venerdì 5 aprile 2013

Lgbt Firenze: "Identità di genere in età evolutiva" domani sabato 6 aprile un convegno al Palagio di Parte Guelfa, inizio ore 9

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Creare un momento di conoscenza in merito alla situazione internazionale sull’argomento e favorire un confronto interdisciplinare in modo da integrare le diverse prospettive sul tema.

Sono questi gli obiettivi del convegno internazionale “Identità di genere in età evolutiva” in programma sabato 6 aprile al Palagio di Parte Guelfa e che sarà aperto dal saluto del vicesindaco e assessore al welfare Stefania Saccardi.

L’identità di genere rappresenta una dimensione dell’identità sessuale e fa riferimento al persistente senso di sé all’interno del continuum tra maschile e femminile.

Lo sviluppo dell’identità di genere non sempre è in accordo con il sesso biologico, per cui a partire da un’età precoce le persone possono non identificarsi con il genere assegnato alla nascita.

In alcuni casi tale condizione si può accompagnare anche a disagio (disforia di genere).
Gli adolescenti transgender soffrono di dinamiche di stigma e marginalizzazione, che possono avere effetti negativi sul benessere psicologico e la qualità della vita della persona.

Le tematiche relative all’identità di genere in età evolutiva rappresentano, all’interno della salute transgender, un importante capitolo che origina controversie e dibattiti.

Il convegno di sabato nasce proprio dall’esigenza di creare un momento di conoscenza in merito alla situazione internazionale sull’argomento e ha l’obiettivo specifico di favorire un confronto interdisciplinare in modo da integrare le diverse prospettive sul tema.
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Sono previsti interventi da parte di esperti (come il neuropsichiatra infantile Domenico Di Ceglie che tratterà il tema “Riflessioni sull’espressione in infanzia del ruolo di genere nei contesti sociali” e la psicologa e psicoterapeuta Maddalena Mosconi che invece si concentrerà sugli aspetti familiari legati alla disforia di genere nell’età evolutiva), una tavola rotonda che approfondirà la visione interdisciplinare sul tema e momenti di discussione.
L’appuntamento è alle 9 presso il Palagio di Parte Guelfa.
fonte http://press.comune.fi.it/ scritto da Martina Fontani

Lgbt Libri: "Goditi il problema" di Sebastiano Mauri, il coming out in un bellissimo romanzo


Di origine italo-argentina, Sebastiano Mauri, nato a Milano nel 1972, ha vissuto e lavorato per anni tra Milano, New York e Buenos Aires.
Si è laureato alla scuola di cinema della New York University e per i suoi cortometraggi ha vinto il Warner Brothers Award e il Martin Scorsese Post-Production Award.
Ha studiato alla Byam Shaw School of Art di Londra e all’Art Students League di New York.
Artista visivo, le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo.

"Goditi il problema" è il suo primo romanzo.

SCHEDA LIBRO
"Martino passa l’infanzia in una grande villa alle porte di Milano, che l’eccentrica famiglia Sepe condivide con un numero variabile di ospiti quantomeno inusuali.
Un casa dove, tanto per dire, si cena con una scimmia indonesiana di nome Clarissa che ti ruba il pollo dal piatto per strofinarselo addosso.

Arrivati i vent’anni, opta per la fuga e si trasferisce a New York con la speranza di sfondare nel mondo del cinema.
Rocambolescamente solo, Martino scopre giorno dopo giorno il gusto della normalità di sentirsi diverso da tutto.

Una mattina, risvegliandosi in un letto sconosciuto tra un uomo e una donna mai visti prima, s’interroga sui suoi clamorosi naufragi sentimentali, dando inizio a questo irresistibile racconto in corsa.
Gli effetti collaterali delle prime, goffe, notti d’amore; la cronaca di un fallimento annunciato con la top model più desiderata al mondo; la burrascosa relazione con l’attore Alejo, che lo porterà dal paradiso dritto all’inferno.

