venerdì 26 novembre 2010

Lgbt Televisione "Vieni via con me" Elenco di Emma Bonino Susanna Camusso e Laura Morante sul corpo delle donne: Video


Vieni via con me ha tenuto gli italiani incollati allo schermo della tv. L’intervento del ministro Emma Bonino, insieme al Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso e all’attrice Laura Morante, ha portato alla ribalta la questione della femminilità e del corpo delle donne.

Dopo che la scorsa settimana, il diritto alla vita a Vieni via con me ha raccolto la testimonianza di Mina Welby, questa volta Fabio Fazio presenta un elenco delle cose che passano sul corpo delle donne e a leggerlo è stato il vice presidente della Camera Bonino che, in giacca rossa, ha suscitato un lungo applauso del pubblico.

“Il corpo della donna è un campo di battaglia [...] in Afganistan ma anche da noi – esordisce il ministro. Le donne sono di qualcuno, per definizione, perchè se no il comandamento direbbe non desiderare la donna d’altri?”.

Argomento su cui Emma Bonino ha discusso è stato anche l’aborto, o meglio il diritto di scegliere: “E’ sbagliato parlare di diritto all’aborto, si tratta del diritto di diventare madri per scelta”. Secondo l’elenco, la procreazione assistita è un atto d’amore. Nel mirino, le restrizioni a cui le donne del medio Oriente devono sottostare, imposte dagli uomini e dalla religione che essi rappresentano: “Non esiste alcun capo di vestiario maschile che copra integralmente un uomo da capo a piedi”.

E non poteva mancare un riferimento alla più stretta attualità, con Ruby Rubacuori, sexy marocchina del Bunga Bunga con Berlusconi, da lui definita “nipote di Mubarack”. La Bonino, infatti, dice: “Chissà se esiste davvero una nipote di Mubarack, ma esiste una signora Mubarack in prima fila per la lotta contro le mutilazioni genitali femminili”. Insieme alla moglie del presidente egiziano, molte first lady hanno lanciato un appello al mondo dove queste barbarie sono ancora permesse e metterle così al bando.

Mutilazioni genitali, ma anche mutilazioni nei diritti fondamentali della persona, laddove le donne musulmane in Italia devono comunque subire le violenza casalinghe dei padri e dei fratelli che possono decidere della vita e della morte delle loro donne.

Il vice presidente della Camera ha ricordato che in Italia la situazione era simile, con il diritto all’onore abolito nel 1981 secondo cui un uomo poteva uccidere una donna se riteneva di essere stato ferito nell’onore e ricevere una pena irrisoria. “Nasciamo pari e moriamo dispari – ha detto in conclusione Emma Bonino, e ha ricordato.

Una signora ha scritto le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è così difficile” ha concluso con un sorriso.

Il Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso ha letto invece i pensieri delle donne che lavorano e ha dato voce alle donne invisibili perchè fanno i lavori più umili. Ha dato parola alle badanti straniere che nascondono lauree e master per poter avere il permesso di soggiorno; a tutte quelle donne che scendono a compromessi pur di mantenere il lavoro.

E chi meglio della Camusso può tracciare un ritratto delle donne super specializzate che non aspettano altro che andarsene lontano dall’Italia per potersi esprimere al meglio. E poi le mille conquiste e le mille ansie che la società ci ha messo addosso, laddove per un colloquio ci si preoccupa di essere abbastanza carine e giovani e non più che preparate per il ruolo. “Abbiamo conquistato il diritto di sentirci uguali nel lavoro essendo differenti, ha affermato con forza.

Felice il giorno in cui non dovrò conquistare niente più. Staranno meglio anche gli uomini”. E in ultimo Fazio ha presentato un elenco giunto via mail e composto da Arabella Soroldoni, una 22enne di Milano e intitolato “Elenco delle cose che le donne non vogliono mai più sopportare”.

L’interpretazione di Laura Morante ha messo in scena le paure delle donne, da quella di uscire appena fa buio all’avere paura di un marito geloso e violento.E poi le mille restrizioni:
“Non poter indossare un abito corto sui mezzi pubblici.
Essere molestata in metropolitana.
Sentir dire di essere stata molestata perchè si indossava un abito corto.
Essere licenziata perchè si vuole avere un figlio.
Non trovare lavoro perchè si è brutte.
Non trovare lavoro perchè si è troppo giovani.
Non trovare lavoro perchè si è troppo vecchie.
Essere stuprata, molestata e insultata.
Vedere le donne rappresentate sempre come veline o come escort.
Essere considerata intelligente quindi pericolosa.
Essere considerata bella, quindi stupida”.
Anche stavolta Vieni via con me ci presenta verità inconfutabili.
Purtroppo per noi donne.
fonte donna.fanpage.it

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