sabato 11 maggio 2013

Lgbt: AGEDO compie 20 anni, impegno partì da Milano, oggi 20 sedi, festa domani 11 maggio nei giardini di Villa Singer dalle 15 fino alle 19


Venti sedi aperte in tutta Italia in 20 anni, da compiere proprio domani nei giardini di Villa Singer: la festeggiata è Agedo, l'associazione di genitori di omosessuali che invita tutta la città ad un pomeriggio di confronto sui passi fatti e su quelli ancora da fare.

Per arrivare dove? All'accettazione delle persone omosessuali: il primo obiettivo è sempre stato questo, fin da quando, proprio da Milano, Agedo ha mosso i primi passi offrendo a mamme e papà di omosessuali e ai loro figli un luogo sia fisico che culturale in cui ritrovarsi.

Per domani il luogo scelto è meraviglioso, in piazza Piccoli Martiri la Villa è un lusso avvolto nel verde: lì, dalle 15 fino alle 19 ci sarà l'occasione per brindare alle conquiste fatte in tutto il Paese grazie ad una attività capillare dei genitori stessi di omosessuali.


Le maggiori problematiche sono legate alla mancanza di rispetto per gay, lesbiche e trans e alle discriminazioni conseguenti, ma tante anche le iniziative che con il tempo hanno volto lo sguardo ai genitori spesso spaventati e pieni di dubbi per l'omosessualità dei propri figli.

Agedo in questi anni ha investito anche nel futuro, entrando nelle scuole con conferenze e corsi di formazione, ha girato due documentari sbarcati anche all'estero - "Nessuno uguale, adolescenti e omosessualità" e "2 volte genitori" - pubblicato numerosi libri. Proprio da un libro è nata tra l'altro Agedo, come racconta una delle fondatrici, Paola Dall'Orto, nel sito.

"A quell'epoca, intervistando alcuni genitori per il libro 'Figli diversi', che ho scritto con mio figlio Giovanni, mi resi conto del fatto che, per la prima volta, noi genitori potevamo comunicarci la storia delle nostre famiglie senza temere di essere fraintesi, condannati o, nella migliore delle ipotesi, compatiti - spiega - abbiamo così conosciuto quanto liberatorio e rassicurante fosse sapere di poter condividere una realtà che fino a quel momento pensavamo appartenesse ad altri, mai a noi.

Su consiglio di mio figlio Giovanni, che conosceva la realtà degli altri Paesi, abbiamo capito quanto fosse importante che anche in Italia se ne creasse una simile". Una intuizione che oggi sta cambiando la vita a migliaia e migliaia di persone.
fonte (Omnimilano.it)http://milano.repubblica.it/

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