sabato 4 maggio 2013

Lgbt Teatro: "La mia Firenze. I ricordi di un figlio" la città vista da Giorgio Albertazzi, il 9 maggio al Teatro Verdi



Da bimbo andava pazzo per Mandrake. Da grande un incontro sul bus per piazza San Marco lo ha portato dietro al sipario. Giorgio Albertazzi racconta la sua Firenze in uno spettacolo al Teatro Verdi.

Si sente un fuggiasco dalla città più bella del mondo, ma qui ha lasciato il cuore. Di lei Giorgio Albertazzi ricorda un volto in bianco e nero, catturato durante i momenti dell’infanzia, ma anche i grandi incontri: Franco Zeffirelli, Athos Ori, Bianca Toccafondi.

E poi ancora le macchine nere che vedeva sfrecciare da bimbo verso i Tatti, la villa di Vincigliata che il grande critico Bernard Berenson scelse come casa. A bordo delle scure vetture sedevano i grandi di un tempo. Winston Churchill, Gabriele D’Annunzio, Eleonora Duse, Thomas Mann.

Fiesolano di nascita, cosmopolita di professione, Giorgio Albertazzi giovedì 9 maggio arriva al Teatro Verdi con un recital unico: La mia Firenze, i ricordi di un figlio, diretto, interpretato e scritto appositamente per la sua città natale. Per assistere allo spettacolo è possibile anche comprare online i biglietti.

Novant’anni quasi compiuti, da ben 64 sulle scene, l’attore parla di primi amori e debutti in scena, passioni di un bimbo d’altri tempi e partite a calcio con la maglia numero 7. La mia Firenze è una dedica d’amore in grande stile, accompagnata da fotografie d’epoca, recuperate per l’occasione dall’archivio Fratelli Alinari.

L’evento è il clou del simposio internazionale, parte del Festival d’Europa 2013, Arti dello spettacolo: mecenatismo e modelli per un nuovo Rinascimento nel Terzo Millennio, promosso da ISI Florence, in collaborazione con l’associazione Divertiamoci Correndo, Fondazione Monnalisa Onlus e Oxfam Italia.

Lo spettacolo avrà anche un’anima solidale. I fondi raccolti andranno al progetto New renaissance patronage fund, promosso dall’International Studies Institute Florence, per fornire borse di studio in favore di giovani talenti italiani e americani, e alla campagna per la lotta alla povertà Coltiva. Il cibo. La vita. Il pianeta, portata avanti da Oxfam Italia.

Nei giorni precedenti lo spettacolo, Giorgio Albertazzi sarà impegnato nel laboratorio teatrale Galeotto fu Dante. Il workshop si svolgerà dal 6 all’8 maggio, dalle 15 alle 20, alla Limonaia di Villa Strozzi. I partecipanti saliranno sul palco del Teatro Verdi al termine dei recital La mia Firenze, per una performance ispirata al lavoro svolto durante lo stage.

“Si può ‘cantare’ un sonetto di Dante? Si può mimare una terzina della Divina Commedia? Tenteremo di scoprirlo in un viaggio che è un’allegoria e una metafora – spiega Giorgio Albertazzi – giocheremo come in un ‘Rispetto d’amore’, tra parole e silenzi, per cercare Dante dentro di noi, perché, a pensarci bene, ognuno vorrebbe fare il suo viaggio. Dante è in ogni uomo del pianeta che vive sapendo che dovrà morire”.

Per partecipare basta inviare foto e curriculum all’indirizzo mail mercuzio.associazione@gmail.com (per informazioni contattare invece Giordano Aquilini al numero di telefono 339.8281386).

La tre giorni del Simposio Internazionale – dal 7 al 9 maggio – porterà in città musica, danza e una tavola rotonda.
PIU' INFO AL LINK:
http://www.teladoiofirenze.it/sponsored-story/la-mia-firenze-la-citta-vista-da-giorgio-albertazzi-il-9-maggio-al-teatro-verdi/
fonte http://www.teladoiofirenze.it/

Lgbt: Gillian Anderson:"Al liceo ho avuto storia gay" La star di X-Files confessa a Vanity Fair le sue esperienze "hot" adolescenziali


Gillian Anderson, l'agente Dana Scully della serie "X-Files", ha rivelato alla rivista "Vanity Fair" alcuni momenti particolarmente intimi vissuti da giovanissima. "Durante gli anni del liceo ebbi una lunga relazione con una ragazza" ha confessato Gillian ammettendo di avere avuto anche altre donne nella sua vita, precisando però che sono state l'eccezione e non la regola.
Ribelle e anarchica, negli anni dell'adolescenza, l'attrice non si è fatta "mancare niente".

E così dopo la relazione con la sua compagna di liceo ne è seguita una con un tossicodipendente punk e poi un'altra con un uomo molto più vecchio di lei.
Un periodo davvero turbolento da un punto di vista sentimentale che la Anderson giustifica così: "La mia attitudine anarchica mi portava a vivere in modo inconsueto".
Dopo aver scritto già tutto del suo indiscreto passato, la recente rivelazione della sua storia lesbica è argomento di interesse e curiosità ma l'attrice vuole evitare speculazioni e spiega di non essersi mai sentita omosessuale al 100%: "La mia disinvoltura derivava dalla consapevolezza che mi piacessero comunque anche i ragazzi".

Gillian Anderson ha una figlia di 18 anni, Piper, nata dal primo matrimonio, e due bambini, Oscar e Felix, di 6 e 4 anni, avuti dall’ex compagno Mark Griffith.
Sembra che proprio le recenti dichiarazioni sul suo passato bisex siano all'origine della sua separazione con Griffith.
fonte http://www.tgcom24.mediaset.it

Omofobia "RePulsione" è il cortometraggio del ”WAND” collettivo LGBT di Benevento


Continua la campagna di sensibilizzazione che il WAND, unico collettivo LGBT di Benevento, sta portando avanti sul tema dell’omofobia.

Il collettivo organizza eventi di piazza, raccolta firme ed incontri volti a sensibilizzare la cittadinanza sull’argomento omosessualità.

L’ultimo progetto portato a termine è stato la creazione di un cortometraggio ideato,scritto e diretto da Claudio Russo. Riprese e montaggio di Giuseppe Fragola.
E’ trattata la tematica sociale dell’omofobia da un punto di vista emotivo di entrambe le parti riguardanti tale condizione.
fonte http://www.informatoresannita.it
https://www.youtube.com/watch?v=Ns285Ofurbo

Lgbt: Enrico Letta, via la delega alle Pari Opportunità per Biancofiore


Al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Michaela Biancofiore non verranno assegnati compiti nell'ambito delle deleghe per le Pari opportunità, bensì compiti nell'ambito delle deleghe per la Pubblica amministrazione e la semplificazione.

ROMA - Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha modificato le deleghe assegnate al sottosegretario Michaela Biancofiore che d'ora in poi si occupera' di pubblica amministrazione e semplificazione e non più di pari opportunità e sport.
La decisione è giunta dopo la lettura stamani di una intervista del neo sottosegretario.
Proprio ieri, durante la cerimonia di giuramento, Letta aveva richiamato la squadra di governo a sobrietà nella organizzazione dei ministeri ma soprattutto nelle dichiarazioni, facendo notare come una squadra bipartisan deve avere necessariamente massimo rispetto reciproco.
L'intervista di stamani è stata considerata, dunque, una infrazione di queste 'regole di ingaggio' annunciate ieri dal premier.
La modifica delle deleghe, si apprende da fonti di governo, dunque, viene considerata come 'l'ultima chance' per la sottosegretaria Biancofiore.

L'INTERVISTA.
"Non sono omofoba. Mi piacerebbe per una volta che anche le associazioni gay, invece di autoghettizzarsi e sprecare parole per offendere chi non conoscono, magari condannassero i tanti femminicidi delle ultime ore.
Difendono solo il loro interesse di parte''.
Parlando a Repubblica, Messaggero e Corriere della Sera, la sottosegretaria per le Pari Opportunita' Michaela Biancofiore si difende dalle accuse di omofobia.
''Nei miei confronti - dice - è stata messa in atto una discriminazione preventiva ingiustificata e fondata su presunte dichiarazioni malamente estrapolate''.
''I gay sono discriminati? Se e' per questo sono piu' discriminate le donne.
Perche', invece di fare queste sterili polemiche, le associazioni gay non fanno comunicati sugli omicidi delle donne?
E perche' non lo hanno fatto per il ferimento dei carabinieri?'', dichiara Biancofiore.
''Odio le discriminazioni verso gli animali, figuriamoci verso le persone!
Potrei anche prendere qualche collaboratore gay.
E sono pronta a incontrare le associazioni'', prosegue Biancofiore.
''Al prossimo Gay Pride ''se mi invitano ci andro', ma non mi mettero' a ballare seminuda sui carri''.
Sulle unioni omosessuali, ''alle nozze gay sono contraria, da cattolica, ma se il governo decidesse di vararle mi atterrei al mio governo'', aggiunge, mentre sulle unioni civili ''non ho preclusioni''.
fonte http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-63ddbbf2-c8a4-468f-b74b-e8c31149cb8b.html

Lgbt: Biancofiore "infrange le regole" Letta: via la delega sulle Pari opportunità


Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha modificato le deleghe assegnate al sottosegretario Michaela Biancofiore che d'ora in poi si occuperà di pubblica amministrazione e semplificazione e non più di pari opportunità e sport.

