mercoledì 16 luglio 2014

Lgbt: A Napoli prima trascrizione nozze coppia gay sposata in Spagna

Si è tenuta a Palazzo San Giacomo la prima trascrizione del matrimonio contratto in Spagna tra il napoletano Roberto e lo spagnolo Miguel.
Il Comune di Napoli ha dato la possibilità dio trascrivere i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero.

Il sindaco Luigi De Magistris mantenendo la sua promessa proietta così la città partenopea in vetta alla classifica dei comuni che hanno adottato misure a favore delle persone lesbiche, gay e trans.

"Roberto e Miguel sono sposi anche per l'Italia - dichiara Fabrizio Marrazzo Portavoce del Gay Center e testimone di nozze della coppia - ricordo il loro matrimonio a Madrid che dava il senso dell'esilio, ora finalmente anche in Italia hanno pari diritti, potranno adottare, assistersi ed amarsi come tutte le coppie. Da Napoli un primo segnale all'Italia, ora spero che anche i sindaci di altre grandi città come Roma, Milano, Bologna, Palermo, possano consentire presto anche alle loro coppie gay di trascrivere i matrimoni contratti all'estero".

"Con la trascrizione dei matrimoni Napoli è di fatto la capitale dei diritti civili in Italia; questo è il primo passo per strutturare una legge avanzata in tema di matrimonio egualitario che possa avere la più ampia condivisione in parlamento", Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli Antinoo, esprime in questo modo la sua soddisfazione, ½nella speranza che presto i cittadini e le cittadine gay e lesbiche per sposarsi non avranno più bisogno di andare oltrefrontiera. Per ora faccio i miei migliori auguri ai due sposi Roberto e Miguel".

"Mi tremavano le gambe, e come la prima volta che ci siamo sposati - dichiara Roberto lo sposo di Miguel - ringrazio il Sindaco de Magistris per il suo impegno, i cittadini di Napoli erano gia pronti al nostro matrimonio ricordo le decine di persone venute da Napoli a Madrid per vedere il nostro matrimonio, ora con questo gesto lo sono anche le istituzioni, ora sulla mia carta di identità sarò "Coniuge" come sui miei documenti spagnoli, mi sento orgoglioso di essere napoletano, sono emigrato per l'assenza di diritti, oggi finalmente la situazione sta cambiando, mi auguro che anche il parlamento dia presto la possibilità dei matrimoni gay".

Chi fosse interessato può inoltrare richiesta di trascrizione allo Stato Civile del Comune di Napoli - Ufficio trascrizioni matrimoni esteri – II traversa dell’Epomeo Parco Quadrifoglio 5° piano, Tel 081.7958552 previo appuntamento. http://www.comune.napoli.it
fonte http://www.mtvnews.it/

“DiverCity”a Napoli il primo sportello di ascolto per la comunità LGBT

Napoli continua a stupire per la sua sensibilità nei confronti della comunità LGBT.

Dopo l’istituzione del primo registro in Italia a riconoscere i matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero, continua la campagna a favore dei diritti civili.
Il comune della città annuncia oggi su Twitter un’iniziativa lanciata lo scorso 23 giugno, “DiverCity”

DiverCity è uno sportello di ascolto e consulenza LGBT che offre accoglienza, consulenza psicologica e legale gratuita da parte di un team di esperti ed operatori con chiara esperienza sul campo.
Un ufficio rivolto non solo alle persone lesbiche, gay, trans o bisessuali ma a tutti coloro che sentono la necessita di avere chiarimenti sulle questioni LGBT.

Il progetto è stato reaòizzato dal Centro di Ateneo Sinapsi dell’Università degòo Studi di Napoli Federico II, Arcigay di Napoli “Antinoo”, Arcilesbica “Le Maree”di Napoli, Coop. Soc. Dedalus e Arci Eventi.
Si tratta del primo servizio attivato nell’ambito di un ampio programma che prevede per i prossimi mesi attività di formazione, informazione e sensibilizzazione relativi alla prevenzione ed al contrasto dello ‘omo- transfobia, con la creazione di momenti di incontro rivolti a docenti, educatori, studenti, forze dell’irdune ed agli operatori istituzionali e del privato sociale.
fonte http://news.you-ng.it/di Chiara Amendola

Lgbt: Arezzo - Arriva “Rights Now Festival per i diritti” con McNill, UNA, 2Pigeons e Milla de la Ssoul dj

Teatro, workshop per bambini, presentazioni di libri, tanta musica dal vivo e dj set sono gli ingredienti della prima edizione di RIGHTS NOW, il Festival per i diritti in programma a Stia (AR) sabato 26 luglio.

