lunedì 18 dicembre 2017

Lgbt: La valorizzazione delle differenze. Inclusive Mindset, una nuova piattaforma per le aziende. Di Marco Buemi

Le organizzazioni nazionali ed internazionali, che investono nelle politiche di diversità ed inclusione nel mondo del lavoro, negli ultimi anni hanno fatto passi in avanti sia in termini di risorse investite che di incisività nell’attuazioni delle politiche elaborate. Il concetto di gestione delle differenze nasce negli Stati Uniti negli anni ‘60 e solo dagli anni ’90 in poi ha cominciato a diffondersi prima in Europa e poi successivamente anche in Italia. 

 

Il Diversity Management può essere definito come "un approccio diversificato alla gestione delle risorse umane, finalizzato alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo, in grado di favorire l'espressione del potenziale individuale e di utilizzarlo come leva strategica per il raggiungimento degli obiettivi organizzativi" (Barabino, Jacobs e Maggio). Ma cosa significa questo in termini pratici per i cittadini, ma soprattutto per i lavoratori e per le organizzazioni pubbliche o private, e perché ormai è diventato indispensabile adottare politiche del lavoro inclusive?


Sin dagli anni ‘80, in seguito alla crescita dei flussi migratori, al processo di globalizzazione e all'internazionalizzazione dei mercati, i cittadini, i lavoratori e le aziende hanno dovuto relazionarsi con stakeholder e utenze eterogenei, e ciò ha comportato una variazione sostanziale nella composizione della forza lavoro. Le strutture stesse delle città in cui viviamo, ormai sempre più multiculturali, favoriscono la contiguità fra diverse appartenenze (territoriali, etniche, culturali e religiose) e diversi sistemi simbolici e valoriali.
Per questi motivi, oggi la sfida per le organizzazioni, pubbliche e private, è duplice: da un lato, è necessario che esse riconsiderino la vita lavorativa delle risorse impiegate al loro interno e i servizi offerti ai lavoratori; dall'altro è necessario adattare gli aspetti relazionali, sociali ed economici delle organizzazioni stesse in funzione di nuovi valori quali inclusione, creatività ed innovazione attraverso la creazione di nuove modalità di gestione delle risorse umane fondate sulle specificità dei singoli individui e la comprensione della differenza che contraddistingue le varie tipologie di soggetti attivi, in modo da dare avvio ad una modalità di gestione più partecipativa e inclusiva.

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fonte: Marco Buemi per http://obiettivo-sostenibile.blogautore.espresso.repubblica.it/

Lgbt: Trans, cambio di sesso e di nome in una volta sola: sconfitta la burocrazia



Il tribunale torinese accetta una rivoluzione che dimezza i tempi e soprattutto i costi

 Cambiare nome e sesso per via chirurgica, in un colpo solo. Da oggi anche a Torino si potrà farlo, lo afferma una sentenza del tribunale piemontese che ha riconosciuto ad Andrea, il nome è di fantasia, l'autorizzazione all'operazione e alla modifica dei documenti, con il passaggio del nome dal maschile al femminile o viceversa, in contemporanea. Una rivoluzione che dimezza i tempi della burocrazia, e anche i costi per le persone trans, che era arrivata in tutta Italia, ma non a Torino dove gli avvocati specializzati in questo tipo di cause non avevano mai ottenuto questo provvedimento.

A quanto si apprende dagli ambienti di Palazzo di Giustizia nessuno di loro lo aveva mai neppure chiesto: “I legali che hanno sempre gestito queste pratiche in città sostenevano che il tribunale non avrebbe mai seguito questo orientamento e così a quanto pare non presentavano la doppia domanda – racconta Cathy La Torre, avvocata e attivista Lgbt - O almeno così ci ha detto il giudice in sede di udienza, affermando che il Tribunale non aveva alcuna preclusione ad uniformarsi a una giurisprudenza più favorevole alle persone trans che così risparmiano tempo e soprattutto denaro”.

Una vicenda piuttosto grave perché questi legali sono quelli a cui si appoggia il CiDiGem, il centro disturbi identità di genere dell’ospedale Molinette di Torino che si occupa di tutte le persone che vivono nella non corrispondenza fra il proprio sesso biologico e quello psicologico, tanto da voler modificare aspetto e genere: “L'impressione è che nessuno mostrasse molto interesse ad abbassare onorari e spese di procedura. Considerate che invece di pagare doppio, ovvero due distinte cause, in questo modo si paga una solo procedura” continua Latorre.

I costi della pratica finora sono stati attorno ai 4.500 euro, mentre con la nuova sentenza la causa scendono enormemente: “Si riducono enormemente anche i tempi perché prima si arrivava a 4 anni dall'inizio del procedimento al cambio dei documenti” aggiunge l'avvocata. La giurisprudenza infatti consentiva da tempo ai non operati di cambiare nome, mentre per chi voleva fare anche l'operazione erano necessari due procedimenti, uno per l'intervento chirurgico e uno per i cambi nei documenti: “La prima causa l'ho fatta un paio d'anni fa a Modena, ma nel frattempo erano arrivate sentenze simili in tutta Italia – spiega La Torre – Mancava solo Torino dove tutti dicevano che non si potesse fare per un orientamento del tribunale. Oggi però scopriamo che più che un orientamento del tribunale forse si trattava di un interesse degli avvocati, mentre in questo tipo di cause il faro che orienta noi avvocati dovrebbe essere svolgere bene il nostro lavoro con onorari che non impediscano alle persone trans di agire il proprio diritto ad avere in tempi ragionevoli il cambio dei documenti e l'autorizzazione all'intervento. Questa sentenza lo dimostra”.

