venerdì 17 maggio 2013

Lgbt: Giornata mondiale contro l'omofobia, il messaggio del Presidente Napolitano: "Intollerabili aggressioni a gay"


Messaggio del capo dello Stato in occasione della giornata indetta dall'Onu in difesa dei diritti degli omosessuali: "Impegno fermo nella denuncia delle discriminazioni". La Boldrini: "Riconoscere unioni anche in Italia".
Il ministro Idem: "Serve una legge specifica contro i reati di omofobia".
Grasso: "Lo Stato si attivi non solo per il riconoscimento, ma anche per la concreta protezione dei diritti dei gay".
La Ue: "Un omosessuale su 4 vittima di aggressioni".


ROMA - "Esprimo la mia vicinanza a quanti sono stati vittime di intollerabili aggressioni e a quanti subiscono episodi di discriminazione che hanno per oggetto il loro orientamento sessuale". Lo afferma il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio in occasione della giornata contro l'omofobia. "La denuncia e il contrasto all'omofobia - ha detto il capo dello Stato - devono costituire un impegno fermo e costante non solo per le istituzioni ma per la società tutta".
E intervenendo alla cerimonia il presidente della Camera, Laura Boldirini chiede che siano riconosciute giuridicamente agli omosessuali "le loro unioni anche in Italia".

Nel suo discorso il presidente Napolitano rivolge "un pensiero particolare a quei giovani che per questo hanno subito odiosi atti di bullismo che, oltre ad aggravare le manifestazioni di discriminazione, alimentano pregiudizi e dannosi stereotipi. La cultura del rispetto dei diritti e della dignità della
persona ha già trovato significative espressioni sul piano legislativo e deve trovare piena affermazione in primo luogo nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione. In momenti di difficoltà economica - come quelli che stiamo attraversando - più che mai è necessario vigilare affinchè il disagio sociale non concorra ad acuire fenomeni di esclusione gravemente lesivi dei valori costituzionali di uguaglianza e solidarietà su cui si deve fondare una convivenza civile".

La ricerca della Ue. Secondo un rapporto dell'Unione europea diffuso nella Giornata Internazionale contro l'Omofobia, in Europa un omosessuale su quattro ha subito violenze o minacce negli ultimi cinque anni. Inoltre i due terzi della comunità di gay, lesbiche, bisessuali e trasgender (la cosiddetta comunità Lgbt) teme ancora di mostrare la propria sessualità in pubblico e la maggior parte di loro si sente discriminata. "Paura, isolamento e discriminazione sono fenomeni quotidiani per la comunità Lgbt in Europa", ha denunciato nella relazione Morte Kjaerum, direttore dell'Agenzia dell'Unione Europea per i Diritti Fondamentali (FRA). Il sondaggio, descritto come il più corposo mai realizzato sul tema, ha 'ascoltato' 93mila persone nei 27 stati membri dell'Ue, con l'aggiunta della Croazia, prossimo a unirsi al 'blocco' nel mese di luglio. Oltre un quarto degli intervistati (il 26%) ha riferito di aver subito qualche aggressione, fisica o verbale, negli ultimi 5 anni.

Per il ministro per le Pari Opportunità, Josefa Idem "la solidarietà alle vittime e la condanna di questi atti vergognosi e inaccettabili non bastano", è necessario "agire con determinazione affrontando il problema su vari piani". Idem si è impegnata a sostenere l'adozione di una legge specifica contro i reati di omofobia e transfobia: "mi auguro possa essere approvata presto dal Parlamento con il più ampio sostegno possibile" ha detto.

Sui diritti dei gay è intervenuto anche il presidenti del Senato. "La tutela dei diritti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali rappresenta l'ultima frontiera del lungo percorso storico che ha accompagnato l'affermazione e la protezione dei diritti umani - ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso - .
Lo Stato si attivi non solo per il riconoscimento, ma anche per la concreta protezione dei diritti degli omosessuali". "Gli omofobi sono cittadini meno uguali degli altri". Secondo Grasso "sono chiusi nel loro guscio, si frequentano tra loro, non allargano i loro orizzonti né il loro cerchio di amicizie.

Temono i viaggi all'estero, le feste, gli studentati all'università e gli spogliatoi delle palestre". Con un messaggio su twitter, interviene anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno: "'L'omofobia è una stupida discriminazione. Roma ci insegna quotidianamente il rispetto verso il prossimo. Odio la parola omofobia. Non è una fobia. Non sei spaventato. Sei un cretino".

Proposta di legge. Alla Camera c'è una proposta di legge, a firma del Pd Ivan Scalfarotto, che ha già raccolto 221 firme tra esponenti del suo partito, di Sinistra economia e libertà, Movimento 5 stelle e Scelta Civica. In pratica, un terzo del parlamento sarebbe pronto a votare la legge. Si tratta di capire se questo fronte trasversale può ulteriormente allargarsi in commissione e in aula. Il testo Scalfarotto è finalizzato a combattere l'omofobia e la transfobia in tutte le sue forme grazie all'estensione della legge Mancino che già punisce il razzismo basato su etnia, nazionalità e religione. Un analogo disegno di legge sull'omofobia è stato presentato al Senato dal senatore Pd Sergio Lo Giudice, e ha già raccolto le firme un'ottantina di senatori tra Pd, Sel, M5s e Scelta Civicai. Ce n'è poi uno dei senatori del M5S, a prima firma Michela Montevecchi e sottoscritta da suoi 14 colleghi.
fonte http://www.repubblica.it foto (imagoec)

Lgbt Radio: A "Oltre le Differenze" si celebra la Giornata Internazionale contro omofobia e transfobia, Venerdì 17 maggio alle ore 21 e in replica sabato 18 alle 15


Tutte le iniziative delle associazioni lgbt toscane nel mese della lotta all'omofobia, con le interviste a:
BARBARA CAPONI, presidente di IREOS Firenze,
GIOVANNI BACARO, presidente di Arcigay Siena "Movimento Pansessuale"
e CRISTINA BETTI, presidente di Arcigay Arezzo "Chimera Arcobaleno".

Immacabili i consigli dello scaffale su lettura, cinema, teatro e appuntamenti a tema lgbt!

"Oltre le Differenze" è il primo programma radiofonico a Siena e uno dei primi in Italia, interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex, transgender e queer. Uno spazio aperto, condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, dove si parla di omosessualità ma non solo, con serietà ed ironia.
Va in onda il venerdì alle 21 e in replica il sabato pomeriggio alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.

Per contattare la redazione del programma: chiama il 366 2809050 o scrivi a redazione.oltreledifferenze@gmail.com .
E' attivo un Blog: http://oltreledifferenze.wordpress.com/, nel quale è possibile vedere tutti i video delle puntate già andate in onda e un canale YouTube OltreLeDifferenze10.
fonte Redazione OLTRE LE DIFFERENZE

Lgbt: Oggi 17 maggio la giornata contro l’omofobia e transfobia e i (piccoli) passi dell’Italia


Il 17 maggio ricorre la Giornata mondiale contro l’omofobia.