Evento promosso da Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Indie Pride – Indipendenti contro l’omofobia, Le Cose Cambiano e Teatro della Lana, il nuovo spazio culturale del Casentino, per combattere ogni forma di omofobia attraverso lo strumento della musica e delle arti.


Indie Pride – Indipendenti contro l’omofobia è l’iniziativa che unisce musicisti e addetti ai lavori dell’ambiente musicale per dire insieme NO all’omofobia e che quest’anno giunge alla sua terza edizione, con due date: una al TPO di Bologna il 18 ottobre e l’altra al Bloom di Mezzago (MB) il 25 ottobre in collaborazione con l’Ass. Meladailabrianza, appurando che il problema dell’omofobia e del bullismo omofobico è purtroppo ancora lontano da una risoluzione legislativa quanto sociale e culturale ha deciso di ampliarsi e togliersi dall’anonimato.

Indie Pride insieme a Le Cose Cambiano hanno deciso di unirsi e metterci la faccia e di farla mettere a tutti coloro che sostengono e sosterranno la lotta all’omofobia.

Insieme Indie Pride e Le Cose Cambiano stanno girando l’Italia per portare la loro testimonianza a sostegno della lotta all’omofobia e il 25 e 26 luglio faranno tappa anche ad Arezzo dove, grazie al supporto e all’entusiasmo del comitato Arcigay “Chimera Arcobaleno” e del Teatro della Lana, uniscono le forze per dare vita a “Rights Now – Festival per i diritti” che si terrà all’interno della bellissima cornice del Parco del Palagio, nel comune di Stia.

Il programma è ricchissimo e inizierà fin dal pomeriggio con laboratori e attività dedicati ai più piccoli a cura della libreria La Casa sull’Albero: alle ore 16 “Storie libere per crescere liberi: uno sguardo alla letteratura per bambini e ragazzi” un incontro rivolto a genitori, insegnanti, operatori del settore educativo e non solo, al quale interverrà anche Monica Martinelli per Settenove edizioni, e contemporaneamente per i bambini dai 5 anni in su laboratorio con le carte “Cuntala”. Alle ore 18 invece laboratori creativi ispirati alla figura di Frida Kalho rivolti a bambini dai 6 agli 11 anni.

Anche il teatro è presente tra le arti di Rights Now con lo spettacolo “Il Diario di David” tratto dai racconti di David Sedaris, a cura di R. Ciofini, M. Cucciniello e M. Sassoli, in programma alle ore 17.

Alle 18.15 sarà la volta della presentazione del libro “Madonna liberaci da Putin!” alla presenza dell’autore Daniele Paletta e a seguire l’incontro/dibattito a cura di Chiara Reali per LeCoseCambiano e Antonia Peressoni per Indie Pride – indipendenti contro l’omofobia.

Alle 21,30 scatterà l’ora dei concerti con: la rapper umbra Mc Nill, freestyler finalista del programma MTV Spit, la cantautrice UNA, al secolo Marzia Stano, che si esibirà in un live acustico e i 2 Pigeons, il duo composto da Kole Laca e Chiara Castello con le loro tastiere, synth, kaos pad e loop station.

La festa prosegue dalle 23,45 in poi con i dj set di Lemp, Debs e il gran finale di Milla de la Ssoul da “Le Strulle”, per una notte disco che vedrà sul palco anche l’animazione della Why Not Crew !!

Per tutta la giornata sarà attivo servizio bar e gastronomia, l’ingresso a tutte le attività è gratuito fino alle 22.

Aspettando Rights Now, venerdì 25 luglio ad Arezzo una speciale edizione dell’aperitivo lgbt-friendly G-Drink presso il locale Bistrò (parco Campo di Marte) con la presentazione del libro LeCoseCambiano insieme a Lorenza & Ingrid, le due spose fiorentine autrici del blog e film “Lei Disse Si”.Indie Pride dopo la campagna video con gli artisti e gli addetti ai lavori fa partire la campagna #affacciati. Tramite una foto “affacciata” nei posti e nelle situazioni più disparate, chiunque potrà diventare protagonista dell’evento dicendo il suo personalissimo NO all’omofobia.

#affacciati vuole sensibilizzare i fans e pubblico e far si che lo spirito sul quale si fonda Indie Pride diventi sentimento comune: un urlo, una foto, una canzone possono tanto se orchestrati in un coro a più voci, e le voci di tutti sono il motore che serve per sconfiggere il problema dell’omofobia.
fonte http://www.arezzoweb.it/by Redazione in Eventi