martedì 30 giugno 2015

Lgbt: il punk di Fabio Viale. L'artista, in mostra alla galleria Poggiali e Forconi a Pietrasanta, rivela uno dei volti contemporanei del marmo

Che cos’è il punk? «Il punk è uno spirito molto più ampio della musica grezza e semplice che solitamente si identifica con quella parola.
I Clash sono stati un gruppo di fusione, non una band di genere.
Abbiamo mischiato reggae, soul e rock and roll, tutte le musiche primitive, in qualcosa di più della somma dei singoli elementi.

Soprattutto in qualcosa di più del semplice punk di tre accordi» le parole di Joe Strummer, mitico frontman dell’iconico gruppo The Clash, sembrano trovare un certo riscontro nel nuovo progetto di Fabio Viale, Punk appunto, anche se ben sappiamo che stavolta si tratta di marmo, e non di note. Punk prende vita nelle sedi della galleria Poggiali e Forconi a Pietrasanta: ben 14 opere in mostra nell’ampio e maestoso complesso post-industriale dell’Ex Marmi, ”sintetizzate” poi nello spazio espositivo di via Garibaldi, che si focalizzano sulla reinterpretazione del più classico, puro ed aulico tra i materiali scultorei.

Ecco quindi che il marmo si finge ora fragile polistirolo in un teschio o in una madonna, caduchi simboli della vita e della religione, quasi in posizione ossimorica, ora legno povero in oggetti di uso comune: due cassette sovrapposte che formano un’immaginaria gabbia vuota, scarna, essenziale, proprio come il genere musicale sopracitato.

Il marmo di Viale si tinge poi di scuro, così pneumatici intrecciati o schiacciati s’impreziosiscono di borchie affilate come artigli, elementi di una sfrontata aggressività tipica dell’attitudine punk; o ancora un busto, blasonato simbolo della scultura, si sporca di china come vera carne, in tatuaggi che sono anch’essi simboli, che vestono adesso un pugno chiuso, adesso un braccio e un dito teso, segni di forza e fermezza.
È interessante osservare come opere diverse, accomunate da uno spirito scarno e brutale, siano, attraverso il virtuosismo tecnico dell’artista, al contempo morbide e sinuose, e mai completamente statiche: il movimento fissato in un pugno e in un dito teso, nel realismo delle vene di una mano, movimento in senso figurato in un teschio, come avanzare inesorabile del tempo, senechiano conto alla rovescia verso la morte.

Fino al 7 agosto
Galleria Poggiali e Forconi-Pietrasanta
Ex Marmi Complesso Post-industriale – via N. Sauro 52, Pietrasanta
ed in Via Garibaldi, 8 Pietrasanta
Info: www.poggialieforconi.it
fonte: Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci http://insideart.eu

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