venerdì 19 aprile 2013

Il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki-Moon a favore dei diritti lgbt: "Pressioni su stati e leader"


Il Segretario Generale dell'Onu, in un discorso ad Oslo, ha parlato a favore delle persone lgbt: "Tradizione, cultura e religione? Venivano usate anche per giustificare la schiavitù e le mutilazioni".

In un discorso tenuto ad Oslo in occasione della conferenza sui Diritti Umani, l'Orientamento Sessuale e l'Identità di Genere, il Segretario Generale dlel'Onu Ban Ki-Moon ha parlato in favore delle persone lgbt condannando i governi che non li rispettano e gli estremismi religiosi.

"Dovremmo tutti sentirci offesi quando una persona subisce discriminazioni - ha spiegato Ban Ki-Moon -, violenza o anche l'omicidio solo perché è lesbica, gay, bisessuale o transgender.

Dovremmo tutti parlare contro gli arresti di persone fatti per le persone che amano o per come appaiono.E' la grande sfida dimenticata dei diritti umani del nostro tempo. Dobbiamo correggere questi errori".

"I governi - ha continuato - hanno il dovere di proteggere tutti, ma ancora troppi rifiutano di riconoscere l'ingiustizia della violenza omofobica e della discriminazione. Bisogna documentare il problema e condividere le informazioni con i paesi regolarmente per discutere e prendere provvedimenti".

"Alcuni si opporranno al cambiamento. Potranno invocare la cultura, la tradizione o la religione per difendere lo status quo - ha aggiunto -. Sono argomenti usati per giustificare la schiavitù, il matrimonio dei bambini, lo stupro nel matrimonio e la mutilazione genitale femminile. Io rispetto la cultura, la tradizione e la religione, ma non possono mai negare il riconoscimento dei diritti fondamentali".

"La mia promessa alle lesbiche, ai gay, ai bisessuali e alle persone transgender che fanno parte della famiglia dell'umanità è questa - ha concluso Ban Ki-Moon -: sono con voi, prometto che come Segretario Generale delle Nazioni Unite, denuncerò gli attacchi contro di voi e continuerà a fare pressioni sui leader per il progresso. Insieme possiamo rendere il mondo più sicuro, più libero e più egualitario per tutti".


Quella di Ban Ki Moon non è la prima dichiarazione in favore delle persone lgbt.
Il Segretario Generale, infatti, si era espresso in questo senso già nel marzo del 2012 e lo scorso dicembre in una conferenza stampa tenuta insieme a Ricky Martin.
fonte http://m.gay.it/channe

Lgbt Nuova Zelanda: ok a matrimoni gay, 13mo paese al mondo


Con l'approvazione a maggioranza da parte della Camera dei Rappresentanti, la Nuova Zelanda e' diventata il tredicesimo Paese al mondo e il primo nella regione Asia-Pacifico a legalizzare i matrimoni tra coppie dello stesso sesso: i si' al provvedimento sono stati 77, i no 44, come annunciato dalla vice presidente del Parlamento monocamerale, Lindsay Tisch.

L'ufficializzazione dell'esito della votazione e' stata accolta da applausi e grida di giubilo tanto dai parlamentari quanto dal pubblico presente in aula, da dove le operazioni erano trasmesse in diretta dalla televisione nazionale.

Il relativo disegno di legge, presentato a sua tempo dalla deputata laburista Louisa Wall, ha dovuto percorrere un iter lungo e complesso, iniziato nell'agosto 2012 e caratterizzato da tre differenti letture, l'ultima delle quali oggi stesso.

La nuova normativa entrera' in vigore fra quattro mesi: consente tra l'altro il riconoscimento delle nozze gay contratte all'estero, e non impone piu' ai trans, come accadeva finora, di divorziare nel caso in cui decidessero di cambiare sesso.

L'arcipelago degli antipodi va dunque ad aggiuingersi a una lista nella quale gia' comparivano Portogallo, Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Danimarca, Islanda, Argentina, Uruguay, Canada, Sudafrica, oltre a nove Stati Usa (Massachusetts, Connecticut, Vermont, New Hampshire, New York, Maine, Maryland, Iowa, Washington piu' il District of Columbia), a quello brasiliano di Alagoas, al messicano Quintana Roo e allo stesso distretto federale di Citta' del Messico .

fonte http://www.agi.it/estero

Lgbt Radio: "Sport e omofobia" se ne parla a "Oltre le Differenze" oggi venerdì 19 alle 21


Oggi Venerdì 19 alle 21 va in onda il format radiofonico dedicato al mondo LGBTQI condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini

Lo sport come mezzo per contrastare l'omofobia o è un ambiente che ancora discrimina? Se ne parlerà a Oltre le Differenze, il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e trans, nella puntata che andrà in onda venerdì 19 aprile alle 21, e in replica sabato 20 alle ore 15, sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 e 99.10) o anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.