Si celebra l’anniversario della cancellazione dell’omosessualità dal novero delle patologie psichiatriche, effettuata dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 1990.
Da allora, da quando l’orientamento omosessuale è considerato non più una malattia o un difetto ma una caratteristica individuale, i tempi sono progressivamente maturati per un riconoscimento dei diritti discendenti da tale caratteristica.

Tali diritti sono, in via esemplificativa e non esaustiva: il diritto di essere se stessi, cioé di non subire pregiudizi in virtù dell’essere gay o dell’essere lesbica; il diritto di esprimere se stessi, cioé di dichiararsi e di marciare orgogliosamente per celebrare ciò che si è (Gay Pride); il diritto di vivere liberamente la propria condizione di coppia, sancito dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 138/2010, e dunque di mostrarsi nella sfera pubblica così come in quella privata; il diritto fondamentale di contrarre matrimonio; il diritto di poter realizzare in pieno il proprio desiderio di maternità e paternità mediante accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita; il diritto di adottare un minore ed accoglierlo nella propria famiglia; il diritto, infine, a non essere discriminati in virtù del proprio orientamento omosessuale. E così via.

Tutti diritti, questi, che lungi dall’essere diritti speciali sono invece diritti di cui le persone eterosessuali già godono, come dire, di default, e che per costoro sono quindi del tutto scontati. Inoltre, da Paese a Paese il riconoscimento di ciascuno di questi diritti varia per intensità e contenuto, ma se si guarda al continente europeo e a quello americano, ci si rende conto che la storia va verso un pieno riconoscimento di tutti questi diritti, senza compromessi, in tutti i Paesi democratici.

Eppure, anche in questo scenario, secondo la Rainbow Europe Map dell’ILGA – International Lesbian & Gay Association, l’Italia si colloca al 36° posto nel panorama europeo, con una percentuale di protezione dei diritti delle persone gay lesbiche bisessuali e transessuali pari al 19%. Siamo – per dire – sotto all’Albania (38%, al 16° posto) e al Montenegro (27%, al 27° posto).

Qualche passo, però, nel nostro piccolo lo facciamo anche noi. Infatti nei giorni scorsi il Comune di Milano ha trascritto nel proprio registro delle unioni civili una civil partnership contratta nel Regno Unito e, più di recente, l’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati ha riconosciuto l’estensione della tutela previdenziale anche al compagno dello stesso sesso. Quest’ultimo beneficio, che si applica solo ai deputati, ha fatto sobbalzare non pochi nella comunità Lgbti, che lo considerano un privilegio al quale i parlamentari dovrebbero rinunciare.

Il punto è che la contraddizione esistente tra la situazione di coloro che siedono in Parlamento e la società civile, proprio perchè non più sostenibile in un ordinamento che si professa democratico, esprime nel concreto l’esigenza di porre fine a una necessità costituzionale: quella di riconoscere alle coppie omosessuali il loro diritto fondamentale di vivere liberamente la loro condizione di coppia attraverso l’estensione di tutti i diritti fondamentali goduti dai cittadini, incluso il matrimonio.

Piccoli passi, dunque. Come l’avvenuta sottoscrizione da parte di 221 parlamentari della proposta di legge n. 245 contro l’omofobia e la transfobia, sostenuta dagli amici e colleghi di Avvocatura per i diritti Lgbti – Rete Lenford. Una legge civile, progresso indispensabile per rendere l’Italia una società più giusta, libera ed equa.

Chissà se questa proposta di legge troverà il solito fuoco di sbarramento ipocrita e insensato del Pdl e quello, ancor peggiore, dei cattolici-quando-mi-conviene del Pd, o se prevarrà il buon senso. Intanto, è bene sempre riflettere e ricordarsi di questo anniversario.
Buona giornata contro l’omofobia a tutte e tutti!
PER INFO MAGGIORI DI QUESTO ARTICOLO:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/16/giornata-contro-lomofobia-e-piccoli-passi-dellitalia/595914/
FONTE http://www.ilfattoquotidiano.it di Matteo Winkler

Lgbt Firenze: Il Film "Call me Kuchu" per la Giornata contro l'omo-transfobia oggi 17 maggio al Robert F. Kennedy Center alle 20.15


Kerry Kennedy introdurrà la pellicola premiata a Berlino nella giornata mondiale contro l'omofobia in un evento che si terrà a Firenze.

Il Robert F. Kennedy Center, in collaborazione con Ireos, Queer Film Festival e Mediateca Toscana, propone la proiezione di Call me Kuchu, alla presenza di due personalità straordinarie: Kerry Kennedy, Presidente della Fondazione e Frank Mughisha, Laureate del RFKC, in prima linea in Uganda per promuovere la cultura della non discriminazione.

Appuntamento venerdì 17 maggio, Giornata mondiale contro l'omofobia, alle 20.15, al cinema Principe di Firenze, l'ingresso è libero.
Al termine seguirà un dibattito moderato da Roberta Vannucci, vicepresidente Ireos.

Call me Kuchu è un film documentario americano uscito nel 2012.
Il film, diretto da Malika Zouhali-Worrall e Katherine Fairfax Wright, esplora le lotte della comunità LGBT in Uganda concentrandosi in parte sull'assassinio, avvenuto nel 2011, dell'attivista per i diritti LGBT David Kato.

Il documentario è stato presentato al Film Festival Internazionale di Berlino 2012 e ha vinto il Teddy Award per il miglior film documentario.
fonte http://www.movieplayer.it di Valentina D'Amico

LGBT: Quattro lettere importanti per il parlamento (quello europeo) in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia


LGBT. Queste quattro lettere non sono di casa al Parlamento italiano.
Molto di più a quello europeo.
Non c'è alcuna legge che tuteli i diritti dei gay, delle lesbiche e dei transessuali italiani.

In Europa, l'Italia, non è una novità, è maglia nera dei diritti civili. Basta dare un'occhiata alla mappa pubblicata da Ilga, la più nota organizzazione a favore dell'uguaglianza Lgbt, per farsi un'idea. Siamo al 36esimo posto su 49: dopo di noi paesi come Armenia, Azerbaigian, Russia Moldavia e Macedonia. Nell'Unione europea, la nostra performance è pari solo a quella di Grecia, Polonia, Estonia e Cipro.


Il rapporto segnala con preoccupazione la mancanza di diritti (né matrimonio, né unioni civili, né adozione, né procreazione assistita...); l'assenza di leggi anti-discriminazione (la famosa legge contro l'omofobia, bocciata dal parlamento in novembre 2012); i ripetuti attacchi contro le persone gay da parte della classe politica, dal mondo dello sport, dalla Chiesa e dai giornali; le aggressioni contro sedi di associazioni pro-gay; l'assassinio di tre trans-sessuali in un anno; e i 16 episodi di violenza gravi registrati durante il 2012.


