lunedì 25 febbraio 2013

Lgbt Pordenone: “Caro amico ti scrivo…” Nasce la biblioteca gay


Un’intera sezione di libri di cultura omosessuale nella Biblioteca civica di una città tradizionalmente cattolica come Pordenone.

Forse nemmeno Italo Corai, omosessuale pordenonese attivista per i diritti civili morto due anni fa, avrebbe mai sperato tanto.

Era stato al suo funerale che i moltissimi amici avevano promesso di proseguire la sua battaglia contro la discriminazione degli omosessuali.

Un impegno che arriverà al traguardo sabato 2 marzo – alle 18 nella sala conferenze della Biblioteca di Pordenone – con l’inaugurazione della sezione di libri di “cultura omosessuale” dedicata allo stesso Corai. Oltre 400 volumi donati dal defunto che negli ultimi dieci mesi sono stati catalogati, indicizzati e accolti in una sala della biblioteca del Comune.

La scelta di accettare la donazione e di predisporre una specifica sezione aveva sollevato l’estate scorsa non pochi malcontenti in città.

«Si tratta di opere scritte da autori omosessuali come Sandro Penna o Pier Paolo Pasolini – aveva spiegato Giacomo Deperu, vicepresidente dell’Arcigay Fvg – in modo tale che chi sarà interessato ad approfondire la cultura omosessuale potrà leggere testi che non sono per forza solo trattati di psicologia».

Opere letterarie e in quanto tali universali, scritte da poeti e letterati che hanno dovuto affrontare anche la discriminazione.
E Deperu ora è soddisfatto: «È un’operazione contro la paura a dimostrazione della maturità non solo del Comune di Pordenone, ma dell’intera società civile pordenonese».

Oltre che per la discussione sui diritti civili, l’appuntamento di sabato sarà anche occasione per una riflessione sulla cultura e la letteratura omosessuale in occasione della presentazione del romanzo “Cani randagi” (edito da Rai Eri) di Roberto Paterlini, vincitore del premio La Giara 2012, intervistato da Gian Mario Villalta (direttore artistico di Pordenonelegge) e da Francesco Gnerre (giornalista, studioso del rapporto tra letteratura e omosessualità nel Novecento).
fonte Il Gazzettino via http://www.arcigay.it/

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