La decisione è giunta dopo la lettura stamani di una intervista del neo sottosegretario.

Proprio ieri, durante la cerimonia di giuramento, Letta aveva richiamato la squadra di governo a sobrietà nella organizzazione dei ministeri ma soprattutto nelle dichiarazioni, facendo notare come una squadra bipartisan deve avere necessariamente massimo rispetto reciproco.

L'intervista di stamani è stata considerata, dunque, una infrazione di queste 'regole di ingaggio' annunciate ieri dal premier.

La modifica delle deleghe, si apprende da fonti di governo, dunque, viene considerata come 'l'ultima chancè per la sottosegretaria Biancofiore.
fonte http://www.unita.it/

venerdì 3 maggio 2013

Lgbt: A Milano, la settima edizione di "Arcobaleni Migranti" da domani 4 maggio fino al 29 giugno


L’Associazione Università Migrante e Arci Todo Cambia in collaborazione con Progetto IO (Sportello Trans ALA Milano Onlus, CIG-Arcigay, ArciLesbica Zami, Linea Lesbica Amica, Certi Diritti) presentano:
ARCOBALENI MIGRANTI Percorsi di formazione integrata sulle migrazioni e le realtà lesbiche, gay e trans.
In una società che tende a rendere rigide e naturali le identità riconosciamo che esse invece sono multiple, complesse e in continua trasformazione. Università Migrante e Progetto IO propongono lezioni, laboratori e dibattiti per conoscere le intersezioni fra percorsi migratori, generi e orientamenti sessuali con l’intento di stimolare il dialogo, valorizzare le buone pratiche esistenti e immaginarne di nuove.

Quattro appuntamenti per attivisti, volontari, operatori e la cittadinanza tutta, con assemblea pubblica finale. Dal 4 maggio al 29 giugno.

PROGRAMMA DEL CORSO
Sabato 4 maggio (dalle ore 9,00 alle 13,00) “Idee, pratiche e snodi dei movimenti dei/delle migranti, delle lesbiche , dei gay e dei/delle trans”
LEILA DAIANIS – presidente Associazione Libellula, Roma
GIOVANNI DALL’ORTO – giornalista e storico del movimento gay
MERCEDES FRIAS – attivista movimenti delle e dei migranti
CRISTINA GRAMOLINI – segretaria nazionale ArciLesbica

Le relatrici e i relatori, attiviste/i ed esperti della storia dei movimenti dei migranti e delle persone LGBT in Italia, esploreranno le idee culturali alla base dei percorsi politici e sociali di questi movimenti, cercando di comprendere le esigenze da cui sono scaturiti e le scelte che hanno affrontato, dalla ricerca di spazi di vivibilità alla rivendicazione pubblica di diritti, passando per la costruzione di tessuti comunitari molteplici. Identità e alterità, uguaglianza e differenza saranno alcuni dei nodi paradigmatici considerati. In questa occasione si proporrà un confronto fra tali percorsi alla ricerca di possibili convergenze e alleanze.

Sabato 18 maggio (dalle ore 9,00 alle 13,00) “Le parole per dirlo”
Laboratorio sulle parole e sulle diversità OLFA BACH BAOUAB – mediatrice culturale, presidente dell’associazione Mosaico Interculturale LUCIA GIANSIRACUSA - operatrice Linea Lesbica Amica, counsellor FRANCESCA POLO - attivista ArciLesbica, counsellor LICIA TOGNI - insegnante, counsellor

HELEN IBRY – antropologa, presidente ArciLesbica Zami Il laboratorio propone un percorso di attraversamento delle emozioni legate alle diversità; un’elaborazione delle esperienze a partire dalle parole che segnano appartenenze e identità, stereotipi e discriminazioni.

Sabato 1 giugno
(dalle ore 9,00 alle 13,00) " Riflessioni, strumenti ed esperienze nel supporto ai/alle migranti"

Esperienze e movimenti a confronto: quale intercultura nel movimento LGBT italiano? Quale orientamento sessuale e identità di genere all'interno del movimento dei/delle migranti in Italia?

GIORGIO DELL'AMICO - referente nazionale Arcigay dello sportello IO - Immigrazioni e Omosessualità
ANTONIA MONOPOLI - responsabile dello Sportello Trans ALA Milano Onlus
EDDA PANDO - attivista nel movimento antirazzista e dell'autorganizzazione migrante in Italia
Partendo dai racconti in prima persona dei relatori nel campo dell’intercultura, della condizione dei gay, delle lesbiche e dei/delle trans migranti nel mondo si analizzeranno i desideri ed i bisogni che spingono a lasciare il proprio paese di origine. Dopo un confronto sulle loro esperienze si rifletterà insieme su possibili nuovi approcci alle esigenze dei/delle migranti.

Sabato 29 giugno
(dalle ore 9,30 alle 13,00) presso spazio Energolab (via Plinio 38) “Tavola rotonda: diritti e rivendicazioni. Quali diritti per quali soggetti?”
ORSETTA GIOLO - docente di sociologia del diritto, Università di Ferrara
RENATO SABBADINI – co-presidente generale di ILGA (International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association)
Testimonianza dell’Assemblea Mondiale dei Migranti, delle persone d’origine immigrata e delle Associazioni di Solidarietà nel Forum Sociale Mondiale di Tunisi (FSM) 2013 (docente da definire). Con la partecipazione di attiviste e attivisti dei movimenti lgbt e dei migranti.

La lezione introduttiva proporrà un’analisi del modo in cui alcuni sistemi giuridici affrontano il rapporto tra culture e cittadinanza, diritti umani, diritti civili, universalismo e relativismo. Verranno forniti alcuni strumenti e riflessioni nel dibattito sui diritti a partire da una prospettiva di sociologia del diritto. Le attiviste e gli attivisti invitati rifletteranno in maniera integrata sul futuro dei movimenti saggiando le potenzialità degli spunti teorici e pratici offerti nell’ambito dei percorsi di cambiamento sociale di cui fanno parte.

INFORMAZIONI
Quota di iscrizione: 15 euro, tessera ARCI obbligatoria
Titoli riconosciuti: attestato di partecipazione per la piena frequenza
Sede degli incontri: via Oglio 21 – Milano, presso Arci Corvetto; via Plinio 38 – Milano presso Spazio Energolab, (ultimo incontro)
Per frequentare il corso è necessario avere la tessera Arci.
Chi non ne fosse in possesso può farla il primo giorno del corso.
La quota di iscrizione serve a coprire le spese del corso.
COME ISCRIVERSI
Le iscrizioni devono essere effettuate compilando il modulo in questa pagina:
http://www.unimigrante.net/

È possibile richiedere maggiori informazioni sul corso scrivendoci all’indirizzo info@unimigrante.net

fonte http://www.lgbtitalia.it

Lgbt:Lgbt: A Firenze il convegno "Le famiglie con genitori omosessuali e transessuali, fra difficoltà individuali e sociali" domani 4 maggio


Sabato 4 maggio convegno a Palazzo Vecchio
L'iniziativa è organizzata dall'associazione Rete Genitori Rainbow e della Consulta per il contrasto all'omofobia e per i diritti delle persone LGTB.

"Le famiglie con genitori omosessuali e transessuali, fra difficoltà individuali e sociali”. E’ il titolo del convegno organizzato dall’associazione Rete Genitori Rainbow che si svolgerà sabato 4 maggio (10,30 -13,30) nella Sala della Miniatura di Palazzo Vecchio".

L’evento rientra nelle iniziative che si svolgono all’interno della "Consulta per l'omotransfobia e per i diritti per le persone LGBTI" e prevede l'intervento di altre associazioni, enti, esperti sulle tematiche e persone della società civile.

"La Consulta contro l'omotransfobia e per i diritti delle persone lgbti – ha detto la presidente della Consulta Susanna Agostini- istituita da luglio scorso, promuove un'iniziativa di grande importanza: lo scopo è quello di rendere più serena la qualità della vita di tante persone protagoniste della nostra comunità.

Si tratta di aprire un confronto costruttivo tra istituzioni, associazioni e persone interessate in modo da garantire una conoscenza più approfondita di uguaglianze affettive e ampliare, anche nell'ambito educativo, il concetto culturale di cos’è la normalità.

Sono genitori, figli , interi nuclei familiari che si trovano a vivere situazioni di disagio e non serenità sociale. Le istituzione possono aiutare a dare opportunità e diritti personali e collettivi per mettere in atto scelte principalmente orientate a ristabilire armonia e benessere nei nuclei in cui vivono”.

All’incontro di sabato interverranno tra gli altri: Fabrizio Paoletti e Cecila d'Avos, copresidenti e cofondatori Rete Genitori Rainbow Susanna Agostini e Alberto Locchi, presidente e vicepresidente Consulta contro l'omotransfobia e per i diritti delle persone lgbti di Firenze, Barbara Bonini, presidente Ordine Assistenti Sociali Toscana Valentina Pagliai, Robert Kennedy Foundation Center Europe, Margherita Graglia, Federico Ferrari. Paola Biondi, psicologi psicoterapeuti, Alessandra Bialetti, counselor e pedagogista Massimo Lavaggi, presidente Consultorio Transgenere.

