lunedì 20 maggio 2013

Lgbt: GAY CENTER: SCUOLA, SU MILLE INTERVISTATI IL 49% DICE DI AVERE SUBITO DISCRIMINAZIONI. SU INTERNET DA OGGI I VIDEO REALIZZATI DAGLI STUDENTI.


OMOFOBIA: UNAR E GAY CENTER IN PRIMA LINEA NELLE SCUOLE CON OLTRE 16MILA STUDENTI COINVOLTI. SU MILLE INTERVISTATI IL 49% DICE DI AVERE SUBITO DISCRIMINAZIONI A SCUOLA. SU INTERNET DA OGGI I VIDEO REALIZZATI DAGLI STUDENTI.

Sono online da oggi i video contro l’omofobia realizzati dagli studenti delle scuole superiori protagoniste del progetto anti discriminazione portato avanti dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del consiglio dei Ministri, tramite l’UNAR, Ufficio Nazionale contro le Discriminazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Gay Center al fine di contrastare il bullismo e le discriminazioni verso le persone lesbiche, gay e trans partendo dall’ambito primario dell’educazione. Il progetto ha coinvolto oltre 20 scuole ed associazioni.

In particolare in alcune scuole sono stati attivati i laboratori con gli studenti che hanno portato alla produzione di 6 campagne contro l’omofobia realizzate da ragazzi dai 14 ai 18 anni.

E’ possibile vedere i video a questo link: https://www.facebook.com/laboratoriorainbow

Nei video i ragazzi affrontano l’omofobia in molti modi, ricorrendo alla metafora sportiva con le squadre di calcio che annullano le differenze, mostrando la violenza che si esprime tra coetanei, affrontando il tema del matrimonio, trattando con delicatezza l’amore, il coming out e la scoperta della propria omosessualità.

I video potranno essere votati su internet dal 17 maggio, Giornata mondiale contro l’omofobia, fino al 3 giugno.

Successivamente saranno valutati il 4 giugno da una giuria di qualità e presentati nell’evento che si terrà presso la sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’iniziativa rientra nella ‘Strategia Nazionale dell’UNAR per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere’ ed ha coinvolto circa 16mila ragazze e ragazzi delle scuole superiori del Lazio tra cui: Liceo Socrate, Liceo Giordano Bruno, ITIS Armellini, Liceo Tacito, Liceo Chris Cappell Anzio, Istituto Magistrale Statale "Vittorio Gassman”, Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, Liceo Classico «Pilo Albertelli», Liceo Scientifico Nomentano, Liceo Classico Mamiani, Liceo Tacito, Liceo Dante Alighieri, Liceo Classico Statale Sperimentale Bertrand Russell, etc.

Nelle scuole coinvolte si sono tenuti dibattiti e iniziative di comunicazione e sensibilizzazione anche affrontando vicende complesse, come al liceo Tacito, dove proprio di recente uno dei rappresentanti di istituto era stato discriminato perché gay.

“La scuola deve essere un posto migliore per tutti – ha detto il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo – Oggi troppo spesso i giovani e anche i giovanissimi sono protagonisti di episodi di violenza e di discriminazione, sia come vittime che come aggressori, come risulta sia dal nostro servizio Gay Help Line 800-713-713, sia da nostre ricerche effettuate nelle scuole. La scuola è quindi il primo luogo dove agire e intervenire in modo concreto parlando alle ragazze e ai ragazzi. Questo progetto è all’avanguardia in Italia perché lo fa attraverso l’interazione e la partecipazione dei più giovani. “

Secondo un’indagine realizzata dal Gay Center e T6- cooperativa, nell’ambito di un progetto europeo nelle scuole, che ha coinvolto in Italia oltre mille studenti, quasi tre persone LGBT su 4 hanno subito forme di discriminazione o di pregiudizio durante la loro vita. Il contesto più spesso nominato dagli intervistati è la scuola (il 49% degli intervistati che hanno subito forme di discriminazione o pregiudizio dichiarano di essere stati discriminati a scuola), seguito dalla famiglia (42%), dai bar e locali (33%) e dai media ed internet (30%). Gli uomini gay citano più spesso la scuola come luogo di discriminazione (43% degli intervistati gay), mentre le donne lesbiche citano la famiglia (37% delle intervistate lesbiche). In generale, le persone transgender e gli uomini gay e bisessuali sembrano essere più spesso vittime di discriminazioni delle donne lesbiche e bisessuali.

Gli studenti appaiono abbastanza consapevoli delle difficoltà incontrate dalle persone LGBT: il 55% degli studenti intervistati pensano che le persone gay e lesbiche siano discriminate in Italia.

I contesti che secondo loro sono meno gay-friendly sono il loro quartiere (65% degli studenti), la loro scuola (59%) nonché le associazioni che frequentano (59%), le attività dopo-scuola e il loro gruppo di amici (58%). Al contrario, i contesti considerati come maggiormente gay-friendly sono Internet (44% degli studenti), la casa (37%) e i bar o locali che frequentano (26%).
fonte Gay Center | Ufficio Stampa

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