venerdì 1 marzo 2013

Lgbt: Nasce "Siena Friendly" rete delle attività commerciali ed alberghiere gay friendly della provincia di Siena


Un passo importante verso una provincia che fa dell'accoglienza un proprio vanto

Dall'impegno del Movimento Pansessuale – Comitato Territoriale Arcigay di Siena
, nasce oggi nella nostra provincia la rete che unisce le strutture alberghiere, gli esercizi commerciali, i ristoranti e i bar sotto il comune intento di impegnarsi anche con lo strumento del turismo ad abbattere qualsiasi forma di discriminazione legata all'orientamento sessuale e di riconoscere ed accogliere le persone e le coppie omosessuali al pari di tutte le altre.

Nata sotto il patrocinio della Provincia di Siena, dell'Assessore al Turismo Anna Maria Betti, ed in collaborazione con ARCI Siena, l'iniziativa vede la partecipazione di molte associazioni di settore, ed inoltre della Fondazione Sistema Toscana.

Per diversi mesi, gli informatici di Arcigay Siena hanno lavorato per creare una piattaforma web, consultabile all'indirizzo www.movimentopansessuale.it/siena-friendly/ dove un motore di ricerca permette di ottenere informazioni sulle strutture friendly divise per località e per tipo di attività e sul tipo di agevolazione riservata ai possessori della tessera Arcigay.

“Un enorme passo in avanti della nostra provincia verso l'accoglienza del turismo lgbtq di tutta Italia, e non solo, un segnale forte che la Toscana e il suo cuore geografico credono in una società più egualitaria e meno discriminatoria e che qui, come in altre regioni d'Italia, siamo in attesa che il nuovo governo nazionale agisca concretamente per il riconoscimento della parità dei diritti delle cittadine e dei cittadini omosessuali, incluso, tra le altre cose, il diritto al matrimonio egualitario e il diritto ad essere genitori” dichiara il presidente del Movimento Pansessuale, Giovanni Bacaro.
E ancora “Un atto dovuto per una città, Siena, che si candida ad essere capitale della Cultura nel 2019 e che noi come Arcigay ci impegneremo a candidare per ospitare il primo Gay Pride nella storia di questa splendida perla Toscana”


“Siena Friendly” è stata presentata alla cittadinanza ed alle autorità Mercoledì 20 Febbraio 2013 presso la Sala degli Arazzi, del Palazzo del Governo della Provincia in piazza Duomo a Siena. All'iniziativa sono stati invitati tutti gli esercenti che hanno aderito e tutte le varie Associazioni di categoria che con il loro contributo hanno reso possibile il progetto.
fonte http://www.sienafree.it

Lgbt: Persone trans, Arcigay scrive a “La Repubblica” che titola: “Il gossip è donna, la stupidità transgender”


Gentilissima Elena Stancanelli,
è evidente che il titolo del suo articolo, “Il gossip è donna, la stupidità transgender”, è terribilmente fuorviante.

Probabilmente lei voleva affermare che la stupidità supera i confini dei generi, ed su questo non si può essere che d’accordo.
La stupidità, come è logico che sia, dipende dalla persona, indipendentemente dalla sua identità di genere o dal suo orientamento.

Tuttavia mi permetta di dirle che utilizzare una terminologia che individua in maniera così netta persone che vivono una condizione particolare e complessa quale è quella della modificazione della propria identità di genere, processo che viene regolato in italia da norme che, sia pur suscettibili di aggiornamenti e modifiche, riconoscono pienamente il diritto alla propria autodeterminazione, produce pericolose associazioni semantiche, nei lettori più frettolosi, tra transessualità e stupidità.

Non ho spazio per scrivere altro, ma spero di essere stata chiara. Saluti.
Ottavia Voza, resp. Arcigay per i diritti delle persone trans
fonte http://www.arcigay.it

Lgbt: Confraternita americana raccoglie soldi per finanziare un'operazione al loro amico trans FtoM


Una confraternita americana ha ottenuto una grande attenzione mediatica grazie ad un loro gesto di solidarietà.
Donnie Collins è un membro del gruppo da pochissimi mesi ed è in transizione per diventare maschio.

Alla nascita, infatti, lei era una femminunccia ma ha presto compreso di sentirsi dentro un corpo sbagliato.
E il suo cammino non è stato semplice.

I primi passi sono stati costosi, non poteva avere una assicurazione sanitaria e quella di sua madre non copriva le spese per questo genere di casi.
E’ riuscito ad ottenere i soldi ma non sono abbastanza anche per coprire il passo successivo, molto importante per la sua identità di genere

Donnie ha fissato un’operazione per eliminare il seno ma non ha il denaro sufficiente per il costo richiesto.

Ed è a questo punto che la confraternita Phi Alpha Tau ha deciso di sostenere il loro amico e hanno fatto un video, chiedendo donazioni per lui. L’appello ha fruttato molto più del necessario, pensate che adesso ha raccolto $19,809. Il soldi in eccesso verranno donati all’associazione benefica Jim Collins Foundation come hanno comunicato sul sito.
fonte http://www.queerblog.it da Alberto Graziola
Qui sotto il video dell’appello

Lgbt Stati Uniti: Transgender a 6 anni viene obbligato ad usare il bagno dei disabili


Coy Mathis, transgender di 6 anni, viene obbligato ad usare il bagno dei disabili.
La scelta del distretto scolastico incita al bullismo nei confronti del bambino

Coy Mathis è nato maschio ma ha chiarito le sue preferenze sessuali verso il genere femminile già a sei mesi di vita, manifestando più volte la sofferenza che da quel momento lo ha accompagnato.

Jeremy e Kathryn Mathis, i suoi genitori, assecondano le sue tendenze, cercando di non creare traumi al figlio.
Ma l’insegnante della scuola di Fontana, a 82 miglia da Denver, asseconda gli episodi di bullismo nei confronti di Coy, costretto ad andare in un bagno diverso rispetto a quello dei suoi compagni.

Al bambino viene infatti imposto di usare i servizi situati all’interno della sala insegnanti o quello dei disabili, facendolo apparire un “diverso” agli occhi dei suoi coetanei.

I genitori del bambino hanno a questo proposito aperto una causa verso il distretto scolastico, il quale non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali ma si è limitato ad inviare una lettera dove si legge: “Siamo certi che sia apprezzabile il fatto che Coy non usi il bagno delle ragazze dal momento che presto crescerà e i suoi genitali maschili si svilupperanno insieme al resto del suo corpo”.

Coy ha già chiesto ai genitori di essere portato dal medico affinchè la sua scelta diventi subito reale. “Il bagno per disabili va usato se si è malati ed io non lo sono” ha dichiarato in un’intervista all’Huffington Post.

Molti Stati hanno leggi anti-discriminazione che tutelano i transgender, ed hanno adottato politiche che permettono a questi studenti di usare il bagno del genere con cui si identificano.
Le opinioni però sono molto discordanti e non ci sono pareri unitari sul come trattare la situazione.
fonte http://www.articolotre.com

Lgbt: Vittoria Franco, riconoscere i diritti gay fa bene all'economia


Nel mondo, soprattutto in Europa e negli Usa, sta succedendo qualcosa di sconvolgente riguardo ai diritti.

Due capi di Stato, uno socialista come Hollande e uno conservatore come Cameron, sono impegnati a far approvare nei loro Paesi una legge per rendere possibile il matrimonio fra persone dello stesso sesso.

Negli Usa Barack Obama ha presentato alla Corte suprema un`istanza per abrogare sia la cosiddetta Proposition 8 sia il Defense of Marriage Act, la legge del 1996 - firmata da Bill Clinton - che a livello federale definisce il matrimonio come l`unione tra un uomo e una donna.

La novità rispetto ad altri momenti consiste nelle argomentazioni che vengono proposte.
Cameron, per rendere il discorso piú stringente, ha fatto ricorso alla correlazione che esiste fra un passo avanti sul tema dei diritti delle persone omosessuali e l`accrescimento della forza politica ed economica generale del Paese.

Ha detto, in sostanza: se andiamo avanti nel campo dei diritti, anche su quelli più scabrosi, otterremo il vantaggio di essere più forti e più capaci di incidere anche su altri versanti. Ha, cioè, messo in correlazione diritti e forza politica generale.