Il presidente del collegio del tribunale, Cesare Castellani, e il giudice estensore Marco Carbonaro, nella sentenza spiegano infatti che “nulla osta all'accoglimento della domanda di autorizzazione al trattamento medico-chirurgico per l'adeguamento dei propri caratteri sessuali al sesso maschile e alla contemporanea rettifica del nome, visto che da molti anni la parte è conosciuta così al mondo esterno. Ora ci aspettiamo che il Cidigem e i colleghi che seguivano gli utenti del Cidigem agiscano di conseguenza - conclude l'avvocata - Provando che l'interesse è quello di tutelare pienamente persone che già subiscono discriminazioni quotidiane a causa della loro transizione”.

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mercoledì 15 novembre 2017

Lgbt: Politiche di pari opportunità e stereotipi di genere nei media italiani e scandinavi. Di Marco Buemi


In una società consumistica la pubblicità ed il marketing contribuiscono a definire e formulare i sogni, i desideri, le idee e le motivazioni degli individui. Se vogliamo costruire una società in linea con gli interessi dei cittadini e dai forti valori sociali, è cruciale affrontare il tema della pubblicità e dei media sensibilizzando i cittadini su uno dei valori più importanti: l'uguaglianza di genere. (In foto a Stoccolma - Spazio riservato per immagini di donne nude e ritoccate)

Finché l'immagine delle donne e degli uomini rimarrà limitata a degli stereotipi, o a meri oggetti di desiderio, sarà impossibile raggiungere una concreta uguaglianza dei sessi.

 A tal fine, risulta utile chiedersi in che modo la pubblicità, le notizie, e i principali strumenti di comunicazione influenzano e incrementano il divario di genere e come sensibilizzare il pubblico ad una visione consapevole delle problematiche legate a tale questione. In questi giorni a Roma, al Macro di Testaccio, è stato organizzato dall'agenzia di comunicazione sociale "Sulle Ali" un Festival dedicato alle donne e alla violenza di genere  “Signori e Signore… ingresso libero dalla violenza”, quattro giorni dedicati a teatro, fotografia, arte, cinema, spettacoli, laboratori e convegni per sensibilizzare al grande problema sociale ma anche economico e sanitario della violenza sulle donne. I dati che emergono dall’ultimo rapporto Istat e presentati all’audizione del 27 settembre scorso alla Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere ci dicono che è del 31,5% la percentuale delle donne fra i 16 e i 70 anni che hanno subito violenza fisica e sessuale nella loro vita. Il 10,5% di queste hanno un’età compresa fra i 25 e i 34 anni, e 4 su 10 sono le donne che hanno subito vessazioni psicologiche a cui sono seguite le violenze. Una dei workshop più interessanti, alla quale ho avuto il piacere di partecipare, insieme ad altri giornalisti di radio, televisione e carta stampata, è stata quella in cui si è analizzato e discusso l’importante ruolo dei media nel trattare temi riguardanti la violenza sulle donne e di come essi possano influire nella creazione di una cultura sessista. A che punto sono arrivate in Europa e, soprattutto, in Italia le politiche tese ad arginare tale fenomeno, e come si possono porre limiti ad una stereotipazione latente che plasma e modella i sistemi cognitivi e valoriali della popolazione? Nella fattispecie, il mio intervento ha analizzato la diffusione di pubblicità sessiste in Italia e la differenza tra il nostro paese ed i paesi nordici, grazie al fatto di aver studiato e lavorato in Svezia per l'Ombudsman contro le discriminazioni.
Uno spunto di riflessione ce lo dà la recentissima pubblicazione del rapporto 2017 del World Economic Forum (WEC) sul Global Gender Gap che stabilisce una classifica dei paesi più virtuosi sulla parità di genere in quattro aree fondamentali: economia, politica, salute e formazione. Secondo il rapporto del WEC nel 2017, l'Italia perde ben 32 posizioni rispetto al  2016 dove si trovava al 50° posto, e 41 posizioni rispetto al 2015 dove si trovava al 41° posto, collocandosi nel 2017 all'82esimo posto su 144 paesi analizzati.
Global Gender Gap Report 2017 - Italy

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fonte: Marco Buemi per http://obiettivo-sostenibile.blogautore.espresso.repubblica.it/

Lgbt: "Favola" il film di Sebastiano Mauri in concorso al Torino Film Festival 35

Favola, commedia surreale diretta da Sebastiano Mauri, sarà presentanta in concorso alla 35esima edizione del Torino Film Festival.


La commedia fantastica Favola, diretta dallo scrittore ed artista Sebastiano Mauri, sarà presentata nella sezione After Hours alla 35esima edizione del Torino Film Festival. Il film, una produzione Palomar con la collaborazione di Rai Cinema, è interpretato da Filippo Timi, Lucia Mascino, Luca Santagostino, Sergio Albelli e Piera Degli Esposti.

Favola è una commedia fantastica e surreale che affronta l’attualissima tematica dell’identità attraverso un’estetica sfarzosa e sorprendente. Siamo negli States degli anni Cinquanta: Mrs. Fairytale, il cui cognome è già tutto un programma, trascorre le sue giornate in una gabbia dorata tra barboncini impagliati, tè corretti al whisky, minacce d’imminenti invasioni aliene e peccaminose lezioni di mambo.
Nella meravigliosa e sfarzesca dimora di Mrs. Fairytale, che si scambia ricette e segreti con l’intima amica Mrs. Emerald, prendono corpo, si realizzano e s’infrangono sogni e aspirazioni: ciascun personaggio è libero di essere ciò che vuole, ma dietro la patina dorata e scintillante si nasconde una realtà ben diversa. Favola è l’adattamento cinematografico dell’omonima versione teatrale scritta e messa in scena dallo stesso Filippo Timi nel 2011.