Come il film che Martino avrebbe voluto dirigere, il romanzo della sua vita – caustico e irriverente, spietato ma esilarante – è un vortice in cui tutto precipita e torna in superficie, avventure e contraddizioni, affetti e spudoratezze.

Goditi il problema è un felice, disperato e travolgente inno alla libertà di godersi la vita nonostante tutto, senza remore e prima che sia troppo tardi.
Un’avventura metropolitana di sesso e sentimento, di tracolli prevedibili alla ricerca di una tragicomica e commovente scoperta di sé."
Un libro vivo, finalmente.
fonte http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/ video http://www.youtube.com

Nel video l'intervista di Daria Bignardi a Sebastiano Mauri a "Le invasioni barbariche"
Lo scrittore parla del suo coming out e dell'omofobia in Italia.

Lgbt Videoarte: A Roma domenica 7 Aprile in anteprima "What about Alice?" del regista Daniele Sartori al RIFF AWARDS 2013 al Cinema Aquila alle 18.45

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RIFF AWARDS 2013 Rome Independent Film Festival
E’ per domenica 7 aprile, alle ore 18.45 nella sala 3 del Cinema Aquila di Roma, l’appuntamento con la videoarte queer del Regista Daniele Sartori che presenterà in anteprima per il circuito cinematografico italiano “What about Alice ?”.

Il video, distribuito da The Open Reel è stato selezionato al prestigioso Rome Independent Film Festival, riferimento dei filmaker indipendenti italiani giunto alla sua XII° edizione.

Il RIFF, che l’altr’anno selezionò il visionario “Doris Ortiz”, si prepara ora a una nuova provocazione di Daniele Sartori che con il Chapter n°2 di What about Alice ? propone due nudi maschili in una rivisitazione queer dei celebri dipinti di Rubens.

Daniele Sartori, regista e attore, fonda l’etichetta video L.I.V. Project, scrive e dirige i corti pluripremiati “L’Appuntamento” e “Doris Ortiz”.
Firma gli spot del Queer Lion Award, premio collaterale della Biennale del Cinema di Venezia, a cui vi partecipa come giurato.
Realizza il videoart “What about Alice?”, installato presso la 3D Gallery di Venezia.
Sito: http://lostinvauxhallofficialsite.wordpress.com/

IL TRAILER
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=mN0gy8RbsTU
IL SITO
http://lostinvauxhallofficialsite.wordpress.com
fonte redazione.ufficiostampa.danielesartori

giovedì 4 aprile 2013

Lgbt Uruguay: Montevideo approva i matrimoni gay


Il 2 aprile il senato dell’Uruguay ha approvato, con ventitré voti a favore e otto contrari, un progetto di legge per legalizzare i matrimoni tra le coppie dello stesso sesso.

Il 10 aprile la riforma sarà discussa dalla camera dei deputati, che dovrà approvare le modifiche del senato. Ma ci sono i numeri perché venga approvata. In questo caso l’Uruguay diventerebbe il secondo paese dell’America Latina, dopo l’Argentina, ad aver legalizzato i matrimoni omosessuali.

Alle coppie gay sarà anche consentita l’adozione, spiega l’uruguayano El País. E tutti i genitori potranno scegliere l’ordine dei cognomi da dare ai propri figli: finora il primo cognome è sempre stato quello del padre.
fonte http://www.internazionale.it foto prensa-falgbt.blogspot.com

Lgbt Napoli: Campania Pride il 29 giugno


coordinamento campania prideIl Coordinamento Campania Pride, nel quale per la prima volta sono confluite tutte le associazioni lgbt campane, ha incontrato ieri il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore alle Pari Opportunità Pina Tommasielli.

Nel corso dell’incontro è stata fissata la data del Napoli Campania Pride, la grande manifestazione che si svolgerà a Napoli il prossimo 29 giugno e che vedrà la partecipazione delle persone gay lesbiche e transessuali da tutta Italia.