Del rapporto tra omosessualità e sport si parla spesso in modo negativo: un ambiente, quello sportivo, che potrebbe essere un buon mezzo per integrazione e inclusione e invece si presenta ancora troppo spesso omofobo e discriminante, ne sono esempio le notizie di cronaca che arrivano dall'Italia e dal mondo.

Fortunatamente sempre più numerose sono le realtà sportive che includono gli atleti LGBT e si moltiplicano gli eventi ad hoc come tornei lgbt multisport contro l'omofobia.

Ascolteremo l'esperienza di una ragazza, Areta Sobieraj che ha partecipato lo scorso anno ad un torneo internazionale di sport LGBT e che sottolinea l'importanza di eventi come questo e l'atmosfera che vi si respira.

Inoltre, Vanessa Romeo, membro del direttivo di Chimera Arcobaleno Arcigay Arezzo, pubblicizzerà l'evento Play Pride - lo sport per i diritti - che si terrà l'11 e 12 maggio in provincia di Arezzo e che prevede una tavola rotonda e tornei di calcio a 5 femminile e pallavolo maschile aperti a tutt*.

In finale i consueti consigli su lettura, cinema e appuntamenti a tema, inoltre c'è sempre la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando il 366 289050, scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com o visitando la pagina fan su facebook e il blog oltreledifferenze.wordpress.com in cui si trovano i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione "Oltre le Differenze"

Lgbt Teatro: Passione Travolgente tra i protagonisti di "12 BACI SULLA BOCCA" Regia di Giuseppe Miale di Mauro, dal 24 al 28 Aprile al Teatro Nuovo Napoli


12 Baci sulla Bocca è uno spettacolo teatrale scritto da Mario Gelardi e diretto da Giuseppe Miale di Mauro con Francesco Di Leva, Stefano Meglio e Andrea Vellotti. Prodotto da Compagnia Gli Ipocriti.
Andrà in scena dal 24 al 28 Aprile 2013 al Teatro Nuovo


Dopo l'esperienza di Gomorra Mario Gelardi (autore dello spettacolo) torna a collaborare con la regia di Giuseppe Miale Di Mauro. In scena Francesco Di Leva, Stefano Meglio e Andrea Vellotti.

DESCRIZIONE
Napoli, anni ‘70.
La provincia soffocante e a volte disorientante napoletana. Il conflitto politico e sociale che divide il paese sembra lontano da queste terre, invece attecchisce nell’ombra.
In questo ambito, nasce “12 baci sulla bocca”, che racconta l’incontro-scontro tra Emilio, lavapiatti dai modi delicati e Massimo, fratello “ripulito” del proprietario di un ristorante.

Massimo si sta per sposare, con l’unica donna che ha avuto nella vita; è al punto in cui, o ti lasci o ti sposi. Massimo si sposa.
Emilio, giovane e gay, appellato con l’unico termine usato a Napoli per identificare un omosessuale. Emilio riesce a scardinare l’omosessualità assopita malamente da Massimo.
I loro incontri sono carezze sfuggenti e nascoste ad occhi che non capirebbero. Sono pericolosi, e i due ragazzi si nascondono, ma quel rapporto così controverso, rappresenta forse, l’unico momento di vero sentimento nella loro vita.

Il loro è un ambiente in cui non è permessa alcuna diversità, vigono leggi sociali e di branco che non permettono nulla al di fuori di una prassi consolidata. Ma gli occhi di Antonio, fratello di Massimo, lo guardano dentro, sanno molto di più di quel fratello di quanto lui pensi.
In quell’ambiente i problemi si risolvono in maniera spicciola ed uno come Massimo, non può certamente vivere quella condizione in una realtà di paese.
Mario Gelardi

Raccontare oggi una storia di omofobia sembra “eccessivamente” attuale. Sembra di cavalcare l’onda delle continue notizie di cronaca che riempiono le pagine dei giornali con atti di violenza inaudita.
Ma da dove arriva tutto questo odio?
Si è pensato di ambientare questa storia negli anni settanta, non per dare una risposta, ma per formare domande, perché solo guardando al passato possiamo capire le falle del nostro presente. Gli anni settanta ci hanno dato la possibilità di costruire un tessuto emotivo ancora più claustrofobico.

La storia si svolge coprendo l’arco tra due tragedie nazionali, la strage di piazza della Loggia e la tragica morte di Pasolini, evocate entrambe nello spettacolo e simbolo di anni devastanti dal punto di vista sociale e politico.
E l’abbiamo fatto provando a raccontare una storia d’amore, semplice ed emozionante come ogni storia d’amore è.
E poco importa se i protagonisti di questa storia sono due uomini, perché Emilio e Massimo sono il simbolo di una libertà che negli anni settanta era pura utopia, e oggi è finta democrazia. Perché l’amore, quello vero, è libertà.

Anche se parte dalla periferia della nostra terra, dove il tempo sembra essersi fermato, dove, al di là di un finto progressismo, ci sono ancora leggi sociali antiche.
Un piccolo melodramma sudato, che ha l’eco della musica popolare degli anni settanta, che vive di squarci di luce, sul nero dei giorni e di quelle vite."