Lgbt: A Torino la Trans Freedom March sabato 18 novembre


In occasione del Transgender Day of Remembrance (TDoR), il giorno dell’anno in cui si ricordano le vittime transessuali uccise nel mondo e oggetto di violenze e discriminazioni, il Coordinamento Torino Pride organizza per sabato 18 novembre a Torino, la Trans Freedom March, con il patrocinio di Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte e Città di Torino.
"Con questo appuntamento vediamo le istituzioni, associazioni, i privati insieme contro i maltrattamenti e le discriminazioni subiti dalle persone vittime di transfobia – spiega l’assessora regionale alle Pari Opportunità, Monica Cerutti - La Trans Freedom March rappresenta l’occasione per sottolineare l’importanza del principio di autodeterminazione".

Durante la presentazione dell’evento, che si è tenuta il 9 novembre nel Palazzo della Regione Piemonte, sono intervenuti oltre all’assessora Monica Cerutti, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, l’assessore alle Pari opportunità di Torino, Marco Giusta, il coordinatore di Torino Pride, Alessandro Battaglia, la rappresentante dello sportello Maurice GLBTQ, Monica De Giorgis.
Da parte di tutti l'invito a partecipare il 18 novembre alla marcia che si svolgerà nel pomeriggio per le strade del centro di Torino, con partenza alle ore 16,30 da piazza Vittorio.
"Le celebrazioni però non sono nulla se non sono accompagnate da fatti concreti. Ne voglio segnalare quattro: quest'anno abbiamo chiesto ai sindaci dei Comuni capoluogo di ospitare gratuitamente il manifesto della #TransFreedomMarch; abbiamo istituito per i dipendenti della Regione Piemonte il tesserino identificativo “consono al genere d’elezione”; stiamo rafforzando il CIDIGEM – Centro Interdipartimentale Disturbi d’Identità di Genere che si trova presso la Città della Salute di Torino; stiamo, grazie alle leggi regionali 4 e 5 che sono state approvate l'anno scorso, progettando azioni concrete che riguardano l'inserimento e il reinserimento lavorativo. Oltre alla sensibilizzazione le istituzioni devono mettere in campo politiche" - ha concluso l'assessora Monica Cerutti.
Sempre il 18 novembre, al mattino si terrà il convegno organizzato dalle associazioni che si occupano di violenza contro le donne e dal Sevizio LGBT della Città di Torino sul tema della transfobia e della violenza contro le donne.
Tra gli eventi collaterali anche la mostra “Tra le Nuvole - Elovun el Art”, progetto fotografico realizzato da Paola Arpone e Georgia Garofano, allestito a Torino sotto i portici di piazza Castello, di fronte al Palazzo della Regione. L’esposizione, declinata in nove cartelli per altrettanti spunti di riflessione, si muove su due linee narrative differenti, quella dei ritratti allegorici, e quella informativa.
Informazioni dettagliate sul programma della giornata
Alessandra Quaglia
alessandra.quaglia@regione.piemonte.it
fonte:  http://www.regione.piemonte.it/

mercoledì 4 ottobre 2017

Drusilla Foer: L'icona di stile, cantante e attrice, dal 5 ottobre su SKY UNO HD come giudice di STRAFACTOR

DRUSILLA FOER L'icona di stile, cantante e attrice,
dal 5 ottobre su SKY UNO HD come giudice di STRAFACTOR,
dal 29 novembre riporta in scena il suo recital ELEGANZISSIMA, 
per la direzione artistica di Franco Godi


a MILANO, Teatro dal Verme (29.11), TORINO, Teatro Colosseo (6.12), 
BOLOGNA, Teatro Il Celebrazioni (13.12), ROMA, Audit. Parco della Musica (16.12), 
FIRENZE, Teatro Niccolini (29, 30 e 31.12), BARI, Teatro Palazzo (3.02)


 Il suo primo video, I WILL SURVIVE, reinterpretazione della hit di Gloria Gaynor presente nel recital, è online sul suo canale Youtube ufficialhttps://www.youtube.com/DrusillaFoer


Mentre sta per cominciare la sua nuova avventura televisiva come giudice della nuova edizione di Strafactor dal 5 ottobre su Sky Uno HD, Drusilla Foer, la carismatica icona di stile, riporta in scena il suo recital “Eleganzissima” in un tour che fino alla primavera 2018 la vedrà protagonista nei teatri delle principali città italiane.  Prima tappa il 29 novembre prossimo al Teatro Dal Verme di Milano. Gli appuntamenti successivi sono il 6 dicembre al Teatro Colosseo di Torino, il 13 al Celebrazioni di Bologna, il 16 all'Auditorium Parco della Musica a Roma. A questi seguirà una tripla rappresentazione al Teatro Niccolini di Firenze, il 29, 30 e 31 dicembre e una singola al Teatro Palazzo di Bari il 3 febbraio 2018. I biglietti per le date di Milano, Torino, Bologna e Roma sono in vendita nel circuito Ticketone, mentre Bari e Firenze sono al momento in vendita attraverso il sito e la biglietteria dei rispettivi teatri.

Da oggi inoltre è online sul canale ufficiale Youtube dell'artista, https://www.youtube.com/DrusillaFoer, il nuovo brano "I Will Survive", il primo video musicale ufficiale di Drusilla Foer, che interpreta in una nuova chiave la hit portata al successo da Gloria Gaynor e ritenuta comunemente un inno al divertimento. Il video è visibile a questo link: http://bit.ly/Dru_IWillSurvive .

Il brano fa naturalmente parte di" Eleganzissima", il recital scritto e interpretato da Drusilla Foer, che racconta, in un'alternanza di humour sagace e di malinconia commovente, aneddoti tratti dalla propria vita straordinaria, vissuta fra l'Italia, Cuba, l'America e l'Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. In "Eleganzissima", essenziali al racconto biografico sono le canzoni dello spettacolo, che Drusilla interpreta dal vivo accompagnata dai suoi musicisti: il Maestro Loris di Leo al pianoforte, che ha curato anche gli arrangiamenti dello spettacolo, Nico Gori ospite speciale al clarinetto e al sax, Ettore Bonafè al vibrafono e percussioni e Nico Vernuccio al contrabbasso. La direzione artistica è di Franco Godicompositore per la pubblicità, per la tv e per il cinema fin dagli anni '60, scopritore e artefice dell'hip hop di successo in Italia dagli anni '90 in poi, qui in veste di produttore con la sua Best Sound e infine sul palco per un cameo alla chitarra.


