lunedì 12 agosto 2013

Lgbt Sport: Italia tutta d'oro alle Olimpiadi gay

WORLD OUTGAMES. Gli azzurri della Upaper Fc Italy vincono i Giochi di Anversa riservati agli sportivi omosessuali.
La Nazionale ha già le valigie pronte per la prossima edizione che si svolgerà a Miami nel 2017

In foto La Nazionale di calcio gay ha conquistato l'alloro olimpico ai Giochi di Anversa

La prossima edizione, la quarta, si terrà a Miami, negli Stati Uniti, tra quattro anni. Ieri, ad Anversa, si è chiusa la terza. Stiamo parlando degli World Outgames, evento sportivo e culturale organizzato dalla Gay and Lesbian International Sport Association.

In soldoni, le Olimpiadi gay. Cinquemila atleti, provenienti da cento Paesi che, nell'arco di dodici giorni, si sono dati battaglia nelle discipline più varie, dal tiro con l'arco al badminton; dal ciclismo alla pallamano; dalle bocce agli scacchi, al basket, al ballo e al calcio.

Che il mondo dello sport sia costellato di atleti disposti più o meno a fare outing non è più una notizia. Lo è, invece che, con cadenza quadriennale, ci sia qualcuno che si prende la briga di organizzare dei giochi olimpici «alternativi». Durante i quali quest'anno l'Italia, nel calcio, ha conquistato l'oro olimpico. Il merito è tutto loro, dei ragazzi della Upaper Fc Italy.

E di Giacomo Di Muro, che col mondo gay non c'entra ma che (siccome anche i soldini fanno la loro parte) ci ha messo sensibilità e sponsor. Un sogno, quello di una nazionale di calcio gay, che va indietro negli anni. Sette, per la precisione. Forte era la voglia di aggregazione.

Così come forte era il desiderio di non ostentare, di non far passare l'equazione «gay» uguale «lustrini e paillettes». Niente di tutto ciò erano e sono i Black Angels, squadra romana di ragazzi omosessuali, accomunati dalla passione per il calcio e che del calcio ne hanno fatto motivo di integrazione.
Prima attraverso partitelle stile scapoli-ammogliati. Poi con una nazionale di calcio a undici. Che, c'è giurarci, ha già le valigie pronte per Miami 2017. Assai più prossimo, però, c'è l'appuntamento con le Olimpiadi invernali a Sochi, in Russia, il prossimo febbraio.

Attorno alle quali già si stanno scatenando polemiche (di cui un assaggio lo si è potuto avere in questi giorni in occasione dell'apertura dei Mondiali di atletica a Mosca) a causa di una legge federale anti-gay. Sulla questione è arrivato addirittura ad esprimersi Barack Obama, con toni un po' dissacratori («senza atleti omosessuali siete più deboli»). Detto, però, da uno che con Vladimir Putin ha già il dente avvelenato per l'affaire Snowden è come gettare benzina sul fuoco.
fonte http://www.larena.it/ di Valerio Barghini

Nessun commento:

Posta un commento