Nel frattempo in Europa


Mentre la Francia dice sì al matrimonio e alle adozioni per le coppie gay, da noi non si è riuscito ancora ad introdurre l'aggravante di omofobia nei reati penali. Vediamo se la nuova proposta di legge presentata da Pd, Movimento 5 Stelle, Scelta Civica e Sel avrà più fortuna. La configurazione del nuovo parlamento italiano apre nuove possibliità. Intanto la Spagna, il Portogallo, la Germania, l'Olanda, il Regno Unito - e tanti altri paesi - hanno già dato il loro ok ai matrimoni.

Ma la situazione, anche fuori dall'Italia, non è rose e fiori. In tutta Europa, secondo l'ultimo sondaggio Ue, oltre il 60% dei ragazzi Lgbt ha subito insulti o aggressioni a scuola per il suo orientamento sessuale, e uno su quattro dei gay/lesbiche dice di essere stato vittima di violenza o di minacce violente. Nonostante i passi avanti, insomma, tanta strada resta da fare.

Per questo oggi, in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia, il Parlamento europeo vuole ricordare l'importanza di tenere alta la guardia.
E rammenta di aver chiesto, con una larga maggioranza, per ben cinque volte alla Commissione europea una strategia comprensiva per la difesa dei diritti Lgbt.

Ma se invece di deprimerci oggi vogliamo festeggiare, possiamo ascoltare i discorsi pronunciati nel 2005 da José Zapatero (allora presidente del governo spagnolo) e lo scorso gennaio da Christiane Toubira, ministro della Giustizia francese, in occasione del voto per il matrimoni per tutti. Sperando che l'anno prossimo potremo ascoltare la voce di un ministro italiano.
fonte http://www.huffingtonpost.it di Giulio Zucchini e Raffaella De Marte

giovedì 16 maggio 2013

Politica: Josefa Idem, Ministra per le Pari Opportunità a conferenza europea in Olanda per parità trattamento Lgbt


Josefa Idem, Ministra per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili, interverrà oggi pomeriggio all'Aja in Olanda, alla conferenza europea per la Giornata internazionale contro l’omofobia (International Day Against Homofobia - IDAHO) che si celebra ogni anno il 17 maggio.

Lo riferisce un comunicato di Palazzo Chigi. Alla conferenza partecipano le delegazioni di molti Stati, le principali istituzioni europee e internazionali e le ONG.

In questa occasione i Ministri dei governi partecipanti firmeranno una dichiarazione congiunta chiedendo alla Commissione europea l’adozione di un quadro organico di iniziative comunitarie sulle questione dei diritti delle persone LGBT.

Fra gli altri, l’Austria, il Belgio la Danimarca, la Francia, la Spagna, la Svezia, la Finlandia, la Croazia e l’Olanda. L’obiettivo è quello di garantire l’effettività dell’uguaglianza e della parità di trattamento, integrando e supportando le politiche nazionali e favorendo lo scambio di best practices.

L’Italia dal canto suo, partecipando al Progetto proposto dal Consiglio d’Europa per l’attuazione della Raccomandazione del Comitato dei Ministri CM(2010)5, è riuscita a concretizzare il proprio impegno approvando definitivamente la “Strategia nazionale LGBT” che rappresenta un buono strumento per l’affermazione dei diritti delle persone LGBT. “Dall’Europa” dichiara la Ministra Idem “ancora una volta la spinta e lo stimolo per avviare il necessario cambiamento culturale del nostro Paese”.
fonte http://www.ilvelino.it/AGV NEWS Roma

Lgbt: 17 Maggio "Giornata contro l'omo-transfobia" Il Maschio Angioino si illumina di rosa le iniziative di Arcigay Napoli


L'Homme in Rose
Il Maschio Angioino si illumina di rosa per la Giornata internazionale contro l'omofobia, per i giorni 16, 17 e 18 maggio.

17 maggio, presso l'Antisala dei Baroni del Maschio Angioino, avrà luogo la seguente programmazione con il supporto dell'Assessorato alle Pari Opportunità e allo Sport del Comune di Napoli, Giuseppina Tommasielli :

ore 10.30 Il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli presenta del libro "Teatro" di Fortunato Calvino .
Letture di Gino Curcione, Pietro Juliano, Rita Montes. Coordina Claudio Finelli

ore 11.30 Roberto Azzurro in "De Profundis" di Oscar Wilde.

ore 12.00 Il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli presenta il libro "Comunità omosessuali. Le scienze sociali sulla popolazione LGBT" di Fabio Corbisiero. Interverrà l' On. Franco Grillini, Presidente onorario Arcigay. Coordina Gianmarco Cesario.

Durante la mattinata sarà presentato il progetto 'RacConta' - documentazione di crimini e di altri atti motivati da odio contro le persone LGBTI.

ore 16:30 Antisala dei Baroni del Maschio Angioino, l'Associazione i Ken ONLUS presenta il libro " diario di una vecchia checca" di e con Nino Spirlì, con la Presenza del Presidente del Consiglio provinciale di Reggio Calabria. Invitato il Sindaco di Napoli ed i Presidenti di tutte le associazioni lgbt campane.

ore 18.30 allo Stadio Collana di Napoli la squadra gay di calcio a 5 dei Pochos Napoli (Arcigay Napoli) sfiderà in un torneo esibizione la squadra di calcio a 5 del Comune di Napoli ed a seguire vi sarà una partita esibizione tra i Pochos e la selezione dell'Associazione Funiculà (Sert Asl Napoli)

La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita.
Tutte le iniziative sono supportate dal Coordinamento Campania Pride, verso il 29 giugno data del prossimo Pride regionale a Napoli (Napoli Campania Pride 2013).

Infine è prevista nella città di Napoli una campagna di comunicazione attraverso dei manifesti (Alcune persone sono gay/lesbice/trans - Fattene una ragione) voluta da Arcigay su tutto il territorio nazionale, per sensibilizzare e contrastare l'omo/transfobia.

info: www.arcigaynapoli.org
cel: 3468842498
fonte http://www.arcigaynapoli.org

mercoledì 15 maggio 2013

LGBT: FIRMA LA PETIZIONE "SALVA IL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO A FIRENZE. SAVE THE MAGGIO MUSICALE FIORENTINO IN FLORENCE,ITALY"


AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA E A TUTTI I CITTADINI DEL MONDO

Io sono Firenze.Sono conosciuta in tutto il mondo per la mia bellezza.
Adesso ho bisogno di voi.
Sto rischiando di perdere il mio Maggio Musicale Fiorentino, il mio storico e glorioso teatro d'opera che insieme ai musei, ai palazzi, alle opere d'arte e alla mia storia mi fa sentire amata e protetta da milioni di persone.
Firma questo mio grido di aiuto e spendi una parola per me.SPARGI LA PETIZIONE Grazie!
FIRMA AL LINK
http://www.thepetitionsite.com/328/899/674/salva-il-maggio-musicale-fiorentino-a-firenze-save-the-maggio-musicale-fiorentino-in-florence-italy/


I am Florence. I am famous worldwide for my beauty. Now I need you.
I am in danger of loosing one of my most precious gems. My Maggio Musicale Fiorentino, my historic Opera House that together with museums, palaces, works of art, and the greatest cultural patrimony makes me feel loved and appreciated by millions of people all around the world. Please Share my cry for help and lend me your voice. SHARE THIS PETITION THANK YOU!
SIGN AT LINK:
http://www.thepetitionsite.com/328/899/674/salva-il-maggio-musicale-fiorentino-a-firenze-save-the-maggio-musicale-fiorentino-in-florence-italy/

fonte http://www.thepetitionsite.com

Lgbt Danza: Firenze "Chiudere il balletto che follia". Parla il direttore del MaggioDanza Francesco Ventriglia


Francesco Ventriglia è avvilito: "Girava questa voce in teatro da qualche giorno. MaggioDanza è stato rilanciato"

«Chiudere MaggioDanza adesso? Una follia. Fosse stato fatto qualche stagione fa, quando il corpo di ballo del Comunale annaspava, l’avrei capito. Ma ora, dopo una ristrutturazione lunga e faticosa che ha portato i nostri danzatori alla rispettabilità internazionale, un’azione del genere non ha alcun senso». Francesco Ventriglia, 34 anni e da tre direttore di MaggioDanza, è sconcertato, avvilito.

