sabato 15 marzo 2014

Lgbt: A Bologna la settima edizione"DIVERGENTI" festival internazionale di cinema trans, dal 22 al 25 maggio

Dal 22 al 25 maggio a Bologna la settima edizione del festival di cinema trans Divergenti

Si svolgerà al cinema Lumiere di Bologna da giovedì 22 a domenica 25 maggio 2014 la settima edizione di Divergenti, l’unico festival cinematografico in Italia, e uno dei pochi in tutto il mondo, interamente dedicato alla narrazione e rappresentazione dell’esperienza transessuale e transgender.

Il festival, organizzato dal M.I.T., Movimento Identità Transessuale, con la direzione artistica di Luki Massa e Porpora Marcasciano, seleziona e propone le migliori produzioni narrative e documentaristiche internazionali, allo scopo di diffondere una maggiore conoscenza dell’esperienza transessuale e stimolare un cambiamento culturale diffuso che contrasti gli stereotipi e i pregiudizi verso le persone trans.

Le persone trans vivono in un corpo sbagliato o in un mondo sbagliato? Per tentare di rispondere a questo annoso quesito, Divergenti proporrà 4 giorni di programmazione cinematografica internazionale, seminari, dibattiti, presentazione di libri.
La settima edizione di Divergenti sarà dedicata al tema del transito e al complesso intreccio tra percorso medico ed esperienza reale.

A/TRAVERSAMENTI... verso la felicità, oltre il bisturi i sogni, le storie, l’amore è il titolo di questa edizione, che interroga la relazione tra la sala operatoria e la vita con tutti i suoi risvolti: un percorso, a volte baratro altre ponte, che nella vita delle persone trans rischia di restare frammentato, scisso, senza un senso vero, ma che, se intrecciato a una forte coscienza di sé, permette alle persone di dirsi soggetti attori della propria vita.

Nel 2014 inoltre il Mit prosegue e rafforza la collaborazione con Arcigay Napoli per la realizzazione della edizione partenopea del festival di cinema trans: dal 2 al 6 giugno presso l’Institut Français de Naples "Le Grenoble" Consolato di Francia si svolgerà infatti Divergenti Speciale Napoli, una finestra sul Mediterraneo con una selezione di programmi e contenuti del festival bolognese.

Il programma sarà disponibile a breve sul sito del M.I.T. http://www.mit-italia.it/.
fonte www.mit-italia.it

Lgbt: Omofobia, il tempo dei buoni propositi è scaduto

E' stata licenziata alla Camera lo scorso settembre con un sub-emendamento - proposto dall'on. Gitti e approvato dalla Maggioranza - che introduceva una formulazione di fatto incostituzionale, consentendo a organizzazioni di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione, di religione o di culto di continuare a discriminare senza conseguenza alcuna.

Il tutto stravolgendo il senso della Legge Mancino e trasformando il provvedimento in una sterile discussione sulla libertà di opinione anti-gay.

Sto parlando della legge contro l'omofobia: si era partiti dalla piena estensione della Legge Mancino ai reati d'odio contro le persone LGBT e alla fine si è arrivati a introdurre una postilla che rischia di aggravare violenze e discriminazioni ai danni di cittadini sempre più considerati di serie B. Per questo il Senato deve calendarizzarla al più presto e ridiscuterla, con il chiaro impegno del Partito Democratico a stralciare quell'emendamento-vergogna.

Il tempo dei buoni propositi ormai è scaduto e c'è bisogno di fatti concreti, non di compromessi con chi continua a maltrattare l'uguaglianza e la non discriminazione. Matteo Renzi e il suo Governo si sono forse dimenticati dei diritti delle persone LGBT? Voglio augurarmi che il premier non faccia passare questa legislatura mettendo al centro solo riforme costituzionali, dimenticandosi di una fetta importante di cittadini costretti ogni giorno a fare i conti con atteggiamenti degradanti solo per il fatto di essere diversi.

