giovedì 27 dicembre 2012

Giovane trans arrestata in Kuwait per la campagna di moralità contro il popolo Lgbt

Cresce il numero di persone transessuali uccise nell'ultimo anno.

Caso di transfobia in Kuwait, nella città di Salmiya.
Una giovane ragazza trans (descritta dalle autorità come “ragazzi con abiti da donna”) è stata arrestata lo scorso venerdì, 21 dicembre 2012.


Una storia che è stata resa nota e pubblica da poco e che, ovviamente, ha indignato le associazioni Lgbt che, da tempo, si battono per i diritti degli omosessuali.

Ma cosa è successo di così “grave” da “meritare” (?!?) l’arresto? Vi spieghiamo l’assurda vicenda dopo il salto.

Due poliziotti dello Special Task Force stavano pattugliando le strade della città quando si sono accorti di qualcosa di sospetto, ordinando ad un’auto di fermarsi per un controllo.
E così, quella che sembrava essere una giovane donna, in realtà, si è scoperto essere un ragazzo che vestita abiti femminili (parole riportate dagli agenti).

La trans ha opposto resistenza all’arresto, insultando i due poliziotti e chiedendo l’aiuto della madre che è corsa in pochi minuti in soccorso della figlia.
A quel punto, tutte e due sono state condotte in centrale e poste in stato di fermo.

Con loro, salgono così a quota sedici, le trans arrestate dalla polizia negli ultimi tempi.
L’accusa ovviamente non esiste anche perchè la giovane stava semplicemente guidando la sua auto per le strade. Ma queste azioni sono state effettuate a causa di una “campagna di moralità” attivata proprio per ostacolare e impedire la libertà Lgbt nel paese. Carcere e multa sono, infatti, tra i deterrenti usati dalle forze dell’ordine.
fonte http://www.queerblog.it da Alberto Graziola

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