La decisione di azzerare MaggioDanza, ufficializzata ieri, era nell’aria o è un fulmine a ciel sereno?
«Girava in teatro da qualche giorno. Eppure non ne comprendo la ragione.
È vero che il Comunale va rimesso in sesto, così com’è andato finora non è più sostenibile, ma perché infierire su un organismo come MaggioDanza che da tre anni a questa parte sta rilanciando il suo nome alla grande, che viene premiato dalla critica, amato sempre più dal pubblico, che ha imbastito una collaborazione proficua con il Comunale di Bologna e che, dopo almeno un quindicennio di inattività all’estero, poche settimane fa è stato ospite del prestigioso festival di Belgrado?
E poi tra un mese sarà con noi Sylvie Guillem, étoile che danza con le più grandi compagnie del mondo: se una come lei ha voglia di lavorare con noi, evidentemente è perché i nostri standard artistici sono degni della sua fama».

Di tagliare MaggioDanza se ne parla da anni.
«Certo. E se lo si fosse fatto in passato, forse nessuno avrebbe avuto niente da obiettare. Appena arrivato a Firenze mi sono trovato di fronte a una corte dei miracoli: la compagnia era imbolsita, anche a causa di danzatori dall’età media di oltre quarant’anni.
Adesso l’età media dei suoi 38 componenti (16 stabili, il resto a tempo determinato) è intorno ai 30 anni e si va in scena 53 sere l’anno, mentre prima non si arrivava nemmeno a 18 recite.
E per raggiungere tali standard di produttività ed eccellenza non ho chiesto un soldo di più, anzi ho abbattuto i costi».

Però al Comunale la danza non ha mai avuto un seguito e una storia paragonabile a quella della stagioni sinfoniche e d’opera.
«MaggioDanza è giovane, nata nel 1967.
Ma vi ci sono passati tutti i grandi: Fonteyn, Plisetskaja, Nureyev, Fracci, Polyakov, Baryshnikov.
Senza dubbio ha avuto pure momenti meno felici.
Quello attuale, invece, è un apice. Per raggiungerlo abbiamo lavorato fino a 18 ore al giorno.
E mi spiace davvero che il chirurgo chiamato a operare d’urgenza il Maggio non si sia reso conto di star amputandone una parte sana.
Sono giunto qui con un grande sogno, l’idea di ripartire dai giovani per ricreare un’eccellenza internazionale puntando su un progetto di forte slancio verso l’innovazione, senza tuttavia dimenticare i doveri che ha una fondazione lirica nei confronti del repertorio.
A nostro svantaggio ha giocato solo il fatto di essere poco numerosi.
Né è stato considerato tutto quanto abbiamo fatto per riportare i fiorentini in teatro: i miei danzatori e io siamo entrati nelle scuole, dagli asili alle superiori, per spiegare cos’è la danza, condurre i ragazzi sul palcoscenico del Comunale a ballare con noi e i loro genitori in platea a vederli.
E tutti loro, ragazzi e famiglie, sono poi diventati pubblico fedele dei nostri spettacoli».
fonte http://firenze.repubblica.it/ di GREGORIO MOPPI

Lgbt: Lush "Grazie Francia, Italia che aspetti?" un video in occasione del 17 maggio giornata internazionale contro l’omo-transfobia


In Lush crediamo che chi si ama abbia il diritto di sposarsi.
Per questo, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia (17 maggio 2013), desideriamo ringraziare la Francia per aver legalizzato i matrimoni fra coppie dello stesso sesso e chiedere all’Italia di fare altrettanto. A modo nostro.

Aiutaci anche tu a contrastare la cultura dell’omofobia e a sensibilizzare l’Italia ad estendere il diritto di matrimonio per le coppie dello stesso sesso!

Puoi diffondere il video della nostra campagna e puoi anche acquistare la nostra crema “Sua Bontà”: finanzierai il progetto educativo contro il bullismo omofobico “Bye bye bulli”.
INFO:
http://www.lush.it/shop/info/67/

Bye bye bulli: http://www.byebyebulli.it/
è un’iniziativa realizzata da FRAME, un'associazione di promozione sociale che ha come obiettivo la promozione e la tutela dei diritti dei minori e delle famiglie, nonché la lotta ad ogni forma di discriminazione. Il progetto prevede due laboratori/workshop sul bullismo omofobico - uno destinato agli alunni e uno agli insegnanti – nelle scuole secondarie di Milano, Bologna, Firenze, Roma, Salerno e Caltanissetta che consentiranno ai partecipanti di dotarsi degli strumenti idonei per combattere la discriminazione a scuola

Bye bye bulli vuole soddisfare l’esigenza di informazione tra i giovani sulle tematiche dell’omosessualità, in alternativa al disinteresse diffuso e al vuoto di informazione che gravita sull’educazione alla cittadinanza responsabile delle nuove generazioni e spesso perfino degli addetti alla loro formazione.
fonte http://www.lush.it/

martedì 14 maggio 2013

Lgbt Danza: Firenze, GD.com "SOS SALVIAMO IL MAGGIODANZA"


Nasce l’iniziativa del giornaledelladanza.com a sostegno della Compagnia MaggioDanza in seguito all’ incredibile decisione di Francesco Bianchi, commissario straordinario della Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, di sciogliere la compagnia per motivi economici.

Tagli incomprensibili che ancora una volta vanno a colpire l’arte, vanno a discapito della sempre più bistrattata danza.

Il MaggioDanza esiste dal 1967 e rappresenta non solamente la storia culturale del nostro paese ma avrebbe potuto significare per molti anche il futuro, per nuovi ballerini e nuovi direttori.

Il giornaledelladanza.com ha deciso di intraprendere un’azione di sostegno, morale e materiale, per i danzatori della compagnia fiorentina e per l’attuale direttore Francesco Ventriglia, invitando tutti gli appartenenti al mondo della danza a scrivere una e-mail al nostro indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com in cui esprimere la propria vicinanza al MaggioDanza.