Si sta continuando a rinviare la discussione per trovare un accordo politico dentro le larghe intese: in un'altra Italia diritti fondamentali come quello alla non discriminazione sarebbero già patrimonio del nostro ordinamento, assieme al matrimonio egualitario, al riconoscimento dell'omogenitorialità, al cambiamento dei dati anagrafici per le persone transessuali senza il bisogno di interventi chirurgici. E, invece, siamo condannati all'oblio da una classe politica che, rispetto a questi temi, si gira dall'altra parte da anni.

Vorrei ricordare al Governo e al Parlamento che i diritti non sono un'opinione, ma un baluardo contro aberranti discriminazioni che da troppo tempo, ormai, macchiano la dignità del nostro Paese e ci rendono tra gli ultimi in Europa in tema di diritti civili.
Renzi rappresenta davvero il cambiamento? Allora lui e il suo partito lo dimostrino, cominciando dal mettere sullo stesso piano le discriminazioni verso le minoranze religiose, razziali o per orientamento sessuale e identità di genere.
Compiendo, insomma, un primo passo dovuto per una vera democrazia, senza compromessi.
Alessandro Zan Attivista per i diritti delle persone LGBT, deputato di Sel
fonte http://www.huffingtonpost.it

Lgbt Bergamo: Convegno "Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale nell’ambito giuslavoristico." il 21 marzo

Strumenti processuali e profili giurisdizionali.
Il tema delle discriminazioni in ambito giuslavoristico a causa dell’orientamento sessuale del lavoratore rappresenta una questione di stringente attualità.

A fronte di una disciplina legislativa che, a partire dall’anno 2003, ha introdotto un divieto esplicito di trattamenti differenziati e previsto sanzioni e regole processuali ad hoc, la realtà restituita dalle cronache mostra la persistenza di un considerevole numero di casi di discriminazioni nei luoghi di lavoro.
Tuttavia, a questi eventi non corrisponde, se non in rari casi, un seguito giudiziario, a differenza di quanto accade per altre condizioni ritenute dall’ordinamento a rischio di discriminazione (es. disabilità o origine etnica).
Gli studiosi che si sono occupati del tema hanno ricondotto questa anomalia del nostro sistema anche alla ridotta conoscenza, da parte degli operatori del diritto, del dato normativo e in particolare degli strumenti processuali introdotti in questo settore.

Simile aspetto rende fondamentale proporre una formazione ad hoc per avvocati che affronti il tema e illustri il quadro normativo, approfondendo altresì regole processuali e profili giurisdizionali.
Sulla scorta di queste considerazioni l’associazione Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford, in collaborazione con il Centro Studi Europeo sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, ha organizzato il convegno “Le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale nell’ambito giuslavoristico: strumenti processuali e profili giurisdizionali”.

Il convegno intende proporre una riflessione che, partendo dall’approvazione del d. lgs. 216 del 2003 di recepimento della Direttiva dell’Unione europea nr. 78 del 2000 di introduzione di misure di contrasto alle discriminazioni in ambito lavorativo per questioni legate all’orientamento sessuale, approfondisca gli strumenti processuali e i più recenti profili giurisdizionali.

In particolare, verrà affrontata la questione della parziale inversione dell'onere della prova (che ha richiesto un secondo intervento del legislatore per adeguare la normativa interna alle prescrizioni della Direttiva, dopo l’apertura di un procedimento di infrazione della Commissione europea per non corretto recepimento) che talvolta, paradossalmente, ha un effetto deterrente nell’esigere una tutela contro le condotte discriminatorie.
Verrà inoltre affrontato il relativo procedimento sommario, mettendo in luce quali ne sono gli effetti positivi e negativi.

Da ultimo, ma non per ordine di importanza, verrà approfondito se e in quali termini è possibile utilizzare nelle argomentazioni la giurisprudenza riguardante gli altri fattori di discriminazione normati dal medesimo d. lgs. 216/2003 (disabilità, età, religione o convinzioni personali) o da altre normative antidiscriminatorie (razza e origine entica, di cui al d. lgs. 215/2003).