Parteciperanno all'iniziativa anche le associazioni Ireos, Rete Lenford, LUI Livorno Uomini Insieme, Consultorio Transgenere, Rete genitori Rainbow è l'associazione di volontariato o a supporto di genitori transessuali lesbiche omosessuali e bisessuali con figli da relazioni etero che aderisce alla Consulta per il contrasto all’omotransfobia e per i diritti delle persone LGBTI del Consiglio Comunale di Firenze.
PER INFO
http://www.genitorirainbow.it/rete-genitori-rainbow-per-ifed-firenze-4-maggio-conferenza-dibattito-sulle-famiglie-con-genitori-lgbt.html
fonte Comune di Firenze via http://met.provincia.fi.it

Turismo Glbt: in Brasile vale 22,9 miliardi di dollari


Il mercato turistico Glbt in Brasile vale 22,9 miliardi di dollari.
Lo rivela lo studio Lgbt2020 di Out Now, discusso al Wtm Latin America in aprile.

Il Brasile è oggi una delle principali destinazioni inbound per visitatori di questo target (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) provenienti da tutto il mondo, con città come Rio de Janeiro e San Paolo che figurano nella classifica delle top 20 mete mondiali per viaggiatori Lgbt nel corso del 2013.

La nuova ricerca che sarà presentata al Wtm latinoamericano, rivela l’importanza del Brasile per questa tipologia di turismo: il Paese rappresenta una fetta importante della spesa totale dei turisti Glbt per viaggi e tempo libero, che è sulla buona strada per raggiungere il record di 181 miliardi dollari nel corso del 2013.
fonte http://www.guidaviaggi.it

Lgbt: “Niente calciatori gay nella mia squadra” George Becali condannato dall'UE


George Becali, parlamentare rumeno e comproprietario della squadra Steaua Bucharest, condannato dall'Unione Europea per le sue parole omofobe sui calciatori gay.

La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha condannato il parlamentare George Becali per la sua affermazione omofoba riguardo la presenza di calciatori gay nella sua squadra.

“A costo di chiudere, non ingaggerò mai un giocatore omosessuale nella squadra. Non c’è spazio per i gay nella mia famiglia, e la Steaua è la mia famiglia” Queste le parole di George Becali, parlamentare rumeno e comproprietario del club di calcio Steaua Bucharest.

I giudici supremi hanno reputato omofobe le parole che Bacali dichiarò nel febbraio 2010 riguardo l'acquisto di un giocatore bulgaro dichiaratamente omosessuale. Le dichiarazioni palesemente omofobe del politico hanno risollevato la questione dell'omosessualità nel calcio.

L'intervento della Corte di Giustizia dell'Unione Europea segna la storia della Romania per due motivi. Primo perché questo è il primo caso, nel mercato del lavoro, di discriminazione sessuale nel paese. Secondo perché evidenzia le lacune nella legislazione rumena che nega i diritti fondamentali alla popolazione.

L'ultimo episodio di omofobia nel paese risale al febbraio scorso: un gruppo di militanti di estrema destra ha fermato con violenza una manifestazione gay friendly. Gli aggressori non sono stati puniti in alcun modo perché la legge locale non prevede nessuna tutela per il diritto d'espressione per le minorenze.
Fonte: west-info.eu tramite http://www.gay.tv/

giovedì 2 maggio 2013

Lgbt: L'immagine trans nei media al festival bolognese "Divergenti" si inaugura stasera 2 maggio alle ore 20 con madrina Vladi Luxuria, e proseguirà fino al 5 maggio


La percezione del mondo transgender filtrato dai mezzi di comunicazione è il tema della sesta edizione della rassegna al cinema Lumière, da oggi a domenica.
Anteprima del doc Wildness, madrina Luxuria.

Si inaugura questa sera presso il cinema bolognese Lumière in via Azzo Giardino 35 la sesta edizione del festival internazionale di film trans "Divergenti".

Il tema dominante di quest'anno è la percezione del mondo transgender filtrato dai mezzi di comunicazione, come spiegato nell'introduzione delle direttrici Porpora Marcasciano e Luki Massa: "Che immagine del transessualismo propongono i media? Quale corrispondenza tra la loro narrazione e la vita reale? Il rapporto con la propria immagine è l'elemento centrale dell'esperienza transessuale. Quanto quel corpo riflesso nello specchio, ma anche sul giornale o in tv, corrisponde, appaga, si sente proprio?".
"La persona transessuale - continuano Marcasciano e Massa - scopre e percepisce se stessa, costruisce la sua esistenza nell'atto di guardarsi... In un'immagine!

Dove corrispondenza e sintonia danno senso e significato a un percorso di vita né facile né scontato. Ma sulla transessualità i media chiariscono o distorcono? Per fortuna la produzione cinematografica con protagonisti trans si moltiplica in maniera sempre più autentica.

I/le protagonisti/e di questa edizione, con la musica, l'arte, la ricerca di sé, il viaggio, la ribellione, la scelta del proprio destino, le alleanze che stringono, testimoniano una pluralità di esperienze: il più potente strumento di autorappresentazione e di decostruzione di quegli stereotipi mediatici che, banalizzandone i percorsi, indeboliscono le persone trans nella loro quotidianità"

Il programma comprende quindici proiezioni fra lungometraggi, corti e documentari.

Tra i film di finzione, segnaliamo il franco-pakistano "Noor" di Cagla Zencirci e Guillaume Giovannetti ambientato nella comunità transgender dei Khusra e "Facing Mirrors" diretto da Negar Azarbayjani, primo film iraniano narrativo con protagonista trans. Da non perdere l'anteprima nazionale del doc 'Wildness' di Wu Tsang sul party settimanale con performance di arte e danza che dà il titolo al film, organizzato dal regista stesso e da due dj all'interno del Silver Platt, storico locale lgbt di Los Angeles, punto di riferimento per la comunità queer latina.

Nel documentario musicale "Turning" di Charles Atlas si segue invece il tour musicale europeo di Antony and the Johnson fra palco e backstage mentre "Sexing the Transmen" diretto dall'attore porno FtoM Buck Angel, noto come "L'uomo con la vagina", intende indagare la sessualità di alcuni transgender attraverso interviste intime e conversazioni rivelatorie.

In apertura, questa sera alle 20, il doc "Nessuno è perfetto!" di Fabiomassimo Lozzi incentrato sulla condizione trans prima della legge 164 dell'82 sulla rettificazione di sesso: quattro storie esemplari di altrettante persone comuni (un'impiegata statale, un modista, una pescivendola, un'escort) tra quotidianità e problematiche d'accettazione sociale. Una vera chicca l'intervista dello sceneggiatore Antonio Veneziani allo scomparso attore Vinicio Diamanti de "Il vizietto" e "Delitto al Blue Gay". Segue l'ottimo "The Ballad of Genesis P. Breyer and Lady Jaye" di Marie Losier di cui abbiamo parlato più volte.

Chiude domenica 5 maggio la commedia "La patente" di Alessandro Palazzi ambientata in una scuola guida. Per la prima volta, oltre al premio del pubblico, verrà assegnato un premio della giuria composta da Roberto Chiesi, Giovanni Minerba, Margherita Palazzo, Lina Pallotta e Laura Schettini.

Fanno da corollario alle proiezioni cinematografiche vari dibattiti, presentazioni di libri, lo spettacolo teatrale "Il sogno e l'utopia" con videoletture di Porpora Marcasciano (venerdì 3 maggio alle ore 20) e la mostra fotografica "Il seme del cambiamento" del fotografo Christian Leonardo Cristalli.

Questa sesta edizione è dedicata alla memoria di Marcella Di Folco, storica presidente del Movimento Transessuali Italiani che organizza la manifestazione. Madrina è "Lady Favolosità" Vladimir Luxuria.
Trovate ulteriori informazioni sul sito del Mit.
fonte http://www.gay.it/ di Roberto Schinardi

Lgbt Moda: Firenze, al museo Ferragamo "Il calzolaio prodigioso: Fiabe e leggende di scarpe e calzolai" in mostra dal 19 Aprile 2013 al 31 Marzo 2014


La vita di Salvatore Ferragamo raccontata come una favola.
Questo è il tema portante della nuova mostra che aprirà il 19 Aprile al museo Ferragamo e che vi resterà per circa un anno.
La protagonista assoluta della rassegna è la scarpa, da sempre al centro di fiabe e leggende che continuano ad affascinare grandi e piccini. Basta pensare alla storia di "Cenerentola" o al "Gatto con gli stivali".

La scarpa dunque, vista sia come simbolo del potere, ma anche emblema del lavoro del ciabattino, che ci ricollega appunto alla vita del grande stilista.

Salvatore Ferragamo infatti, inizia proprio lavorando come ciabattino a Napoli, per poi trasferirsi in America dove diventerà famosissimo, soprattutto in qualità di calzolaio delle stelle di Hollywood.