In scaletta, oltre alla già menzionata "I Will Survive", troviamo brani di autori estremamente vari, come lo è l'andamento emotivo del recital: si va da Lelio Luttazzi a Jobim, passando attraverso le indimenticabili canzoni di Amy Winehouse, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, David Bowie, Don Backy, fino a perle più nascoste come "Vucchella" di Tosti/D'Annunzio o un brano dalla voce del primo Novecento milanese Milly, ognuno legato a episodi specifici della vita avventurosa di Madame Foer.


Drusilla Foer, originaria toscana, è da tempo un'icona di stile: si è già fatta notare nel 2012 al cinema con Ferzan Özpetek in "Magnifica Presenza" e in televisione con Serena Dandini per "The Show Must Go Off" su La7. E' stata fotografata fra gli altri da Mustafa Sabbagh, considerato fra i venti fotografi contemporanei più importanti, in una mostra a Lei dedicata "Itinere", all’Aria Art Gallery di Firenze nel 2016. Ha posato come installazione all’interno di Maraveé Corpus a Udine, collettiva di grandi artisti internazionali come David LaChapelle e Cindy Sherman. Ha posato per lo stilista e designer Alessandro Gaggio, indossando i gioielli che in giugno 2016 sono stati esposti al Museo Bellini di Firenze accompagnati dalle sue foto. Personaggio irriverente e antiborghese, si è spesso prestata a sostegno di cause sociali per lei importanti: ha quindi posato per un calendario a favore di Anlaids nel 2013, mentre nel 2016, nell'ambito del WeWorld Film Festival, ha aderito alla special night benefica "Fare Bene Fa Bene" dedicata alle Donne di Merito e organizzata da The Circle, l'associazione internazionale fondata da Annie Lennox. Ha partecipato con un brevissimo estratto di "Eleganzissima" all'edizione 2017 dei "Diversity Media Awards", che si sono tenuti a fine maggio all'Unicredit Pavillion di Milano. Alla serata, presentata da Fabio Canino e Carolina di Domenico, in onda su Real Time TV (can 31 DT e on demand sul sito), hanno preso parte personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo e dell'impegno sociale come Paola Turci, Ermal Meta, Oscar Farinetti, Gino Strada, J-Ax, Malika, Antonio Ornano, Gino&Michele, La Pina, Roberto Vecchioni, Francesco Merlo, Ilaria Dallatana e tantissimi altri. Anche in questa occasione, Drusilla ha ricevuto moltissimi complimenti per l'intensità e l'eleganza dell'esibizione dal vivo e ha riscosso grande interesse per il suo spettacolo teatrale.

"Eleganzissima" è stato rappresentato al teatro La Limonaia di Sesto Fiorentino e ha debuttato nel 2016 in anteprima nazionale per due settimane al Teatro Franco Parenti di Milano. Visto il grande successo e l'unanime apprezzamento di pubblico e critica, lo spettacolo è stato richiesto da altri teatri, nei quali si è presentato in versione deluxe, leggermente modificato e arricchito da una live band al gran completo. Dopo una straordinaria doppia replica al Politeama Pratese con 2000 persone, è andato in scena nell'aprile 2017 per 3 serate acclamatissime a Barcellona, all'interno della rassegna "Aria di Primavera" dedicata al teatro italiano. Durante l'estate 2017 il recital ha conquistato anche gli spettatori dell'Estate Fiesolana e del Teatro Grande La Versiliana e dall'inverno 2017 è in un tour teatrale che toccherà varie città.

Sito web: https://drusillafoer.com               
FB: Drusilla Foer
Instagram drusillafoer
fonte:  Ufficio stampa: pantarei 3.0 - photo Serena Gallorini

domenica 17 settembre 2017

Lgbt: "Florence Queer Festival" A Firenze la cultura queer protagonista per la 15° edizione dal 26 settembre al 1° ottobre al Cinema La Compagnia

Diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci appuntamento settembrino per la quindicesima edizione del Florence Queer Festival che si terrà nella cornice del Cinema La Compagnia.

Anche quest'anno torneranno i film del concorso, nazionale,VideoQueer pensato per raccontare l’universo gay, lesbico, bisex e transgender, organizzato dal Florence Queer Festival con il sostegno della Regione Toscana e dell'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Firenze. 