Se vuoi saperne di più, la pagina ufficiale dello spettacolo è:
http://bit.ly/12baciofficialpage
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Puoi acquistare i biglietti per 12 BACI SULLA BOCCA:
online su http: http://bit.ly/12BaciTickets
direttamente al botteghino del teatro
(dal martedì al sabato h.10.00 - 13.00, 17.00 - 20.00 )
o presso i seguenti punti vendita: http://bit.ly/PuntiVenditA
Info Botteghino: tel. 081/4976267 - botteghino@teatronuovonapoli.it
Gli spettacoli inizieranno alle ore 21:00, tranne domenica 28 ore 18:30.
www.teatronuovonapoli.it
fonte https://www.facebook.com/pages/12-Baci-sulla-Bocca/153422544822921

Lgbt Cinema: Roma "L'Appuntamento" del regista Daniele Sartori al “Festival Tulipani di Seta Nera” Al Teatro Olimpico il 22 Aprile ore 19.00

(clicca foto per ingrandire)

Si svolgerà a Roma, dal 20 al 22 aprile, la sesta edizione del
“Festival Tulipani di Seta Nera: Un Sorriso Diverso”, diretto da Andrea Roncato.


La rassegna, che con intelligenza pone l’accento su ogni genere di diversita', propone una selezione di cortometraggi di registi emergenti che hanno saputo, con talento, distinguersi nella capacità di raccontarla e valorizzarla.

Si tratta di opere di qualita' che affrontano temi spesso non semplici da trattare.
Al miglior regista emergente verra' assegnato un premio in denaro di euro 3.000.

Tra i film in concorso segnaliamo quello del regista Daniele Sartori.
Il suo “L’Appuntamento”, pluripremiato e programmato nel circuito dei maggiori festival italiani ed esteri (il 2 maggio sarà al Pink Apple Filmfest di Zurigo) verrà per l’occasione presentato nella nuova versione Director’s Cut, distribuita da The Open Reel.


Alla serata di Gala del 22 aprile, dalle 19 in poi presso il Teatro Olimpico della Capitale, saranno presenti anche gli attori Leonardo Santini e Eleonora Bolla, due dei tre bravissimi protagonisti del corto.

Il film, per il quale Sartori ha già vinto ben sei premi, racconta di un appuntamento a sorpresa tra due rivali in amore, un incontro involontario dai risvolti inaspettati.

Sinossi
Francesco (Leonardo Santini in foto), reso fragile dalla scoperta del tradimento della fidanzata, è ossessionato dalla curiosità di incontrare il suo rivale.
Entrambi credono d’essere sconosciuti l’uno all’altro, ma si sbagliano.
Il ragazzo, arriverà alla resa dei conti col suo avversario confessando ciò che lo tormenta a qualcuno che si rivelerà essere non solo uno psicologo (Tommaso Minniti). (clicca foto per ingrandire)


Biografia
Daniele Sartori, veneziano, si diploma attore all'Accademia Teatrale Veneta.
Dopo pochi anni esordisce alla regia cinematografica scrivendo e dirigendo i primi cortometraggi, “Magma” e “Ora scelgo io”.
Numerosi sono i contributi professionali nell’ambiente del cinema indipendente veneziano e milanese.
Fonda e avvia il progetto “Lost In Vauxhall” per la produzione di videoclip e short film, ambito che predilige.
Nel 2010, avvalendosi della collaborazione del Direttore della fotografia Flavio Zattera e di Marco Zanelli, scrive e dirige “L’Appuntamento”, cortometraggio pluripremiato che riscuote ottimo successo, proiettato al Venice Film Meeting in occasione della 68.
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Firma inoltre gli Spot 2010 – 2011 del Queer Lion Award, premio collaterale della Biennale del Cinema di Venezia, a cui vi partecipa come giurato.
Nel 2012 realizza “Doris Ortiz”, cortometraggio che uscirà l’anno successivo, finalista al “Rome Independent Film Festival” e che raggruppa numerosi talenti emergenti tra i quali gli attori Giuseppe Sartori e Andrea Pizzalis.
Poco dopo affianca Daniele Vicari in giuria per “Short in Venice - Mestre Film Festival 2012” e pubblica “L’Appuntamento – Director’s Cut”.

Commento del Regista
"L’appuntamento" è una storia sui confini labili ed ambigui dell’emotività.
Racconta di sentimenti forti ma sfumati facilmente confondibili tra loro.
Talvolta ciò che ferisce può diventare desiderabile ed affascinante.
Il film parla di un pensiero, identico nella mente e nel cuore di due persone distinte che, pur non conoscendosi, entrano in relazione al di là degli orientamenti sessuali.
Saper ascoltare quello che l’altro non ha il coraggio di dire, spesso è il segreto per viaggiare in quel territorio emotivo di confine che molti avvertono nel loro animo ma che, per timore, lasciano inesplorato.

