lanciato un progetto in undici scuole medie dell'hinterland milanese: lezioni di danza per tutti gli studenti interessati a mettersi alla prova. Sono curioso di verificare i risultati a fine anno. E' un primo passo per sensibilizzare i giovani ad avvicinarsi alla danza. Oggi il pubblico è molto interessato al balletto, la qualità è alta, ma occorre investire per aprire nuovi posti di lavoro. Trent'anni fa le compagnie stabili erano una dozzina, ora sono quattro".  

    fonte: di Redazione ANSA    www.ansa.it   RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati      

    lunedì 1 dicembre 2025

    Cinema > Per una buona causa Macaulay Culkin torna Kevin nella casa di "Mamma, ho perso l'aereo": per proteggere sua madre in uno spot

    © Da video
    Mentre il cult sta per compiere 35 anni, l'attore è protagonista per una compagnia che si occupa di assistenza agli anziani

    Kevin McCallister è tornato, ma le sue peripezie sono maturate. La star di "Mamma, ho perso l'aereo" Macaulay Culkin è tornato a vestire i suoi vecchi panni per un’occasione speciale, in vista del 35esimo anniversario del classico natalizio. Nell'ambito della campagna pubblicitaria di Home Instead, l'attore ha ripreso il ruolo del protagonista del film, ormai cresciuto. Ma invece di difendere la sua casa da una coppia di ladri malvagi (e incompetenti), Kevin ha un nuovo obiettivo: proteggere la madre anziana dai pericoli quotidiani.

    L'attore 45enne è famoso per aver interpretato il coraggioso ragazzo che da solo respinge i ladri Joe Pesci e Daniel Stern nel film originale del 1990. Nel nuovo spot "Home But Not Alone" per Home Instead, un'azienda che fornisce assistenza domiciliare agli anziani, Kevin è più preoccupato di proteggere sua madre, Kate McCallister (Catherine O'Hara), da qualsiasi potenziale pericolo in casa. Il video inizia con Kevin che illustra il "piano di sicurezza della mamma", che prevede di avvolgere la casa con pluriball, cospargere di sale i gradini ghiacciati, eliminare i rischi di incendio e inchiodare la moquette al pavimento. Chiacchierando al telefono con uno dei suoi tanti fratelli, dice: "Sono solo preoccupato per la mamma che resta da sola, sai? E se cade o rimane bloccata dalla neve?"

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    >>> "Mamma ho perso l'aereo", reunion della famiglia McCallister dopo 30 anni

    Nel bel mezzo di un intenso lavoro di imballaggio con la carta da imballaggio, Kevin viene interrotto dal rumore spaventoso di una pala che colpisce la neve... solo per scoprire che si tratta della nipote del Vecchio Marley che sta spalando il marciapiede. Seguendo le orme del nonno, mette da parte la pala per dare a Kevin un consiglio di cui ha tanto bisogno. "Hai provato a parlarle di farsi dare un piccolo aiuto?" chiede. "Ho paura di tirare fuori l'argomento", ammette Kevin. "La parte più spaventosa è iniziare quella conversazione, almeno così lo saprai e potrai smettere di preoccuparti", gli dice lei. Poi, canalizzando un po' dell'intensa energia del nonno mentre la musica cresce, aggiunge: "Non è facile. Ma il modo in cui ci si sente riguardo alla famiglia è una cosa complicata". 

    Macaulay Culkin era già tornato nei panni di Kevin nel 2018 per pubblicizzare Google Assistant in un altro spot: nel video spiegava cosa accadrebbe se con lui ci fosse l'app di assistenza digitale.

    fonte: www.tgcom24.mediaset.it 

    Rai Play: "A modo mio – Patty Pravo" Un documentario che racconta la grandezza di un'icona della musica italiana

    Biondissima, dirompente e avanguardista. Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, è un’icona della musica italiana e ambasciatrice di uno stile eccentrico e incredibilmente riconoscibile. Con la sua voce unica, unita agli abiti sobri e spettacolari al tempo stesso, è riuscita ad ammaliare artisti e produttori, fino a conquistare il pubblico di tutto il mondo. 