Una giornata al femminile da segnare in agenda quella dimercoledì 27 settembre dove sarà possibile vedere una super anticipazione sul documentario di in fase di lavorazione su Caterina Bueno, firmato da Francesco Corsi prodotto da Kiné in collaborazione con l'Istituto De Martino e l'Associazione Culturale Bueno, oltre all'appena passato alla berlinale documentario Chavela firmato da Catherine Gund e Daresha Kyiche sarà proiettato alla presenza della cantante Ginevra di Marco.Domenica 1° ottobre, in collaborazione con il Festival Internazionale di Cinema e Donne, Femminista della canadese Fougère: road movie, viaggio nel cuore del femminismo globale,dalla Turchia al Portogallo.
Apertura del FQF che guarda all'Asia con il debutto cinematografico di Jennifer Reeder, Signature move, ottanta minuti di una commedia allo stesso tempo divertente e riflessiva che racconta la storia di una avvocata di Chicago di origine pakistana divisa tra la sua cultura di origine, la madre che la vorrebbe sposata, ed il suo essere lesbica ed appassionata di wrestling.
Proiezione realizzata in collaborazione con Firenzen Suomi-Seura (Associazione Culturale Italo-finlandese di Firenze) per la sera di sabato 30 settembre con Tom of Finland del regista Dome Karukoski. In scena la vita e l'opera di una delle figure più influenti e celebrate della cultura gay del ventesimo secolo, Touko Laaksonen conosciuto con la firma di “Tom of Finland” per i suoi disegni omo-erotici.
Tra le anteprime italiane da non perdere Abrazame como antesdella costaricana Jurgen Ureña, ispirato al romanzo di Tatiana Lobo, Candelaria casuale, racconta la storia di Veronica, l'attrice Jimena Franco, donna transgender che lavora come prostituta in un piccolo sobborgo della capitale del Costa Rica. Jewel's Catch One di Fitz, storia di Jewel Thais-Williams, imprenditrice e attivista di "The Catch", la più antica discoteca di proprietà nera in America. CCH Pounder voce narrante di questo viaggio visivo e musicale evidenziato da interviste esclusive con Sharon Stone, Thelma Houston, Madonna, Sandra Bernhard, Thea Austin e Bonnie Pointer. The book of Gabrielle di Lisa Gornick, commedia che segue una scrittrice alle prese con una guida sul sesso dal titolo “How to do it”.
Per i film italiani segnaliamo dal nostro programma Temporary Queens: Regine dal tramonto all'alba di Matteo Tortora, che sarà presente in sala, dedicato all'arte delle drag queen. 

Andrea Meloni sarà a Firenze per presentare il suo lavoro Ne avete di finocchi in casa? indagine di come il cinema nostrano ha trattato, in un clima prettamente omofobo, la figura dell'omosessuale. Ironico e pungente va ad intervistare i protagonisti di quella stagione cinematografica da Banfi, ai Vanzina a Leo Gullotta.


Anticipazioni sul Queer Books appuntamento con la letteratura a tematica tutte le sere alle 19,30 ad ingresso libero, in saletta MyMovies (Cinema La Compagnia, via Cavour 50r).
Apertura il 26 settembre con Vittoria Schisano e il suo racconto autobiografico,  edito da Sperling&Kupfer, “La vittoria che nessuno sa”. Ospiti il 28 settembre Luca Baldoni insieme aMarco Simonelli, Lino Centi, Fabio Dobrilla e Francesco Gnerre pronti a presentare al pubblico fiorentino il numero speciale della rivista francese Inverses dedicato all'Italia. Inversessi occupa da 15 anni di omosessualità nella letteratura e nelle arti da una prospettiva internazionale e comparata, e sarà l'occasione di affiancare questo spaccato con la presentazione della seconda edizione, ampliata, dell’antologia “Le parole tra gli uomini”.
Obiettivo aperto sul progetto fotografico di Antonio Mocciola e Mariagiovanna Grifi Addosso. Le parole dell'omofobia”, che saranno alla Compagnia assieme all'attivista gay Andrea Giuliano per il pomeriggio del 29 settembre.  Sui corpi nudi di uomini e donne il giornalista Antonio Mocciola ha scritto 111 frasi omofobe tratte dall'ampio repertorio di politici, ecclesiastici e personaggi pubblici vari. Frasi gravissime, perché amplificate dai media, che hanno contribuito all'isolamento sociale di tante persone e dato fiato al bullismo verso tanti giovanissimi.
Gli ultimi due appuntamenti in occasione del Florence Queer Festival saranno con Margherita Giacobino e il suo romanzo “Il prezzo del sogno” e, serata di chiusura, con Francesco Magiacapra e Willy Vaira con il romanzo  “Il numero uno. Confessioni di un marchettaro”, storia di avvocato diventato prostituto.
Il Queer Book sconfina anche nell'autunno inoltrato con altre due date ospiti della Libreria IBS/Il Libraccio di via Cerretani: “Volevo essere bionda” di Veronica Barsotti (6 ottobre ore 18) e  “Oroscopo 2018” di Simon&theStars (17 novembre ore 18).
Da segnare in agenda le tre date con i Queer Focus, anche questi ad ingresso gratuito e sempre al Cinema La Compagnia. Un weekend di approfondimenti su tematiche specifiche, vere e proprie lezioni, inizio alle ore 11, con Luca Locati Luciani e Andrea Meroni  (venerdì 29 settembre, Le regine della Notte. Il Queer Clubbing nel cinema), Gianluca Meis ( sabato 30 settembre, Paolo Poli. Un morso educato), Enrico Salvatori(domenica 1°ottobre, Culture queer in Italia 1957-2017)
Accompagneranno il Florence Queer Festival due mostre. La prima a cura di Alessandro LussuLocandine impazzite, immersione nell'universo queer del cinema d'autore a partire dagli anni Settanta, e Tom of Finland Memorabilia a cura di Luca Locati Luciani, immagini dei disegni omo-erotici che hanno reso famoso Touko Laaksonen.

Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos - Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo della Regione Toscana.

Biglietti cinema Compagnia:
I LUOGHI DEL FESTIVAL
La Compagnia via Cavour, 50r
IBS+Il Libraccio via de’ Cerretani, 16r tel. 055 287339
Infoline: Ireos: 055 216907 MusicPool: 055 240397
fonte:  comunicato stampa Florence Queer Festival

mercoledì 5 luglio 2017

Lgbt: Marina Abramović a Palazzo Strozzi. Nel 2018 la prima retrospettiva italiana a Firenze

 
Dopo Ai Weiwei e Bill Viola, la figura scelta dall’istituzione fiorentina per la grande retrospettiva annuale dedicata all’arte contemporanea è Marina Abramović. Annunciata anche la riesecuzione dal vivo di alcune sue celebri performance.