Programma:
Saluti: Avv. Ermanno Baldassarre, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Bergamo
Avv. Antonella Rosso di San Secondo, Consigliera coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Bergamo

Relazioni:
Avv. Caterina Caput, Avvocata giuslavorista del Foro di Roma: La tutela contro le discriminazioni sul lavoro fondate sull’orientamento sessuale
Avv. Federico Ferraris, Avvocato del Foro di Milano, Dottore di Ricerca e Assegnista presso il dipartimento delle Scienze Giuridiche Nazionali e Internazionali dell’Università degli Studi di Milano Bicocca: Le questioni processuali, alla luce delle novelle recate dal d.lgs 150/2011
Dott.ssa Monica Bertoncini, Magistrato del Tribunale di Bergamo, Sezione Lavoro: La giurisprudenza in materia di discriminazioni sul lavoro: quali possibili estensioni all’orientamento sessualeù
Modera: Avv. Antonio Rotelli, Co-Presidente Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford

Dibattito
Il convegno avrà luogo presso la sala Auditorium Sant’Alessandro in via Garibaldi n. 3, Bergamo, il giorno 21 marzo 2014, dalle 15.00 alle 18.00.
L'evento è accreditato dall’Ordine degli Avvocati di Bergamo con il riconoscimento di n. 3 crediti formativi, l'accreditamento avviene attraverso il sistema SFERA o scrivendo a info@retelenford.it

In allegato è consultabile la locandina del Convegno:
http://www.retelenford.it/discriminazioniorientamentosessuale
fonte http://www.retelenford.it

giovedì 13 marzo 2014

A Napoli: 5 Stelle Campania una giornata dedicata ai diritti lgbt il 29 marzo

Una giornata interamente dedicata ai diritti lgbt quella organizzata dal Movimento 5 Stelle Campania per sabato 29 marzo a Napoli.

Sarà possibile infatti incontrare, presso il Centro di Cultura Domus Ars, i parlamentari grillini tra i quali Roberto Fico (presidente Commissione per la vigilanza Rai) che nei giorni scorsi, a proposito delle posizioni del Governo renzi sui diritti civili, aveva affermato “i diritti sono diritti e quindi non si fanno compromessi”.

Con lui ci saranno Roberto Airola (Commissione Giustizia al Senato), Nunzia Catalfo (Commisone Giustizia e previdenza sociale al Senato), Silvia Chimenti (Commissione Cultura alla Camera), Silvia Giordano (Commissione Affari sociali alla Camera) e Loredana Lupo (Commissione Agricoltura alla Camera).

L’appuntamento è fissato per sabato 29 marzo a partire dalle ore 16.00. Il Centro di Cultura Domus Aurs si trova presso la Sala San Francesco delle Monache in via Santa Chiara 10 a Napoli
fonte http://www.napoligaypress.it

Lgbt Radio: A Oltre le Differenze ospite la cantautrice Silvia Vavolo e Nicole Braida del collettivo Intersexioni, venerdì 14 marzo

Venerdì 14 marzo nel format radiofonico sul mondo LGBTQI si parla di intersessualità insieme a Nicole Braida del collettivo Intersexioni

Le variazioni intersessuali sono ancora un tabù? E’ possibile accogliere i/le bambini/e che nascono con un certo grado di atipicità genitale senza interventismo o sensazionalismi mediatici? Di questo si parlerà nella puntata di “Oltre le Differenze”, il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex, transessuale e queer, condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, che andrà in onda venerdì 14 marzo alle 21 su Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50, 99.10 o diretta online dal sito www.antennaradioesse.it).

In apertura ospite speciale la cantautrice fiorentina Silvia Vavolo che presenta il suo ultimo singolo “Sara e Francesca” uscito il 22 febbraio nella compilation Area Sanremo 2013.

Con Nicole Braida, studiosa del collettivo Intersexioni, commenteremo il recente caso di un* bimb* nat* a Gela con un certo grado di aticipità genitale e sui cui è intervenuto anche il presidente Crocetta, oltre a fare il punto sulla situazione e sulla legislazione in materia di intersessualità, ribadendo il diritto all’autodeterminazione delle persone intersex.