Filmografia di Daniele Sartori
2007 “Magma”. 2009 “Ora scelgo io” - “Una sorpresa”. 2010 “L’appuntamento”
Spot Queer Lion Award. 2012 Videoclip “Diverso non stona” – Spot Queer Lion Award – “Doris Ortiz” – “L’Appuntamento – Director’s Cut” - “What About Alice?”
Contact: lostinvauxhall@yahoo.it
Web: www.lostinvauxhallofficialsite.wordpress.com
fonte ufficiostampa lostinvauxhall
TRAILER AL LINK: http://www.youtube.com/watch?v=CkV93GCmajg

mercoledì 17 aprile 2013

Lgbt: Reggio Emilia, al via il famoso torneo di calcetto contro l'omo-transfobia


Arcigay Gioconda Reggio Emilia, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia (17 Maggio), organizza la “Settimana contro l’omofobia” dal 13 al 18 Maggio.

La settimana sarà caratterizzata da vari eventi cinematografici, dibattiti, spettacoli teatrali, aperitivi ecc. e per concludere il 18 Maggio ci sarà la seconda edizione del Torneo di calcetto contro le discriminazioni al circolo arci Pigal.

REGOLE:
- Il torneo è aperto a tutt*
- dai 6 ai 99 anni
- le squadre devono essere composte da minimo 5 persone

- le iscrizioni devono essere effettuate entro il 5 Maggio 2013 tramite e-mail a:
fabiana.montanari@yahoo.it oppure ad arcigayreggioemilia@gmail.com

l'iscrizione verrà autentificata al momento del versamento della quota d'iscrizione
- il costo dell’iscrizione al torneo è di 5€ tali cifre comprendono assicurazione, iscrizione, gnocco fritto imbottito + acqua post partita.

Il pagamento con rilascio di ricevuta verrà effettuato in sede Arcigay Reggio Emilia, Viale Ramazzini 72, 42100 RE, nuovi uffici Arci-Cepam.
Siamo aperti tutti i martedì dalle 21 alle 23, è consigliato mandare una mail prima di venire a versare la quota.
fonte http://www.lgbtitalia.it/

Lgbt Musica: Rock e Transgender i migliori album

In foto Grace Jones

Il termine "transgender" nasce come termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono racchiuse dentro lo "stereotipo di genere".

Il linguaggio del Rock è da sempre lo strumento ideale per trasgredire e superare le differenze imposte dai generi sessuali.

D'altronde non poteva essere altrimenti, in un ambito culturale in cui la trasgressione e la ricerca di nuove forme d'espressione la fanno da padroni.

Le chitarre non esprimono solo vagonate di maschilismo, ma anche ambiguità e vera e propria esasperazione della diversità.

Dallo scalpore mediatico del buon David Bowie nei panni dell'inclassificabile Ziggy Stardust fino al fascino androgino di artiste come k.d. lang e Grace Jones (in foto), passando per quel simbolo di estremismo corporeo che prende il nome di Genesis P- Orridge, a voi una selezione di dischi (e una playlist di brani) nata per omaggiare quegli artisti che hanno avuto il coraggio di saltare la barricata.

Che poi Transgender e Rock non sono quasi sinonimi? Buon approfondimento.

1. David Bowie: “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spider of Mars” (1972)
2. Lou Reed: “Transformer” (1972)
3. Psychic TV: “Allegory and Self” (1988)
4. K.d. lang: “Ingenue” (1992)
5. Antony and the Johnsons: “I am Bird Now” (2005)
6. Mötley Crüe: “Too Fast For Love” (1981)
7. Elton John: “Tumbleweed Connection” (1970)
8. Grace Jones: “Portfolio” (1977)
9. Marilyn Manson: “Mechanical Animals” (1998)
10. Patrick Wolf: “Lichantropy” (2003)
fonte http://www.osservatoriesterni.it/di Marco Tonelli

Lgbt: La Nike desiderosa di sostenere un atleta apertamente gay


La Nike ha intenzione di sostenere e investire sul prima atleta dichiaratamente gay
Nike desiderosa di sostenere un atleta apertamente gay.

Sport e omofobia? La Nike avrebbe intenzione di opporsi a questo binomio, sostenendo apertamente il primo giocatore professionista dichiaratamente gay.

Il capo della società sportiva, secondo Rick Welts, dirigente sportivo americano, avrebbe assicurato il proprio supporto, ecco le parole precise a lui riportate ben due anni fa, nel 2011:
“Mi hanno assicurato apertamente che la Nike avrebbe abbracciato e sostenuto (il coming out, ndr)”

E ha inoltre aggiunto e assicurato:
“Il giocatore che lo fa, sarà stupito per le ulteriori opportunità che verranno messe sul tavolo, non quelle che verranno tolte”

La scelta di dichiararsi gay è sicuramente un passaggio non facile, anche adesso nel 2013
“Di ricompensa c’è un rischio maggiore in questo momento, per l’individuo che decide di diventare il primo atleta professionale apertamente gay negli Stati Uniti. La prima volta che si fa qualcosa si ottiene una maggior parte del beneficio”

Un modo ottimo per sottolineare come il dichiararsi omosessuale non debba obbligatoriamente essere visto come un rischio ma anche come qualcosa sulla quale puntare (e investire economicamente)
fonte http://www.queerblog.it/Desperate Gay Guy