Per facilitare l’organizzazione e la raccolta di tutte le e-mail Vi chiediamo di specificare come oggetto della “missiva”: SOS SALVIAMO IL MAGGIODANZA.


Tutte le e-mail raccolte verranno consegnate al Direttore Francesco Ventriglia il quale, si spera, potrà usarle nelle circostanze e nei luoghi adatti a perorare il sostegno alla compagnia.

Queste le dichiarazioni del direttore Sara Zuccari: “Ho deciso di mettere a disposizione il giornaledelladanza.com, perché trovo inaccettabile che ancora una volta, una realtà importante del panorama ballettistico italiano come il MaggioDanza, venga colpita con tanta violenza.

Colgo l’occasione per porgere un appello personale al mondo della danza a cui chiedo di compiere un atto importante, trovare l’unità, perché solamente uniti si può essere forti.
Non mancherò di far sentire la mia vicinanza ai danzatori del MaggioDanza ed al loro Direttore Francesco Ventriglia che considero un grande professionista ed un caro amico”.
fonte http://giornaledelladanza.com di Alessandro Di Giacomo

Lgbt Modena: Nasce il supermercato per i disoccupati: lavoro in cambio della spesa gratis


Le famiglie avranno a disposizione in maniera totalmente gratuita una tessera e un tot di bollini per fare la spesa nell’arco di un anno.
Nessuna carità: dovranno offrire in cambio aiuto almeno una volta a settimana.

Che cosa c’è da mangiare oggi. Le paure del nuovo millennio si chiamano fare la spesa tutti i giorni e riuscire ad arrivare alla fine del mese. L’umiliazione di offrire un piatto vuoto ai figli di ritorno da scuola è il colpo più duro per i nuovi poveri d’Italia, quasi 4 milioni nel 2013.

La soluzione l’hanno trovata in Emilia Romagna, a Modena, dove il Centro Servizi per il Volontariato inaugurerà a maggio l’Emporio Portobello, un supermercato per disoccupati e famiglie in difficoltà economica.

Circa 450 i nuclei vulnerabili a cui si intende offrire il servizio: scelti in collaborazione con i servizi sociali in base al quoziente Isee, le famiglie avranno a disposizione in maniera totalmente gratuita una tessera e un tot di bollini per fare la spesa nell’arco di un anno. Nessuna carità: dovranno offrire in cambio il proprio lavoro almeno una volta a settimana.

Lo racconta Angelo Morselli, presidente del Centro per il Volontariato e portavoce di un nuovo welfare dove la parola d’ordine è dignità. “L’idea ci è venuta semplicemente ascoltando i problemi dei nostri concittadini. La situazione è allarmante”. Gli ultimi dati sono quelli di Confcommercio che racconta di un paese dove, dal 2006 al 2011, la crisi ha creato 615 nuovi poveri al giorno, a fronte di un tasso di disoccupazione dell’11,7%.

Così Emporio Portobello vuole dare risposta ai nuovi poveri, cercando di offrire un’ancora di salvezza. “Crediamo molto in questo progetto – dice Morselli – e vogliamo si mantenga la dimensione dell’acquisto, nessuno regala niente, ma coinvolgiamo le persone in un progetto specifico.

Noi vogliamo stringere un patto con gli utenti che accoglieremo nei nostri locali. Ci sono delle condizioni e sarà fondamentale per tutte le parti rispettarle”. La prima regola è essere disposti al cambio di stile di vita.

“Portobello sarà composto da tre locali: magazzino, supermercato vero e proprio e un’area di incontro con le associazioni. Intendiamo instaurare con gli utenti un vero dialogo per cercare di assisterli in questa nuova fase di vita. Cambiare lo stile di consumo sarà uno dei primi obiettivi”.

E la seconda clausola del patto tra l’Emporio e il cittadino prevede un aiuto concreto: “In cambio chiediamo a chi usufruirà del servizio, di venire almeno una volta a settimana a lavorare come volontario presso la struttura. È il segno concreto che non stiamo facendo nessuna carità, ma cerchiamo di coinvolgere direttamente gli utenti nel percorso di uscita dal disagio”.

A rendere possibile e realizzabile il progetto sono le tante associazioni di volontariato attive sul territorio di Modena e, come ci tiene a sottolineare Morselli, per la prima volta anche laiche.
“Siamo abituati a vedere questo tipo di progetti legati solo al mondo del volontariato cattolico, ma in questo caso ci sono anche altre realtà vicine all’associazionismo civico”.

Così si va dall’Associazione Porta Aperta Modena, Insieme in quartiere per la città, Arcisolidarietà, Forum delle associazioni familiari della provincia fino all’Associazione Papa Giovanni XXIII e tante altre.

Ad essere coinvolta è però tutta la cittadinanza. Sul sito: PortobelloModena.it è possibile dare il proprio contributo.
Tante le modalità: si può “donare una spesa”, ovvero fare una donazione di denaro oppure le aziende possono donare direttamente prodotti d’acquisto.
Infine c’è un’intensa attività di reclutamento volontari alla voce “dona il tuo tempo”: si cercano studenti o semplici cittadini che per qualche ora a settimana possono dare una mano a gestire la struttura.

“Purtroppo – conclude Morselli – il nuove welfare dovrà passare per forza dal volontariato. Per le famiglie non si tratta più di non riuscire ad arrivare alla fine del mese, ma nemmeno alla terza settimana. Se mancano i fondi e gli aiuti a livello statale, bisogna che siano i cittadini a rimboccarsi le maniche”.

Un’esperienza unica: “All’inizio le nostre ambizioni erano più ridimensionate, ma siamo sommersi di richieste prima ancora di cominciare e stiamo cercando di diventare un punto di coordinamento per la nascita di altre realtà sul territorio. Grazie all’aiuto dei tanti volontari locali abbiamo deciso di accettare la sfida”.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it di Martina Castigliani

Lgbt: Lavoro, ecco le 5 professioni 2.0 legate al web su cui puntare


Sono state protagoniste a Bologna del Wwworkers Camp, il primo meeting nazionale degli italiani con un impiego legato al web

Si chiamano «Wwworkers» e sono lavoratori che hanno saputo sfruttare le potenzialità di internet per cambiare, in meglio, la loro professione.
Senza per forza stravolgerla, a volte semplicemente trasferendola da una logica locale, limitata, a una più vasta e diffusa.
Imprenditori, artigiani, persino agricoltori che nei giorni scorsi si sono dati appuntamento a Bologna per il «Wwworkers Camp», il loro primo meeting nazionale.

Un’occasione per conoscersi, confrontarsi, fare rete e chiedere maggiore attenzione da parte delle istituzioni: «Abbiamo voluto dimostrare che esiste un’Italia che nonostante tutto ce la fa, che cerca vie d’uscita dalla crisi e le trova grazie alle nuove tecnologie» spiega a Panorama.it Giampaolo Colletti, fondatore della community Wwworkers.it.

Un gruppo nutrito e trasversale dove convivono nativi digitali, cresciuti a pane e web, accanto a migranti che dall'analogico sono approdati nell'universo dei bit. Entrambi sono la prova che un’opportunità esiste per tutti: l’importante è sapersela creare.
Ecco dunque cinque possibili strade da percorrere, cinque professioni su cui puntare e, per ognuna, un esempio di chi ce l’ha già fatta.