A dargli ragione, nei giorni scorsi è stato diffuso negli Usa un documento, un «amicus brief», da consegnare alla Corte Suprema e firmato da noti e importanti esponenti dell`economia americana - soprattutto high tech, ma non solo - a sostegno della cancellazione della Proposition 8, che vieta il matrimonio tra persone dello stesso sesso in California, e di qualsiasi altro divieto che impedisca agli omosessuali di godere degli stessi diritti degli eterosessuali.

La notizia è uscita sotto il titolo «La legittimazione dei matrimoni gay fa bene al business».
La ragione di tutto questo deriva dal fatto che la messa al bando del matrimonio gay crea serie difficoltà alle imprese sia nell'assumere che nel trattenere personale di valore, alimentando discriminazioni e spingendo i dipendenti e recarsi altrove, anche all'estero per godere di migliori benefit.

In sostanza, norme che discriminano accrescono il tasso di discriminazioni complessivo, ad esempio in termini di piani sanitari o pensionistici, contravvenendo ad altre leggi sull'uguaglianza dei diritti e alle loro stesse politiche interne.

Il Doma in particolare «richiede che i datori di lavoro trattino un dipendente diversamente da un altro quando sono entrambi sposati legalmente». Sulla Proposition 8 si legge ancora: «invia un chiaro segnale che le coppie dello stesso sesso sono in qualche modo inferiori, un anatema per chi difende l`impegno all'uguaglianza e a un giusto trattamento per tutti».

Insomma, l`ineguaglianza nel godimento dei diritti di persone omosessuali è dissuasiva nel campo della promozione dell`uguaglianza e questo aumenta l`attrazione verso altri Paesi, nei quali leggi e comportamenti possono essere più coerenti e rispettosi.
Anche questo ragionamento dovrebbe spingerci a cambiare rotta e ad affrontare con decisione il tema anche in Italia.
Vittoria Franco, l'Unità
fonte http://www.partitodemocratico.it l'Unità

Lgbt Cinema: Clint Eastwood a favore delle nozze gay e firma la petizione per abolire il divieto


Il regista ha firmato la petizione per abolire il divieto sui matrimoni omosessuali in vigore in California

Clint Eastwood ha unito la sua voce a quella di centinaia di repubblicani che si definiscono moderati e conservatori per chiedere alla Corte suprema di abolire il divieto sulle nozze gay in vigore in California. La Corte si pronuncerà sulla ’Proposition 8’ della California il prossimo 26 marzo.

L’appello, lanciato dalla Fondazione americana per uguali diritti, sottolinea che “la Costituzione vieta di negare alle coppie dello stesso sesso l’accesso ai diritti e alle responsabilità legali derivanti dall’istituzione del matrimonio civile”. Oltre a Eastwood, l’appello è stato sottoscritto anche da ex funzionari dell’amministrazione di George W. Bush, da ex governatori, così come dagli ex candidati repubblicani alla presidenza, ossia Mitt Romney e John McCain.

E’ nota da tempo la fede repubblicana di Eastwood che, all’ultima campagna elettorale, ha sollevato un acceso dibattito con il suo colloquio a una sedia vuota rappresentante il Presidente Barack Obama, durante la convention dei repubblicani.
fonte http://www.lastampa.it/

Palermo capitale del Pride nazionale e dei diritti Lgbt


Il presidente Rosario Crocetta: "Patrocinio della Regione e disponibilità per mettere a punto le iniziative"

"La Regione - ha dichiarato il presidente Rosario Crocetta - è disponibile a sostenere qualunque iniziativa in favore dei diritti delle persone e darà il patrocinio al Palermo Pride 2013.
L’impegno in questa direzione è attestato anche dalle iniziative per il riconoscimenti dei diritti delle persone, dal punto di vista legislativo, all'Assemblea Regionale Siciliana".


E’ quanto è emerso nel corso dell’incontro svoltosi l’altro ieri con il coordinamento Palermo Pride, impegnato nella costruzione del Pride nazionale del 2013.
L'incontro si è incentrato sulla realizzazione di eventi e di iniziative per arricchire il calendario del Pride, una manifestazione per i diritti civili che, secondo gli organizzatori, richiamerà migliaia di persone e che ha l'obiettivo di raggiungere 100.000 partecipanti alla parata prevista il 22 giugno.

Tra questi, turisti provenienti da tutta Europa.
"Questo Pride - ha commentato Titti De Simone, presidente del Coordinamento Pride - è l'occasione per contribuire a scardinare stereotipi ancora vivi e dare della Sicilia l'immagine di una terra accogliente, aperta alle differenze e meta ideale del turismo lgbt. Un posto in cui ognuno può sentirsi pienamente cittadino".

L'incontro si è tenuto pochi giorni dopo il confronto tra il coordinamento Pride e Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, che ha manifestato il vivo interesse delle istituzioni europee nei confronti del Pride più a sud d'Europa.

INFO
Comitato Palermo Pride
Palermo - Via Degli Schioppettieri 8 (90133).
Info@palermopride.it
www.palermopride.it

fonte http://www.guidasicilia.it

giovedì 28 febbraio 2013

Stati Uniti: Apple scrive alla Corte Suprema sostenendo le nozze gay e i diritti Lgbt


Già più volte vi abbiamo parlato di come la Apple sia una delle tante società che, senza alcun timore, si è esposta in prima persona sui diritti Lgbt.
Da sempre, questa società sostiene e appoggia gli omosessuali.

Ricordate? Quando arrivo la terribile notizia della morte di Steve Jobs, vi avevamo elencato cinque punti a dimostrazione di questa tesi.
Adesso, la Apple ha deciso nuovamente di agire e ha presentato alla Corte Suprema degli Stati Uniti d’America un documento controfirmato da molti altri gruppi influenti come Facebook o Intel.
A darci la notizia sono stati i colleghi di Melablog, supportando i diritti Lgbt.

Proprio la Corte Suprema deve valutare in merito alla tristemente famosa “Proposizione 8″ che ha impedito in California i matrimoni gay. Cupertino, in questo caso, aveva già donato in passato ben 100.000 dollari in favore per il “NO” alla proposta di legge.

Ecco, invece, le parole di Bloomberg:
“I giudici ascolteranno le parti coinvolte il 26 marzo riguardo la Proposition 8 della California, l’iniziativa che alle urne ha stroncato il matrimonio gay a cinque mesi dalla sua istituzione. Il gruppo di società, che include tra l’altro Facebook e Intel, sosterranno nelle proprie tesi che i divieti sul matrimonio omosessuale in 41 stati danneggiano il morale del posto di lavoro e infiacchiscono le assunzioni. A prescindere dalla gran tolleranza interna, la cultura aziendale da sola non può superare lo stigma sociale istituzionalizzato dalla Proposition 8 e da leggi simili” questa sarà la tesi delle società”


Non sono nemmeno una decina, su cinquanta totali, gli Stati che permettono le nozze tra persone dello stesso sesso. E la battaglia per i diritti Lgbt sta finalmente coinvolgente non solo i diretti interessati ma sempre più societa e sempre più persone che, per interesse o per solidarietà, decidono di metterci i soldi e la faccia.

E un applauso se lo meritano sempre.
fonte http://www.queerblog.it da Alberto Graziola

Lgbt L'Aquila: Prime grane per la Blundo, neo senatrice del Movimento 5 Stelle, l'Arcigay l'accusa di omofobia


L'AQUILA "All’indomani dell’intervista tenutasi presso il programma radiofonico di Rai 2 Un giorno da pecora, apprendiamo delle dichiarazioni espresse dalla neo senatrice del Movimento 5 Stelle, Enza Blundo (in foto), pregne di concetti omofobi e contrari ai diritti della nostra comunità Lesbiche Gay Bisessuali e Transgender (LGBT) per i quali ci battiamo da anni".

Così l'Arcygay Massimo Consoli dell'Aquila, che in una nota se la prende con l'aquilana Blundo appena eletta senatrice nelle file del Movimento di Beppe Grillo.


"A quanto ci risulta - si legge nella nota - la senatrice Blundo avrebbe detto di essere contraria al matrimonio egualitario, alle adozioni da parte di coppie omosessuali e alla inseminazione artificiale per le coppie lesbiche. Ci auguriamo tuttavia che tali dichiarazioni non siano supportate in alcun modo dagli ideali del Movimento stesso e che la senatrice sia incappata in uno scivolone solo grazie alla inesperienza in merito a determinati argomenti".