La creazione della mostra ha visto la partecipazione di professionisti appartenenti a tutti i campi artistici; si va dal fumetto, al cortometraggio, alla scrittura, passando per la pittura e la fotografia. Fiabe, mito e vita dello stilista sono raccontati in modo creativo ed originale in una rassegna che immerge il visitatore in un racconto magico ed affascinante.

L' overture della mostra è stata scritta appositamente per l'evento dal celebre compositore Luis Bacalov. Un intera sezione è stata dedicata ai disegni di Mimmo Paladino, che per l'occasione ha lavorato in collaborazione con lo scrittore e comico Alessandro Bergonzoni nella creazione di una sorta di fiaba visionaria.

Saranno presenti pure due cortometraggi; il primo, del regista italiano Francesco Fei trae ispirazione dalle fiabe dei nativi d'America e vede la scarpa come oggetto magico, necessario all'eroe per scendere nel mondo dei morti. Il secondo è invece un corto d'animazione realizzato da Mauro Borrelli e Rick Heinrichs, scenografo premio Oscar per il film Sleepy Hollow di Tim Burton, e vede Salvatore Ferragamo da piccolo alle prese con due maghi.

Si potranno ammirare opere provenienti da musei nazionali e internazionali tra cui la scultura del Giambologna di Mercurio, il dio dalle scarpe alate. Artisti moderni hanno realizzato opere dedicate alle scarpe traendo spunto da fiabe come "Il gatto con gli stivali", "Pelle d'asino", "Il mago di Oz", "Alice nel paese delle meraviglie" e "Scarpette rosse". Il fumettista Frank Espinoza ha invece scelto di raccontare le avventure di Salvatore Ferragamo attraverso una storia illustrata.

Verranno esposti pure rari volumi provenienti dalla Biblioteca Nazionale di Firenze e Roma e il prezioso manoscritto "La zapatera prodigiosa" di Federico Garcia Lorca, per la prima volta in Italia. Ci saranno anche fotografie delle scarpe di Ferragamo viste in chiave fiabesca, e nuove favole scritte appositamente per l'evento e illustrate da Michela Petoliette e Francesca Germandi.

Nella realizzazione del progetto hanno collaborato esperti di narrativa per ragazzi come Antonio Faeti e Michele Rak, studiosi del cinema come Alessandro Bernardi e scrittori e poeti come Hamid Ziarati, Michele Mari ed Elisa Biagini.

Quando: dal 19 Aprile 2013 al 31 Marzo 2014 dalle ore 10.00 alle 19.30
Dove: Museo Salvatore Ferragamo, via dei Tornabuoni 2
Ingresso: 6 euro
Per info: 055.3562455
Dove: via dei tornabuoni 2 Firenze (FI)
fonte http://www.055firenze.it Sabrina Tortolani

Lgbt Libri: "L’amore è un difetto meraviglioso" di Graeme Simsion non è il solito romanzo romantico e ha conquistato in pochissimo tempo lettori in tutto il mondo


‘L’amore è un difetto meraviglioso’: non è il solito romanzo romantico
L’esordio dell’australiano Graeme Simsion ha conquistato in pochissimo tempo lettori in tutto il mondo. Ecco perché

Il blasone “caso editoriale” non è sempre garanzia di qualità. Ma calza a pennello se lo accostiamo al brillante esordio letterario dello sceneggiatore australiano Graeme Simsion. Parliamo del suo romanzo L’amore è un difetto meraviglioso , edito da Longanesi, che in pochissimo tempo ha già raccolto numerosi elogi internazionali.

Dal titolo ci si potrebbe aspettare il solito racconto romantico, con la classica storia d’amore a lieto fine, tanto piacevole quanto scontato. Ma non è proprio così: sì, è vero, si parla di sentimenti, c’è l’innamoramento, e tutto si conclude al meglio, ma trama e protagonista, scrittura e dialoghi danno quel tocco in più che rende il libro di Simsion irresistibile.

Il personaggio principale è Don Tillman, trentanovenne professore di genetica all’Università di Melbourne. Soffre (più o meno consapevolmente) di un particolare disturbo psichico chiamato sindrome di Asperger, che lo porta a condurre una vita scandita in modo rigoroso, in cui ogni minuto è organizzato con precisione, senza concessioni ad attività o situazioni che non rispondano ad un’utilità pratica. In questo genere di condizione le relazioni sociali hanno poco spazio, anche per l’incapacità di Don (e di quelli come lui) di provare empatia.

Eppure “ho una posizione ben retribuita, seguo un’alimentazione strutturata e regolare, ho molta cura del mio fisico. Nel regno animale, non avrei alcuna difficoltà a trovare una compagna e a riprodurmi. Perciò il motivo per cui sono ancora scapolo mi è oscuro”, così afferma Don in una delle sue riflessioni.

Decide così, con l’aiuto dei suoi due unici amici Gene e Claudia, di dare il via al cosiddetto ‘Progetto moglie’, un piano infallibile che gli consentirà di trovare la persona adatta per essere la propria compagna e la madre della sua prole. Don redige quindi un semplice questionario di sedici pagine, con il quale andare a fare una scrematura scientifica delle candidate, eliminando quelle con i peggiori difetti (niente fumatrici, niente ritardatarie, niente vegetariane), ma anche dando vita a una serie di divertenti situazioni.

Ma L’amore è un difetto meraviglioso è in ogni caso un romanzo romantico, e come tale non può mancare la soluzione “del cuore”. Appare così nella storia una certa Rosie, che a prima vista è esattamente la donna più lontana dai rigorosi standard di Don, il quale, nonostante sia convinto che “le emozioni possono ingenerare problemi assai gravi”, comincia a sperimentare un cambiamento che non ha niente di razionale. Insomma, si innamora.

Nelle 303 pagine de L’amore è un difetto meraviglioso, deliziosamente riempite di un umorismo leggero e mai banale, la lettrice donna può scoprire o rispolverare, in una chiave più scanzonata, quei meccanismi relazionali che tanto spesso presentano gli uomini, mentre il lettore maschio può provare a ridere un po’ di sé stesso.
- L’amore è un difetto meraviglioso – Graeme Simsion (Longanesi)
fonte http://cultura.panorama.it/di Andrea Bressa

Lgbt Napoli: "Ben/Essere/Trans" i risultati del progetto AltriLuoghi, lunedì 6 maggio nella Sala Giunta del Comune


Si terrà lunedì 6 maggio nella Sala Giunta del Comune di Napoli il seminario Ben/Essere/Trans in cui saranno presentati i risultati del progetto AltriLuoghi - consultorio a bassa soglia per persone transessuali, che da quasi due anni vede lavorare insieme la cooperativa Dedalus, l’associazione Priscilla, l’Associazione Transessuali Napoli, l’Università Federico II, Federconsumatori, e il Centro Salute della Donna della Asl Na 1.

E’ un progetto importante che, grazie ad un finanziamento della Fondazione con il Sud, ha visto per la prima volta a Napoli lo stabilizzarsi di un insieme di servizi rivolti alle persone transessuali e transgender: attività di strada, di riduzione del danno e tutela sanitaria; ascolto psico-sociale e accompagnamento ai percorsi di transito; consultorio dedicato; appartamento protetto per le persone più fragili e in difficoltà; tutela legale e orientamento alla cittadinanza; promozione culturale e contrasto ad ogni forma di transfobia e discriminazione; supporto al reinserimento lavorativo.

L’occasione non sarà solo quella di presentare un lavoro sociale integrato ma quello di ridare voce e volti alla comunità transessuale? napoletana, troppo spesso discriminata e stigmatizzata in una narrazione che non riconosce le persone ma le riduce a categorie, in un’ottica funzionale a chi vorrebbe emarginare e allontanare ogni forma di alterità e differenza. Crediamo che il tema, in quest’Italia spaventata e incattivita dalla crisi non riguardi solo le persone trans ma che sia questione sulla quale differenti e cosiddetti normali, ultimi e primi si giochino buona parte del loro benessere futuro.

All’incontro, aperto dal Sindaco luigi De Magistris, parteciperanno Loredana Rossi (Associazione Transessuali Napoli), Dott.ssa Rosetta Papa (Direttore U. O. C. Tutela Salute Donna Asl Na1), Prof. Michele De Rosa (Università Federico II), Dott. Roberto Vitelli (Università Federico II), Dott. Claudio Cappotto (Agedo Palermo)

Nel corso del seminario si confronteranno: Paolo Valerio (Presidente nazionale “Osservatorio nazionale identità di genere”), Rosario Trafiletti (Presidente nazionale Federconsumatori), Porpora Marcasciano (Presidente MIT Bologna), Giuseppina Tommasielli (Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli) Coordina i lavori Andrea Morniroli (Cooperativa Dedalus). Conclude Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione “Con il Sud”).
fonte http://www.napoligaypress.it

Radio: A Oltre le Differenze "La questione LGBTQ nei media" con Cristiana Alicata e Delia Vaccarello, domani venerdì 3 maggio alle ore 21


Su Antenna Radio Esse Puntata on the road del format radio sul mondo LGBT dal Festival Internazionale del Giornalismo

I mass media italiani come affontano e come raccontano il mondo gay, lesbico, bisex e transgender? Nella puntata di Oltre le Differenze che andrà in onda venerdì 3 maggio alle 21, e in replica sabato 4 alle 15, sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) o anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it, proveremo a rispondere alla domanda.