Artigiani 2.0

«Sono mestieri classici, ancorati alle antiche arti e mestieri, che grazie alla rete dialogano con community e pubblici vasti» spiega Colletti.
Figure che si muovono nel solco della tradizione, in grado di produrre eccellenza, che ora la vendono non soltanto a chi ha la fortuna di incontrarla per caso o grazie al passaparola, ma a chiunque sia seduto davanti a un computer.
Ribaltando il discorso, chi è bravo a costruire, forgiare, fabbricare un oggetto, può tentare di commercializzarlo in tutto il mondo.
L’esempio: Pianeta Verde vende giocattoli in legno, costruiti nel pieno rispetto della natura, usando soprattutto cere e vernici atossiche.

Cibo e vino
Nell’enogastronomia l’Italia, è noto, è un’eccellenza globale. Vale lo stesso discorso fatto per gli artigiani: esistono sul territorio delle realtà di nicchia, di regole misconosciute, capaci di creare prodotti a prezzi addirittura inferiori rispetto alla grande distribuzione, buoni e sani. Un’azienda agricola, ma anche una famiglia che produce pasta o marmellate, con internet può farsi trovare.
L’esempio: Tunia è un’azienda agricola di Arezzo che on line vende vini, grappa, olio.

Servizi dal web

«Se è vero che internet parla a un’audience vasta» fa notare Colletti «è vero anche che offre opportunità incredibili di “customizzazione”, di personalizzazione del servizio secondo le specifiche richieste del cliente.
C’è una forte verticalità, che rappresenta un indiscutibile valore aggiunto, unito al fatto che, alla fine, si riceve un feedback di tipo qualitativo e quantitativo.
Uno strumento prezioso per non smettere di migliorarsi».
A livello pratico, si può vendere la propria professionalità grazie al web, mettere a disposizione non prodotti, ma un know-how acquisito con l’esperienza.
Rispetto alle prime due categorie, non è necessario nemmeno mettere in piedi portali di e-commerce o soluzioni di logistica, basta saper fare qualcosa e farla bene.
L’esempio: My Personal Chef , ovvero un cuoco che, oltre a cucinare a domicilio, si offre per l’organizzazione di eventi, buffet, corsi di cucina e cene romantiche.

Social network e dintorni
La rete è abile ad annodare i fili tra virtuale e reale, ma prospera anche da sola, basta a se stessa.
Nell’era degli smartphone e dei tablet, di un’utenza sempre connessa e sempre più bisognosa di informazioni, si può avere successo anche creando delle piattaforme dove sono gli utenti stessi a generare i contenuti.
A esserne dunque sia i creatori che i fruitori. Basta saper scegliere un tema capace di generare traffico.
L’esempio: 2Spaghi è un portale dove trovare ristoranti, locali, hotel e farsi un’idea grazie ai voti e ai commenti di altri utenti. In più sono presenti sconti e offerte.

Green e bio

La sostenibilità, l’attenzione all’ambiente, la logica chilometri zero sono tra i temi più sentiti al momento e senz’altro continueranno a esserlo in futuro.
Perciò qualsiasi attività si inserisca in questo filone, anche se in qualche modo riconducibile a una delle categorie precedenti, è destinata a incontrare il favore dei navigatori.
L’importante è essere coerenti, soprattutto se si porta avanti una promessa di valore di questo tipo.
L’esempio: Agricola Vignudelli consegna a domicilio ortaggi di stagione raccolti nelle 24 ore precedenti. Ovviamente solo nelle zone limitrofe, per garantire il massimo della qualità.
fonte http://economia.panorama.it/di Marco Morello

Lgbt: "Concorso VideoQueer 2013" organizzato dal Florence Queer Festival

(clicca su per ingrandire)

Parte l’undicesima edizione di VideoQueer, il concorso nazionale di cortometraggi dedicati all’universo gay, lesbico, bisex e transgender, organizzato dal Florence Queer Festival.

BANDO CONCORSO VIDEOQUEER 2013:
L’iscrizione al concorso è GRATUITA.
Possono partecipare esclusivamente cortometraggi realizzati dopo il 1° gennaio 2010.

Le opere inviate, pena l’esclusione dovranno:
- avere una durata massima di 30 minuti (inclusi i titoli di coda);
- non costituire messaggi pubblicitari;
- essere in lingua italiana o essere sottotitolate in lingua italiana.

Le opere inviate per la selezione dovranno essere in formato DVD, accompagnate dalla scheda d’iscrizione opportunamente compilata e scaricabile dal sito www.florencequeerfestival.it, corredata dalla filmografia del regista e da foto di scena.

Premio 1.000 €

Le opere dovranno essere inviate al seguente indirizzo, entro e non oltre 30 giugno 2013:
Silvia Minelli
c/o Via Bonifacio Lupi 5ar
50129 Firenze

Per Info: 347.8553836
silvia@florencequeerfestival.it
www.florencequeerfestival.it
fonte http://www.florencequeerfestival.it/?p=4474

Lgbt: A Firenze il 18 Maggio "Laboratorio esperenziale sull’omofobia e transfobia interiorizzata"


Rete Genitori Rainbow genitori lgbt con figli da relazioni etero
associazione di volontariato

Firenze – Sabato 18 Maggio 2013 – orario 10-13/ 14-17
"Laboratorio esperenziale sull’omofobia e transfobia interiorizzata"
di Elisa Brigiolini e Daniel Giunti,Psicologi Psicoterapeuti
collaboratori di Rete Genitori Rainbow

E’ acclarato quanto l’omofobia interiorizzata influenzi il comportamento di ognuno di noi e questo si dimostra tanto più vero e deleterio nella delicata condizione di genitori che si scoprono omosessuali nel contesto di una relazione eterosessuale.

Questo laboratorio mira all’acquisizione di autoconsapevolezza, al riconoscimento della propria omofobia interiorizzata, alle emozioni ad essa associate e a come queste influenzano i vari ambiti della nostra quotidianità, per una sua possibile gestione.

La partecipazione sarà attiva.
Costo a persona 55€ ( 45€ per Soci Rete Genitori Rainbow )
Il seminario si terrà con un numero minimo di 8 persone, prenotazione obbligatoria
per informazioni info@genitorirainbow.it – tel. 392 7063590

EVENTO FB
https://www.facebook.com/events/523053224424676/
O LINK
http://www.genitorirainbow.it/firenze-18-maggio-seminario-esperenziale-sullomofobia-interiorizzata.html
fonte http://www.genitorirainbow.it

lunedì 13 maggio 2013

Lgbt: 17 maggio Giornata internazionale contro l’omo-transfobia, l’iniziativa di Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, il video "Questo è amore – This is love"


"Questo è amore – This is love"
Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia
International Day Against Homophobia and Transphobia
17 maggio/17 May 2013

Quest’anno Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura vuole denunciare l’omofobia ricordando a tutti, con un video, che gli amori omosessuali sono amori.
Il titolo del video è semplice: “Questo è amore – This is love”. Volutamente semplice.