"L’Arcigay Massimo Consoli di L’Aquila pretende dalla senatrice Blundo il ritiro immediato di tali dichiarazioni - conclude la nota - e la esorta a chiedere scusa a tutta la comunità Lgbt".

CHE COSA HA DETTO LA BLUNDO

È favorevole ai matrimoni omosessuale? Questa la domanda dei conduttori della trasmissione radiofonica Rai che ha provocato la risposta della Blundo e le polemiche.

“Noi siamo contrari alle adozioni e alla procreazione, per il resto si può ragionare - ha detto la neo senatrice - Personalmente sono favorevole, perché ritengo sia giusto rispettare il proprio modo di vedere la vita e l'amore”.

LA REPLICA: "STRAVOLTI MIEI SILENZI E COLPA DELLA CONCIA"

“Alcuni miei silenzi fisiologici durante la messa in onda sono stati stravolti totalmente dall’abile regia e dall’intervento fervente e rancoroso di Paola Concia”.

Arrivano le giustificazioni (e le scuse) della neo senatrice dei grillini Enza Blundo sul caso sollevato dall’Arcigay dell’Aquila dopo l’intervista al programma radiofonico Un giorno da pecora, in cui interpellata sui matrimoni omosessuali aveva dichiarato: “Siamo contrari alle adozioni e alla procreazione, per il resto si può ragionare”.

In una lettera all’associazione Lgbt “Consoli” del capoluogo, l’esponente 5 stelle spiega la sua posizione e promette appoggio dai banchi di palazzo Madama.

LA LETTERA COMPLETA


Cari amici di Arcigay,
sono terribilmente dispiaciuta per quanto emerso ieri dall’intervista rilasciata ai microfoni di “Un giorno da pecora”: è una chiara strumentalizzazione perpetrata nei miei confronti da chi mal sopporta il “mio” risultato che mi piace pensare sia più che altro il “nostro”.

Rendo noto (anche se in campagna elettorale ho evitato di dirlo) che ho firmato con chiarezza l’impegno chiesto a noi ex candidati dalla vostra struttura nazionale (La campagna “Tempo Scaduto”), al fine di supportare una proposta di legge contro l’omofobia e a favore del matrimonio egualitario e dei suoi diritti correlati (come del resto lo stesso Beppe Grillo ha indicato più volte).

A livello locale inoltre ho sempre risposto di buon grado a tutti i vostri inviti: la firma del documento a favore del registro per le unioni civili durante le elezioni amministrative (che con il mio gruppo ho continuato a monitorare pur non essendo stata eletta in Comune) , la partecipazione al “Festival dei diritti e delle civiltà” a settembre, e così via.

La cosa che mi duole di fronte a queste dichiarazioni è il fatto che alcuni miei silenzi fisiologici durante la messa in onda di ieri, siano stati stravolti totalmente dall’abile regia, dall’intervento fervente e rancoroso di Paola Concia che non mi ha permesso di esprimermi e dal contesto stesso (musiche di sottofondo che mi interrompevano, microfoni improvvisamente “muti”).

È fuori discussione che io sia a favore dei vostri diritti uguali e pari. In Senato avrete il mio appoggio sicuro per le vostre battaglie e ogni eventuale tentennamento o abbaglio dettato dall’inesperienza da parte mia, sono certa, sarà corretto e notificato dal mio gruppo, composto da molti giovani che vivono queste realtà direttamente o indirettamente sulla loro pelle e proprio per questo molto più acuti di noi “grandi” talvolta troppo abitudinari nei modi di pensare.

Rinnovo il mio saluto pronta a ogni apertura e confronto con il vostro gruppo e voglio essere sicura che questi malintesi non fermeranno la nostra battaglia universale per il riconoscimento dei diritti.
fonte http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-prime-grane-per-la-blundo-larcigay-accusa-di-omofobia/510409-4/

Lgbt Milano: "Il diritto di avere diritti" è il nuovo libro di Stefano Rodotà, verrà presentato al Teatro Studio lunedì 4 marzo 2013


Il diritto di avere diritti: è questo il titolo del nuovo libro di Stefano Rodotà, (Editori Laterza), presentato al pubblico lunedì 4 marzo 2013 (ore 18, Teatro Studio Expo).

Con l'autore ne parlano il giurista Guido Rossi e il filosofo Salvatore Veca. Interviene Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro.

Poteri privati forti e prepotenti sfuggono agli storici controlli degli Stati e ridisegnano il mondo e le vite. Ma sempre più donne e uomini li combattono, denunciano le diseguaglianze, si organizzano su Internet, sfidano regimi politici autoritari. La loro azione è una planetaria, quotidiana dichiarazione di diritti, che si oppone alla pretesa di far regolare tutto solo dal mercato, mette al centro la dignità delle persone, fa emergere i beni comuni e guarda a un futuro dove la tecnoscienza sta costruendo una diversa immagine dell’uomo. È nata una nuova idea di cittadinanza, di un patrimonio di diritti che accompagna la persona in ogni luogo del mondo.

Ingresso libero con prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per prenotare scrivere a comunicazione@piccoloteatromilano.it
oppure chiamare i numeri 02.72333.301/313 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 da lunedì a venerdì.
fonte http://www.piccoloteatro.org

Lgbt Radio: Ad "Oltre le Differenze" tante storie di coming out, venerdì 1 marzo alle 21


Su Antenna Radio Esse, nuovo appuntamento con la finestra sull’omosessualità, venerdì 1 marzo alle 21 e in replica sabato pomeriggio va in onda il format radiofonico dedicato al mondo LGBTQI*

E’ ancora difficile dichiararsi apertamente omosessuali o bisessuali in Italia? Se ne parlerà nella prossima puntata di Oltre le Differenze, il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale - che andrà in onda venerdì 1 marzo alle 21, e in replica sabato 2 alle 15, sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e/o in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.

E’ il coming out il vero protagonista di questa puntata di Oltre le Differenze, con le tante e diverse storie di ragazze lesbiche, ragazzi gay o transgender che racconteranno come si sono dichiarati alle loro famiglie o ai loro amici, tra stupore, indifferenza, lacrime o risate! Inoltre nella rubrica “A far l’amore comincia tu…” analizzeremo le principali cause dello stress da coming out e la psicologa e sessuologa dott.ssa Eleonora Motta fornirà alcuni consigli pratici a chi si appresta a fare coming out o a chi riceverà tale dichiarazione.

Immancabili i consigli su libri, film e appuntamenti a tema LGBTQ. Per chi ascolta “Oltre le differenze” è possibile contattare la redazione del programma attraverso il telefono 366 2809050 o la mail redazione.oltreledifferenze@gmail.com, visitando la pagina fan su facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com in sono archiviati i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte Redazione OLTRE LE DIFFERENZE

mercoledì 27 febbraio 2013

Lgbt: Il ragazzo gay che denuncia i genitori, succede a Padova


Una storia che arriva da Padova e attraverso il Gazzettino approda sul Corriere della Sera: un giovane ha denunciato i suoi genitori per ingiuria perché da quando hanno scoperto che è gay continuano a dirgliene di tutti i colori:

Il giovane è figlio di una coppia agiata, apparentemente senza problemi, ma da quando ha fatto «coming out» madre e padre gli hanno reso la vita impossibile.
A ogni contrasto scattavano le offese e i rimproveri di essere un fallito in quanto gay: «Non farai mai nulla nella vita».
Alla fine il giovane ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e li ha denunciati per ingiuria.

Un caso grave:
Ben più grave l’altro caso, che risale al 17 febbraio, quando un ragazzino di 14 anni ha pubblicato su Facebook le foto del suo collo coperto di lividi e uno sfogo: «Spero che questa volta papà tu finisca in carcere, perché sono stanco».

L’immagine è stata vista da Denis Mazzon, presidente dell’associazione Lgbt («lesbica, gay, bisessuale e trans») Veneto Orientale, che ha contattato il minore e fatto denuncia alle autorità.

Il ragazzino ha raccontato che il padre lo ha aggredito perché non sopporta l’idea che sia gay: non era la prima volta
fonte http://www.giornalettismo.com di Ferma Restando

Lgbt Tecnologia: Braille su iPhone per aiutare i ciechi: App inventata dall'ingegnere fiorentino Claudio Guida


Un ingegnere ipovedente, Claudio Guida, ha inventato un'applicazione per aiutare i ciechi nell'utilizzo del telefono. L'app è scaricabile dall'Apple Store gratuitamente
C'è una nuova app disponibile sull'IPhone.
Non si tratta di giochini o diversivi, stavolta la cosa è seria e davvero utile.

