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Si respira la vita nel leggere il nuovo libro di Delia Vaccarello dal titolo Evviva la neve. Vite di trans e transgender.
Sì, perché non si tratta di un saggio sulla situazione delle persone transessuali, ma di un narrare la loro vita e, soprattutto, la loro rinascita con quella delicatezza e meraviglia che tutti noi proviamo dinanzi alla culla di un neonato.
Il titolo è spiegato nell’epigrafe del libro:
"Faceva Freddo. I vetri erano appannati. Da lì si vedeva la strada sbiadire fino a diventare nulla. A un tratto una risata tagliò l’aria. Una di quelle risate allegre e squillanti che soltanto l’infanzia regala. Mi voltai, guardai intorno. Allungai una mano sul mio ventre. Oddio. Che brivido. Che gioia. Il gelo non c’era più. E fuori morbida cadeva la neve"(Fabianna)
Delia Vaccarello in dieci capitoli presenta varie persone, il loro vissuto, il cammino che hanno fatto per diventare quello che veramente sono: donne anche se nate come uomini; uomini anche se nati donne.
Sconcertante nella sua delicatezza e nella sua bellezza il capitolo Fai dei bei respiri profondi, bei respironi… in cui la Vaccarello racconta di un’operazione di attribuzione di sesso eseguita presso il Cattinara di Trieste. È palpabile lo stupore per la vita che nasce, di nuovo. Forse meglio dire, per la prima volta.
Un libro da leggere e diffondere.
"Evviva la neve, Vite di trans e transgender" di Delia Vaccarello,
Mondadori 2010 euro 17,50
fonte queerblog.it
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