martedì 20 gennaio 2015

Lgbt: A Roma da sabato Cinecittà apre al pubblico un nuovo e permanente percorso

Oltre 120 titoli di film che sono stati realizzati dal 1937 agli anni ‘90, otto nuovi ambienti dedicati ai periodi storici fondamentali del cinema italiano e internazionale a Cinecittà: è Girando Cinecittà, la nuova mostra ospitata negli storici studi di Cinecittà che racconta 70 anni di storia del cinema, dagli anni ’30 fino ai ’90, attraverso i generi più importanti e significativi che hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo: i grandi film delle origini, il drammatico periodo della guerra e del neorealismo che ne seguì, l’arrivo delle produzioni statunitensi e il fenomeno del divismo, fino ai spaghetti western.
Il nuovo percorso espositivo così diventa una mostra permanente che viene aperta al pubblico da sabato 24 gennaio.
Info: www.cinecittastudios.it
fonte http://insideart.eu

Lgbt Dublino: Il monologo della famosa drag queen irlandese Panti Bliss: «Ho 45 anni e non sopporterò ancora»

La miglior risposta alla disinformazione è la controinformazione. Ed è per questo che non potrebbe esserci miglior risposta al convegno omofobo organizzato da Regione Lombardia che il discorso pronunciato al TEDx di Dublino da Panti Bliss.

La celebre drag queen irlandese ha preso spunto da un dettaglio apparentemente insignificante che tanto insignificante poi non è: due gay non possono tenersi mano nella mano con spontaneità perché il loro primo pensiero sarà irrimediabilmente quello di valutare i rischi che il gesto comporterà.
Magari lo faranno, ma non sarà più lo stesso perché la naturalità e l'intimità del momento è già stato intaccato.
«È solo una piccola cosa -dice- ma ci sono un sacco di piccole cose che le persone lgbt devono sopportare e che alle altre persone sono risparmiate».

Da questa semplice considerazione avrà inizio un viaggio nel mondo dell'omofobia, un sentimento negato e spesso racchiuso dietro fantasiose scuse. Che si rivendichi di voler "difendere" la famiglia o che si prospetti la fine della società civile, i veri motivi sono spesso riconducibili ad un'immagine che è ben impressa nelle menti di chi non vuole accettare i gay.

L'intelligenza e la chiarezza dell'intervento è stato premiato da una standing ovation dell'intera sala, testimonianza di un monologo di una ventina di minuti che vale veramente la pena vedere e diffondere.
Fonte: http://gayburg.blogspot.com/

domenica 18 gennaio 2015

Lgbt: Rimini, oggi manifestazione contro l'omofobia: il cuoco partecipa con un messaggio

Domenica è il giorno della manifestazione di solidarietà (organizzata da Arcigay "Alan Turing" di Rimini con lo sportello "Nuovi diritti" della CGIL di Rimini) al cuoco vittima di omofobia.

Il cuoco ha contattato l'Arcigay e inviato un testo che verrà letto durante la manifestazione, alla quale inoltre hanno aderito l'On. Emma Petitti, assessore regionale alle pari opportunità, CGIL Rimini, UIL Rimini, Nadia Rossi (Consigliere regionale e ex assessore pari opp. comune di Rimini), Fabio Pazzaglia (Consigliere comunale di Rimini, promotore delibera su registro unioni civili), Federazione prov. Sinistra Ecologia e Libertà Rimini, UAAR Rimini, ANPI sez. Rimini, CSA Grotta Rossa Rimini, Carmelina Fierro (Consigliera di Parità della Provincia di Rimini), Comune di Santarcangelo di Romagna, Carlo Mazzocchi (Consigliere comunale di Rimini).

"In questi giorni di scontro su questi temi - scrive in una nota Marco Tonti Presidente Arcigay "Alan Turing" Rimini - con il convegno omofobo che si è tenuto sabato a Milano in cui il governatore della Lombardia Maroni ha definito le migliaia di contestatori "quattro pirla" e con il sindaco di Milano Pisapia indagato per non aver annullato le trascrizioni dei matrimoni gay, è importante che le istituzioni, l'informazione, la popolazione civile rilancino con forza queste battaglia di civiltà contro l'omofobia e per il rispetto di tutti i cittadini e di tutte le famiglie".
fonte http://www.altarimini.it/

Lgbt: Milano, in migliaia in piazza per chiedere #ugualidiritti

È stata una grande festa, un momento con cui ricordare alle istituzioni che esistono varie forme di famiglie e che tutte meritano pari digita.

Così la società civile ha risposto al convegno della Regione Lombardia che, confermando ogni ipotesi, era incentrato su una redefinizione della famiglia in un ottica di esclusione di tutto ciò che rientra nella loro visione di "famiglia tradizionale".

Si è iniziato con un minuto di silenzio per tutte le vittime di omofobia e transofobia, proseguendo poi con canti, risate e riflessioni. Insomma, un clima di festa che poco ricorda i toni da guerra civile utilizzati dagli organizzazioni del convegno che hanno persino blindato mezza città per essere certi che nessuno potesse avvicinarsi a loro.

Ma in fondo forse nessuno ne avrebbe avuto motivo, dato che nella contrapposizione fra una piazza che rivendica uguali diritti ed un palazzo che propone privilegi per i presenti, non è difficile presumere a chi darà ragione la storia. Ancor più se si considera come decine di realtà multiculturali si siano riunite sotto un'unica rivendicazione (non solo realtà lgbt, ma anche la Chiesa Pastafariana, Emergency, Uaar, la Casa delle donne maltrattate, la Cgil e tanti altri) a fronteggiare un'ideologia portata avanti da un singolo gruppo molto omogeneo e poco aperto a chi la pensa diversamente.

«In Danimarca festeggiano i 25 anni dichiarato di una legge sulle unioni civili, qui stiamo ancora a parlare se l'omosessualità è una malattia» ha commentato il portavoce dei Sentinelli, Luca Paladini.
Dal palco ha preso parola anche l'assessore del Comune di Milano alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, che ringraziato gli organizzatori per aver «permesso di dimostrare che questa non è la città che considera i cittadini omosessuali dei soggetti deboli da proteggere, tutelare, emarginare o ghettizzare».

Tra i personaggi più coreografici, invece, non può non essere menzionato l'ormai celebre Nazista dell'Illinois che nell'occasione si è trasformato in un più attuale "Leghista dell'Illinois".
Durante il suo intervento ha ricordato Leelah Alcorn, la transessuale uccisa dagli stessi pregiudizi che la regione stava propagandando proprio in quel momento, così come ha ricordato come sia un dato di fatto che alcune persone preferiscano il panettone ed il pandoro (ma nessuno dei due è un malato da doversi sottoporre alle fantomatiche terapie riparative promosse dagli ospiti di Maroni).
Fonte: http://gayburg.blogspot.com/2015/01/milano-in-migliaia-in-piazza-per.html#ixzz3PAkQtvlG