Sulla schiena, una qualunque schiena, che, per mero caso, appartiene a una filosofia (Nicla Vassallo), ma potrebbe appartenere a chiunque altro, scrive l’artista e calligrafa (Francesca Biasetton).
Perché l’amore rimane “Written On The Body” (Jeannette Winterson), perché è passione e così deve essere, ma non è solo passione. L’amore presuppone il rispetto, non l’offesa.

Ogni offesa contro gli amori omosessuali oltraggia il diritto di amare e di amore, diritto che non appartiene ad alcun orientamento, né ad alcuna preferenza sessuale, oltraggio che genera sofferenza nella mente e si ripercuote subitaneamente nel e sul corpo. L’omofobia costituisce una coltellata alla schiena, e per questo sulla schiena noi scriviamo di amore, con Vita Sackwille-West, Sandro Penna, Federico García Lorca, Paul Verlaine.
Per ricordare (ma non dovrebbe essercene alcun bisogno nei luoghi civili, educati, progrediti, umani) che gli amori omosessuali sono amori.

Lettering e calligrafia si devono a Francesca Biasetton (http://www.biasetton.com). Il corpo è quello di Nicla Vassallo (http://www.niclavassallo.net).
Alla regia: Serena Gargani. All’ideazione hanno collaborato Francesca Biasetton, Elvira Bonfanti, Luca Borzani, Vittorio Lingiardi (http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Lingiardi), Nicla Vassallo.
La produzione: Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura (http://www.palazzoducale.genova.it/)

Contacts:
info@biasetton.com
palazzoducale@palazzoducale.genova.it
nicla.vassallo@unige.it
fonte http://www.culturame.it

Lgbt: Supporta il documentario di "Lei Disse si" il racconto del matrimonio di Ingrid e Lorenza in Svezia


"Lei disse sì" è il racconto dei mesi che precedono il matrimonio di Ingrid e Lorenza, che si sposeranno a Giugno in Svezia perché in Italia due persone dello stesso sesso non possono farlo.

Ingrid e Lorenza raccontano che l'esperienza del matrimonio è la stessa per tutti e che per organizzarlo i passi tradizionali sono sempre quelli: annunciarlo a parenti ed amici, trovare un posto in cui fare la festa, fare la lista degli invitati, pensare agli abiti, alle fedi, al cibo, etc.

"Lei disse sì" è un progetto cross-mediale che attraverso un blog attivo da dicembre 2012 e una pagina facebook sta raccontando questo percorso, in modo più o meno leggero, incontrando la partecipazione di un'intera community.

Il documentario:
"Lei disse sì" trova il suo compimento in un documentario in cui si racconterà tutto il percorso fino ad arrivare al viaggio in Svezia, dove verrà celebrato il matrimonio insieme a parenti ed amici che seguiranno le spose per brindare a loro e ai diritti per tutti e tutte.

Il documentario verrà sviluppato partendo dalle pillole video del blog, si aprirà ad interviste e approfondimenti e sarà l'occasione per uno sguardo sui diritti civili nell'Italia del 2013.

Per realizzare il documentario abbiamo bisogno di te (dei tuoi piedi)
sostieni lei disse si per fare un salto verso i diritti di tutti. Anche i tuoi.

Cosa sostieni sottoscrivendo il progetto:
- Spese di comunicazione e promozione
- Costi di realizzazione (service audio video, postproduzione)
- Costi di mantenimento blog
- Spese legali (diritti d'autore)
- Spese di traduzione del documentario

N.B. Le quote non saranno usate in alcun modo per sostenere le spese del matrimonio

Una quota corrisponde a 10€. Cosa ricevi con una o più quote:
Da 1 a 4 quote - ringraziamento su blog e facebook
Da 5 a 9 quote - t-shirt "leidissesi"+ ringraziamento su blog e facebook
Da 10 a 24 quote - DVD autografato + ringraziamento nel documentario
Da 25 a 49 quote - DVD autografato + t-shirt "leidissesi" autografata dalla stylist + ringraziamento nel documentario
Da 50 a 99 quote - DVD autografato + ringraziamento personale in video sul blog
Da 100 a 499 quote - DVD autografato + cena con le spose "sposate"
500 quote - DVD autografato +invito al matrimonio

PER PARTECIPARE VAI AL LINK.
http://www.produzionidalbasso.com/pdb_2164.html?PHPSESSID=898nd8phfoajm3u7h5pefqpbl2

Lei disse si "Press"
http://www.leidissesi.net/press/
fonte http://www.produzionidalbasso.com

Lgbt Cinema: Chiude a Bologna l'edizione 2013 di DiverGenti


Si è conclusa domenica 5 maggio la sesta edizione del festival di cinema trans Divergenti. Organizzato dal M.I.T., associazione attiva da trent'anni nella difesa dei diritti di transessuali, transgender e travestiti, con la direzione di Porpora Marcasciano e la direzione artistica di Luki Massa, il festival ha proposto, nel corso dei quattro giorni di programmazione, 14 film provenienti da Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Svezia, Italia, USA, Pakistan, Iran, Birmania.

Oltre a numerosi appuntamenti culturali, tra cui l’acclamata performance della direttrice del festival Porpora Marcasciano, che ha letto, sulla base della video sceneggiatura di Elena Vertebra e del tappeto sonoro di Claudio Cherubini, stralci del suo Antologaia: una rilettura in chiave frocia dei favolosi anni 70. Grande partecipazione emotiva per l’omaggio alla pioniera Lucy, trans ottantanovenne rinchiusa a Dachau quando era ancora un uomo, a causa della sua omosessualità.

La giuria di qualità, composta da Roberto Chiesi, Giovanni Minerba, Laura Schettini, Lina Pallotta e Margherita Palazzo, ha conferito il premio come miglior cortometraggio a La Victoria de Ursula di Julio Martì e Nacho Ruiperez, “per l'intelligente rilettura dei generi cinematografici e per la capacità di condensare in pochi minuti un racconto di atmosfere e tensioni psicologiche che danno vita a personaggi credibili in un clima che si svela con un colpo di scena finale”.

Il riconoscimento come miglior documentario è invece stato conferito a Wildness di Wu Tsang, incentrato sull’autonarrazione del Silver Platter, locale della comunità lgbt latinoamericana di Los Angeles, “per la pregnanza evocativa di un luogo emblematico di complesse trasformazioni e di storie che hanno investito comunità e culture diverse”.

Premio alla migliore fiction, infine, per Facing Mirrors di Negar Azarbayjani, coproduzione Iran-Germania che racconta la storia dell’amicizia tra una donna e un ragazzo FtM in fuga dalla famiglia e da un matrimonio forzato: primo film iraniano con un protagonista transgender, è stato premiato “per il coraggio e l'intelligenza con cui descrive la collisione tra due mondi che potrebbero trovare un terreno di solidarietà pur all'interno di un regime repressivo e autoritario”.