 Il contemporaneo è – ormai – di casa a Firenze. Nella stessa settimana in cui il Forte di Belvedere e altre 8 sedi espositive cittadine hanno accolto le oltre 100 opere di artisti italiani selezionate per la mostra YTALIA. Energia Pensiero Bellezza. Tutto è connesso, in una lunga intervista concessa all’edizione toscana de La Repubblica Arturo Galansino ha fatto luce sugli appuntamenti in arrivo nell’istituzione che dirige. 

A emergere con forza sono i nomi di Marina Abramović e di Carsten Höller, con il quale precisa Galansino “stiamo lavorando per realizzare, quanto prima, un progetto per Palazzo Strozzi: sicuramente non si tratterà di un’installazione “spot”, ma di un’operazione inserita in una vera e propria mostra site specific”. Già confermata invece, la “straordinaria retrospettiva”sull’artista originaria di Belgrado, al via il 21 settembre 2018, prima in Italia, seconda in Europa, seguendo quella al Moderna Museet di Stoccolma. Resa possibile con il suo diretto contributo, la mostra costituirà l’occasione per riunire a Firenze oltre 100 opere, realizzate nell’arco temporale che dagli anni Settanta arriva fino ai giorni nostri. 

Così come avvenuto nel processo intrapreso con Bill Viola in occasione di Rinascimento Elettronico, ancora aperta fino al 23 luglio prossimo, anche in questo caso Galansino ha voluto sottolineare il legame dell’artista con l’Italia e, in particolare, con la città di Firenze. “Qui”, ha precisato ancora nell’intervista nell’edizione locale del quotidiano La Repubblica, “ha prodotto diversi video ed è stata protagonista di varie mostre, ma non aveva mai avuto una monografica completa. La nostra ripercorrerà la sua carriera dagli esordi alle grandi produzioni, mettendo al centro proprio il rapporto col nostro Paese. Ci saranno sicuramente dei re-enactment, ma lei stessa verrà a Firenze e con ogni probabilità riserverà al pubblico qualche sorpresa.”

DAL ‘500 FIORENTINO ALLE UTOPIE RADICALI FINO ALL’ITALIA DEL DOPOGUERRA
Dopo lo stop del mese di agosto, intanto, da settembre Palazzo Strozzi accoglierà Il Cinquecento a Firenze. Da Michelangelo a Vasari, attesa mostra che chiude il ciclo dei tre appuntamenti curati da Carlo Falciani e Antonio Natali. Dopo la retrospettiva del 2010 su Bronzino e l’acclamata Pontorno e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della Maniera del 2014, il duo curatoriale questa volta si è focalizzato su una “eccezionale epoca culturale e di estro intellettuale”, segnata dalla Controriforma del Concilio di Trento e dal mecenatismo di Francesco I de’ Medici. Esattamente un anno prima della monografica su Marina Abramović, il piano nobile di Palazzo Strozzi accoglierà quindi oltre 70 opere di Michelangelo, Bronzino, Giorgio Vasari, Rosso Fiorentino, Pontormo, Santi di Tito, Giambologna e Bartolomeo Ammannati.

Da ottobre 2017, negli spazi underground della Strozzina verrà inoltre ricostruita, per la prima volta in maniera ampia e unitaria, la stagione delle avanguardie radicali. Curata da Pino Brugellis, Gianni Pettena e Alberto Salvadori, e in parte anticipata da appuntamento compreso nel palinsesto dell’Estate Fiorentina, la mostra Utopie Radicali renderà omaggio alle esperienze che si susseguirono tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, tra cui 999, Archizoom, Superstudio, Ufo, Zzigurat. Riflettori ancora puntati sul Novecento a partire dal 16 marzo 2018, con l’apertura di Nascita di una nazione.

 Dopo l’esperienza di Da Kandinsky a Pollock, questo nuovo appuntamento a cura di Luca Massimo Barbero ricostruirà gli scenari artistici italiani del secolo scorso attraverso i lavori, tra gli altri, di artisti Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto.
fonte: di Valentina Silvestrini per http://www.artribune.com

Lgbt: Libri "Strade di notte" di Gajto Gazdanov

Strade di notte «Un libro che vi porterete dietro per tutto il resto della vostra vita» 
«The Guardian»

Traduzione di Claudia Zonghetti
Un tassista russo vaga per le strade buie della Parigi degli anni Trenta. È una Parigi misera e splendida, popolata da un sottobosco di personaggi ai margini: nobili decaduti, filosofi alcolizzati, emigrati afflitti da manie di persecuzione, prostitute che imparano la professione da frequentatrici del demi-monde finite in disgrazia. Sono animali notturni, le mille sfaccettature della disperazione umana. Incontri fugaci regolati dal caso, compagni di viaggio con cui condividere un pezzo di strada nell’inevitabile cammino verso la morte. Il tassista osserva, ascolta e si lascia trascinare nelle loro tragiche, insulse esistenze per sfuggire alla solitudine che lo attanaglia e all’amara consapevolezza della vacuità della propria vita, una vita priva di legami e di futuro, una vita da esule, da eterno viaggiatore in terra straniera. Sullo sfondo di questo pellegrinaggio senza meta aleggia lo spettro della grande Russia, patria perduta e rimpianta, della quale in queste pagine si respira tutto il fascino malinconico.

Un romanzo cupo e toccante che ha molto di autobiografico: Gajto Gazdanov trascorse gran parte della vita in Francia, dove si guadagnava da vivere svolgendo i lavori più umili, fra cui quello di tassista notturno. Considerato una delle voci più interessanti dell’emigrazione russa, definito un Nabokov senza Lolita e paragonato a un Proust che si fa tassista, oggi è un vero e proprio classico moderno.

