venerdì 20 giugno 2014

Lgbt: Roma "A PASSAGE TO NUDE” Evento fotografico alla C&G Academy, da venerdì 4 luglio alle ore 18.00

Dall’abito al nudo, il racconto di un percorso che è naturale nell’intimo, ma inusuale quando è seguito passo per passo dall’occhio indiscreto della macchina fotografica.

Questo è il tema di “A Passage to Nude” la raccolta di trenta scatti in morbido bianco/nero del fotografo romano Mauro Rosatelli – curata dal docente di fotografia Urbano Cirimele – che inaugura Venerdì 4 Luglio 2014 alle ore 18.30 presso la sede della C&G Academy - Palazzo Falletti in Via Panisperna 207-Roma.

Visitabile sino al 13 Luglio, l’esposizione - come spiega Rosatelli - parla di Armonia e Libertà. I soggetti sono stati selezionati tra le amicizie e frequentazioni del quotidiano. La loro immagine è stata curata dalla fashion stylist Narmina Karakhanova.

Tra loro – modelli per un giorno - vi sono professionisti del mondo della Moda e dell’Arte che hanno accolto il progetto con entusiasmo, mettendosi in gioco per contribuire a descrivere il vero significato di questo originale racconto in pellicola.

“Mauro Rosatelli” – così descrive il curatore – “è entrato nel mondo della fotografia alla ricerca di uno strumento attraverso cui dare forma ai segreti dell’animo, all’ insieme delle emozioni e delle esperienze. La fotografia è il mezzo per far conoscere agli altri questa passione che lui sente per le cose. L’ho incontrato quando era allievo nel corso serale nell’Istituto di Istruzione Superiore Roberto Rossellini, dove da qualche lustro presto la mia opera di “onesto” lavoratore della scuola pubblica. Da allora sotto i ponti del Tevere di acqua ne è passata...

In questa mostra possiamo apprezzare la raffinatezza della ricerca e del grande salto di qualità professionale che ha fatto in questi anni. Ci racconta il mondo della fotografia di moda da un punto di vista personale e intimo.

Trittici che mettono in relazione il rapporto tra l’essere e l’apparire con l’uso sopraffino della tecnica della pellicola e del medio formato, il sei per sei. La scelta del formato quadrato, potrebbe sembrare semplicistico; invece cela particolari insidie nella composizione fotografica e nelle inquadrature. L’uso sapiente della luce rende le immagini simili a quadri ispirati dalla luce dei maestri; se ne coglie lo stile attraverso l’uso delle diverse fonti di luce che danno la perfetta rappresentazione delle trame e dei materiali”.

Le stampe sono realizzate su carta baritata per esaltare le caratteristiche dell’emulsione del negativo tradizionale la Kodak trix.
“Non foto ritoccate, né trasformate per nascondere eventuali difetti” – chiosa l’artista – “Qui si racconta il vero volto, anzi il corpo nella sua dimensione naturale, senza sollevare polemica tra perfezione e imperfezione. Corpi e anime sospese in un luogo/non luogo, senza tempo, in cui l’età non conta perche in questa dimensione si è immortali. Il tempo deturpa il corpo, non l’anima.
Gli anni sono ingrati per tutto quello è fisico, non per l’interiorità”.

La mostra è aperta al pubblico dal 5 al 13 Luglio con accesso gratuito previo contatto a seguenti recapiti: +39 06.94376725 e +39 3280814762

La C&G Academy è un centro polifunzionale, nato con l'intento di affermarsi come punto di riferimento in ambito culturale per aziende, artisti e professionisti di ogni settore.
E’ un luogo dove poter condividere Cultura, Stile e Glamour all’interno di un palazzo storico, che fu residenza papale. La sede si trova vicino alla Stazione Termini ed è una ottima scelta per organizzare esposizioni, casting, riprese e shooting fotografici.
fonte: Press Office e PR - Emilio Sturla Furnò info@emiliosturlafurno.it

mercoledì 18 giugno 2014

Lgbt: Il “Circo Queer” del regista Daniele Sartori video ufficiale del Padova Pride Village 2014

Il circo queer ideato da Daniele Sartori è l’immagine ufficiale della settima edizione del Padova Pride Village, la più grande manifestazione estiva lgbt del Nord Italia al via venerdì 20 giugno.
Anche quest’anno, infatti, la realizzazione del videoclip è stata affidata al Regista veneziano che, per l’inedito di Panama Skyscrapers feat. Frankie Lovecchio “I can live without you”, ha ideato un look circense classico, volutamente retrò e contaminato da continui richiami al Moulin Rouge.


“Nell’immaginario queer la soubrette resta sempre quella stile Kessler e Moulin Rouge” – afferma il Regista – “Il circo è uno spettacolo intramontabile, magico. E’ un’attrazione che supera tempi e mode.
Credo che l’appuntamento con il Padova Pride Village sia ormai un classico del divertimento e quindi ho scelto un’immagine altrettanto classica e festosa” – e ancora – “E’ sotto gli occhi di tutti l’impegno sociale, a sostegno dei diritti lgbt, di chi organizza la manifestazione. Spettacolo e musica sono ottimi mezzi per arrivare alla gente, per condividere il desiderio di un mondo ugualitario e senza discriminazioni, perciò quest’anno ho scelto un video in puro SHOW TIME STYLE”.