Il pubblico, raddoppiato rispetto agli ingressi del 2012, ha confermato il voto della giuria per la fiction e il cortometraggio, dando la maggioranza delle preferenze a Facing Mirrors e La Victoria de Ursula, mentre, per il genere documentario, ha premiato il coraggio del film Sexing The Transman di Buck Angel, un viaggio intimo e senza veli nella sessualità degli FtM.
fonte http://www.cinemaitaliano.info/

Lgbt: Omofobia in Russia, giovane gay torturato a morte


L’hanno trovato nudo nel cortile di un palazzo a Volvograd, il corpo pieno di ferite, probabilmente inferte con pezzi di vestro, soprattutto nella zona dei genitali. ù

E’ l’ennesima vittima dell’omofobia in Russia, dove è in atto una vera e propria campagna contro gli omosessuali.
Il ragazzo di 23 anni è morto venerdì scorso e probabilmente ad ucciderlo sono stati due suoi amici. Secondo una prima ricostruzione la vittima stava festeggiando insieme ad altri la ricorrenza del 9 maggio, il giorno della vittoria degli alleati sui nazisti, quando ha deciso di rendere nota la sua omosessualità scatenando così la reazione violenta dei presenti.

La polizia sabato ha arrestato un 22enne e un 27enne, quest’ultimo ha precedenti penali. Gli investigatori hanno reso noto alla France Presse la particolare crudeltà del crimine: “La testa del ragazzo è stata fracassata con una pietra e il giovane è stato anche sodomizzato con una bottiglia”, hanno precisato.

E’ raro che le forze dell’ordine in Russia rendano noto il carattere omofobico di un crimine. Secondo gli attivisti di solito molti reati commessi contro i gay non sono descritti come tali dalla polizia.
Questa volta però è stato proprio chi conduce le indagini a far quel riferimento.
E le associazioni per la difesa dei diritti umani hanno subito puntato il dito sul clima anti-gay che sta pervadendo il Paese.

Lo scorso gennaio la Duma ha approvato in prima lettura una legge che vieta la propaganda omosessuale e che metterà al bando qualsiasi manifestazione gay di cui potete leggere qui.
Secondo Nikolai Alexeyev, uno dei principali attivisti pro-diritti omosessuali in Russia, se il provvedimento passasse in via definitiva gli omofobi potrebbero sentirsi più liberi di attaccare un gay.

“Il mostruoso delitto di Volgograd – ha detto Alexeyev - dimostra che la politica omofoba portata avanti dal governo sta dando i suoi frutti”.

Nelle prossime settimane la legge dovrebbe passare gli ultimi scogli alla Duma e, a quel punto, mancherà solo la firma di Putin perché entri in vigore. Russia Unita, il partito del presidente, sta anche pensando di presentare un emendamento che infligge multe sostanziose a chiunque dia sostegno pubblico agli omosessuali.

La posizione di Putin sull’argomento è nota: nega che il suo governo stia discriminando gli omosessuali ma critica chi è gay perché non contribuisce alla crescita demografica. Qualche settimana fa opo il sì del Parlamento francese alle unioni tra coppie dello stesso sesso e alla possibilità di queste di adottare bambini, Putin ha proposto di rivedere l’accordo sulle adozioni con Parigi.

In Russia l’omosessualità fino al 1993 l’omosessualità era un reato e fino al 1999 è stata considerata una malattia mentale.
Articolo di Monica Ricci Sargentini
fonte http://lepersoneeladignita.corriere.it/2013/05/13/russia-giovane-gay-torturato-a-morte/

domenica 12 maggio 2013

Lgbt Danza: Al Filarmonico di Verona debutta "Cercando Verdi" del coreografo Renato Zanella, da domenica 12 fino al 18 maggio

(clicca su per ingrandire)

Domenica 12 maggio alle ore 15.30 al Teatro Filarmonico debutta il balletto inedito Cercando Verdi, secondo appuntamento con la danza della Stagione 2012-2013. Coreografia, scene, costumi e lighting design sono firmati da Renato Zanella, sul podio il M° Julian Kovatchev.

Étoile ospite il primo ballerino dello Staatsballett di Berlino il russo Mikhail Kaniskin, accanto ai primi ballerini e solisti areniani: Alessia Gelmetti, Teresa Strisciulli, Amaya Ugarteche, Antonio Russo.

Soprano solista Teona Dvali, al pianoforte Pietro Salvaggio. Impegnati Orchestra, Corpo di ballo e Tecnici dell’Arena di Verona.
Nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona.

Oggi Domenica alle 15.30 al Teatro Filarmonico di Verona debutta il balletto inedito 'Cercando Verdi', secondo appuntamento con la danza della Stagione 2012-2013. Coreografia, scene, costumi e lighting design sono firmati da Renato Zanella, sul podio dell'Orchestra dell'Arena di Verona ci sara' Julian Kovatchev.

Etoile ospite, il primo ballerino dello Staatsballett di Berlino, il russo Mikhail Kaniskin, accanto ai primi ballerini e solisti areniani.
Lo spettacolo, che e' un nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona, vede anche la partecipazione del soprano Teona Dvali e di Pietro Selvaggio al pianoforte.

Dopo la 'prima' di domenica, 'Cercando Verdi' viene replicato martedi' 14 maggio ore 20.00, mercoledi' 15 maggio ore 20.00, giovedi' 16 maggio ore 20.00 e sabato 18 maggio ore 15.30.

Il balletto in due atti 'Cercando Verdi' e' ispirato alla figura del celebre compositore di Busseto nell'anno del bicentenario della nascita.

Il compito affidato a Zanella e' una sfida musicale, quasi a conclusione di una trilogia incentrata su compositori 'speciali', insieme agli Omaggi a Stravinsky e Ravel delle precedenti stagioni.

Il coreografo propone il suo lavoro sulle piu' belle ouverture operistiche e le composizioni per pianoforte e voce di Giuseppe Verdi, "che danno piu' liberta' alla creativita' e fantasia al movimento, e racchiudono piu' chiaramente l'universo verdiano", spiega Zanella.

Il balletto infatti non vuole raccontare una storia, ma rappresentare un viaggio nella musica verdiana attraverso l'interpretazione personale dei sentimenti che essa ispira - passione, rabbia, solitudine, patriottismo - per lasciarsi pervadere e trasformare dalle emozioni.

Si rinnova anche per questo titolo l’offerta speciale rivolta ai giovani Under 30 ed agli allievi delle Scuole di danza: biglietto d’ingresso a soli 10 Euro per gli spettacoli di martedì 14, mercoledì 15 e giovedì 16 maggio alle ore 20.00 e sabato 18 maggio alle 15.30, fino ad esaurimento disponibilità.
È possibile acquistare un solo biglietto presso la Biglietteria del Teatro Filarmonico, esibendo un documento d’identità o di appartenenza alla Scuola di danza.


Informazioni e prenotazioni
Biglietteria del Teatro Filarmonico – via dei Mutilati 4/k, 37122 Verona
tel. (+39) 045 8002880 – fax 045 8013266 – Call center (+39) 045 8005151 – www.arena.it

fonte http://www.adnkronos.com/IGN/