L’appuntamento di fine giugno sarà preceduto da una serie di eventi che partiranno già nelle prossime settimane.
fonte: ansa via http://www.napoligaypress.it

Torino: al GLBT Film Festival "Out Loud", il primo film sul tema dell'omosessualità girato in Libano


I protagonisti di "Out Loud" in foto
Al 28° Torino GLBT Film Festival “Da Sodoma a Hollywood” (19-25 aprile)
sarà presentato il primo film dichiaratamente gay realizzato in Libano.

Diretto da Samer Daboul e girato a Beirut, “Out Loud” (questo è il titolo del lungometraggio) porta in scena un sogno, un’utopia, un atto di emancipazione sulla scia delle rivolte di piazza delle nuove generazioni.

Insieme al film sarà proiettato il relativo “dietro le quinte”, nel quale il regista racconta non solo le difficoltà che la troupe ha incontrato durante la lavorazione (interruzioni, furti, insulti), ma anche la situazione della comunità GLBT nel Paese. Significativa, nel film, la censura di un bacio tra due uomini come forma di tutela per gli attori, che avrebbe infatti potuto costituire prova di omosessualità a loro carico.

“Out Loud” fa parte dei nove titoli inseriti nel focus “Mezzaluna rosa” che la manifestazione cinematografica torinese, diretta da Giovanni Minerba, dedica quest’anno alla cinematografia del Medio Oriente. Giordania, Turchia, Cipro e Iraq sono le uniche nazioni di quest’area del mondo nelle quali gli atti omosessuali (in privato) non sono considerati illegali, mentre negli altri stati l’omosessualità resta un crimine sanzionato con pene molto severe, dalle punizioni corporali all’incarcerazione alla condanna a morte (come in Arabia Saudita). Sebbene in Libano la costituzione vigente si opponga a ogni tipo di discriminazione, compresa quella di genere, la realtà dei fatti è ben altra.

La sezione prova a mettere a fuoco le contraddizioni di questi paesi, non solo per denunciarne i meccanismi perversi, ma anche per testimoniare i coraggiosi tentativi di lotta della comunità GLBT per tutelare i propri diritti.
La situazione è ben descritta dai documentari “The Invisible Men” di Yariv Mozer e
“I Am Gay and Muslim” di Chris Belloni, toccanti racconti sulle ripercussioni negative delle primavere arabe.

Il Torino GLBT Film Festival è anche su Internet all’indirizzo www.tglff.com.
fonte http://www.atnews.it/cultura di Gabriele Musso

Lgbt Radio: Disabilità e omosessualità: una doppia barriera da superare? Se ne parla a "Oltre le Differenze" Venerdì 5 alle 21


Su Antenna Radio Esse, nuovo appuntamento con il mondo arcobaleno
Venerdì 5 alle 21 il format radiofonico dedicato al mondo LGBTQI parla di omodisabilità

Se sessualità e affettività per le persone disabili sono spesso un tabù, cosa succede quando l’orientamento affettivo è di tipo omosessuale? Essere gay e diversamente abile comporta il dover affrontare doppie discriminazioni?
A queste domande proverà a rispondere Oltre le Differenze, il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e trans, nella puntata che andrà in onda venerdì 5 aprile alle 21, e in replica sabato 6 alle ore 15, sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 e 99.10) o anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.

Le persone disabili LGBT esistono anche se nessuno ne parla mai, ne è dimostrazione “Abili di cuore” la ricerca commissionata da Arcigay alcuni anni fa sul rapporto tra disabilità e omosessualità, condotta dalla psicoterapeuta dott.ssa Priscilla Berardi che ne spiegherà contenuti e risultati.

Sarà presentato anche il docu-film “Sesso, amore e disabilità” dalle parole del suo stesso regista Adriano Silanus che ha raccolto oltre 30 interviste in tutta Italia sul tema della sessualità per le persone con handicap.

