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domenica 20 dicembre 2020

Svizzera: Cambio di sesso, in futuro basterà una dichiarazione

Le persone transgender e intersessuali potranno cambiare sesso nel registro di stato civile senza passare da un giudice. Consenso dei genitori per i minori. ph. (Keystone)

In futuro, le persone transgender e intersessuali potranno più facilmente cambiare sesso nel registro di stato civile senza passare da un giudice. Oggi il Consiglio nazionale ha eliminato anche l'ultima divergenza che ancora l'opponeva agli Stati su questo progetto, che è ora pronto per le votazioni finali.

Il punto controverso tra le due Camere riguardava il cambiamento del sesso dei minorenni. Finora il Nazionale aveva sempre ribadito che ciò può avvenire senza il consenso dei genitori. Stamane la Camera del popolo - con 124 voti contro 27 e 7 astenuti - si è allineata a quella dei Cantoni prevedendo il benestare del rappresentante legale per i giovani sotto i 16 anni.

La sinistra ha ceduto "a malincuore" su questo punto. Tuttavia, ha sottolineato Nicolas Walder (Verdi/GE), seppur imperfetta, la revisione costituisce un notevole passo avanti. Consente di semplificare il cambiamento di genere allo stato civile.

Il relatore commissionale Baptiste Hurni (PS/NE) ha pure sottolineato che la misura adottata oggi non snatura il progetto. Solo pochi giovani sotto i 16 anni auspicano di cambiare sesso. Dal canto suo, l'UDC avrebbe preferito attenersi alla versione iniziale del Consiglio federale, che prevedeva invece il consenso dei genitori o dei tutori per i giovani d'età inferiore a 18 anni.

Si tratta, come ha spiegato più volte in aula la ministra della giustizia Karin Keller-Sutter, di una proposta mediana che ha anche una sua logica, giacché gli adolescenti che cambiano sesso ogni anno sono una manciata (meno di dieci), rispetto ai poco più di 200 casi registrati in media all'anno che coinvolgono perlopiù persone adulte. La consigliera federale ha difeso la necessità di un consenso da parte di genitori o del rappresentante legale, appellandosi alla protezione particolare di cui necessitano i giovani.

Il progetto governativo prevede che transessuali e intersessuali possano cambiare più facilmente sesso e nome nel registro dello stato civile mediante una semplice dichiarazione. Non devono venir richiesti né un esame medico né il rispetto di altre condizioni preliminari. Attualmente è necessario far riconoscere il cambiamento di sesso da un giudice.

Se la persona interessata è sposata, il matrimonio rimane valido. Lo stesso discorso si applica alle unioni domestiche registrate e pure i rapporti di filiazione resteranno immutati.

Il disegno non mette in questione la struttura binaria del sesso (maschile/femminile): non introduce una terza categoria di genere. Attualmente il Governo sta però valutando la possibilità di introdurla e sta redigendo in merito un rapporto in adempimento a due postulati approvati dal Parlamento.

fonte: di @Ats  www.laregione.ch

domenica 7 giugno 2020

Art Basel 2020 non si farà. Cancellata l’edizione svizzera della fiera più importante del mondo

Ad annunciarlo i vertici della azienda, che restano comunque fiduciosi circa la possibilità di aprire a dicembre a Miami Beach.
Photo: Ugo Rondinone, Unlimited, Art Basel 2019

Le avvisaglie c’erano già tutte nella lettera inviata qualche giorno fa ai Vip della fiera d’arte contemporanea più importante del mondo, Art Basel.

Il 29 maggio collezionisti e addetti ai lavori ricevevano un primo avviso, che anche se ancora con il beneficio del dubbio, lasciava poco margine di manovra: “questa settimana”, riportava la lettera, “il Consiglio Federale Svizzero ha annunciato ulteriori passi per allentare le restrizioni relative a COVID-19, come la riapertura di teatri e cinema e la messa in atto di piani per la riapertura delle frontiere all’interno dell’Europa. Dato il miglioramento della situazione circa i nuovi casi di infezione qui, speravamo che il Consiglio ci avrebbe fornito una guida riguardo ai nuovi regolamenti per eventi su larga scala, che sarebbe stato molto preziosa per noi nel valutare se e a quali condizioni potremmo organizzare la nostra fiera di settembre. Sfortunatamente, il Consiglio ha dichiarato che trasmetterà le sue decisioni su tali eventi solo mercoledì 24 giugno. Sappiamo che, come noi, ormai speravate in ​​maggiore chiarezza”.