«Un libro che vi porterete dietro per tutto il resto della vostra vita».
«The Guardian»

«Il narratore compone un affresco coi lembi di biografie alla deriva. Pianta i suoi poveri sui marciapiedi dai bordi di zinco, ce li mostra confusi dall’allucinazione delle burrasche della Storia, e ci lascia col desiderio di conoscere i loro destini. È lì che tocchiamo l’arte dello scrivere».
«Le Figaro Littéraire»

«Se Proust fosse stato un tassista russo a Parigi negli anni Trenta…».
«L’Express»
fonte:  https://fazieditore.it/

Lgbt: Gianni Versace al Museo Archeologico di Napoli, mostra per l’artista a 20 anni dalla scomparsa

Il Museo Archeologico di Napoli ospiterà la mostra dedicata a Gianni Versace con esposizione di abiti ed oggetti dello stilista.

Il 13 luglio 2017 si inaugurerà la mostra “Dialoghi/Dissing – Gianni Versace Magna Grecia Tribute” al Museo archeologico di Napoli dedicata al celebre stilista nel ventennale della sua scomparsa.

La mostra-evento sarà aperta al pubblico dal 14 luglio fino al 20 settembre ed ospiterà non solo la collezione privata di abiti e gli oggetti di Versace raccolti negli anni da Antonio Caravano, ma anche opere di altri artisti come ad esempio le tre sculture di Marcos Marin, opere di Manuela Brambatti, Bruno Gianesi, Marco Abbamondi e Ilian Rachov e l’abito olfattivo creato dall’azienda partenopea Mansfield.

Il fil rouge che legherà tutti questi oggetti è il rapporto tra Gianni Versace e la Magna Grecia, concetto che si estenderà all’idea di moda, di linguaggio della moda e della storia.

La Fondazione Versace, inoltre, nel giorno del ventennale della morte dello stilista, organizzerà una cena di gala di beneficenza presso il complesso turistico Averno Damiani per raccogliere fondi per la Fondazione Operation Smile Italia onlus presieduta da Santo Versace, fratello dello stilista.

Informazioni sulla Mostra di Gianni Versace  
dal 14 luglio al 20 settembre 2017
Museo archeologico Nazionale di Napoli, Piazza Museo 19
fonte:  www.napolike.it

giovedì 8 giugno 2017

Teatro: Drusilla Foer è "ELEGANZISSIMA" a BOLOGNA, all'ESTATE FIESOLANA e alla VERSILIANA

Dopo l'anteprima al Teatro Franco Parenti nel 2016,
Drusilla Foer torna in scena con il suo recital "Eleganzissima" 


Tre prestigiosi appuntamenti estivi a Bologna, all'Estate Fiesolana e alla Versiliana,
ad anticipare il tour che da ottobre la porterà nei teatri delle principali città italiane.

  Mercoledì 21 giugno - Bologna, Teatro Testoni - Gay Pride
Mercoledì 12 luglio - Fiesole (FI), Teatro Romano - Estate Fiesolana
Martedì 8 agosto - Marina di Pietrasanta, La Versiliana
Drusilla è stata presente in TV per i Diversity Media Awards 2017,  su Real Time

Drusilla Foer, la carismatica icona di stile, torna in scena nel suo recital "Eleganzissima" per 3 appuntamenti esclusivi della stagione musical teatrale estiva in Italia: lo spettacolo, che ha già riscosso un grande successo alla sua prima nazionale al Teatro Franco Parenti di Milano nel 2016, sarà il 21 giugno al Teatro Testoni di Bologna, in occasione del Gay Pride, il 12 luglio al Teatro Romano di Fiesole (FI) per l'Estate Fiesolana e l'8 agosto sul palco della Versiliana a Marina di Pietrasanta.

A questi, seguirà un vero e proprio tour teatrale per la stagione 2017-2018, che toccherà le principali città italiane a partire da ottobre e che verrà annunciato in dettaglio nei prossimi mesi.

Nel frattempo, Drusilla ha partecipato con un brevissimo estratto del suo spettacolo all'edizione 2017 dei "Diversity Media Awards", che si sono appena tenuti all'Unicredit Pavillion di Milano. La registrazione della serata, presentata da Fabio Canino e Carolina di Domenico e alla quale hanno preso parte personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo e dell'impegno sociale come Paola Turci, Ermal Meta, Oscar Farinetti, Gino Strada, J-Ax, Malika, Antonio Ornano, Gino&Michele, La Pina, Roberto Vecchioni, Francesco Merlo, Ilaria Dallatana e tantissimi altri, andato in onda il 7 giugno dalle 21.10 su Real Time (canale 31 del digitale terrestre).

In "Eleganzissima" il racconto, le canzoni e la musica, rigorosamente dal vivo, creano un flusso unico e inscindibile di eleganza e spirito che hanno rari riferimenti nel mondo teatrale, se non - forse - l'irraggiungibile Paolo Poli o la musa di Almodovar Rossy de Palma. Lo spettacolo è recentemente andato in scena per 3 repliche di grande successo a Barcellona, all'interno della rassegna "Aria di Primavera" dedicata al teatro italiano, nel cui cartellone figurava anche "Io Sono Misia" con Lucrezia Lante Della Rovere.

Protagonista di "Eleganzissima" è Madame Foer, che racconta, in un'alternanza di humour sagace e di malinconia commovente, aneddoti tratti dalla propria vita straordinaria, vissuta fra l'Italia, Cuba, l'America e l'Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile.

Essenziali al racconto sono le canzoni, legate a quei momenti di vita, che Drusilla interpreta dal vivo, accompagnata dai suoi musicisti: il Maestro Loris di Leo al pianoforte e Nico Gori (elemento fisso nel quartetto di Stefano Bollani fra gli altri) al clarinetto e al sax, ai quali, nella versione deluxe dello spettacolo che è in scena a Fiesole e alla Versiliana e abitualmente in tour, si aggiungono Ettore Bonafè al vibrafono e percussioni, Nico Vernuccio al contrabbasso e Massimo Signorini alla fisarmonica.