Ma protagonista della puntata sarà la testimonianza di Maria Teresa, una ragazza con disabilità motoria che vive da dieci anni la storia d’amore con la compagna nonostante la frequente incredulità della gente.

In finale i consueti consigli su lettura, cinema e appuntamenti a tema, inoltre c'è sempre la possibilità di interagire con la redazione del programma scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com o visitando la pagina fan su facebook e il blog oltreledifferenze.wordpress.com in cui si trovano i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione "Oltre le Differenze"

mercoledì 3 aprile 2013

Lgbt: Tribeca Film Festival, la creatura di De Niro svela un'anima queer


Mai come quest'anno la cinekermesse newyorchese dà spazio al cinema gay: dalla commedia brillante "Gay Best Friend"
al melò lesbico "Reaching for the Moon" e al doc su Vidal. Dal 17 al 28 aprile.

Tribeca è un vivace quartiere modaiolo di Lower Manhattan, affacciato sull'Hudson a ovest e confinante con le folcloristiche Chinatown e Little Italy a est ma abbellito dall'effetto civetta di celebrities che vi dimorano quali Julia Roberts e Beyoncè. Deve il suo nome alle iniziali di "TRIangle BElow CAnal Street", ossia "triangolo sotto Canal Street".

Sceso di quotazioni dopo l'immane tragedia dell'11 settembre - non è distante dal World Trade Center - sta recuperando terreno e smalto anche grazie al Tribeca Film Festival fondato l'anno dopo, nel 2002, da Robert De Niro e Jane Rosenthal, una sorta di mini-Sundance della East Coast, vetrina di un certo prestigio per il cinema indipendente americano ma non solo.
Ma quest'anno il triangolo di Tribeca diventa rosa.
La sua dodicesima edizione, infatti, in programma dal 17 al 28 aprile, si preannuncia densa di molti interessanti titoli a tematica lgbt.
Sarà presentata in anteprima mondiale quella che potrebbe essere la commedia gay dell'anno, "G.B.F. (Gay Best Friend)" di Darren Stein, su un adolescente che fa coming out e tenta una imprevedibile scalata sociale attraverso una strategia mirata: diventare l'accessorio imprescindibile delle ragazze che contano, ossia il migliore amico gay.

Si vedrà anche la rom-com taiwanese "Will You Still Love Me Tomorrow?" di Arvin Chen in cui il timido Weichung, sposato da nove anni con Feng che vorrebbe un secondo figlio, rincontra l'ex fiamma Stephen, organizzatore di matrimoni, e lo convince a riprendere la frequentazione dell'ambiente gay come faceva prima di sposarsi.
Quando Weichung si invaghisce di un assistente di volo le cose si complicano, complice l'intromissione della madre e della suocera.
Nel melò brasiliano "Reaching for the moon" ritroviamo una desaparecida Miranda Otto nei panni di una poetessa frustrata che si innamora di un architetto donna (Gloria Pires) che inizialmente le ispira profonda antipatia.

Ma sarà sul fronte dei documentari queer che il Tribeca giocherà le sue carte migliori: farà il suo debutto l'atteso "Gore Vidal: United States of Amnesia" di Nicholas D. Wrathall con interviste esclusive a Gorbachev, Sting e David Mamet sulla vita del grande scrittore americano, radicale e polemista, autore del cult gay 'La statua di sale' e sceneggiatore dell'immortale "Improvvisamente l'estate scorsa". I premi Oscar Rob Epstein e Jeffrey Friedman presenteranno "The Battle of amfAR" sulla prima fondazione per la ricerca sull'Aids creata nel 1985 da Elizabeth Taylor e dalla dottoressa Mathilde Krim.