Lgbt: Rai, dal 13 al 26 aprile in onda lo spot contro l'omofobia


Lo spot di comunicazione istituzionale sull’Omofobia presentato alla Rai lo scorso 9 aprile e promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sarà trasmesso dal 13 al 26 aprile come previsto e pianificato con il Dipartimento dell’informazione e Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
fonte Ufficio stampa Rai

Bangladesh: Le comunità LGBT sono una minoranza invisibile


Questo è amore. Immagine di MOKOtheCRazy. CC BY-NC-ND

Esiste una minoranza invisibile in Bangladesh che resta generalmente nascosta, dove l'aprirsi al pubblico è un fatto fuori dal comune.
L'orientamento sessuale della comunità omosessuali, rende i suoi membri criminali nel loro stesso paese.
A parte non avere la possibilità di esercitare i proprio diritti, le comunità LGBT (Lesbiche Gay Bisessuali e Transessuali) in Bangladesh [en, come i seguenti, eccetto dove diversamente indicato] devono affrontare discriminazioni, abusi sia verbali che fisici e una continua sfida a livello sociale.
Il paese non riconosce il matrimonio, l'unione civile o la convivenza tra adulti dello stesso sesso.

Tanvir Adams scrive:
"Esiste una legge britannica, num. 337 del codice penale, che proibisce relazioni sessuali tra persone dello stesso sesso dichiarandole “contro-natura”.
Questa legge è stata revocata nel Regno Unito.
Anche se non applicata, la legge in questione è ancora presente in Bangladesh, e rende difficile parlare apertamente a favore dei diritti umani.[...]
In Bangladesh c'è una cultura di negazione collettiva dell'esistenza degli omosessuali – fatto dovuto alla sua società conservatrice.
Stigmatizzazione e tabù hanno reso vulnerabile specialmente la comunità omosessuale, che è incapace di lottare contro il condizionamento sociale, e cerca di ridefinire una sua coerenza a livello personale."

Quando Shawn Ahmed, un blogger bengalese-canadese, ha dichiarato la propria omosessualità attraverso una serie di video ha ricevuto reazioni negative da parte della famiglia, come è stato documentato.
Tonmoy Hasan [bn] ammette di essere spaventato per quanto riguarda la sua omosessualità nel contesto della società conservatrice in cui vive [bn]:
"বাংলাদেশের বয়স্ক সমকামীদের জীবন দেখে আমার করুণা হয়। তারা বিয়ে করেছে, তাদের বাচ্চাকাচ্চাও আছে। তারা তাদের অফিসের কিংবা বাসার অবসরটুকু কাজে লাগায় পার্টনার হান্টে। কেউ যদি ইন্টারেস্টেড হয় তাহলে তারা কোন হোটেলে এক ঘণ্টার জন্য রুম ভাড়া করে, সেক্স করে, তারপর যে যার পথে চলে যায়। তাদের অসহায়ত্ব দেখে আমি সিদ্ধান্ত নিয়েছি যদি আমার পুরো জীবনও একা থাকতে হয় তবে তাই সই। কিন্তু এভাবে প্রহসনের মাধ্যমে আমি কিছু মানুষের জীবন ধ্বংস করবো না।"
qui la traduzione dal bengalese:
"Provo pena per la comunità omosessuale bengalese. Alcuni sono sposati, hanno figli. Passano il loro tempo libero a caccia di partner sessuali. Se qualcuno è interessato affittano una camera per un'ora, fanno sesso e poi vanno avanti con la loro vite separate. Vedendo tutto questo ho deciso che se devo rimanere da solo per tutta la vita (senza sposarmi), che sia. Non voglio distruggere le vite di altre persone."

Rainer Ebert pubblica una serie di studi sul caso e scrive a proposito di un giovane giornalista:
"Shakhawat si è sempre sentito attratto romanticamente dagli uomini.
Vivendo lontano dalla sua famiglia fin dalla giovane età, ha trovato molto supporto nella comunità gay a Dhaka.
E’ diventato un membro dei ‘Boys of Bangladesh’ (Bob), una piattaforma per omosessuali, imparando molto a proposito di psicologia e politica dell'orientamento sessuale.
Shakhwat è stato in una relazione stabile e impegnata con un altro uomo per quattro anni. Vuole rimanere in Bangladesh per aumentare la consapevolezza rispetto alle questioni riguardanti le comunità LGBT."

Internet è stata una fonte inestimabile di supporto e consigli, ed ha avuto grande importanza nel fornire spazio al mondo omosessuale bengalese.
Un recente reportage [bn] spiega come uomini e donne omosessuali facciano ricorso a diverse comunità online per trovare appuntamenti e partner.

Boys of Bangladesh, una delle comunità gay online pioniera in Bangladesh, spiega come questi ritrovi virtuali si siano evolute dalle chatroom IRC, alle mail di gruppo, ai forum, fino alle pagine Facebook.
Ci sono anche blog in inglese e bengalese che pubblicano notizie e opinione riguardo i diritti dei LGBT.