In scaletta troviamo brani di autori estremamente vari, come lo è l'andamento emotivo del recital: si va dalla "Canzone dei Vecchi Amanti" che Franco Battiato e prima di lui Patty Pravo hanno ripreso da Jaques Brel, al Charlie Chaplin di "Smile", interpretato da Nathalie Cole, passando attraverso le indimenticabili canzoni di Amy Winehouse, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, David Bowie, Don Backy, fino a perle più nascoste come "Vucchella" di Tosti/D'Annunzio o un brano dalla voce del primo Novecento milanese Milly, senza tralasciare la personalissima rilettura dell'inno dance di Gloria Gaynor "I Will Survive". Ognuno di questi è legato a episodi specifici della vita avventurosa di Madame Foer.

"Eleganzissima" è scritto e diretto da Drusilla Foer medesima, con la direzione artistica di Franco Godicompositore per la pubblicità, per la tv e per il cinema fin dagli anni '60, scopritore e artefice dell'hip hop di successo in Italia dagli anni '90 in poi, qui in veste di produttore con la sua Best Sound e anche sul palco per un breve cameo alla chitarra.

Drusilla, originaria toscana, è da tempo un'icona di stile: si è già fatta notare nel 2012 al cinema con Ferzan Özpetek in "Magnifica Presenza" e in televisione con Serena Dandini per "The Show Must Go Off" su La7. E' stata fotografata fra gli altri da Mustafa Sabbagh, considerato fra i venti fotografi contemporanei più importanti, in una mostra a Lei dedicata "Itinere", all’Aria Art Gallery di Firenze nel 2016. Ha posato come installazione all’interno di Maraveé Corpus a Udine, collettiva di grandi artisti internazionali come David LaChapelle e Cindy Sherman. Ha posato per lo stilista e designer Alessandro Gaggio, indossando i gioielli che in giugno 2016 sono stati esposti al Museo Bellini di Firenze accompagnati dalle sue foto. 

Personaggio irriverente e antiborghese, si è spesso prestata a sostegno di cause sociali per lei importanti: ha quindi posato per un calendario a favore di Anlaids nel 2013, mentre nel 2016, nell'ambito del WeWorld Film Festival, ha aderito alla special night benefica "Fare Bene Fa Bene" dedicata alle Donne di Merito e organizzata da The Circle, l'associazione internazionale fondata da Annie Lennox.

Sito web: https://drusillafoer.com               
 FB: Drusilla Foer             Instagram drusillafoer
 Fonte: comunicato stampa

Lgbt: A Firenze Lindsay Kemp a Pitti Uomo con un workshop, una mostra e uno spettacolo al Museo Novecento

Ospite fuori del comune per il 92/o Pitti Immagine Uomo: l’artista inglese Lindsay Kemp sarà all’Istituto Europeo di Design dal 12 al 15 giugno per un workshop ispirato al teatro Kabuki e alle stampe artistiche giapponesi l’ukiyo-e, del periodo Edo, tra il XVII e il XIX secolo. 

Il workshop coinvolgerà 40 studenti del gruppo IED, provenienti dalle 9 sedi nel mondo, che sotto la guida di Kemp e la supervisione di Giovanni Ottonello, Art Director IED, creeranno i costumi per l’evento, con tessuti e prodotti provenienti da aziende del territorio comasco e toscano.  

La performance finale – che coinvolgerà alcuni interpreti di Kemp (Daniela Maccari e Alessandro Pucci) e Lindsay Kemp stesso come protagonista – andrà in scena il 15 giugno nel suggestivo Chiostro del Museo Novecento di Firenze (ingresso su invito). Gli studenti coinvolti nella realizzazione dei costumi prenderanno parte all’evento indossando le proprie creazioni.

Lo spettacolo conclusivo sarà un evento semi-improvvisato e irripetibile. Kemp e i danzatori evocheranno la figura di Okuni, fondatrice del kabuki, che interagirà con i giovani designer-modelli-cortigiane. Ad accompagnare il maestro dal vivo sarà Joji Hirota, acclamato musicista giapponese che per anni ha lavorato con Kemp e duetterà con lui attraverso percussione, flauto e canto, in una fusione tra antica tradizione e avanguardia contemporanea.

Negli stessi giorni sarà allestita presso la sede di IED Firenze (Via M. Bufalini 6r) una mostra dei disegni su seta realizzati da Kemp, destinata a diventare itinerante.

Dagli anni settanta Lindsay Kemp e la Lindsay Kemp Company hanno suscitato meraviglia e talvolta dato scandalo in ogni parte del mondo, con un incrocio eterodosso di stili, mescolando teatro e danza, tradizione e sperimentazione. David Bowie è salito per la prima volta su un palcoscenico proprio con la compagnia di Kemp che gli ha insegnato a muoversi e a trasformarsi e fu Kemp a dirigere lo Ziggy Stardust show.

La magia degli spettacoli di Kemp ruota sempre intorno al suo personalissimo carisma come interprete: ballerino, attore senza parole, ipnotista, maschera ironica e inquieta, Kemp è sempre stato un artista spontaneamente poliedrico, ispirato da Lorca o Fellini, da Mick Jagger o Isadora Duncan, da Mirò o Mozart, Flamenco, Espressionismo o Butoh, e ispiratore di generazioni di creatori di ogni tipo.

Ora verso la fine dei suoi personali anni Settanta, Lindsay Kemp è cittadino della Toscana. 
Vive e lavora a Livorno. Non smette mai la sua danza della vita, della creazione e del contatto col pubblico. Non smette mai di sognare e di trasportare i suoi collaboratori e spettatori nei i suoi sogni. Come fa in questo unico onirico “Kemp Dreams Kabuki Courtesans”.
Info: IED Firenze Via Bufalini 6/r 50122 Firenze | Tel 055 29821 | www.ied.it/firenze
Fonte: di Roberta Manetti per https://www.firenzepost.it