In chiusura spazio alle segnalazioni di letture, film e appuntamenti a tema nello scaffale LGBT. Per interagire con la redazione del programma: 3662809050 o redazione.oltreledifferenze@gmail.com, è attiva una pagina fan su Facebook e il blog è www.oltreledifferenze.wordpress.com dove è possibile riascoltare tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione "Oltre le Differenze"

mercoledì 12 marzo 2014

Lgbt: Primavera Sacra a Milano. Klimt a Palazzo Reale “A ogni epoca la sua arte, all’arte la sua libertà” Dal 12 marzo al 13 luglio 2014

“Primavera Sacra” a Milano. Gustav Klimt sarà la primizia espositiva della nuova stagione.

Il padre della Secessione Viennese (e di almeno 14 figli) arriva a Palazzo Reale il 12 marzo sulle note del Ludovico Van, dopo la barzelletta espositiva di due anni fa “intorno al fregio di Beethoven” allo Spazio Oberdan per il 150esimo dalla nascita e qualche comparsata nel Super-Egon “Schiele e il suo tempo” del 2010 dal Leopold Museum.

Una mostra realizzata in collaborazione con il Belvedere di Vienna (che “presta” il suo vicedirettore Alfred Weidinger come curatore) che va “alle origini di un mito” esplorando gli inizi della carriera di Gustav alla Scuole di Arti Applicate di Vienna, la sua grande passione per il teatro e la musica e le collaborazioni artistiche con i due fratelli Ernst e Georg.

Per la prima volta a Milano arrivano alcuni grandi classici klimtiani come “Adamo ed Eva”, “Salomè”, “Girasole” e “Acqua mossa”: “seduzioni dorate” che scandalizzarono i benpensanti Belle Époque, sublimando e liberando la libido sulla tela alla ricerca dell’ideale Gesamtkunstwerk che fondesse insieme tutte le arti.

Così l’ultima sala sarà totalmente occupata dalla ricostruzione originale del “Fregio di Beethoven”, esposto nel 1902 a Palazzo della Secessione a Vienna, immergendo il visitatore nell’opera d’arte totale, massima aspirazione degli artisti della Secessione.“Ver Sacrum“: “Primavera Sacra“, aspettando le notti stellate di Van Gogh e le passeggiate oniriche di Chagall in autunno.

INFORMAZIONI UTILI:
KLIMT. Alle origini di un mito
Dal 12 marzo al 13 luglio 2014
Palazzo Reale di Milano

Orari
Lunedì 14.30-19.30
Martedì-Mercoledì-Venerdì-Domenica 9.30-19.30 Giovedì-Sabato 9.30-22.30
Infoline e prevendita: 0254917
fonte http://www.artslife.com di Luca Zuccala

Lgbt: “L’ultimo harem” di scena al Teatro di Rifredi di Firenze dal 13 al 30 marzo

Il palcoscenico del Teatro di Rifredi di Firenze si trasforma, per il decimo anno consecutivo, in un lussuoso harem-hammam per accogliere, dal 13 al 30 marzo, “L'ultimo harem”, lo spettacolo dei record: 167 repliche e 22mila spettatori solo a Firenze.

Lo spettacolo - Nato da una folgorazione artistica, da una scintilla d’amore (complice Ferzan Ozpetek) tra Angelo Savelli, la Turchia e la magnetica Serra Yilmaz, lo spettacolo racconta la fuga impossibile di una donna dalla sua prigione interiore, tra il fastoso passato ottomano e un presente pieno di contraddizioni.

Accomodati, in palcoscenico, seduti su tappeti e cuscini, gli spettatori, affascinati dalla vicinanza fisica degli attori e coinvolti dal loro affabulare meraviglioso e reale al tempo stesso, assistono allo spettacolo immersi in un'atmosfera sensuale fatta di profumi, vapori, musiche che provengono da paesi lontani, per poi essere catapultati in una contemporaneità ricca d’ironia e di inquietanti rimandi al passato.

Una sera del 1909 ad Istanbul, alla vigilia della definitiva chiusura degli harem, nel palazzo di Yildiz una seducente favorita circassa attende, insieme all’anziana guardiana ed al capo degli eunuchi imperiali, l’incerta visita del sultano, ingannando l’attesa con il racconto di storie fantastiche.