Il blogger Avijit Roy ha pubblicato un libro in bengalese dal titolo “Omosessualità, uno studio scientifico e psicologico” [bn], e diversi capitoli del libro sono stati pubblicati su molti blog.
Si tratta del primo libro in bengalese ad affrontare la questione dei LGBT e dei loro diritti umani.
L'obiettivo del libro è la liberazione dagli stereotipi e dalle etichette attribuite alle comunità LGBT in Bangladesh spiegando cosa sia l'omosessualità e approcciando la questione dal punto di vista dei diritti umani.

Sabuzpatra [bn] vuole che gli omosessuali in Bangladesh vengano accettati dal punto di vista sociale e legale. Il blogger sostiene che ciò contribuirebbe a diminuire il tasso di crescita nel sovrappopolato Bangladesh. Il movimento per i diritti dei LGBT in Bangladesh sta crescendo velocemente e le voci riguardo alla depenalizzazione si fanno più forti.

Comunque ci sono blogger come Darashiko [bn] che rimangono contro l'omosessualità e ritengono che la gente dovrebbe conoscere i suoi lati negativi e che l'odio degli oppositori dovrebbe restare acceso.

Il blogger Opobak si chiede [bn]:
"সমকামী মানুষকে যদি আইনী অধিকার প্রদান করা হয় বাংলাদেশে তবে বাংলাদেশের সমাজে কতজন স্বাধীন ভাবে ঘোষণা করবে তারা সমকামী এবং এমন একজন কি পাওয়া যাবে যে এই অধিকার অক্ষুন্ন রাখবার জন্য আদালতে উপস্থিত হবে?
qui la traduzione dal bengalese:
"Nonostante esista il riconoscimento legale degli omosessuali, mi chiedo quanti in Bangladesh possano dichiarare liberamente il loro orientamento e ci sarebbe qualcuno pronto a combattere per i loro diritti in tribunale?"

fonte http://it.globalvoicesonline.org/ scritto da Marta Palandri

"Without any window of His own/Bangladesh"
Questo video diretto da Tanvir Adams e Arifur Rahman, parla a nome della popolazione LGBT in Bangladesh, quasi invisibile al resto della società. Le interviste raccontano le storie delle loro difficoltà, fedi, emozioni e capacità di recupero.

Sta per ripartire il Torino GLBT Film Festival diretto da Giovanni Minerba, dal 19 al 25 aprile


Dal 19 al 25 aprile la città di Torino ospiterà la 28a edizione del Torino GLBT Film Festival "Da Sodoma a Hollywood".

Diretto da Giovanni Minerba, l'evento sarà aperto da "Any Day Now di Travis Fine", un film ambientato nel 1979 in cui si racconta la vera storia di una drag queen di Los Angeles che, insieme al suo partner Paul, cerca di ottenere la custodia di un ragazzo down di 14 anni.

A chiudere la kermesse (che prevede la proiezione di circa 120 pellicole in rappresentanza di 34 nazioni) sarà "Geography Club" di Gary Entin, una commedia brillante che vuole esplorare il mondo degli adolescenti di oggi, dalla conquista di sé al coming out e dal bullismo all'omofobia.

Il premio "Dorian Gray" alla carriera sarà consegnato il 21 aprile ad Ingrid Caven, un'attrice di straordinaria personalità, eclettica ed affascinante, che esordì al cinema negli anni '60.

Tra le sue interpretazioni più celebri è possibile ricordare "Il soldato americano" (1970), "Il diritto del più forte" (1973), "Il viaggio in cielo di mamma Kusters" (1975), "Despair" (1978) e "Un anno con tredici lune" (1978).
Alla manifestazione prenderanno parte anche numerosi ospiti musicali, come il Roberto Casalino e Renzo Rubino.
Fonte: http://gayburg.blogspot.com/

lunedì 15 aprile 2013

Lgbt RAI: “Gay” e “Lesbica” e lo spot realizzato dal Dipartimento per le pari opportunità, non va in onda


"Sì alle differenze. No all’omofobia" è il titolo di uno spot che giace sulla scrivania di qualche dirigente Rai.

Realizzato dal Dipartimento per le pari opportunità di Palazzo Chigi al fine di promuovere la “cultura del rispetto”: il rispetto della persona, dei diritti e delle differenze.

“La paura del diverso spesso diventa un automatismo che produce atteggiamenti difensivi che sfociano nella discriminazione.
La Campagna, senza retorica, mette in scena normali caratteri connotativi, primi piani di persone autodefinite da un tratto specifico - mancina, rosso di capelli, alto, omosessuale, intonata - unite da un’affermazione sostanziale: “E non c’è niente da dire”.
Si legge sulla pagina del dipartimento che presenta la campagna pubblicitaria nel gennaio 2013.

A quanto apprende l'AgenParl la trasmissione dello spot sarebbe stata stoppata perchè contenente le parole “gay” e “lesbica”, una scelta che per Ivan Scalfarotto deputato del Pd è “incomprensibile”.