La redazione di Oltre le Differenze in versione on the road è andata al Festival Internazionale di Giornalismo di Perugia, ha partecipato al workshop "La questione LGBT nei media" voluto e realizzato dall'associazione Omphalos - Arcigay Perugia, e ha raccolto le interviste di: CRISTIANA ALICATA, scrittrice, blogger e militantedel Partito Democratico, DELIA VACCARELLO, scrittrice e giornalista del L'Unità, dove è autrice della rubrica quindicinale Liberi Tutti e
PASQUALE QUARANTA, giornalista, esperto di mondo lgbt.

Immacabili i consigli dello scaffale su lettura, cinema e appuntamenti a tema lgbt!
"Oltre le Differenze" è il primo programma radiofonico a Siena e uno dei primi in Italia, interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex, transgender e queer. Uno spazio aperto, condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, dove si parla di omosessualità ma non solo, con serietà ed ironia, tutti i venerdì alle 21 e in replica il sabato pomeriggio alle 15.

Per interagire con la redazione del programma: 366 2809050 o redazione.oltreledifferenze@gmail.com
E' attivo un Blog: http://oltreledifferenze.wordpress.com/, nel quale è possibile vedere tutti i video delle puntate già andate in onda e un canale YouTube OltreLeDifferenze10.
fonte Redazione OLTRE LE DIFFERENZE

mercoledì 1 maggio 2013

Lgbt: Enrico Letta: "L'Europa faro sui diritti civili"


Rispondendo alle dichiarazioni di voto in Senato, il neo premier ha risposto a chi chiedeva impegni sui diritti civili e sulle coppie gay facendo riferimento all'Unione Europea.

E' l'Europa il faro che deve guidare il governo su diritti civili, diritti delle coppie, leggi contro l'omofobia e i diritti di terza generazione. Così si è espresso il neo presidente del Consiglio Enrico Letta nella replica pronunciata questa mattina al Senato prima del secondo voto di fiducia al suo governo appena nato (il primo lo aveva già incassato ieri alla Camera).
La richiesta di esprimersi su questi argomenti, tralasciati dal Premier nel discorso con cui ha chiesto ai parlamentari di far partire il nuovo esecutivo, è arrivata dal vicecapogruppo del PD a Palazzo Nadama Claudio Martini.
E non potrebbe essere impossibile l'approvazione di una legge contro l'omofobia e di una che riconosca le unioni gay dato che questi temi godono di una maggioranza trasversale in Parlamento che supera i confini delle forze alleatesi per governare il paese.

Sinistra Ecologia e Libertà, il MoVimento 5 Stelle, il Pd e alcuni rappresentanti di Scelta Civica, infatti, sono favorevoli a queste norme e molti sono i disegni di legge già presentanti in merito.
Non va trascurato, poi, il fatto che per la prima volta due ministre della squadra di governo sono esplicitamente favorevoli al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Si tratta, per la precisione, di Emma Bonino, responsabile del dicastero degli Affari Esteri, e di Josefa Idem che ha la delega allo Sport e alle Pari Opportunità.
“Su questo tema come su altri, a partire dalle leggi sulla corruzione e sul falso in bilancio - ha dichiarato Sergio Lo Giudice, senatore Pd e presidente onorario di Arcigay -, spetterà al Parlamento svolgere la sua funzione legislativa al di là degli equilibri di governo. Numerose proposte di legge sono già state depositate: i lavori delle commissioni consiliari, il cui avvio è previsto per la prossima settimana, dovranno occuparsi anche di questo”.
fonte http://www.gay.it/channel/

Lgbt: Fabrizio Marrazzo (Gay Center), estendere legge Mancino a reati omofobia e transfobia


"Dopo l'aggressione denunciata a Roma, arriva oggi la notizia di altro epidodio di violenza a Palermo e di un altro ad Arezzo: le aggressioni omofobe sono all'ordine del giorno. Occorre intervenire concretamente per dare un chiaro segnale di contrasto".
Lo denuncia in una nota Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, invitando il neo premier Enrico Letta a presentare un decreto legge ad hoc.

"Una delle azioni da mettere in campo a livello politico e' l'estensione della legge Mancino ai reati di omofobia e transfobia", propone Marrazzo. "Ci aspettiamo che da parte del Governo ci sia un'apertura e che ci si doti al piu' presto di strumenti efficaci di contrasto",
conclude il portavoce di Gay Center.
fonte Adnkronos via http://www.liberoquotidiano.it

Lgbt Sport USA: Il coming out di Jason Collinse la liberazione di dire “sono gay”


"La lettera del giocatore Nba mostra cosa significa nascondere la propria omosessualità e perché l'orientamento sessuale non è una questione di privacy. Non solo per gli sportiv"

Jason Collins è un gigante nero di 2 metri e 13 per 116 chili a cui piace il gioco aggressivo, cestista professionista nell’Nba americana dal 2001. Però si è descritto come un bambino : “Vorrei non essere il ragazzino che in classe alza la mano e dice: ‘Sono differente’. Se fosse andata come volevo io, lo avrebbe già fatto qualcun altro.
Ma non l’ha fatto nessuno ed è per questo che alzo la mano“. La sua mano in aria è un articolo su Sport Illustrated che inizia così: “Sono un pivot 34enne dell’Nba. Sono nero. E sono gay“.
Da ieri Jason Collins è diventato il primo sportivo professionista americano ancora in attività a fare coming out.

Quando un personaggio famoso dichiara pubblicamente la propria omosessualità, molte persone reagiscono quasi con fastidio: “è un fatto privato, perché lo deve andare a raccontare a tutti”, è il ritornello (in Italia dopo il coming out di Tiziano Ferro è stato recitato come una cantilena anche da voci illustri).
Le parole di Collins invece mostrano bene che non è così: sono uno squarcio su cosa significa nascondere la propria sessualità, vivere con un “segreto” che si teme gli altri possano scoprire per poi abusarne. Svelano la paura che quella parte di sé diventi l’unica cosa che gli altri vedono e il dilemma che si trovano a vivere gay e lesbiche in un mondo in cui tendiamo a dare per scontato che tutti siano (o debbano essere) eterosessuali.

Collins ha raccontato che la prima persona a cui ha detto di essere gay è stata una sua zia, magistrato a San Francisco. “Da quel momento ho iniziato a stare a mio agio nella mia pelle.
In sua presenza per la prima volta ho potuto ignorare il mio pulsante della censura“, scrive il giocatore Nba.
“Il sollievo che ho sentito è stata una dolce liberazione”.
Altro che un un atto di discrezione: non poter esplicitare mai la propria omosessualità è un’autocensura costante, un faticoso esercizio di autocontrollo, la continua sovrapposizione di un filtro fra sé e gli altri, teso a evitare le conseguenze negative dei pre-giudizi. Vuol dire non poter mai essere spontanei: per paura, non per amore della privacy.

Collins, che è nero, paragona gli effetti dell’omofobia a quelli del razzismo: “Mia nonna materna era preoccupata per il mio progetto di fare coming out. E’ cresciuta nella provincia della Louisiana e ha vissuto gli orrori della segregazione razziale.
Durante gli anni del movimento per i diritti civili ha visto grandi atti di coraggio in mezzo agli aspetti più deteriori dell’umanità. Temeva che mi sarei sottoposto all’odio e al pregiudizio. Le ho spiegato che in questo senso il mio coming out è preventivo. E’ un annuncio che sta a me fare, non al sito di gossip Tmz”.

Ora che non deve più sforzarsi di nascondersi, Collins sa che a 34 anni può finalmente capire chi è. “Sto imparando ad apprezzare il puzzle che sono io”, spiega. “Sono fiero di essere un afroamericano e consapevole del peso del passato che ancora oggi ci portiamo dietro. Ma non voglio che il colore della mia pelle definisca tutto quello che sono, come non voglio che lo faccia il mio orientamento sessuale. Non voglio essere etichettato, non voglio che mi definiscano le etichette di qualcun altro”, scrive Collins. Ben sapendo che uno dei tanti effetti della discriminazione è ridurre chi ne è oggetto a un solo aspetto di sé. Se una parte dell’identità di un individuo è “problematica” perché gli altri non la accettano, o “strana” perché lo differenzia dalla maggior parte della gente, spesso finisce per diventare l’unica parte di quella persona che gli altri vedono. Eppure c’è molto di più.

Il coming out di Collins aiuterà a capire che le identità sono complesse, che si può essere giocatori aggressivi e anche gay, che gli sterotipi sugli omosessuali sempre carini – per esempio – sono solo tali. Dovrebbe essere scontato, ma non lo è. Forse perché in un certo mondo dello sport c’è ancora tanto machismo, forse perché colleghiamo ancora le caratteristiche che servono a vincere con tratti tradizionalmente maschili – e non è un caso se i coming out di peso finora sono venuti soprattutto da atlete donne, come Martina Navratilova, e in sport individuali dove non c’è bisogno di cameratismo.

