mercoledì 29 gennaio 2014

Lgbt Milano: Più attenzione alle famiglie omogenitoriali

Si discute di politiche sociali, per cui invito le istituzioni a tenere in sempre maggiore considerazione i diritti della comunità Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transgender) milanese e italiana tutta.

Molto è stato fatto ma la strada verso un completo e totale riconoscimento dei bisogni e delle necessità di chi è omosessuale e magari ha costituito un nuovo nucleo famigliare, è ancora lunga e irta di difficoltà

Purtroppo, chi oggi fa parte dei gruppi lgbt rappresenta una categoria sociale a rischio è necessario, quindi, che chi si occupa delle cosiddette ‘politiche sociali’ affronti la questione senza trascurarne la delicatezza, ma agendo in modo deciso e con obiettivi precisi. Il primo passo sarà il completo riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali. Come sappiamo a Milano, da questo punto di vista, è stato fatto molto; ma nuovi traguardi sono assolutamente da raggiungere.

Penso alle tante problematiche, molte di natura burocratica, che devono affrontare le ‘nuove famiglie’ dove, la presenza di figli (avuti dalla coppia stessa o in arrivo da matrimoni precedenti) possono purtroppo rappresentare una complicazione. Un esempio è il calcolo dell’Isee, necessaria per l’iscrizione a scuola o per godere delle agevolazioni di cui si avrebbe diritto.
Operazione banale e semplice per la stragrande maggioranza dei cittadini, ma estremamente complesse per le nuove famiglie omosessuali. Il mio lavoro in Consiglio comunale va verso, per esempio, la semplificazione di questo aspetto.

Saremo la città che ospiterà l’Expo del 2015 e avremo gli occhi dell’intera comunità internazionale addosso. Dobbiamo quindi presentarci come un Paese moderno ed al passo coi tempi, nel quale non devono esistere categorie sociali di serie B o meno importanti.
di Rosaria Iardino, Consigliere Comunale PD
fonte http://www.affaritaliani.it

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