Con Sartori ha collaborato il Direttore della fotografia Lorenzo Pezzano e Studio Magoga che ha realizzato gli effetti speciali.
Link del video: http://www.youtube.com/watch?v=5mya6XdkBuk
PADOVA PRIDE VILLAGE: www.padovapridevillage.it
Fonte lostinvauxhall.com/Foto di Luca Lightreaper

martedì 17 giugno 2014

Lgbt: L’Onda Pride invade la città: «Libertà di essere e di amare» Sabato 28 giugno sarà #VeneziaPride2014

Matrimoni, figli, lotta alle discriminazioni: il 28 giugno corteo e festa per i diritti civili di gay, lesbiche e transessuali

Sabato 28 giugno sarà #VeneziaPride2014: “Nessun pesce fuor d’acqua” sarà un corteo - dalla stazione a Rialto a San Polo - per l’affermazione di diritti affettivi e civili oggi ancora negati in Italia a cittadini e cittadine gay, lesbiche, transgender, una «manifestazione per i diritti Lgbtqi, per la libertà di essere e di amare»; ma sarà anche una festa, invitando tutta la città a divertirsi in campo San Polo e al parco di San Giuliano.

Richieste di riconoscimento civile, ma anche colore e allegria, come da Pride doc: per l’ “Onda ” veneziana sono attese 5 mila persone, come già l’anno scorso a Vicenza.

«Vogliamo portare a Venezia contenuti che la città non vedeva da molto: 18 anni sono passati dal Gay Pride di Venezia, uno dei primi in Italia», racconta Mattia Gladiolo, a nome degli organizzatori, «a livello nazionale si è deciso di passare dalla manifestazione unica nazionale, all’organizzazione di “Onda Pride” regionali, per calarci nei territori e dare visibilità a una realtà presente nelle nostre città, quotidianamente, e che attende risposte in termini di diritti. Venezia è stata scelta come città di eccellenza per alcune politiche e in solidarietà a Camilla Seibezzi, vittima di attacchi violenti per il suo prezioso lavoro da delegata contro le Discriminazioni. Sarà un’Onda Pride per l’affermazione di diritti di tutti, ma anche di gran divertimento per tutti».

L’appuntamento è alle 15 di sabato 28
in piazzale della stazione e - in attesa della partenza del corteo, alle 17 - sarà un concentramento-festa a ritmo di milonga, con i Tango Queer. Meta della manifestazione che si snoderà lungo la Strada Nuova e il ponte di Rialto, è campo San Polo, dove alle 18.30 inizierà un happening , tra interventi e divertimento. Sul palco, Luca Morassutto di Arcigay e Cinzia Gatto per le Famiglie Arcobaleno. Ilaria Gervasoni di Udu, l’intervento del Collettivo Lgbtq Stonewall Venezia e di Camilla Seibezzi, delegata per i Diritti civili del Comune. Tra un intervento e l’altro gli artisti di Indie Pride: la rock band di Una, il dj Godblesscomputers e il coro Lgbt Canone Inverso. Poi dalle 23 all’alba, Pride Party in parco San Giuliano, con l’animazione del gruppo Trash&Chic.

Diritto di sposarsi, di avere figli e vedere la propria famiglia legalmente riconosciuta, lotta a tutte le discriminazioni, dalle più violente a quelle quotidiane sono le parole d’ordine dell’Onda Pride, declinate secondo tre temi veneziani, come spiega ancora Mattia Gladiolo: l’educazione, «per la costruzione di una società inclusiva a partire dalla cultura e la lotta al bullismo omotransfobico, l’educazione alle differenze e a una sessualità consapevole»; «marginalità e autodeterminazione, per porre l’attenzione sulle varie forme di oppressione ed esclusione sociale che colpiscono trasversalmente la comunità Lgbt, ma anche altre categorie per età, disabilità, gener. Il diritto alla felicità è di tutti». Infine le famiglie, «per promuovere il riconoscimento delle convivenze leschiche, gay, bisex, transgender, il matrimonio egualitario, le coppie di fatto e l’omogeniotorialità, sia come tutela dell’esistente sia come diritto a una progettualità genitoriale per tutte le coppie».