L’anno scorso una battuta di Antonio Cassano aveva scatenato molte polemiche. «Froci in nazionale? Speriamo di no», aveva detto usando la parola denigratoria per i gay. Molti lo avevano difeso, sostenendo che non spetta a un calciatore essere politicamente corretto. Non era questione di correttezza esangue: Cassano stava dicendo a tutti i ragazzini gay italiani che non potevano neppure desiderare di giocare in Nazionale. Ieri Jason Collins ha fatto esattamente il contrario: si è messo nei panni di quei ragazzini, ha alzato la mano e ha mostrato che per giocare ai massimi livelli basta essere bravi, non c’entra l’orientamento sessuale. Etero od omo che sia.
fonte http://27esimaora.corriere.it di Elena Tebano

Lgbt Bologna: "Porpora e Valerie" un amore lungo 35 anni nella mostra di Lina Pallotta a Spazio Labò dal 3 al 24 maggio


Un rapporto lungo trentacinque anni quello tra Porpora, presidente del Movimento italiano transessuale, e Valerie. La fotografa Lina Pallotta lo racconta in "Porpora e Valerie", in mostra a Spazio Labò di Bologna dal 3 al 24 maggio.
La fotografa è entrata in questa storia descrivendo, attraverso questo amore, i cambiamenti sociali e culturali della nostra epoca, fatto di generi, politiche, culture.

Scrive Valerie nel libro “Tra le rose e le viole”:

"Quelli sono stati gli anni delle storie d’amore importanti e significative. Per me l’amore è una passione travolgente e viscerale.
Dal 1980 al 1982 ho vissuto una bellissima storia con Porpora, che è anche lei una trans gender (…), un rapporto che sconvolgeva l luoghi comuni (…).
Quando io e Porpora eravamo insieme, in tanti si sconvolgevano, qualcuno ci definiva pazze, qualcuno ci definiva strane, la maggioranza ci avrebbe mandato al rogo, del resto i roghi servono a distruggere quello che non si vuole comprendere.
Oggi si parla di transgender, di lesbismo trans, ma all’epoca la cosa era inusuale. Diciamo che ci sconvolgevamo, sconvolgevamo le nostre vite, figuriamoci quelle degli altri, la gente non poteva capire. D’altronde in quel periodo tutto andava sconvolto, rivoluzionato, demolito e quindi anche la nostra identità di genere. In quegli anni si anticipava tutto e quindi anche i tempi. In una Bologna che oramai non esiste più!"
Altre foto al link:
http://www.huffingtonpost.it/2013/04/26/porpora-e-valerie-un-amore-lungo-25-anni-nella-mostra-di-lina-pallotta-foto_n_3162676.html
fonte http://www.huffingtonpost.it/foto di Lina Pallotta

lunedì 29 aprile 2013

Lgbt Eventi: Firenze rimane sveglia fino all’alba. Arriva la Notte Bianca domani 30 aprile, il MAGGIODANZA alla Loggia del Porcellino sulle note di Les Noches di Igor Sravinsky.


È tutto pronto per la nuova edizione della kermesse, prevista per martedì 30 aprile.
Concerti, danza, Musei aperti e performance in tutta la città.
Ma anche street band e installazioni spettacolari in strade e piazze

È tutto pronto per l'edizione numero quattro della Notte Bianca in programma per martedì prossimo, 30 aprile: concerti, danza, il coro del maggio Musicale Fiorentino in Palazzo Vecchio, spettacoli e performance per bambini, il funambolo in piazza Ognissanti e le fiabe volanti alla biblioteca delle Oblate, ma anche street band e installazioni spettacolari per far volare la fantasia oltre alla possibilità di visitare i musei cittadini che per l'occasione saranno aperti fino a tardi.

Il ricco programma, a cura del direttore artistico Felice Limosani, si ispira simbolicamente al celebre libro di Richard Bach «Il gabbiano Jonathan Livingston», mettendo in scena il tema «volare» inteso come un'interpretazione dai significati metaforici, suggestivi e fantasiosi. Così il cuore di Firenze verrà coinvolto con grandi installazioni, performance, musica e proiezioni in ogni piazza, strada e angolo della città.

L'obiettivo è di rendere memorabile la serata per un pubblico di oltre 100.000 persone e rappresentare con una metafora la speranza e il cambiamento desiderati dal gabbiano Jonathan, attraverso esibizioni straordinarie di sculture aerostatiche, concerti, danze verticali, video proiezioni d'autore senza dimenticare le famiglie e i più piccoli.

Il Maggio Musicale Fiorentino prende parte anche quest'anno alla notte più attesa dell'anno uscendo dalla sede abituale e invadendo la città: esponenti del corpo di ballo si esibiranno alla Loggia del Porcellino sulle note di Les Noches di Igor Sravinsky.

Il programma è organizzato per durare fino all'alba e sarà suddiviso in tre fasce orarie: dalle 19 alle 22 la scena di questo palcoscenico a cielo aperto sarà occupata principalmente da spettacoli e performance per bambini; dalle 22 alle 24 spazio alla musica, danza e installazioni; a mezzanotte il volume si ridurrà fino al mattino ma gli eventi principali della kermesse proseguiranno senza interruzioni.

Protagonisti della prima parte della manifestazione saranno i bambini: accompagnati da un ospite d'eccezione, Mr. Brown (alias Andrea Pellizzari), alle ore 19 si esibiranno in piazza della Signoria i Cori di Voci Bianche di Firenze e Scandicci, diretti da Lucia de Caro, in collaborazione con l'Accademia Musicale di Firenze e il Piccolo Coro del Melograno.

Verrà cantata dal vivo «The Man With the Mac», l'ultimo brano di Pellizzari creato per aiutare i bambini di Haiti, abbracciando così il progetto lanciato dalla Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus. Sempre in Piazza della Signoria troveremo le Flying Bells, altalene abbinate a campane che suoneranno festosamente.

I più piccoli verranno coinvolti a 360° nella manifestazione: il Teatro della Pergola organizza «I pirati volanti e i tesori dell'isola della tempesta», dove un inedito pirata, Riccardo Ventrella, accompagnerà bambini dai 6 agli 11 anni alla scoperta della Tempesta di Shakespeare.

E ancora, tra gli altri: laboratori creativi al Museo Gucci, danza di tessuto aereo e danza acrobatica con rete in piazza Santa Maria Novella, a cura di VisionAria, mostre e laboratori per bambini in via Maggio, clown in piazza Sant'Ambrogio e cori in piazza della Passera.
Tutti i Musei civici fiorentini parteciperanno alla Notte Bianca e resteranno aperti gratuitamente fino a tardi. Ad esempio, il Museo di Palazzo Vecchio dalle ore 18.30 del 30 aprile alle ore 6 del 1° maggio.
fonte http://www.iltempo.it
IL PROGRAMMA COMPLETO AL LINK:
http://www.nottebiancafirenze.it/programma.html

Lgbt: "NESSUNO E' PERFETTO!" Fabiomassimo Lozzi dirige un documentario che vuole dare voce (e il giusto rispetto) al mondo trans italiano


Dopo aver raccontato il mondo gay nel suo lungometraggio del 2008, tra documentario e finzione, intitolato "Altromondo", Fabiomassimo Lozzi torna - questa volta con un prodotto un po' più facilmente "definibile" - alla regia con "Nessuno è perfetto", in cui racconta il mondo trans italiano.

Attraverso alcune interviste in cui le protagoniste raccontano in prima persona le difficoltà di essere trans (e soprattutto di esserlo state nei decenni scorsi), la vulnerabilità che la società quasi impone a chi nasce nel corpo "sbagliato" e le vicissitudini amorose e sessuali che ne hanno contraddistinto le vite.

Testimonianze rilasciate con grande naturalezza e consapevolezza, che Lozzi riesce a raccogliere e gestire con tatto e rispetto: "Nessuno è perfetto!" è un fondamentale punto di partenza per ragionare su un mondo spesso poco considerato anche da chi si batte per i diritti omosessuali.

Un documentario semplice nel suo sviluppo, senza troppi "fronzoli" estetici ma concentrato sul veicolamento di un messaggio, guidato (in fase di scrittura e di realizzazione) dalla mano del poeta Antonio Veneziani, da tempo ispiratore delle opere di Lozzi.

La vita prima della Legge 164 era molto più dura di quanto non sia oggi, e non dimenticarlo è un atto sociale ancor prima che cinematografico: Giorgiana, Marcello, Andreas, Daniela, Leila Pereira Daianis sono solo alcune voci di un racconto che trova punti in comune con tanti se non tutti i trans d'Italia, specie i meno giovani.
"Nessuno è perfetto" è un documentario da non ignorare, per nessun motivo.
fonte http://www.cinemaitaliano.info di Carlo Griseri

Lgbt Roma: Un invito a Geppi Cucciari per il Conerto del Primo maggio


Sarebbe banale dire che i gay sono anche lavoratori.
Eppure ci sono alcuni politici che pensano che dare diritti come la reversibilità della pensione a una coppia gay andrebbe a togliere diritti a un lavoratore che ha famiglia. Come se essere gay fosse una categoria a parte.

