martedì 18 febbraio 2014

Lgbt: Lacci rainbow contro l'omofobia nello sport anche in Italia

Anche in Italia la campagna lanciata da Paddy Power e Fondazione Cannavò in collaborazione con Arcigay e Arcilesbica si sta diffondendo.
Chi allaccia ci mette la faccia è il motto.
L’idea è quella di liberare i campi sportivi dal pregiudizio: si invitano, infatti, atlete e atleti e indossare dei lacci rainbow per “abbattere uno steccato e di contribuire all'empowerment delle persone LGBT nei campi da gioco, nelle tribune degli stadi e dei palazzetti, nelle case di tanti tifosi”. L'idea dei lacci colorati non è nuova.

REPLICA DELL'INIZIATIVA
L’idea dei lacci arcobaleno per gli sportivi era già era stata lanciata lo scorso anno nel Regno Unito: allora Paddy Power collaborò con l’associazione Stonewall e inviò i lacci a tutte le squadre professioniste di Inghilterra e Scozia.
Flavio Romani (presidente di Arcigay) e Paola Brandolini (presidente di ArciLesbica) così commentano l’iniziativa: "La lotta contro l'omofobia, la lesbofobia e la transfobia non ha come unico obbiettivo la richiesta di una norma penale che punisca gli atti di violenza, i cosiddetti crimini d'odio".
In questi mesi di intenso dibattito fuori e dentro le aule del Parlamento sull'estensione della legge Mancino, Arcigay e ArciLesbica, assieme alle altre associazioni e ai collettivi che compongono il movimento LGBT (lesbico, gay, bisex e trans), non hanno mai smesso di operare sul versante sociale e culturale, tentando di modificare i contesti e lavorare sull'origine della discriminazione, dell'ostilità e della violenza nei confronti delle persone gay, lesbiche e trans.

EDUCARE AL RISPETTO
Secondo i due attivisti LGBT: Le scuole, l'Università, i luoghi di lavoro, la pubblica amministrazione, i servizi sanitari e sociali: sono tutti ambiti nei quali tentiamo da tempo e costantemente di imprimere un cambiamento, nella convinzione che affrontare la questione dei crimini d'odio significhi innanzitutto modificare i contesti, educarli a una visione plurale delle identità e degli orientamenti, sgretolando le barriere che marginalizzano le persone LGBT costruendo per loro ambienti favorevoli all'espressione piena della propria individualità, che comprende non solo gli amori, i desideri, le relazioni, ma anche le idee, la creatività, il talento.
fonte http://www.nanopress.it/

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