Si perché questa volta si tratta di un'applicazione per aiutare i ciechi all'utilizzo del telefono. È il linguaggio Braille infatti a Sbarcare sull'IPhone.

A mettere a punto la novità, chiamata 'BraillePad' e gratuitamente scaricabile dall'apple store, è stato un ingegnere informatico ipovedente di Firenze, Claudio Guida.

In pratica, grazie alla app, è possibile utilizzare sull'Iphone il tipico sistema della scrittura Brail, la tecnica 'multidita', trasformando lo schermo touchscreen in una vera e propria 'dattilobraille': invece di digitare con un dito ciascuna lettera, con BraillePad si può inserire, in un colpo solo, la combinazione di punti Braille necessaria per scrivere.

Così la digitazione si velocizza e in più, una volta scritto il testo, BraillePad permette di condividerlo agevolmente tramite sms, mail o sui social network Facebook e Twitter.

L'applicazione permette anche di copiare lo scritto in braille negli 'appunti' e di usarlo con qualsiasi altro programma. "Nella sua prima incarnazione BraillePad - racconta Guida - è nato a ottobre, dopo due mesi di lavoro.

Adesso sono alla versione 2.5, ma tra un mese arriverà la 2.6, molto più veloce. Fino alle versione 2 ho fatto tutto da solo, mentre per le successive mi sono confrontato con un gruppo Google 'universal access' che riunisce una comunità di non vedenti che si danno reciprocamente consigli su come usare i prodotti Apple".
fonte http://www.firenzetoday.it

Lgbt: Essere gay in Afghanistan il libro denuncia di Hamid Zaher, fuggito in Canada per poter vivere in libertà: "In patria rischiavo la morte"


Vivere da omosessuale in Afghanistan, in una società iper-conservatrice, non è certo semplice.

Ma Hamid Zaher non si è arreso alle difficoltà, fuggendo in Canada e annunciando adesso il suo libro di memorie (“It Is Your Enemy Who Is Dock-Tailed: A Memoir”).

Racconta la sua vicenda personale, simbolo della lotta di tanti gay, condotta non soltanto nel paese afghano, ma nelle diverse aree del mondo dove è possibile essere perseguiti soltanto per il proprio orientamento sessuale.

LA VICENDA DI HAMID ZAHER

L’autore del volume, come spiega la Bbc nella sua versione on line, intende sfidare con il suo coming out la tradizione afghana. Zaher è un farmacista che adesso vive a Toronto.

Il suo libro non è mai stato pubblicato nel suo paese d’origine, dove l’omosessualità è considerata un reato punibile con la pena di morte.

Ha sempre capito di essere omosessuale.
Cresciuto in un villaggio di campagna nei primi anni 1980, Zaher svela quanto sia stato complicato vivere la sua adolescenza: “Sono stato costretto a nascondere i miei veri sentimenti, per salvare la mia vita, nonostante fossi attratto dagli uomini”, ha spiegato lo scrittore. “Già da bambino mi sentivo più a mio agio giocando con le ragazze; per anni ho fatto finta di non essere gay, ma ero costretto a vivere dietro una maschera”.

ADOLESCENZA NEGATA
Per i suoi atteggiamenti e “tratti femminili” ha cominciato ad attirarsi contro le reazioni negative dei suoi amici e parenti.
“Hanno iniziato a chiamarmi Hamida, la forma femminile del mio nome. O ‘Izak’, un termine colloquiale con cui si definisce qualcuno che non è né maschio né femmina”, spiega alla Bbc.

“Ogni volta che ho ballato durante le feste, tutti gli uomini, giovani e vecchi, ridevano di me”, aggiunge. Reazioni che lo rattristavano: “Avevo perso la voglia di vivere e la fiducia, finendo per isolarmi”.

Fino a quando la madre ha tentato di costringerlo a sposarsi, quando aveva 25 anni. Così ha lasciato il paese, andando prima in Pakistan, poi in Iran e Turchia. Poi si è stabilito in Canada, nel 2008, dove vive ancora oggi.

“Non è possibile fare coming out in Afghanistan”, ha aggiunto.
“Sarei stato ucciso dai miei stessi parenti, per non parlare delle ritorsioni delle autorità”.


IL LIBRO-DENUNCIA
Il libro scritto da Hamid Zaher è un attacco appassionato e provocatorio alle tradizioni conservatrici e ai pregiudizi della cultura del proprio paese.
Quella che ha reso impossibile la sua stessa vita.

Ha pensato di denunciare la sua vicenda personale perché – come spiega – “i diritti di troppe persone continuano ad essere negati”. E lo scrittore spera che le sue parole possano servire a rompere un muro di silenzio.

“La mia speranza è che le future generazioni possano vivere senza paura la propria sessualità, senza rischiare di essere perseguite o uccise”.

Resta complicato scoprire il numero effettivo delle persone che fanno parte della comunità LGBT in Afghanistan: colpa del governo, che persegue l’omosessualità come un reato. Lo spiega anche il professore Dawood Rawish, un sociologo dell’Università di Kabul: “Le persone sono troppo spaventate per fare coming out”.

Ad Hamid è stato il Canada a offrire una nuova ragione di vita.
La versione in lingua persiana del libro, pubblicata nel 2009, è stata censurata nel suo paese. Così, non potendo distribuire copie cartacee nel suo paese, ha reso disponibile il libro on line in modo gratuito.

Ma tale è stata la paura di ritorsioni che quasi nessuno ha voluto commentare o addirittura riconoscere di averlo letto. “L’Afghanistan resta un’area troppo rischiosa per i gay”, ha spiegato un attivista afghano per i diritti umani, che ha chiesto alla Bbc di restare anonimo.

Intanto Hamid ha pagato la sua denuncia.
La sua famiglia lo ha rinnegato e non ha più alcun contatto con nessuno di loro: “I miei fratelli mi hanno chiesto di non pubblicare il libro”, spiega.
Ma lui non voleva più reprimere i suoi sentimenti.
fonte http://www.giornalettismo.com/ di Alberto Sofia(photocredit: Bbc)

Lgbt: “Omicidio gay”. Basta pregiudizi, Arcigay scrive a “Il Messaggero”


Gentile direttore de “Il Messaggero”,

immaginavamo che titolazioni improbabili come “omicidio gay” fossero ormai ampiamente superate da una stampa ormai più rispettosa nei confronti sia delle vittime di omicidio che della minoranza omosessuale.

Dobbiamo ricrederci, almeno stando al titolo che leggiamo oggi 25 febbraio 2013 sul quotidiano che lei dirige a pagina 48.
Le chiediamo: si è mai visto un “omicidio etero”?


L’accento che fa il vostro quotidiano all’orientamento sessuale della vittima oltre che inutile non fa altro che alimentare il pregiudizio che sta nella disparità di trattamento che ricevono le vittime eterosessuali o omosessuali. E meno male che almeno siamo un passo oltre la cronaca nera anni ’60 che parlava di “omicidi negli squallidi ambienti gay”…
Flavio Romani, presidente Arcigay
fonte http://www.arcigay.it/

martedì 26 febbraio 2013

LGBT LIBRI: "L'ALTRA ALTRA METÀ DEL CIELO... CONTINUA" DI MARIA LAURA ANNIBALI


Il libro L'altra altra metà del cielo... Continua è stato pubblicato a tre anni di distanza dall'uscita del primo docu-film che Maria Laura Annibali ha voluto dedicare alla cultura lesbica italiana; correva l'anno 2009 e, per la prima volta, alcune lesbiche avevano scelto di comparire davanti alla macchina da presa per parlare di sé a tutto tondo; da quell'esperienza nacque il primo volumetto – con DVD allegato – dal titolo L'altra altra metà del cielo.

Questa seconda scelta letteraria ha dato modo a quattro donne impegnate nel sociale di fare il punto sulla condizione delle lesbiche nel nostro Paese, ognuna a partire dal suo specifico campo d'azione. E così, la psicologa e psicoterapeuta Antonella Montano ha messo sotto la lente d'ingrandimento le protagoniste del secondo video di Annibali offrendo a chi legge un'analisi dettagliata delle rispettive vicende personali, la giornalista Delia Vaccarello si è soffermata su alcuni aspetti della relazione d'amore che, all'epoca delle riprese, le due interpreti più giovani stavano vivendo, l'avvocata Valentina Ciaramella ha riassunto in modo assai preciso la situazione giuridica italiana in termini di tutela delle persone lesbiche e gay, mentre la sottoscritta ha proposto alcune analogie storiche fra una manciata di storie d'amore lesbico vissute dalle protagoniste nel secolo scorso e quelle che le femmine che amano le femmine allacciano oggi, nell'Italia odierna.