Quasi cento anni dopo, una casalinga dimessa e la sua spumeggiante amica sognano improbabili fughe dalla prigione del loro indecifrabile malessere quotidiano. L’harem visto non solo come una cinta di mura invalicabili, ma piuttosto come luogo dello spirito, un’attitudine vischiosa e pericolosa in cui cadere prigionieri, sia ieri che oggi, sia in Oriente che in Occidente, sia uomini che donne.

Il libro – “L’ultimo harem”, in occasione del suo decimo compleanno, è diventato un libro edito da Titivillus che, oltre al testo di Angelo Savelli, illustrato da una selezione delle più belle fotografie dello spettacolo, comprende in contrappunto i ricordi e le testimonianze dei protagonisti di questa singolare avventura, produttori, attori e tecnici, oltre a un mosaico di impressioni dei critici.

La presentazione è in programma sabato 15 marzo alle 12 al Teatro di Rifredi e vedrà la partecipazione del ministro Maria Elena Boschi, della giornalista Valentina Grazzini, della docente di letteratura turca Ayse Saracgil, le attrici Serra Yilmaz e Valentina Chico.

Info – tel. 055 4220361/2 | intero € 14 - ridotto € 12 |
Orario degli spettacoli: feriali ore 21, domenica ore 16:30, lunedì 17 e 24 riposo | Punto Box Office: dal lunedì al sabato ore 16-19 | www.toscanateatro.it | biglietteria@toscanateatro.it
fonte http://www.toscanalibri.it

Lgbt TV: A "L’eredità" dopo il coming out arriva la commovente lettera di ringraziamento ai suoceri

L’Eredità, il programma preserale di Rai 1 condotto da Carlo Conti, è sicuramente il più seguito del panorama televisivo, e sono stati quindi moltissimi i telespettatori che hanno seguito nella serata di domenica una bella parentesi.

Un concorrente omosessuale, Davide, ha letto una lettera di ringraziamento, sia ai suoi genitori, scomparsi da poco tempo, che al fidanzato ed anche ai ” suoceri “.

Davide, infatti, ha voluto rendere omaggio in pubblico ai genitori del fidanzato, presenti alla trasmissione ed inquadrati dalle telecamere, che dopo la morte dei suoi, lo hanno accolto in casa, dandogli di nuovo il piacere di sentirsi in famiglia.

La lettera è stata molto commovente. In un primo momento il conduttore del programma Carlo Conti non aveva compreso in pieno ed ha domandato al concorrente di chi fossero i genitori Franco e Maria che lui aveva nominato, ottenendo come risposta ” i genitori del mio fidanzato “.

Il programma di Carlo Conti aveva già avuto a che fare con un outing lo scorso anno a Febbraio, quando un altro concorrente in studio, rispondendo alla classica domanda sulla fidanzata, aveva ammesso la sua omosessualità, dicendo di essere in cerca di un ragazzo e di avere partecipato anche al Gay Pride.

Il programma di Carlo Conti non ha certo bisogno di colpi a sorpresa, visto il grande seguito, confermato anche dal premio che lo stesso conduttore ha conquistato proprio nella serata di domenica nell’ultima edizione del premio ” Regia televisiva “, ma sicuramente questo caso, come quello dello scorso anno, hanno contribuito ad innalzare ulteriormente lo share.

Corsa allo share attraverso le notizia su amore omosessuali, che nello scorso mese di Febbraio aveva visto protagonista anche Maria De Filippi, che si era aggiudicata la vittoria tra i programmi del sabato sera il 15 Febbraio, con la storia di due ragazzi gay.
fonte http://www.befan.it/by Giuseppe Genova

Lgbt Danza: Il film segreto di Pina Bausch. Una scoperta d’eccezione, che svela passaggi e dettagli del metodo di lavoro della grande coreografa tedesca

Scomparsa prematuramente nel 2009, Pina Bausch ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo della danza e del teatro contemporanei.
Una perdita immensa, che ha privato il mondo della cultura di una figura carismatica, di un’artista potentissima e di un’autentica innovatrice dell’estetica coreutica.

