martedì 21 maggio 2013

Lgbt Siena: Un protocollo per il il corretto trattamento giornalistico delle informazioni in ambito di omofobia e transfobia


È stato promosso da Arci e Movimento Pansessuale Arcigay dell’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni
Trattare con la massima attenzione le informazioni che riguardano le persone LGBTQI (lesbica, gay, bisessuale, transessuale, queer, intersessuale) ed eventuali episodi discriminatori legati a ragioni di omofobia e transfobia, nel rispetto dei diritti inalienabili di ciascun individuo, compreso l’orientamento sessuale.

E’ questo l’obiettivo principale del protocollo promosso e sottoscritto in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia (17 maggio) Arci provinciale di Siena, Movimento Pansessuale Arcigay e le testate giornalistiche della provincia senese: quotidiani, radio, tv e portali web.
Il protocollo si inserisce inoltre, tra le azioni dell’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni, conta sul patrocinio della Provincia di Siena ed è stato salutato positivamente anche dal Prefetto di Siena, Renato Saccone.

Il protocollo.
Il protocollo richiama i dettati deontologici presenti nella Carta dei Doveri del giornalista - con particolare riferimento al dovere fondamentale di rispettare la persona e la sua dignità senza alcuna discriminazione legata a razza, religione, sesso, condizioni fisiche e mentali e opinioni politiche - e i principi contenuti nella Carta di Treviso, che disciplina i rapporti tra informazione e infanzia.
Su queste basi, il testo prevede alcune regole essenziali da rispettare nel trattamento di informazioni e fatti che riguardano persone LGBTQI, tenendo conto delle conseguenze che dichiarazioni superficiali e non corrette possono provocare verso queste stesse persone.

Il protocollo prevede, in particolare, l’utilizzo di termini giuridicamente appropriati e non lesivi della dignità personale; la diffusione di informazioni precise e corrispondenti alla realtà, senza distorsioni per motivi discriminatori; la tutela di persone vittime di atti di omofobia e transfobia che scelgono di parlare con i giornalisti, senza consentirne l’identificazione della persona, e il coinvolgimento delle professionalità dei soggetti promotori per poter fornire l’informazione in un contesto chiaro e completo, che guardi anche alle cause dei fenomeni.

I sottoscrittori. Il protocollo ha raccolto l’adesione convinta delle testate giornalistiche presenti sul territorio provinciale senese: per la stampa, Il Corriere di Siena e La Nazione; per le radio, Antenna Radio Esse, Radio Siena, Radio Rosa e Radio3Network; per le tv, Canale 3 Toscana, Siena Tv e Teleidea; per i portali web, Il Cittadino Online, Ok Siena, Sienafree.it, Sienanews e Valdelsa.Net.

Le dichiarazioni. “Da diversi anni - affermano Giovanni Bacaro e Serenella Pallecchi presidenti, rispettivamente, del Movimento Pansessuale Arcigay Siena e dell’Arci provinciale di Siena - le nostre due associazioni promuovono iniziative di sensibilizzazione sui temi dell’omofobia e della transfobia.
Quest’anno, in occasione della Giornata Internazionale su questi temi, abbiamo voluto proporre qualcosa che andasse oltre quanto fatto finora.
Il protocollo presentato stamani è il primo passo di un percorso teso a coinvolgere sempre di più tutta la comunità, invitando a un confronto serio sul rispetto dei diritti delle cittadine e dei cittadini omosessuali e transessuali, troppo spesso giudicati e additati per il loro orientamento sessuale sulla base di pregiudizi e luoghi comuni infondati e spesso offensivi.
La ‘diversità’ è un valore aggiunto e un elemento di crescita della nostra società. Non è un limite o, peggio ancora, un ostacolo alle libertà individuali e per far capire questo un aiuto fondamentale viene dal mondo della comunicazione.
Siamo molto soddisfatti della grande adesione riscontrata dai mezzi di informazione della provincia di Siena e a ognuno di loro va il nostro ringraziamento per il supporto concreto che ci daranno nell’affrontare in maniera corretta il tema dell’omofobia.
Il nostro intento è quello di proseguire questo rapporto di collaborazione dove il protocollo è solo un punto di partenza per future azioni e campagne dedicate al contrasto dell’omofobia e della transfobia”.

“Il territorio senese - commenta Simone Bezzini, presidente della Provincia di Siena - ha una vocazione storica alla promozione dei diritti di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione, e la sottoscrizione di questo protocollo è un ulteriore passo importante in questa direzione. In un momento sociale particolare come quello attuale, non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia verso fenomeni discriminatori e continueremo il nostro impegno per garantire a ogni persona il rispetto dei diritti inalienabili riconosciuti anche dalla Costituzione italiana”.

“La firma di questo protocollo da parte di tutti i mezzi di informazione della provincia - aggiunge Simonetta Pellegrini, assessore alle pari opportunità della Provincia di Siena - rappresenta un’azione molto importante per sensibilizzare i cittadini sul rispetto delle persone e dei loro diritti. L’amministrazione provinciale in questi anni ha stimolato e supportato l’attivazione di percorsi nelle scuole tesi a riconoscere e a promuovere il rispetto reciproco tra i ragazzi e a prevenire e contrastare fenomeni di omofobia e omobullismo. Continueremo a lavorare su questi temi contando sul lavoro che farà sul territorio lo sportello dell’Osservatorio provinciale contro le discriminazioni, attraverso attività di sensibilizzazione e di riflessione che sta già attivando e, da adesso, anche attraverso il protocollo e il supporto dei media che veicolano ogni giorno le informazioni”.

Il protocollo è stato salutato positivamente anche dal Prefetto di Siena, Renato Saccone. “Ho accolto volentieri l'invito ad assistere alla presentazione di questo protocollo per testimoniare l'impegno dello Stato contro ogni forma di discriminazione e perché sono convinto che il linguaggio della cronaca quotidiana debba essere sempre rispettoso della dignità delle persone e, per quanto possibile, attento e oggettivo nella narrazione dei fatti”.
Fonte: Ufficio Stampa ARCI provinciale di Siena

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