Il risultato dei quattro saggi è – nonostante la varietà delle argomentazioni – un insieme omogeneo il cui filo conduttore è duplice: se, da un lato, è chiara la volontà di approfondire i vissuti delle otto protagoniste del video di Maria Laura Annibali in modo più incisivo rispetto alle loro dichiarazioni davanti alla telecamera di Laura Valle, dall'altro risalta in modo netto l'importanza delle testimonianze dirette, al fine di ridare dignità storica e sociale alla metà lesbica del cielo che, a causa del maschilismo patriarcale vigente nel nostro Paese da tempo immemorabile, è stata costretta a vivere la propria cultura in modo sotterraneo.

Ecco perché i docu-film di Annibali sono importanti in quanto, come ha avuto modo di affermare Imma Battaglia durante la prima presentazione di questo volumetto presso la Casa internazionale delle donne a Roma, il 13 febbraio 2013, nel momento in cui si dà voce a coloro cui nessuno ha mai concesso di raccontarsi, si mette in pratica un atto di grande civiltà, mentre si agisce nella direzione dell'accoglienza inclusiva di una parte consistente, a livello culturale e personale, di persone che vivono ed amano come tutte le altre.

Perché, dunque, questo libro dovrebbe essere letto? Perché la congiuntura storica che stiamo vivendo è matura per contribuire ad eliminare dalla mente dell'opinione pubblica la convinzione che le lesbiche non esistano e perché sarebbe un delitto continuare a mantenere sotterranei i saperi delle donne che amano le donne, malgrado il fatto che la maggior parte di esse, ancora oggi, si costringa ad una vita di facciata per paura dello stigma sociale.
Lidia Borghi
fonte http://www.digayproject.org

Lgbt Napoli: Al via la prima edizione partenopea di "Diversitalavoro" il 28 febbraio presso l’Università degli Studi di Napoli Federico I


Per la prima volta il 28 Febbraio Diversitalavoro, dopo Milano e Roma, arriverà a Napoli.

Dalle 10 alle 16 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II diplomati e laureati con disabilità, appartenenti alle categorie protette, di origine straniera e transgender incontreranno le aziende che offrono opportunità di lavoro.

Dalle 10.30 alle 13 tavola rotonda su inclusione e buone pratiche di inserimento lavorativo delle persone transgender


Il career forum dedicato alle persone con disabilità, appartenenti alle categorie protette, di origine straniera e transgender si terrà all’interno del complesso di Monte Sant’Angelo dell’Università Federico II di Napoli in Via Cinthia 26.

«Cerchiamo talenti cui offrire pari opportunità nel mondo del lavoro» è il motto che anima il progetto nato nel 2007 e sostenuto da UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Fondazione Sodalitas, Synesis Career Service e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, che negli anni ha aiutato molte persone a trovare un impiego cercando di venire incontro alle esigenze di chi ha più difficoltà a trovare lavoro.

Dalle 10 alle 16, diplomati e laureati potranno incontrare le aziende che offrono opportunità di lavoro per le categorie considerate “svantaggiate”.


Hanno confermato l’adesione all’evento e saranno presenti con un loro stand: Accenture, Alitalia, Apple, BNL Gruppo BNP Paribas, Decathlon, Intesa Sanpaolo, Philip Morris.

Oltre all’area stand, dove i candidati potranno conoscere i responsabili delle risorse umane delle aziende presenti, sarà predisposta un’area dedicata ai manager delle aziende per i colloqui individuali.

Dalle 10.30 alle 13 nella Sala Rossa dell’Università si terrà la tavola rotonda dal titolo “Transitare al lavoro: inclusione e buone pratiche” dove si farà il punto sull’inserimento lavorativo delle persone Transgender.

Moderatore della tavola sarà Paolo Valerio, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Identità di Genere (I nomi dei partecipanti nella locandina in allegato).

Nei giorni precedenti l’evento, per dare l’opportunità ai candidati di prepararsi al meglio all’incontro con i responsabili delle risorse umane delle aziende, il team di Diversitalavoro ha organizzato alcuni seminari di preparazione a ingresso libero e gratuito che si terranno sempre nella stessa sede dell’Università di Napoli che ospiterà il career forum.

Questo il calendario dei seminari:
• 26 e 27 febbraio: Curriculum e colloquio di lavoro (14-15)
• 28 febbraio: Come redigere un curriculum vitae (14.30-15); Come affrontare un colloquio di lavoro (15.15-15.45)

Durante i pomeriggi del 26 e 27 e per tutta la giornata del 28 saranno allestiti dei CV Check Point tramite i quali sarà possibile controllare il proprio cv e migliorarlo. Per usufruire del servizio è consigliata la prenotazione alla reception di ingresso. Diversitalavoro è un evento a ingresso libero e gratuito. Si consiglia comunque la registrazione prima dell’evento sul sito www.diversitalavoro.it dove è possibile visionare le offerte di lavoro delle aziende che saranno presenti all’evento. La pagina verrà costantemente aggiornata fino al giorno dell’evento. Per tutte le informazioni, gli utenti possono cliccare sul sito www.diversitalavoro.it oppure scrivere un’e-mail a:info@diversitalavoro.it. Diversitalavoro è anche su Facebook all’indirizzo www.facebook.com/diversitalavo e su Twitter www.twitter.com/diversitalavoro. Per seguire tutti gli aggiornamenti, l’hashtag ufficiale è #diversitalavoro.

A PROPOSITO DI DIVERSITALAVORO
Diversitalavoro è il Career Forum che dal 2008 offre opportunità di lavoro di qualità a persone con disabilità, persone di origine straniera e persone transgender.
Più volte all’anno le aziende partecipanti al progetto hanno l’opportunità di incontrare i candidati selezionati in base ai profili richiesti.
I promotori dell’iniziativa sono, dal suo avvio, UNAR, Fondazione Sodalitas, Synesis Career Service e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità.

Le 9 edizioni del progetto realizzare in questi anni tra Milano e Roma hanno permesso ad oltre 6.800 professionisti con disabilità e di origine straniera di candidarsi alle oltre 330 posizioni aperte presso 33 aziende. 1500 candidati sono stati quindi invitati ai eventi Career Forum DIVERSITALAVORO e hanno potuto sostenere colloqui individuali con le imprese interessate a valutarne un possibile inserimento professionale.

I NUMERI DI DIVERSITALAVORO
Nel 2012 chi ha partecipato a una edizione del Career Day lo ha fatto tendenzialmente per la prima volta (96%), traendone grande soddisfazione (88%).
Le 755 persone che hanno preso parte a Diversitalavoro nell'ultimo anno erano soprattutto laureate (67%) e laureande (8%) e prevalentemente con disabilità (69%); le persone di origine straniera intervenute sono state il 29,5%, mentre le persone transgender l'1,5%. 31 persone (il 4,1%) hanno trovato lavoro con un contratto di stage (32%), a tempo determinato (21%) e a tempo indeterminato (24%).
fonte http://vicoequenseonline.blogspot.it

Lgbt Londra: Hotel rifiuta una matrimoniale alla coppia gay


I protagonisti di quest'incredibile storia sono Nick Hurley (22 anni) e Gavin Maclean (28), una coppia gay originaria di Manchester che aveva prenotato una stanza in un albergo di Londra.

Secondo il loro racconto, però, una volta giunti sul posto si sarebbero sentiti porre una domanda un po' strana: «Siete sicuri che non volete due letti separati?».

A chiarire che la richiesta non dipendesse dallo zelo di un dipendente, magari preoccupato per un possibile errore nella prenotazione, è il fatto che il rifiuto ad assegnargli quella stanza sia proseguito anche dopo le loro rassicurazioni sulla corretta presenza di un letto matrimoniale.

«Possiamo mettervi in una "family room" con due letti singoli» è stata l'ultima perentoria offerta dell'albergo.

I due, sentendosi discriminati, hanno decido di denunciare l'accaduto alla stampa: «Non sopportiamo un trattamento di omofobia nei nostri confronti».