“Queste parole non sono parolacce ed è inutile dargli un'accezione negativa. La conoscenza è la base della convivenza. - afferma il deputato che preannuncia all'AgenParl un'interrogazione parlamentare - La Rai come servizio pubblico dovrebbe essere il primo canale della promozione della convivenza.
E' importante dire le parole con rispetto senza attribuirgli significati che non gli appartengono".
fonte http://www.agenparl.it da sdb

Lgbt Musica Lirica: Philippe Jaroussky, un sopranista e controtenore francese famoso nel mondo


Philippe Jaroussky è uno dei più talentuosi controtenori ad essere emerso nell’ultimo decennio.

Il suo repertorio si focalizza principalmente sulla musica antica (ovvero la musica prodotta in Europa tra il Medioevo ed il Rinascimento), e quindi sulle opere di autori come Monteverdi, Vivaldi e Handel e altri compositori meno conosciuti del Diciassettesimo e Diciottesimo Secolo.

Philippe Jaroussky nasce il 13 Febbraio del 1978 a Maisons Lafitte, nord-est di Parigi.
Frequenta il conservatorio di Parigi dove studia violino presso il Dipartimento Degli Studi di Musica Antica diplomandosi. Nel 1996 studia canto col soprano Nicole Fallien e tre anni più tardi debutta ai festival musicali di Royamont e Ambronay.

Queste performance, acclamate dalla critica e dal pubblico, sono documentate in un doppio cd pubblicato dall’etichetta Virgin Classics.
Negli anni successivi Jaroukssy compare nelle opere di Monteverdi “L’Orfeo”, “Il Ritorno d’Ulisse” e “Incoronazione di Poppea” sotto la conduzione di Jean-Claude Malgoire.

A partire dal 2001 la sua carriera di performer si intensifica con apparizioni sempre più prestigiose in tutta la Francia: interpreta Arbace nell’opera “Catone in Utica” di Vivaldi (pubblicata su un doppio album dall’etichetta Dynamic Italy qualche anno più tardi) e compare anche tra gli interpreti dello “Stabat Mater” di Pergolesi.

Attorno al 2002 Joroukssy forma il proprio ensemble strumentale, Artaserse, con altri cinque strumentisti, e con questo gruppo di musicisti pubblica diversi Cd per l’etichetta Virgin Classics.
Nel 2003 Jaroussky viene acclamato dalla critica per la sua interpretazione di Nerone nell’opera di Handel “Agrippina” al Théâtre des Champs Elysées di Parigi.

Negli ultimi anni Jaroukssy vanta apparizioni in tutta Europa e in Inghilterra.
Nel 2006 presso la Christ Church Cathedral di Vancouver, riscuotendo grande successo.
Continua l’attività di interprete, sempre affiancato dal suo ensemble, partecipando a numerose manifestazioni in tutta Europa.
fonte http://www.lastfm.it/music/
In video l'intervista per la TV KTOTV

Lgbt USA: L'amica di Batgirl è transgender


Barbara Gordon ha una compagna di stanza di nome Alysia, bisessuale e transgender.
È quanto si scopre nel numero 19 di "Batgirl", il celebre fumetto edito dalla Dc Comics.

Secondo quanto dichiarato dall'editore a Wired, «È la prima volta che un personaggio apertamente transgender compare in un albo a fumetti dedicato al grande pubblico».

La sequenza in questione è di per sé molto spontanea. Il tutto avviene durante una conversazione fra le due amiche, durante la quale Alysia pala del suo lavoro, del suo attivismo e della suo essere transgender.

La reazione di Batgirl sarà dapprima stupita, ma immediatamente seguita da un abbraccio affettuoso.
Va detto, però, che alcuni esperti del settore già hanno contestato l'ipotesi del primato.
A quanto pare, infatti, già nel novembre del 2010 un altro personaggio della DC Comics fece outing come trangender.

Si tratta di Shining Knight, un supereroe disegnato per la prima volta nel 1941.
In quel la notizia non fece alcuno scalpore, così come lo sceneggiatore dell'albo commenta con orgoglio: «È fantastico che un personaggio della DC Comics possa fare outing come transgender senza generare clamore. È davvero molto piacevole».

Andando indietro nel tempo, però, tra gli albi dell'editore pare ci sia un altro outing datato 1992.
Nel numero di "Legion of Super-Heroes" del luglio di quell'anno, infatti, Shvaugn Erin racconta di essere nata maschio e di aver assunto alcuni farmaci per apparire femmina.
fonte http://gayburg.blogspot.it

Lgbt Napoli: PrideTime, la “scena” gay al Penguin “12 baci sulla bocca” al Teatro Nuovo dal 20 al 24 aprile

(clicca per ingrandire)

“12 baci sulla bocca” sarà in scena dal 20 al 24 aprile al Teatro Nuovo di Napoli
(in via Montecalvario 16)

Sarà interamente dedicato al teatro il nuovo appuntamento con PrideTime che si terrà martedì 16 aprile al Penguin Cafè.
Il direttore artistico della rassegna Claudio Finelli incontrerà il drammaturgo Mario Gelardi ed il regista Giuseppe Miale di Mauro insieme a tutto il cast dello spettacolo “12 baci sulla bocca” (Francesco di Leva, Andrea Vellotti e Stefano Meglio).