Dal giorno della sua morte è in corso un complesso progetto di recupero e digitalizzazione dell’Archivio Pina Bausch: un modo per salvare, organizzare e condividere tutto il materiale esistente relativo al suo lavoro internazionale e a quello del Tanztheater Wuppertal.

A coordinare il tutto è la Pina Bausch Foundation, diretta da Rolf-Salomon Bausch, figlio di Pina.
Un percorso lungo e necessario, che ha condotto di recente a una scoperta d’eccezione.
È stato infatti rinvenuto un lungometraggio, dal titolo AHNEN ahnen, realizzato da Pina Bausch nel 1987 mentre era impegnata a girare Il Lamento dell’Imperatrice, uscito nel 1990, sua unica altra produzione cinematografica conosciuta.

Il film, rimasto sepolto tra gli scaffali della Fondazione per decenni, racconta dell’originale, intenso, minuzioso metodo di lavoro attuato dalla coreografa con la sua compagnia.

AHNEN ahnen era nato per un’esigenza pratica, quasi una sfida: Pina volle dimostrare ai produttori de Il Lamento dell’Imperatrice che era capace di girare un intero film senza avvalersi di un copione.

Dall’ideazione alla creazione, fino alla messa in scena, le sue opere – che fossero spettacoli o lavori cinematografici per il grande schermo – nascevano grazie a una maniera tutta personale di approcciare la danza e il rapporto con i danzatori.

Un processo mai svelato, lontano dai tradizionali format, che l’artista aveva deciso di fissare su pellicola: da lei diretto e montato, il film è un documentario sulla genesi dell’omonimo spettacolo teatrale Ahnen (1987), ancora inedito in Italia.

AHNEN ahnen è stato presentato unicamente a Wuppertal, lo scorso 18 gennaio, nell’ambito del festival che celebra – fino a maggio 2014 – i quarant’anni dalla nascita del mitico Tanztheater Wuppertal.
Fonte http://www.artribune.com/ Scritto da Helga Marsala

lunedì 10 marzo 2014

Lgbt: "Switch-Il gioco delle identità" a Verona allo spazio Libre! Il progetto fotografico di JJ Levine fino al 3 aprile

È in programma allo spazio Libre! di Verona la mostra Switch, il gioco delle identità, progetto dell’artista canadese di genere non conforme JJ Levine.

Switch, esposto per la prima volta in Italia, è composto da una serie di dieci dittici in cui i modelli impersonano a turno il ruolo dell’uomo e della donna.


Le immagini distruggono, con umorismo, tutte le convenzioni sull’identità sessuale, con i soggetti ripresi in pose che ricordano le classiche foto di matrimonio o di fine anno scolastico.

Per questi ritratti JJ Levine si è ispirato alla comunità queer di Montréal, di cui i soggetti fotografati fanno parte. La mostra si può visitare fino al 3 aprile.
PER INFO: http://www.libreverona.it/
fonte e foto: http://www.insideart.eu/2014/03/03/il-gioco-delle-identita/

Lgbt: "All Love is Equal" L'amore è uguale per tutti. Gli scatti delle coppie gay più belli di sempre, fotografati da Braden Summers

Braden Summers ha girato il mondo per fotografare coppie gay da ogni parte del globo, per dimostrare come l'amore tra due uomini o due donne sia la cosa più normale del mondo.

Mentre molti stati considerano ancora l'omosessualità un reato, punibile con il carcere o addirittura la pena di morte, Braden Summers, un fotografo americano, ha deciso di girare il mondo per mostrare la normalità dell'amore tra persone dello stesso sesso.

Dovunque sia stato nel suo viaggio, ha chiesto infatti a delle coppie di uomini o donne di fotografarli in un momento affettuoso, molto simile alla loro vita quotidiana. "Ho deciso di iniziare questa serie quando vivevo in Europa", dichiara Braden "stavo fotografando delle coppie quando il mio ragazzo mi ha suggerito di fotografare anche coppie gay, colte nella loro normalità affettiva, mentre si scambiano un bacio, o una carezza".

Braden è stato in Europa, ma anche in Asia e Africa, e ha incontrato molte difficoltà in quei paesi in cui l'omosessualità è un tabù, se non proprio un reato.