La catena di alberghi cui fa parte la struttura in questione ha già fatto le proprie scuse alla coppia, promettendo un'indagine interna per appurare lo svolgimento dei fatti ed offrendo ai due ragazzi un soggiorno di due notti in uno degli altri alberghi della catena... questa volta all'interno di una stanza matrimoniale.
fonte http://gayburg.blogspot.it/

Lgbt: A Salerno "Gender Diversity" Un ciclo di seminari al Campus di Fisciano a partire da oggi 26 febbraio


Si svolgerà a partire dal 26 febbraio presso il Campus di Fisciano (Sa) il ciclo di seminari “Gender diversity: culture e pratiche della sessualità tra storia, letteratura e scienze sociali” organizzato dall’Università degli Studi di Salerno - OGEPO (Osservatorio per la diffusione degli studi di Genere e la cultura delle Pari Opportunità).

Le lezioni, incentate sui sui modi con cui la sessualità assume significati diversi in diversi contesti storici e culturali, sono condotte da docenti di varie discipline (storia, sociologia, letteratura, psicologia) che prendono spunto dalla presentazione di un proprio libro o di un proprio studio e ne discutono con gli studenti La sessualità è un fenomeno che influenza alla base vari campi della vita sociale, dall’economia alla società civile, alle forme della famiglia.

Le implicazioni della sessualità sono pertanto analizzate in formazioni culturali di vario tipo, come la storia del corpo, l’immaginario politico dell’Italia contemporanea, le pratiche giuridiche e legislative, la creazione e il consumo di generi letterari, la teoria psicologica e sociologica.

Il ciclo di incontri, aperto a un’ampia partecipazione, è rivolto a studenti e studentesse del corso di Storia della cultura in età contemporanea (Facoltà di Lingue), e ai dottorandi in Italianistica tra ambiti storico-geografici e interferenze disciplinari.

Su richiesta sarà rilasciato dall’OGEPO un attestato di frequenza.

E’ organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione, il Dipartimento di Scienze Umane Filosofiche e della Formazione, il Dipartimento di Studi Umanistici DIPSUM - Dottorato in Italianistica in collaborazione e SIS (Società Italiana delle Storiche)

Le lezioni si svolgeranno dalle ore 14.30 alle ore 17.00 nell’aula 11 della Facoltà di Lingue presso il Campus di Fisciano (SA).

Il primo degli incontri avrà come tema “L’invenzione della virilità nella storia d’Italia”. (relatore: prof. Alessandro Bellassai, Università di Bologna; Coordinatrice: prof.ssa Maria Rosaria Pelizzari; Discussant: prof.ssa Maria Teresa Chialant).

Seguiranno, a cadenza settimanale, gli altri incontri “Genere, identità e orientamento sessuale: la costruzione sociologica della popolazione lgbt” (martedì 5 marzo); “Gli spazi del margine: gli studi LGBT tra movimenti e mondo accademico” (martedì 12 marzo); “Sesso e genere: uno sguardo tra storia e nuove prospettive” (martedì 19 marzo).

Segreteria organizzativa: Maria Antonietta Selvaggio (coordinatrice), Aniello Califano (OGEPO), Clotilde Cicatiello (OGEPO), Susy D’Arienzo (OGEPO), Giuseppe Masullo (OGEPO), Francesco Napoli (OGEPO), Lucia Tortora (OGEPO), Paolo Fusco (DISPAC), Davide Garofalo (DSPSC), Maurizio Nobili (DIPSUM), Alfonso Sessa (UGSIBA)

Comitato scientifico: Adalgiso Amendola (DSPSC), Natale Ammaturo (Dir. DISUFF), Isabelle Chabot (Presidente SIS), Annibale Elia (Dir. DSPSC), Isabella Innamorati (DISPAC), Vitulia Ivone (DipScienzGiur), Rosa Grillo (DIPSUM), Mauro Menichetti (Dir. DISPAC), Sebastiano Martelli (Dir. DIPSUM), Maria Rosaria Pelizzari (OGEPO-SIS), Antonella Piazza (DIPSUM), Eleonora Rao (DIPSUM), Maria Antonietta Selvaggio (DISUFF).
fonte http://www.napoligaypress.it/

lunedì 25 febbraio 2013

Lgbt Pordenone: “Caro amico ti scrivo…” Nasce la biblioteca gay


Un’intera sezione di libri di cultura omosessuale nella Biblioteca civica di una città tradizionalmente cattolica come Pordenone.

Forse nemmeno Italo Corai, omosessuale pordenonese attivista per i diritti civili morto due anni fa, avrebbe mai sperato tanto.

Era stato al suo funerale che i moltissimi amici avevano promesso di proseguire la sua battaglia contro la discriminazione degli omosessuali.

Un impegno che arriverà al traguardo sabato 2 marzo – alle 18 nella sala conferenze della Biblioteca di Pordenone – con l’inaugurazione della sezione di libri di “cultura omosessuale” dedicata allo stesso Corai. Oltre 400 volumi donati dal defunto che negli ultimi dieci mesi sono stati catalogati, indicizzati e accolti in una sala della biblioteca del Comune.

La scelta di accettare la donazione e di predisporre una specifica sezione aveva sollevato l’estate scorsa non pochi malcontenti in città.

«Si tratta di opere scritte da autori omosessuali come Sandro Penna o Pier Paolo Pasolini – aveva spiegato Giacomo Deperu, vicepresidente dell’Arcigay Fvg – in modo tale che chi sarà interessato ad approfondire la cultura omosessuale potrà leggere testi che non sono per forza solo trattati di psicologia».

Opere letterarie e in quanto tali universali, scritte da poeti e letterati che hanno dovuto affrontare anche la discriminazione.
E Deperu ora è soddisfatto: «È un’operazione contro la paura a dimostrazione della maturità non solo del Comune di Pordenone, ma dell’intera società civile pordenonese».

Oltre che per la discussione sui diritti civili, l’appuntamento di sabato sarà anche occasione per una riflessione sulla cultura e la letteratura omosessuale in occasione della presentazione del romanzo “Cani randagi” (edito da Rai Eri) di Roberto Paterlini, vincitore del premio La Giara 2012, intervistato da Gian Mario Villalta (direttore artistico di Pordenonelegge) e da Francesco Gnerre (giornalista, studioso del rapporto tra letteratura e omosessualità nel Novecento).
fonte Il Gazzettino via http://www.arcigay.it/

Lgbt Roma: Da domenica 24 febbraio alla Galleria Sordi ci sarà una mostra con le foto di Enrico Appetito, suo fotografo di scena, e i suoi film, e proseguirà fino al 10 aprile


Roma ricorda Sordi, con foto di scena e film
sabato 23 febbraio ci sarà un Concerto per Alberto, all’Auditorium e domani inizierà alla Galleria Colonna, una mostra con le foto di scena di Alberto Sordi.

L’iniziativa è della Fondazione Sorgente Group per il decennale della morte di Alberto Sordi. Alle 21.30 domenica sarà trasmesso il film, Un americano a Roma di Steno del 1954.

Nella Galleria Alberto Sordi, ex Galleria Colonna, ci sarà la mostra di foto di Enrico Appetito, fotografo di scena di Albertone. La mostra durerà fino al 10 aprile.

Nel corso del prossimo fine settimana, in Galleria saranno trasmessi brani dei programmi di Sordi, La partita di calcio del 1949, L’americano del Kansas City, del 1955 e Mario Pio con Gianni Agus del 1971.

La mostra fotografica è solo un omaggio per ricordare e celebrare a dieci anni di distanza, l’attore e regista che ha fatto tanto parlare nel mondo della romanità, così ricorda Paola Mainetti, Vice Presidente della Fondazione Sorgente Group.
fonte http://www.uominidonne.net/

Lgbt Vicenza: il Gay Pride piace ai negozianti, il percorso concordato con Ascom e Vetrine del Centro. Gli hotel della città studiano iniziative ad hoc per il 15 giugno


Il 15 giugno la parata di almeno 5 mila persone lungo il Corso
Il comitato del corteo gay: «Non passiamo davanti al Vescovado»

Operazione simpatia, per smorzare i toni prima che si incendino e per ottenere quel consenso buono se si vuole che il Vicenza Pride diventi una festa per la città senza polemiche.

Loro lo chiamano «un percorso condiviso», ma c'è chi come i commercianti del centro storico non vedono l'ora che arrivi il giorno della parata, colorata, chiassora, ironica. E che porti clienti.