Gelardi e Miale di Mauro, dopo l’affresco corale di “Gomorra”, affrontano una piccola storia d’amore ambientata negli anni ’70 ma che racconta il clima di violenza di questi giorni: siamo alla fine del 1975 e a fare da sfondo alla vicenda c’è la morte di Pier Paolo Pasolini, nel contesto in cui si svolge l’azione non è permessa alcuna diversità, vigono leggi sociali e di branco che non permettono nulla al di fuori di una prassi consolidata.

Appuntamento martedì alle ore 21.00.
Il Penguin cafè si trova a Napoli in via Santa Lucia 88.
Per info: 349 478 45 45 | claudiofinelli1@virgilio.it


Evento organizzato in collaborazione con:
Napoligaypress.it, Arcigay Napoli, Arcigay Salerno, Coordinamento Campania Rainbow, Lalineascritta – laboratori di scrittura creativa e Associazione Vololibero.
fonte http://www.napoligaypress.it/

Lgbt: A Berlino arrivano i bagni pubblici per persone transessuali?


In Germania il Partito Pirata ha avanzato l’idea di istituire dei bagni pubblici per persone transessuali per evitare che si creino problemi.
La proposta è stata accettata e dovrebbe essere realizzata a Berlino.

Continua a tenere banco la storia dei bagni pubblici, con particolare riferimento ai bagni per le persone transessuali.
Se l’ira furibonda di Elisabetta Gardini contro Vladimir Luxuria che alla Camera entrò nel bagno delle donne è ormai un fatto archiviato e denota la chiusura mentale di diverse persone, è pur vero che le persone transessuali devono avere la possibilità di scegliere in quale bagno recarsi, senza per questo che si scateni un putiferio.

Su questa linea si è mosso in Germania, a Berlino nello specifico, il Partito Pirata che ha proposto di introdurre i bagni pubblici unisex per persone transessuali. L’idea ha raccolto il consenso dei socialdemocratici; favorevoli sono anche Spd, Verdi e Die Linke.
Contrari all’idea solo la CdU che ha bollato il provvedimento come “non necessario”.

Notizie simili arrivano di tanto in tanto da varie parti del mondo: diversi anni fa alla Manchester University l’assemblea studentesca decise di togliere le classiche icone che indicano i bagni e sostituirle con delle generiche indicazioni di bagni con o senza orinatoi.
Dissero in quell’occasione:
Non devi esser stato necessariamente operato; se sei nato col corpo di una donna ma senti di essere un uomo, basta che ti senta tale.

Situazione analoga avvenne in Brasile dove una scuola di samba ha istituito dei bagni neutri, per andare incontro alle esigenze delle persone transgender, che non intendono usare - ovviamente - il bagno degli uomini, ma non si sentono del tutto a proprio agio nel bagno delle donne e non vogliono disturbarle.

Come sempre in questi casi c’è chi grida alla discriminazione e alla ghettizzazione e chi plaude all’iniziativa come meritoria.
C’è da vedere come si svilupperà in Germania la proposta del Partito Pirata e se verrà effettivamente messa in pratica.
fonte http://www.queerblog.it/Roberto Russo: Via Politica e Società 2.0 Foto uitdragerij via photopincc

Lgbt Stati Uniti: Gay arrestato per essersi rifiutato di lasciare la stanza d'ospedale dove era ricoverato il compagno


Una triste storia di discriminazione conclusasi addirittura con l'arresto in Missouri.
Gay arrestato per essersi rifiutato di lasciare la stanza d'ospedale dove era ricoverato il compagno.

La coppia al centro di questa vicenda è unita civilmente da ben cinque anni ma non è servito a niente in una caso di discriminazione che è stato riportato dalla stampa americana.

Siamo nel Missouri e all’uomo, presente nella stanza in cui era ricoverato il compagno, viene chiesto di andarsene. A fare questa richiesta è un membro della famiglia del paziente che non voleva l’uomo insieme a loro.

Lui, Roger Gorley (in foto alla FOX), ha detto di no, rifiutandosi di andarsene.
Così, le guardie del Research Medical Center gli hanno ordinato di accomodarsi fuori dopo aver chiamato la polizia.
Alla Fox, che ha riportato la notizia, l’uomo ha dichiarato amaramente:

"Io non sono stato riconosciuto come marito, non sono stato riconosciuto come partner."

Alla base di tutto questo, un’indifferenza che sicuramente provoca dolore:

[L’infermiera] non si è nemmeno preoccupata di andare a guardare per controllare. Il mio compagno è stato diverse volte presso l’unità psichiatrica”

L’ospedale si è giustificato escludendo qualsiasi motivo di discriminazione sessuale alla base dell’accaduto.
fonte http://www.queerblog.it/Desperate Gay Guy