L'attualissimo tema dei matrimoni lgbt è al centro di "Bridegroom" sulla morte accidentale di un ragazzo gay, Tom, ricostruita dal suo fidanzato Shane, privo di qualsiasi tutela e diritto perché non si è potuto sposare.
La loro storia, raccontata in un video postato su YouTube, è stata visualizzata da più di 3,4 milioni di persone e tradotta in più di venti lingue.
Grazie a Whoopi Goldberg nell'insolita veste di regista, scopriremo un'icona queer del primo Novecento, Jackie "Moms" Mabley (1894 - 1975), attrice comica di vaudeville che spesso si travestiva da uomo, bandita come pornografica dopo essersi dichiarata lesbica all'età di ventisette anni.
Peccato solo che il Tribeca Film Festival si sovrapponga come date al Togay, sennò meriterebbe davvero una morsicatina primaverile della Grande Mela.
fonte http://www.gay.it di Roberto Schinardi

Lgbt: In Francia manifestazioni sempre più violente contro le nozze gay


Si respira aria di guerriglia in Francia per via delle opposizioni sempre più violente al matrimonio gay.

C’è molta preoccupazione nelle associazioni francesi di difesa dei diritti lgbt per la crescita dell’aggressività che sta montando in seno al movimento contro il matrimonio ugualitario.
Negli ultimi giorni ci sono stati diversi scontri di varia gravità che hanno visto protagonisti quanti si oppongono alla legge sul matrimonio per tutti.
Destinatari delle proteste sono stati Erwann Binet, relatore del progetto di legge, e la ministra della giustizia Christiane Taubira.

Nei giorni scorsi Erwann Binet, deputato socialista del dipartimento dell’Isère (regione del Rodano-Alpi) e relatore del ddl sulle nozze gay nell’Assemblea Nazionale, stava preparandosi per una conferenza sul matrimonio per tutti nell’Università di Versailles-Saint-Quentin-en-Yvelines.
Al momento della discussione, un gruppo di oppositori del progetto di legge ha fatto irruzione nell’aula con striscioni contro i diritti LGBT e al grido di “Fuori Binet!” e anche “Noi siamo il popolo!”.
Per via delle forti grida il dibattito non ha potuto avere luogo ed è dovuta intervenire la polizia per accompagnare il deputato in un luogo sicuro.

Binet ha spiegato che la conferenza era una delle tante che lui tiene nelle varie università, anche dinanzi a un pubblico che si oppone al disegno di legge, ma finora la discussione era rimasta sempre nell’ambito del rispetto reciproco e anche se in alcuni casi è diventata molto accesa, mai ha impedito il dibattito. Erwann Binet ha stigmatizzato il comportamento di quanti hanno fatto irruzione, qualificandoli come

persone che si sentono legittimate a decidere per gli altri quello che è bene e quello che non lo è.

In un secondo momento si è saputo che il gruppo di manifestati era coordinato da Mathieu Colombani, delegato locale del partito cristiano-democratico nonché responsabili delle manifestazioni di quanti si oppongono al matrimonio per tutti. La presente del partito, Christine Boutin, ha dichiarato di essere a conoscenza di tale irruzione, di essersi dissociata e di aver avvertito Binet, anche se poi ha chiosato:

Binet saprà così quello che succederà da ora in poi.

Non è questa la prima azione violenta degli oppositori delle nozze gay nei confronti di Binet: egli stesso ha detto di aver ricevuto lettere minatori, una minaccia di morte e due pacchi contentini escrementi.

Contestata la ministra della giustizia

Contestazioni ci sono state anche per la ministra della Giustizia, Christiane Taubira.
La ministra, infatti, si trovava in un teatro di Lione quando un gruppo di circa trecento manifestanti si sono riuniti all’esterno scandendo slogan come “Vattene Taubira” oppure “Tutti siamo figli di eterosessuali”.
I manifestanti hanno cercato di impedire il passaggio della macchina della ministra, tanto che è dovuta intervenire la polizia con il lancio di lacrimogeni.
Sono stati effettuati anche degli arresti.
L’atto è stato poi rivendicato via twitter da un gruppo che si è definito come “giovani nazionalisti”.
fonte http://www.queerblog.it/ Scritto da: Roberto Russo ©Foto Getty Images - Tutti i diritti riservati