Gli organizzatori ce la stanno mettendo tutta in vista del 15 giugno, giorno della parata del Gay Pride all'ombra della Basilica, un corteo da almeno cinquemila persone che attraverserà corso Palladio.

La Confcommercio è già stata avvisata e ha dato l'appoggio all'iniziativa, così come l'associazione “Le Vetrine del centro” di Anna Jannò.
«E con loro - spiegano gli organizzatori - studieremo il percorso migliore».

Tanto che già il comitato dei residenti e commercianti di contrà Lioy, avrebbe chiesto espressamente di far passare per quella strada il corteo del Vicenza Gay Pride.

«Ma non passerà per il Vescovado», assicura il comitato organizzatore che unisce le tante associazioni che stanno lavorando all'evento.

«Vogliamo far vedere che ci siamo, il nostro obiettivo non è certo provocare»
, spiega Anna Barbara Grotto che ieri all'hotel Palladio insieme a Marco Pino, Mattia Stella ed Everardo Dal Maso, hanno fornito qualche dettaglio in più sul Vi.Pride 2013 del 15 giugno prossimo.
Tutti i particolari nel Giornale in edicola.
fonte http://www.ilgiornaledivicenza.it Eugenio Marzotto

Lgbt: Nasce a Padova un coro gay, è il terzo in Italia, è aperto anche agli etero, si compone di voci miste e martedì 26 si presenta nella sede dell'Arcigay. Esperienza molto diffusa negli Usa


Negli Stati Uniti ce ne sono tanti e da tanto tempo; in Europa pure, per fare un esempio solo a Francoforte ce ne sono tre.

In Italia invece, quello che sta nascendo adesso a Padova è il terzo.
Trattasi di un coro gay che si chiama “Canone inverso” che sta a significare una composizione con una particolare scrittura contrappuntistica, «ma vuole assumere in questo contesto un significato più accattivante e provocatorio: un gruppo di persone che condividono, oltre a un orientamento sessuale, la passione per la musica e il canto; un coro, una rappresentanza musicale della comunità Lgbtq per diffondere l’amore per la musica, contribuendo anche ad abbattere stereotipi sociali e culturali di triste memoria».

Questo spiega Michele Castellaro, 27 anni, che studia infermieristica, ha cantato per cinque anni in un coro di musica antica e suona il violoncello.
Insomma, trattasi di un coro gay dove gli etero sono i benvenuti, se condividono la causa dei diritti degli omosessuali.

Martedì 26 febbraio è in programma la presentazione ufficiale di “Canone inverso”: sarà alle 21 nella sede di Arcigay in corso Garibaldi 41. Sono attesi tutti coloro che hanno interesse per il progetto o anche solo curiosità e vogliono saperne di più.

Per adesso il coro ha già una ventina di adesioni, tra uomini e donne, la maggioranza è composta da gay ma ci sono anche esponenti etero, va da sè in netta minoranza.

Le prove saranno una volta alla settimana, e il giorno verrà deciso collettivamente. La sede sarà quella dell’Arcigay in corso Garibaldi e l’orario serale.

I maestri sono due, uno con l’incarico di preparatore vocale (Aurelio Schiavoni), l’altro di maestro di coro (Roberto Cozzarin).

Per entrare a far parte della formazione non è richiesta esperienza pregressa ma invece sono richieste volontà e passione.

Il repertorio sarà scelto in base al tipo di formazione che salterà fuori, sia numericamente che come qualità vocali.
E anche in base ai gusti e ai desideri dei partecipanti.
«Penso che andremo verso un repertorio misto» spiega ancora Michele Castellaro «ma non banale. E’ un’iniziativa nuova, la nostra, e vorremmo puntare sulla qualità».

In Italia ci sono altri due cori gay, uno a Roma (Roma Rainbow choir) ed è misto e uno a Bologna (Komos) solo maschile, ma entrambi sono solo gay.
Volendo mettersi in contatto con il promotore dell’iniziativa, scrivere canoneinverso@tralaltro.it
fonte http://mattinopadova.gelocal.it di Alberta Pierobon

Lgbt: Il cardinale anti-gay... che molestava i preti, Keith O’Brien, massima autorità della chiesa cattolica in Gran Bretagna, è nei guai


Tira una brutta aria sul Conclave.
E dopo Mahony, a finire sotto la lente è Keith O’Brien, massima autorità della chiesa cattolica in Gran Bretagna.

Che è sempre stato schierato contro i diritti degli omosessuali, e adesso finisce in uno scandalo omosessuale, invischiato in prima persona.
Racconta Enrico Franceschini su Repubblica:


Notizie esplose come una bomba tra i cattolici del Regno Unito: l’accusa di molestie sessuali da parte del cardinale nei confronti di quattro preti, consumate nell’arco di trent’anni. Rivelati in prima pagina dall’Observer di Londra, gli «atti inappropriati » attribuitigli sono rimbalzati immediatamente in Vaticano, dove il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha reso noto che il pontefice «è stato informato» e «la questione è nelle sue mani».

I quattro sono tre preti e un ex sacerdote, appartenenti alla diocesi scozzese di St. Andrews ed Edimburgo:

Hanno inviato le loro accuse a Londra, al nunzio apostolico Antonio Mennini, l’ambasciatore del Vaticano in Gran Bretagna, chiedendo le dimissioni immediate del cardinale dal suo incarico. Pare che il nunzio li abbia lodati per il loro «coraggio». Fonti vicine a O’Brien indicano che il cardinale contesti le accuse e abbia consultato dei legali su come comportarsi. Per ora tace, almeno pubblicamente. Il mese prossimo doveva andare in pensione, avendo raggiunto i 75 anni. In questo paese è noto per le sue rigide posizioni contro l’omosessualità, bollata come una pratica «immorale», contro l’adozione da parte dei gay e contro il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Ma nel privato agiva diversamente da quanto predicava, secondo quanto affermano i quattro prelati.

E qual è l’aneddoto:

Uno di loro, stando al dossier ottenuto dall’Observer, racconta che, quando era un seminarista ventenne e O’Brien era il suo direttore spirituale, fu vittima di approcci «inappropriati» durante le preghiere serali. Troppo spaventato per denunciare il fatto, il giovane è poi diventato prete, ma ha lasciato il sacerdozio non appena O’Brien fu nominato vescovo perché sapeva che «avrebbe avuto totale potere su di me».

fonte http://www.giornalettismo.com/archives/794169/il-cardinale-anti-gay-che-molestava-i-preti/ di Ferma Restando

Lgbt Germania: Angela Merkel verso equiparazione fiscale unioni gay



BERLINO. In Germania, la campagna elettorale si accende sulle unioni gay.
La Cdu della Cancelliera Angela Merkel è pronta a rivedere la sua posizione approvando l'equiparazione fiscale delle unioni gay, da giorni di nuovo al centro del dibattito.

Lo ha indicato oggi il settimanale tedesco, riferendo che la recente sentenza della Corte Costituzionale tedesca - che ha decretato il diritto di adozione da parte del partner anche nel caso di una coppia gay - avrebbe indotto il governo a rivalutare la questione di una equiparazione in tema di ripartizione del reddito.

A esprimersi in questi termini è stato il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, il quale ha spiegato che, a seguito del giudizio di Karlsruhe, l'esecutivo tedesco "sta verificando le conseguenze" sul piano normativo.

Sulla possibile svolta dei cristiano-democratici si è registrata immediatamente la presa di posizione dei colleghi di coalizione.
Se il capogruppo parlamentare della Cdu Volker Kauder ha addirittura annunciato che la legge sulla equiparazione fiscale per potrebbe arrivare già prima dell'estate, i conservatori del partito gemello bavarese CSU sono subito insorti, mettendo in guardia da accelerazioni sul tema.

Hanno espresso invece la loro soddisfazione i Liberali, che avevano già avanzato la proposta di equiparare il trattamento economico delle unioni gay mesi fa, quando a frenare era stata la stessa Frau Merkel.

La Cancelliera aveva escluso che si potesse arrivare a una norma del genere al congresso dei cristiano-democratici dello scorso dicembre, quando era prevalsa la linea conservatrice del partito.
fonte http://www.tio.ch ATS

Lgbt Cinema: Notte degli Oscar, premia Michelle Obama. Trionfa "Argo" di Ben Affleck Migliori attori Daniel Day Lewis e Jennifer Lawrence che cade dalle scale


Nella notte degli Oscar del cinema trionfa Argo, il thriller incentrato su un’operazione della Cia in Iran, diretto da Ben Affleck.

