martedì 28 ottobre 2014

Lgbt: Anna Marchesini, ritorno a Teatro dopo la malattia: "La vita è sorprendente, mi sento una donna del '900"

La storia di un professore in pensione, dall'esistenza piatta e monotona.

E' con questa storia che torna a calcare le scene Anna Marchesini, per la prima volta a teatro da autrice e attrice dopo la malattia che l'ha colpita. "Solista" in un certo senso, lei che è stata uno dei volti dello storico Trio con Solenghi e Lopez, la Marchesini con "Cirino e Matilda" torna in scena al Teatro Piccolo di Milano con lo spettacolo-reading dopo sei anni di assenza. Come racconta in un'intervista al Corriere della Sera "la storia del povero pensionato è simile a tante altre: lui non vive ma si lascia vivere senza capire neanche il perché. E' uno che non ha. Sono quelle vite che scorrono piane, senza scosse, senza sogni né desideri...m a basta uno scivolone oppure una inaspettata carezza, o un incontro speciale, insomma una minima increspatura dell'ordinarietà e la vita può cambiare direzione".

Al centro del suo spettacolo, quindi c'è la solitudine: "Quella che viviamo tutti in questa società numericamente molto affollata, iper stimolata, super tecnologizzata e globalizzata, ma alla fine risulta solo la somma di tante solitudini". Ma tutto questo non basta per sentirsi parte di qualcosa: "Ci ritroviamo orfani di attenzioni, di rapporti interpersonali, di un confronto con l'altro". "Io rifuggo da iPhone, iPad, web persino dai computer. Stare davanti allo schermo mi dà l'ansia, mi fa venire caldo, basti dire che non uso nemmeno la macchina da scrivere, i miei libri li scrivo a penna. Non sono e non voglio essere aggiornata, non voglio conoscere i segreti di internet, io sono una donna del Novecento, anzi direi a cavallo tra '800 e '900. Non ho voglia di imparare questo genere di comunicazione che non comunica nulla. Desidero morire senza sapere nulla".
fonte http://www.huffingtonpost.it

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