    “A modo mio – Patty Pravo”, prodotto da Rai Documentari e Ballandi con il contributo di Rai Teche, in onda martedì 13 febbraio in prima serata, alle 21.20, su Rai 3, racconta la vita privata e i successi discografici di una delle voci femminili più importanti della storia della musica italiana. La storia di Patty inizia con la sua partenza da Venezia per trasferirsi a Londra. La capitale inglese è solo la prima tappa di un lungo viaggio durato oltre cinquant’anni, un percorso che l’ha portata a diventare fonte d’ispirazione per un’intera generazione di artisti contemporanei. 

    La sua storia si intreccia con quella di sessant’anni di musica italiana e internazionale e ripercorre i passi della ragazza del Piper e dell’impatto globale che il suo personaggio ha avuto nella storia della musica. L’artista torna sui luoghi della sua infanzia e si racconta, attingendo ai ricordi legati alla sua vita privata e professionale. 

    A Venezia, sua città d’origine, dove è nata e cresciuta, attraversa le calli, il Ponte dell’Accademia, si affaccia sul Canal Grande e arriva a Piazza San Marco, sorseggia un tè al Caffè Florian, contempla la bellezza barocca della Laguna, entra al Teatro La Fenice e alla Collezione Guggenheim, raccontando aneddoti e curiosità legate ai suoi successi. Rai Documentari rende omaggio a Patty Pravo con un racconto autobiografico che alterna repertorio inedito a interviste a grandi personalità come Vasco Rossi, Laura Pausini, Ornella Vanoni, Elisa, Giuliano Sangiorgi ed Enrico Ruggeri, che testimoniano l’influenza e la grandezza di un’artista eterna.

    RAI Play >>  Link documentario  

    fonte: www.rai.it  

    Libri: "50 volte bellissima. Ediz. illustrata" di Loredana Bertè

    «Ho sempre detto che la mia vita è il risultato di ciò che ho visto e vissuto. Per i miei cinquant'anni di carriera ho voluto regalarmi un album di ricordi, perché alla fine io sono anche ciò che è stato scattato e che resterà per sempre. La fotografia, come l'arte in generale, ha questo potere magico di fermare il tempo e renderlo eterno.»


    Libera, Ribelle, Iconica, Tenace, Fragile, Femminista, Rockstar, Irripetibile: cinquanta anni di grinta e carisma sul palco e nella vita attraverso le fotografie più belle di grandi fotografi italiani e internazionali di un'artista che è stata ed è ancora una vera rivoluzionaria. 

    La carriera di Loredana Bertè è iniziata nel 1974 e da subito si è rivelata all'attenzione del pubblico con Sei bellissima, il suo secondo 45 giri, che quest'anno compie 50 anni. Da allora ha collezionato successi dopo successi, fino al recente Premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo per Pazza. 

    Attraverso le immagini, alcune delle quali mai viste prima, incontriamo un'artista unica e libera, che non ha mai cantato nulla che non la rappresentasse fino in fondo e che ancora oggi è la donna simbolo della nostra rivoluzione nel costume e nella discografia: Loredana ha lanciato le mode anticipandole prima di molte star internazionali, ha creato da sola molti dei suoi look e, nonostante le prove della vita, ha continuato a guardare il mondo con curiosità e candore, tenacia e umorismo, impegnandosi a fondo contro tutti i pregiudizi e dalla parte della libertà delle idee e delle persone. 

    Loredana Carmela Rosaria Bertè è una interprete e cantautrice tra le più amate e più controverse, con una carriera costellata di moltissimi successi e collaborazioni con i maggiori artisti italiani e internazionali. La carriera di Loredana Bertè è iniziata nel 1974 e da subito si è rivelata all'attenzione del pubblico con Sei bellissima, il suo secondo 45 giri. Da allora ha collezionato successi dopo successi, fino al recente Premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo per Pazza
    Nel 2017 è uscito il libro autobiografico Traslocando. È andata così (Rizzoli) e nel 2025 un album fotografico, 50 volte bellissima (Mondadori Electa). 

    fonte: www.ibs.it