E se quel lavoratore fosse gay? Ma la banalità di affermazioni di questo tipo non è isolata.
Spesso si pensa ai gay come ad una categoria a parte di marziani i cui diritti rivendicati sarebbero un accessorio, una non priorità, un fatto non essenziale in un paese che vive una crisi economica e sociale profonda.
Eppure, se ancora un sistema di welfare familiare funziona, i benpensanti dovrebbero soffermarsi a guardare quanto una parte della popolazione ne sia esclusa.

Pensiamo al caso estremo di una coppia gay in cui ci sia solo uno dei due che lavora. Chi tutela il soggetto più debole della coppia? Alla mancanza di lavoro si aggiungerebbe l'assenza di qualunque tutela da parte dello Stato. Oppure pensiamo ai casi di licenziamento in cui l'essere gay o trans rappresenta elemento di discriminazione, come possiamo ampiamente documentare con i dati della Gay Help Line. Una fattispecie che quasi mai si riesce a dimostrare in un tribunale e di cui però sono vittime in non pochi.

La rappresentazione che spesso si ha degli omosessuali è quella di ricchi stilisti o gente dello spettacolo, un immaginario che falsifica un dato reale e concreto, una rappresentazione che ricorre a stereotipi in una società in cui peraltro i nuclei familiari omosessuali sono sempre più in crescita, con tutto ciò che ne consegue sul piano del sostegno reciproco, dell'economia e del welfare.

Ancora una volta è facile ipotizzare che la questione gay resterà terra di confine per una politica che a fatica sta cercando compromessi e soluzioni di governo. Quindi ancora una volta spetterà alla società e ai movimenti creare le occasioni per farsi sentire.

Ecco perché il Primo Maggio potrebbe essere anche questo.
Ed ecco perché vogliamo rivolgere un invito a Geppi Cucciari e a chi si esibirà sul palco di piazza San Giovanni a ricordare che sul lavoro è bene non discriminare, che l'omofobia si combatte tutti i giorni e in ogni luogo, che i gay italiani aspettano ancora quelle leggi sulle unioni civili che li rendano uguali a chi vive in tutti gli altri paesi europei.
Sarebbe un piccolo ma grande contributo alla dignità di tanti.

fonte http://www.huffingtonpost.it di Fabrizio Marrazzo Portavoce del Gay Center

Nasce il governo Letta: le sorprese del nuovo esecutivo sui temi lgbt


Josefa Idem alle Pari Opportuità e Emma Bonino agli Esteri sono solo alcune delle sorprese positive del governo Letta. Alla Difesa una vecchia conoscenza del mondo gay: l'omofobo Mario Mauro.

Enrico Giovannini - Se mai i parlamentari decidessero di discutere in aula - per la quarta volta - una legge contro l'omofobia potrebbero chiedere qualche dato sul fenomeno non tanto al nuovo ministro per le Pari Opportunità, il campione olimpico Josefa Idem, persona stimabile ma inesperta, quanto al nuovo ministro del Lavoro Enrico Giovannini.
Arrivato dallo scranno più alto dell'Istat, infatti, Giovannini ha avviato la prima indagine che ha fotografato la condizione delle persone omosessuali e transessuali nella realtà italiana.
Sempre a Giovannini si deve il primo censimento che ha permesso di contare i conviventi dello stesso sesso , storica battaglia di Gay.it e delle associazioni che hanno trovato nell'allora capo dell'istituto di statistica una sponda sensibile al tema.

Josefa Idem
- Il nome del direttore dell'Istat non è l'unica novità di interesse per il mondo lgbt nel governo di Enrico Letta. Mai come in questo esecutivo si contano tanti ministri favorevoli al matrimonio gay (sempre pochissimi, sia chiaro). Si tratta di Emma Bonino, ministro degli Affari Esteri e della già citata Josefa Idem, a capo del nuovo ministero che accorpa Pari Opportunità e Sport.
Una scelta, quella di privare di autonomia la delega alla parità, discutibile e in continuità con la decisione di Mario Monti che trasformò il dicastero in un dipartimento guidato dal ministro del Welfare Elsa Fornero.
È invece da apprezzare la scelta della Idem di cui si ricordano le dichiarazioni rilasciate a Vanity Fair sui temi lgbt («io sono favorevole ai matrimoni omosessuali»; «tra gli sportivi è difficile trovare chi racconta pubblicamente la propria sessualità, per via degli sponsor»).

Emma Bonino
- La leader radicale Emma Bonino è da sempre schierata per la piena eguaglianza dei diritti di tutti.
Partecipa ai Gay Pride, si spende per i diritti umani, anche lgbt, nel mondo e da oggi siamo certi continuerà a farlo col rango di ministro. Nella campagna elettorale per la presidenza della Regione Lazio che la vide opporsi a Renata Polverini disse a proposito della sentenza della Corte Costituzionale che invitava il parlamento a legiferare sulle coppie gay : «Quello che dice la Corte Costituzionale è un vincolo per tutti. Per questo esistono le istituzioni in un paese democratico, dopo di che ognuno farà la sua battaglia culturale, ma le istituzioni rispettano le sentenze». L'ultimo gesto friendly che ricordiamo è il video che girò proprio per invitare le coppie gay e lesbiche a dichiararsi conviventi nel censimento Istat .

Cécile Kyenge - Dal mondo dei diritti umani arriva anche la nuova ministra per l'Integrazione, primo ministro di colore della Repubblica. Originaria del Congo, Kyenge lotta da sempre per i diritti dei migranti, per una nuova legge sulla cittadinanza e in generale per i diritti civili dell'individuo. In rete circola un video che registrò per la campagna elettorale nella quale si dice favorevole a una legge contro l'omofobia.

Mario Mauro - Se le sorprese positive arrivano dal fronte delle ministre, quelle negative arrivano dai ministri. Non fa piacere
leggere il nome di Gaetano Quagliariello, autore di numerose dichiarazioni contro le coppie gay. E' una cattiva notizia anche la nomina di Mario Mauro al ministero della Difesa.
Di lui si ricordano le battaglie contro le coppie gay portate avanti da vicepresidente del Parlamento europeo , carica che ha ricoperto dal 2004 al 2009, e come capo della delegazione del Popolo della Libertà nel Parlamento europeo.
In particolare, Mauro si è battuto affinché il diritto comunitario non potesse modificare il diritto di famiglia dei singoli stati per evitare che le istituzioni europee potessero eventualmente legiferare favorevolmente per le coppie di fatto lgbt italiane.

Fra i voti contrari a una importante risoluzione del Parlamento Europeo sugli stupri correttivi sulle lebsiche in Africa si conta anche quello di Mauro: il testo mirava a condannare la situazione di violenza, discriminazione e stigmatizzazione delle persone lgbt in Africa e chiedeva la depenalizzazione mondiale dell’omosessualità.
Troppo per il deputato di Scelta Civica che vede nel cerchio stellato al centro della bandiera europea un simbolo di Maria .
fonte http://www.gay.it di Daniele Nardini/ foto Reuters

Sport Stati Uniti: NFL Draft, Alan Gendreau, la speranza del mondo LGBT, viene ignorato


Alan Gendreau, giocatore di football americano, non è riuscito a diventare il primo atleta apertamente gay della storia dello sport professionistico statunitense.

Non è stato infatti scelto da nessuna delle 30 squadre della NFL nella cerimonia per il draft che si è conclusa lo scorso 27 aprile, a New York.

Gendreau è nato il 27 maggio del 1989 in Florida. Come tutti i ragazzi del sud degli Stati Uniti si è appassionato al football e ha iniziato a praticarlo. Cresciuto in una famiglia cristiana molto devota, a 16 anni ha dichiarato apertamente la propria omosessualità.

Ha giocato per quattro stagioni nella squadra della Middle Tennessee State University, i Blue Raiders, nel ruolo di kicker. Al termine della sua carriera universitaria ha conquistato il record di punti realizzati, 295, della storia della Sun Belt Conference, il girone dove è inserita la sua squadra.

Durante i quattro anni a Middle Tennessee State compagni e allenatori sapevano del suo orientamento sessuale, ma nessuno di loro ne ha mai fatto menzione ai media, nè ha mai manifestato fastidio per questa cosa. «Tutti quanti lo vedevamo solo come un giocatore di football», ha dichiarato Josh Davis, suo compagno di squadra.

In vista del draft NFL di quest’anno, la cerimonia nella quale le squadre professionistiche scelgono i prospetti provenienti dal college, la sua storia ha avuto particolare risalto perchè poteva rappresentare un’occasione storica. Per il momento non è stata sfruttata, ma la possibilità non è ancora sfumata del tutto. Gendreau è ora free agent e potrebbe comunque riuscire a strappare un contratto nei prossimi mesi.

In molti però sono scettici. Se la sua storia ha destato tanto interesse è anche perchè arrivava in un periodo in cui il dibattito sui diritti gay all’interno del maggior campionato mondiale di football americano era abbastanza acceso e con non poche polemiche.