L’annuncio è stato affidato alla first lady Michelle Obama, collegata in diretta dalla Casa Bianca con un look "total argento".

A passarle la parola a sorpresa, dal palco del Dolby Theater, è stato Jack Nicholson. Per il cinema "è stato un anno eccitante", ha sottolineato Michelle ringraziando tutti i protagonisti di Hollywood prima di dichiarare il vincitore.

In 85 anni di storia degli Oscar del cinema, Argo è il quarto film ad aggiudicarsi l'ambita statuetta senza che il regista abbia ottenuto la nomination.
L’ultima volta accadde nel 1989 con Driving Miss Daisy.

Miglior film - "Non avrei mai immaginato di tornare su questo palco", ha detto Affleck sul palco, con la statuetta in mano.

"Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato. Non succede nulla se si viene buttati giù, quello che conta e sapersi rialzare". La vittoria di Argo segna il grande ritorno dell’attore-regista che aveva vinto un Oscar nel 1997 per Will Hunting come miglior sceneggiatura non originale per poi attraversare una serie di disavventure professionali e personali tanto da essere considerato "finito".
Sul palco con Affleck anche George Clooney, co-produttore insieme a Grant Heslov. "So cosa state pensando - ha scherzato Heslov - che siamo i tre produttori viventi più sexy del mondo".

Miglior regia - E’ andato ad Ang Lee per Vita di Pi il premio Oscar per la miglior regia. E’ la seconda statuetta per il regista taiwanese, già incoronato nel 2005 per Brokeback Mountain.
Il film, tratto dal best seller di Yann Martel, racconta la favola di un ragazzo naufragato con una tigre del bengala.
Ha strappato la statuetta al favorito Steven Spielberg.

Miglior attrice - "E' pazzesco". Così Jennifer Lawrence ha accolto il premio Oscar come miglior attrice protagonista per Il lato positivo.
Fasciata come una sposa in un abito bianco Dior Couture, Jennifer, 22 anni, originaria del Kentucky si è aggiudicata la statuetta per la sua performance tragicomica, interpretando una vedova psicologicamente turbata.
Lo scorso mese la Lawrence ha anche vinto il Golden Globe come miglior attrice nella categoria film comici.
Ma la Lawrence oltre che per questo premio sarà ricordata anche per la rovinosa caduta sulle scale prima di ritirare la statuetta.
A "consolarla" ci ha pensato l’Oscar, oltre che la standing ovation del pubblico. L’attrice era caduta anche qualche settimana fa ritirando il premio ai Sag Awards.

Miglior attrice non protagonista - E’ Anne Hathaway la miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in Les Miserables.
La trentenne attrice newyorkese, che per interpretare Fantine ha dovuto perdere circa 12 chili, ha avuto la meglio sulla favorita della vigilia, Sally Field nominata per Lincoln. Fasciata in un lungo abito rosa antico firmato Gucci, con un enorme collier di diamanti di Tiffany, la Hathaway ha dedicato la statuetta al marito, Adam Schulman.
"Il momento più bello della mia vita è stato quando ci sei entrato tu. Ti amo", ha detto dal palco.
"Spero che in un momento non troppo lontano la storia di Fantine (costretta dalla miseria a prostituirsi) sarà solo nei film e non più nella vita reale".

Miglior attore - Ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per la sua interpretazione di Abramo Lincoln nel film di Spielberg, Daniel Day-Lewis. Day-Lewis, 55 anni, è l’unico interprete maschile ad aver vinto tre statuette come protagonista. Katharine Hepburn ha vinto quattro Oscar come attrice protagonista mentre Jack Nicholson, Meryl Streep, Ingrid Bergman e Walter Brennan hanno tutti collezionato tre statuette ma con un mix di interpretazioni come attori protagonisti e non protagonisti.
L’acclamato attore inglese, prima di salire sul palco ha abbracciato moglie e figli e poi ha sottolineato di "avere ricevuto nella vita molto più di quanto dato".

Miglior attore non protagonista - E’ andato a Christoph Waltz l'Oscar come migliore attore non protagonista per la sua interpretazione nel film Django Unchained di Quentin Tarantino.
Per l’austriaco Waltz si tratta della seconda statuetta nella stessa categoria e sempre con Tarantino che lo ha lanciato sulla scena mondiale affidandogli il ruolo di un ufficiale nazista nel film Inglorious Bastards nel 2009.
Waltz, il primo premiato nella grande notte di Hollywood, ha avuto la meglio su Alan Arkin (Argo), Phillip Seymour Hoffman (The Master), Robert De Niro (Silver Linings) e Tommy Lee Jones (Lincoln).
"Noi partecipiamo al viaggio dell’eroe e l’eroe qui è Quentin Tarantino", ha detto Waltz omaggiando il regista.
L'attore si è anche aggiudicato il Golden Globe a gennaio sempre per la sua performance nel controverso Django.
"Quentin scrive poesia - ha rimarcato Waltz con voce commossa - e io amo la poesia".
fonte http://www.liberoquotidiano.it/

domenica 24 febbraio 2013

Lgbt: Elezioni 2013..Riflessioni transessuali....


PER MOLTE PERSONE TRANS, ANDARE A VOTARE CON I DOCUMENTI CHE NON CORRISPONDONO AL LORO ASPETTO ESTETICO, E' VERAMENTE UN MOMENTO NON FACILE...
E CHI NON LO VIVE SULLA PROPRIA PELLE FORSE NON POTRA' MAI CAPIRLO...
E SPESSO SI TENDE A NON ANDARE A VOTARE PER EVITARE IMBARAZZI E MOMENTI NON PIACEVOLI..
MA RAGAZZ* SFORZIAMOCI TUTT* FREGHIAMOCENE! E' IMPORTANTE IL NOSTRO VOTO...!!

SI E' IMPORTANTE IL NOSTRO VOTO...
CON LA SPERANZA CHE PASSINO E ATTUINO LE VARIE PROPOSTE CHE ABBIAMO LETTO IN QUESTO PERIODO:
MATRIMONIO GAY, LEGGE SU OMOTRANSFOBIA E MODIFICA ALLA LEGGE PER IL CAMBIO DI SESSO, CHE SE UNA PERSONA TRANS PER PROBLEMI DI SALUTE O DI LIBERA SCELTA DECIDA DI NON OPERARSI, IL CAMBIAMENTO ANAGRAFICO AVVENGA COMUNQUE..

IN ALTRI STATI ESISTE GIA' E VIENE CHIAMATA LEGGE DEL NOME SOCIALE...
MA INUTILE DIRE CHE NOI SIAMO I PRIMI NELL'ESSERE ULTIMI IN MATERIA DI DIRITTI CIVILI..
QUINDI RAGAZZ* ANDIAMO A VOTARE TUTT*...

IMMAGINIAMOCI UN BEL PALCOSCENICO E PER QUALCHE MINUTO FAREMO
"IL GIOCO DEGLI EQUIVOCI" INSIEME AGLI SCRUTINATORI, SU DAVANTI A QUALE REGISTRO SECONDO LORO DOVREMMO FERMARCI: MASCHI O FEMMINE...

LORO GIUSTAMENTE VEDONO PRIMA IL NOSTRO ASPETTO ESTERIORE PRIMA CHE I DOCUMENTI...
E INSISTERANNO SUL REGISTRO CHE RAPPRESENTA IL NOSTRO ASPETTO ESTETICO...

E LI ENTRIAMO IN BALLO NOI E LA NOSTRA FORZA, NEL DOVER SPIEGARE CHE IL NOSTRO REGISTRO E' QUELLO OPPOSTO AL NOSTRO ASPETTO FISICO...

POI MENTRE SIAMO IN CABINA, SENTIREMO COME SEMPRE IL BRUSIO DELLE LORO VOCI E IL LORO STUPORE COME SE FOSSIMO ALIENI....
MA FA NULLA, FORSE DA QUEL MOMENTO CAPIRANNO CHE ESISTIAMO ANCHE NOI E SIAMO TANTE...
MA AVREMO VOTATO ESPRESSO IL NOSTRO PENSIERO E DETTA LA NOSTRA!
IN ATTESA CHE QUALCOSA CAMBI ANDIAMO A VOTARE....
UN ABBRACCIO A TUTT*....