 

ART BASEL: APPUNTAMENTO AL 2021

Poi, l’annuncio ufficiale, quasi nei giorni di giugno in cui curricularmente dovrebbe svolgersi la manifestazione in Svizzera. Art Basel, si legge sul sito, annuncia che l’edizione 2020 è stata cancellata. “Anche se ci sono segnali di speranza e i singoli paesi stanno uscendo fuori dal lockdown, la situazione internazionale resta precaria e restano molte le incertezze”.
Tanto da non poter andare avanti con l’organizzazione della fiera.
Sono infatti ancora messi in discussione, o limitati, i viaggi internazionali, ci sono ancora rischi per la salute collettiva e le regolamentazioni del governo svizzero circa questo tipo di manifestazioni ancora non sono chiare.
Crediamo dunque che la opzione migliore sia rimandare al prossimo anno e di promettere al pubblico una edizione con la qualità eccezionale ed internazionale che il mondo dell’arte si aspetta. I pensieri di Art Basel sono con coloro che hanno sofferto per questa emergenza nel mondo. Sonotempi che impongono sfide”. Aggiunge Marc Spiegler, direttore della fiera: “siamo consapevoli del fatto che le gallerie stanno affrontando sfide senza precedenti e difficoltà economiche e abbiamo sperato fino in fondo di supportare il mercato dell’arte con una fiera di successo a settembre”.
Restano aperte, nella dichiarazione del direttore, le opzioni di Miami, a dicembre 2020 e di Hong Konga marzo 2021, oltre che naturalmente le online viewing rooms, aperte dal 19 al 25 giugno con la preview dal 17 al 19 giugno 2020.

 

E MIART?

Art Basel avrebbe dovuto tenersi dal 18 al 21 giugno; lo scorso marzo è stato annunciato il rinvioa causa della pandemia da Coronavirus. Dopo l’annullamento della tappa 2020 a Hong Kong (“sostituita” da un’edizione virtuale della fiera), Art Basel aveva posticipato a settembre (dal 17 al 20).
La manifestazione si svolgerà invece dal 17 al 20 giugno 2021. Mentre Art Basel comunica il rinvio (insieme alla collaterale Design Miami), la fiera milanese miart nel frattempo difende a spada tratta le date dall’11 al 13 settembre 2020 previste sia per l’appuntamento di mercato che per la art week cittadina. Nella città italiana tra le più ferite dal Covid-19 c’è molta voglia di rinascita e anche la settimana dell’arte è molto attesa.
La cancellazione di Art Basel fa riflettere circa la possibilità di poter organizzare una fiera internazionale in un contesto così fragile e ancora a rischio. Allo stesso tempo però, e forse è un’opportunità, decade la quasi coincidenza tra le due fiere che non poteva che essere controproducente e pericolosa, almeno per Milano.
fonte:  www.artribune.com

giovedì 29 gennaio 2015

Lgbt: In Sizzera è nata una radio gay e lesbica "Vibration Gayradio" ma soltanto in Internet

SION - Il Vallese conta ormai un'emittente radiofonica "gay e lesbica": da questa settimana, Vibration Gayradio propone musica, interviste e dibattiti su internet 24 ore su 24, sette giorni su sette.
In gestazione per tre anni, il progetto è stato riattivato in vista della Gay Pride romanda che si svolgerà a Sion il prossimo 13 giugno.

IL SITO DELLA RADIO:
http://vibrationgayradio.ch/


Attualmente, il contenuto dell'emittente è composto al 90% da brani musicali, ma i servizi, i dibattiti e le interviste occuperanno progressivamente sempre più spazio, indica oggi all'ats Jonathan Ruppen, il direttore della radio locale Vibration 108, da cui è partita l'iniziativa. I programmi si rivolgono alle lesbiche, ai gay, bisessuali e transgender (LGBT), ma pure all'intera popolazione "in uno spirito di scambio e di mutua comprensione", sottolinea l'emittente in un comunicato odierno.

Vibration Gayradio "accompagnerà" lo svolgimento della prossima Gay Pride a Sion, la seconda che avrà per teatro il Cantone. La prima edizione, svoltasi nel 2001, aveva suscitato una grossa polemica, "ma da allora le cose sono cambiate", rileva Jonathan Ruppen in riferimento al messaggio lanciato lunedì scorso sulle onde della RTS dal nuovo vescovo di Sion, Mons. Jean-Marie Lovey: "ogni persona, poco importa il suo orientamento, ha diritto al massimo rispetto".

Rallegrandosi per la nascita della nuova emittente, l'organizzazione gay svizzera Pink Cross sottolinea che essa è l'unica del genere nella Svizzera romanda.
Nella Svizzera tedesca, GayRadio emette ogni domenica.
fonte Ats http://www.tio.ch/