"Molte persone però sono state felici di farsi fotografare, perché volevano mostrare al mondo cosa significa essere omosessuali nella loro cultura", continua il fotografo.

Le foto, poi, sono romantiche nel senso convenzionale, ricercano forse volutamente un sentimentalismo che può sembrare ingenuo o retorico, ma che è il risultato diretto di questa normalizzazione delle coppie gay attraverso l'occhio e l'obiettivo di Braden.

Queste foto non sono documentali, sono fatte per sognare, somigliano più alle foto di stock usate dai giornali e dalle riviste online che a foto d'artista: sono semplici perché vogliono rendere accessibile a tutti, a tutti i gradi di istruzione e cultura, l'idea di amore romantico tra due donne, o due uomini.

Il progetto insomma è molto meno ingenuo di quello che sembra: "Siamo costantemente difronte a immagini sublimi che ci vendono abiti e profumi", dichiara Summers "perché non usare quella seduttività dell'immagine per rendere accettabile l'amore omosessuale?" Con un linguaggio più pubblicitario che artistico, insomma, Summers vorrebbe convincere ad accettare l'amore gay soprattutto chi lo ritiene un abominio, mostrandone il lato innocuo, persino naif.

Il progetto di Braden non si ferma qui: adesso vorrebbe continuare la sua serie di scatti visitando ancora l'Asia e poi il Messico, coinvolgendo anche coppie con persone transgender.
Guarda il suo sito e le foto http://www.bradensummers.com/
fonte http://www.alfemminile.com foto ©Braden Summers

Lgbt: "CAKE PRIDE. Parata #RightsAddict." Campagna per la sensibilizzazione dei veterosessuali.

La campagna #RightsAddict va avanti.
I video continuano ad avere visualizzazioni e condivisioni, l'hashtag #RightsAddict viene usato ogni giorno. I commenti pubblici di sostegno, le e-mail, gli articoli mi confermano che non bisogna fermarsi.

Bisogna costringere le persone come minimo ad affrontare davvero certe problematiche, con il proprio cervello. Obbligarle ad empatizzare con l'alieno. Perché in gioco c'è la felicità di moltissime persone.
Non si può commettere un'ingiustizia sociale solo per pigrizia mentale.

Sebbene questa settimana la campagna video è in pausa (mentre sto studiando nuovi progetti anche in collaborazione con associazioni impegnate in materia), continuerà la diffusione di immagini e parole, molto efficaci sui social.

Perché i cambiamenti culturali partono proprio dalle immagini e dalle parole. Certe cose devono diventare familiari, scontate.
Si ha paura solo di ciò che non si conosce bene. Un bacio in strada tra due uomini o due donne deve diventare scontato come quello tra un uomo e una donna. Quando entro in un negozio di bomboniere, voglio trovare esposti i topper (le statuine degli sposi) etero e quelli gay. Come fosse una cosa normale. Semplicemente perché è una cosa normale.

E allora mi sono immaginato una sorta di parata virtuale, in favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma idealmente condotta dai Cake Topper Omosessuali, che gridano insieme:
“Tutti hanno diritto alla torta nuziale”. È il CAKE PRIDE.

Sarebbe bello se tutti, LGTB e etero amanti dei diritti come me, scendessero in “piazza” assieme ai Cake Topper.
Per questo ho ideato il poster “Cake Pride – Parata #RightsAddict”: per tutta la settimana lo condividerò e lo farò condividere sui profili facebook, twitter o su qualunque altro social.
Chi vuole unirsi alla parata non dovrà far altro che condividere il poster come meglio crede. E magari accompagnare l'immagine con un proprio slogan, serio o ironico, una sorta di striscione virtuale per i manifestanti: “Più torte per tutti. #RightsAddict”

Sarebbe bello creare un tam tam sulla rete e far entrare dentro ogni bacheca i Cake Topper Omosessuali. Perché certe immagini devono diventare familiari, quotidiane, scontate. Solo così verranno finalmente accettate.
fonte https://www.facebook.com/fabiomoricipublic
Essere etero non mi impedisce di amare i diritti.#rightsaddict