
Il termine "transgender" nasce come termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono racchiuse dentro lo "stereotipo di genere".
Il linguaggio del Rock è da sempre lo strumento ideale per trasgredire e superare le differenze imposte dai generi sessuali.
D'altronde non poteva essere altrimenti, in un ambito culturale in cui la trasgressione e la ricerca di nuove forme d'espressione la fanno da padroni.
Le chitarre non esprimono solo vagonate di maschilismo, ma anche ambiguità e vera e propria esasperazione della diversità.
Dallo scalpore mediatico del buon David Bowie nei panni dell'inclassificabile Ziggy Stardust fino al fascino androgino di artiste come k.d. lang e Grace Jones (in foto), passando per quel simbolo di estremismo corporeo che prende il nome di Genesis P- Orridge, a voi una selezione di dischi (e una playlist di brani) nata per omaggiare quegli artisti che hanno avuto il coraggio di saltare la barricata.
Che poi Transgender e Rock non sono quasi sinonimi? Buon approfondimento.
1. David Bowie: “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spider of Mars” (1972)
2. Lou Reed: “Transformer” (1972)
3. Psychic TV: “Allegory and Self” (1988)
4. K.d. lang: “Ingenue” (1992)
5. Antony and the Johnsons: “I am Bird Now” (2005)
6. Mötley Crüe: “Too Fast For Love” (1981)
7. Elton John: “Tumbleweed Connection” (1970)
8. Grace Jones: “Portfolio” (1977)
9. Marilyn Manson: “Mechanical Animals” (1998)
10. Patrick Wolf: “Lichantropy” (2003)
fonte http://www.osservatoriesterni.it/di Marco Tonelli
Nessun commento:
Posta un commento