«Oggi più che mai la nostra città deve iniziare ogni suo passo dal tema dei diritti», commenta Camilla Seibezzi, «battaglie che dobbiamo fare tutti insieme per il tema dell'uguaglianza, la dignità e il rispetto dovuto ad ogni cittadino. Basta essere spettatori, ma sia la cittadinanza tutta a farsi protagonista di una città che merita ben altro delle ombre e il fango che gli è stato gettato addosso. E sia così per ogni genere di diritto.
fonte http://nuovavenezia.gelocal.it/di Roberta De Rossi

Il Presidente Obama: basta discriminazioni verso lavoratori LGBT

Il Presidente degli Usa ha dichiarato di voler porre fine una volta per tutte alle discriminazioni sul luogo di lavoro
Il Presidente degli Usa, Barack Obama, in un comunicato della Casa Bianca e attraverso le pagine ufficiali del Partito Democratico Americano, ha dichiarato di voler porre fine una volta per tutte ad ogni tipo di atteggiamento denigratorio e offensivo nei confronti degli impiegati LGBT.
Ogni forma di discriminazione sarà d’ora in poi duramente punita, con punizioni inasprite per i datori di lavoro che dovessero comportarsi diversamente con un loro impiegato a causa delle sue tendenze sessuali.
fonte http://www.blogdiattualita.it/Roberto Accurso

Lgbt: Pride Village a Padova, 53 giorni tra spettacolo e solidarietà ai gay russi, apertura il 20 giugno

La rassegna apre venerdì e avrà per madrina Amanda Lear. Tra le star spiccano Elio e le Storie Tese e Cristina D’Avena

PADOVA. In sei edizioni è diventata la festa di tutti. Con oltre 600 mila presenze (di cui 150 mila solo l’anno scorso) è uno degli eventi più attesi dell’estate in tutto il Nord Est e un teatro per i diritti di gay, lesbiche, bisessuali, transgender e queer.

La settima edizione del Pride Village, che aprirà i battenti alla Fiera di Padova venerdì prossimo per 53 giorni, ha attirato le simpatie pubblicitarie di Italo Treno e vanterà una madrina d’eccezione, Amanda Lear, protagonista di un’intervista “semiseria” con Fabio Canino. A lei il compito di dare il benvenuto agli ospiti e tagliare il nastro inaugurale del Village per la festa di apertura (a partire dalle 20, costo d’ingresso 10 euro, idem per la festa di chiusura domenica 31 agosto).

Per tutta l’estate musica, teatro, cinema, mostre fotografiche, presentazioni di libri, talk show e dibattiti su temi d’attualità: mercoledì dalle 20 alle 3, ingresso 5 euro; giovedì ingresso gratuito dalle 20 alle 2; venerdì ingresso gratuito dalle 20 alle 21 e 6 euro dalle 21 alle 3; sabato ingresso gratuito dalle 20 alle 21, 5 euro dalle 21 alle 23 e 15 euro dalle 23.30 alle 4 (con free drink omaggio); domenica 3 euro dalle 20 alle 2. Il parcheggio è gratuito a partire dalle 19.

Come ogni anno inoltre il Pride fa proprio un grido d’aiuto proveniente dalle persone Lgbt del mondo: quest’anno la solidarietà parla russo a causa della legge altamente discriminatoria voluta dal presidente Putin. Alla tragica situazione russa sarà dedicata sabato 5 luglio la speciale proiezione cinematografica “Campaign of hate. Russia and Gay Propaganda”di Michael Lucas. Mercoledì e domenica saranno le serate dedicate a concerti e spettacoli: fra gli altri si esibiranno Cristina D’Avena e i Gem Boy (25 giugno) ed Elio e le Storie Tese (2 luglio).

La risata è affidata a Alessandro Fullin, capocomico cabaret affiancato di volta in volta da un artista diverso. Appuntamento speciale, il 6 agosto, con Immanuel Casto e Clelia Sedda. Giovedì sarà la serata talk, tra le presenze Selvaggia Lucarelli (26 giugno); Alessandro Borghese ( 17 luglio) e la Marchesa (28 agosto). Immancabile sabato la dance e domenica (a partire dalle 21) il Cinevillage con film d’autore. Il resto sono dibattiti, mostre fotografiche e una squadra di 13 animatori che ogni giorno vivacizzerà le serate in via Tommaseo.

Infine la cucina: pesce, pizzeria napoletana, kebab, paninoteca e insalateria, gelateria, creperia e frutteria, caffetteria e enoteca. Il calendario della manifestazione è stato presentato ieri da Alessandro Zan, parlamentare Sel e portavoce del Village, insieme agli organizzatori Federico Illesi, Pierangelo Serio e Fabio Milani dell’Associazione Be Proud; Roberta Rocco del Circolo Arcilesbica Il Riparo e Gianfilippo Panazzolo, direttore commerciale Padova Fiere spa.

«La nostra sfida è migliorarci mantenendo prezzi accessibili a tutti», riferisce Zan, «vogliamo dare un’offerta culturale e di aggregazione nonostante la crisi e con il fine ultimo dell’integrazione. Il Village vuole ricordare che nel nostro paese manca una legge sulle unioni civili e quella contro l’omofobia è ferma in Senato. Abbiamo invitato anche il neo sindaco Massimo Bitonci, siamo sicuri che con lui non cambierà l’atteggiamento positivo della città verso la manifestazione».

«Siamo un pubblico che può dare molto al commercio», scandisce Serio, «pronti a comprare l’Iphone 8 che non esiste, ma facciamo i conti con l’insensata codardia e la miopia commerciale di buona parte del commercio». Tutti i dettagli sono disponibili su www.padovapridevillage.it.
fonte http://mattinopadova.gelocal.it/di Elvira Scigliano