Nell’ultimo mese, Chris Kluwe e Brandon Ayanbadejo, due dei giocatori che più si sono battuti e hanno espresso la loro solidarietà al movimento LGBT, sono stati tagliati dalle loro squadre. In molti sospettano che il motivo di queste decisioni sia da ricercare nelle loro opinioni, sebbene vi siano state smentite ufficiali.
Lo scorso 5 aprile aveva avuto molto risalto una dichiarazione di Ayanbadejo, secondo cui ci sarebbero ben quattro giocatori della NFL pronti a fare coming out insieme nel prossimo futuro.
fonte http://ilreferendum.it di Marco Dolcinelli (@Ma_MGD)(fonte: lgbtnation.com)
Nel video, Gendreau parla in prima persona della sua storia.

Lgbt: UNESCO "Giornata Internazionale della Danza 2013" oggi 29 aprile si celebra l’arte coreutica


Il 29 aprile si festeggia ufficialmente la Giornata Internazionale della Danza. Promossa dall’International Dance Council , la Giornata mira ad attirare l’attenzione sull’arte della Danza e viene celebrata da milioni di ballerini in tutto il mondo.

L’edizione 2013 e’ dedicata al 40° anniversario del CID: nel 1973 un gruppo di professionisti provenienti da diversi Paesi si riunì nel Palazzo dell’UNESCO di Parigi per fondare il Consiglio Internazionale della Danza.

Un’organizzazione mondiale per l’arte della Musica esisteva da molti anni, così come un’altra per il Teatro, quindi fu naturale pensare che anche la Danza dovesse avere un proprio organismo. I padri fondatori erano attivi nel balletto e nella danza moderna, quindi i membri successivi hanno continuato ad essere ballerini illustri, coreografi e insegnanti provenienti da queste aree, soprattutto Europei.
A partire dal 1999, l’adesione fu aperta anche a personalità provenienti da altre forme di danza: tradizionale, contemporanea, tango, Indiana, terapeutica, Orientale, ecc. cosicchè il CID divennisse un organo realmente rappresentativo in termini di idiomi di danza, aree geografiche e funzioni.

La commemorazione è stata istituita nel 1982 per il Comitato Internazionale della Danza – C.I.D. dell’Istituto Internazionale del Teatro (ITI-UNESCO). La data commemora la nascita di Jean-Georges Noverre (1727-1810), il più grande coreografo della sua epoca.
Creatore del balletto moderno, è oggi considerato tra i massimi teorici e riformatori del balletto, la cui opera rinnovatrice ha continuato a riflettersi nel tempo senza mai esaurire la sua carica. Ogni anno la Giornata Internazionale della Danza mira a promuovere questa forma dìarte presso il pubblico e i governi di tutto il mondo con tanti eventi speciali.

Partiamo quindi con un doveroso tributo al Teatro alla Scala
, la più grande istituzione al mondo nel settore del melodramma, del balletto e della musica classica. Uno straordinario motore dell’eccellenza italiana, che consacra nel mondo il talento del nostro Paese.
Il 26, 28 e 30 aprile va in scena Giselle: Svetlana Zakharova e Roberto Bolle (ormai considerati tra i migliori ballerini di tutti i tempi) saranno gli étoiles di una rappresentazione capolavoro di arte scenica e musicale. Una storia d’amore, tradimento e redenzione in cui i protagonisti, nello sviluppo coreografico, devono variare il registro tecnico-espressivo dall’allegria alla disperazione, dalla scanzonata padronanza di sé alla consapevolezza che la vita non ha scopo senza amore.

Ma Milano è anche RHO DANZA: giunto alla sua 3° edizione, è l’evento (ormai di rilevanza nazionale) che dà modo ai ballerini emergenti di dimostrare il loro talento. L’obbiettivo primario è quello di promuovere e diffondere la cultura della Danza e per l’occasione è stato scelto il Teatro Auditorium Padre Reina di Rho.
L’evento si svolgerà a ciclo continuo durante tutto il week end nei giorni 27 e 28 aprile 2013, ingresso GRATUITO per tutto il pubblico, che potrà scoprire il mondo della Danza sotto tanti e differenti punti di vista. Alessandro Grillo e Marta Romagna, primi Ballerini del Teatro alla Scala, saranno gli Ospiti d’Onore. Una particolare menzione va poi alla memoria di Vittoria Ottolenghi, spentasi il 9 dicembre 2012, all’età di 87 anni. Vittoria è stata La signora della danza, la figura italiana più autorevole per il giornalismo sul mondo della Danza, e per ringraziarla della grande passione che ha dedicato a quest’arte, si è deciso di dedicarle simbolicamente l’edizione 2013, con la proiezione di videointerviste tratte dal prezioso archivio RAI.

Ancora a Milano, domenica 28 e lunedì 29 aprile, il Teatro Pim Off di Via Selvanesco 75, offre, per le Giornate della Danza, 2 appuntamenti che coinvolgono artisti noti e meno noti tra performance, videoproiezioni e incontri. Per domenica in programma l’incontro con Walter Venditti e la proiezione del docu-film Il Maestro, a lui dedicato. Un’intervista che nasce dall’esigenza di rendere omaggio ad una personalità molto importante per la danza milanese, e non solo. Testimone e protagonista degli anni d’oro del balletto del Teatro alla Scala, Walter Venditti ha avuto modo di lavorare con alcuni tra i più grandi coreografi del ’900, e questo fa di lui oggi un prezioso scrigno di ricordi e aneddoti. Un’ occasione per parlare di chi la danza non la fa solo con le gambe ma anche e soprattutto con il cuore. Lunedì, invece, seconda tappa del progetto Palco Aperto, contenitore offerto ai giovani coreografi lombardi per mostrare al pubblico i loro studi o work in progress e poter ottenere una residenza al PimOff, con la performance Minimal dance di Monica Gentile, vincitrice del primo appuntamento Palco Aperto.

Libera! È invece l’evento performativo che celebra la danza in ogni sua declinazione. L’Associazione Culturale Arearea, storica compagnia di danza, chiede a tutte le realtà del territorio di rendere omaggio all’arte coreutica con ogni forma di linguaggio artistico inerente alla danza, ma anche teatro, musica, arti visive, scultura e pittura. Da qui il titolo: Libera! Una festa dell’arte, un’occasione di incontro, un punto di partenza per aprire riflessioni e azioni sulla danza. L’evento si svolgerà sabato 28 aprile dalle 18.00 a Lo Studio, in via Fabio di Maniago 15, Udine. Un momento da viversi non come una competizione, ma anzi, una promozione della ricerca sul territorio affinchè il nuovo possa emergere!

In occasione della Giornata Mondiale della Danza, anche l’Ateneo della Danza di Siena organizza dal 26 al 28 aprile 2013 un’importante appuntamento. Si svolge infatti quest’anno la IV edizione dello SPRING STAGE: tre giorni all’insegna della danza classica, contemporanea e moderna con i grandi nomi del momento.

Ci spostiamo poi a Napoli, con il Porte aperte di Movimento Danza (Via Bonito 21) che sabato 27 e domenica 28 aprile ospiterà performance e lezioni aperte di danza classica, contemporanea, jazz, break dance, danza del ventre, flamenco, hip hop new style, hip hop per bambini, aikido, lyrical jazz, gaad, pilates, pop, videodanza e zumba fitness. Presentazioni di libri, incontri e forum sulla formazione professionale e sull’orientamento post diploma, videoconferenze, interviste e lancio di nuovi progetti speciali legati al mondo della danza completeranno le giornate. Ingresso libero e su prenotazione.

E ancora la città di Napoli è protagonista con la VI edizione de IL GRANDE SLAM: Il gioco delle Performing Arts, in collaborazione con Teatro Stabile di Napoli, il 30 aprile 2013. Lo SLAM è il gioco delle arti in cui giovani artisti si esibiscono in brevi performances e competono tra di loro valutati da giurie popolari. Un modo nuovo e coinvolgente di proporre l’arte e la cultura ai giovani poiché intende ristrutturare il rapporto artista – pubblico. E’ uno “sport” in cui si vince o si perde; è un invito alla creatività dei giovani ed un invito al pubblico a diventare critica viva e dinamica e a superare l’atteggiamento passivo, a volte superficiale e disinteressato, nei confronti dell’arte e della rappresentazione teatrale. Le giurie composte da 10 elementi estratti a sorte tra il pubblico, sono due, una per la semifinale, ed un’altra per la finale, entrambe sotto la direzione di un Master of Cerimony, arbitro del gioco, ed allo stesso tempo mediatore tra il pubblico e l’artista.

Il Comune di Bassano attraverso il CSC/Casa della Danza, per il secondo anno consecutivo porta invece domenica 29 aprile (dalle 10 alle 19) la danza contemporanea nelle sale del Museo Civico della città.
Prendendo spunto dalle scene di danza dipinte sulle preziose ceramiche greche della Collezioni Chini, 60 danzatori, come opere d’arte esposte, sfideranno il tempo per mettersi a disposizione del pubblico, che quest’anno potrà scegliere di ritrarre, fotografare o farsi ispirare dalle coreografie dei danzatori, lasciando un segno tangibile: un disegno, una foto, uno scritto o quant’altro possa testimoniare l’esperienza vissuta. L’ingresso è libero.
fonte http://news.leonardo.it di Martina Brusini