giovedì 8 agosto 2013

Lgbt: Esercito USA, benefici matrimoniali estesi alle coppie gay

Dopo la storica decisione della Corte Suprema statunitense, che ha di recente legittimato i matrimoni omosessuali, l’America di Obama fa un altro importante passo in avanti: nonostante non siano ancora stati diffusi comunicati ufficiali, secondo una nota pubblicata mercoledì 7 Agosto da The Associated Press, e riportata dall’Huffington Post, il Pentagono sarebbe pronto ad estendere l’assistenza sanitaria, l’alloggio e altri importantissimi benefits per i coniugi dello stesso sesso dei membri delle Forze Armate.

Il progetto, messo appunto dal Dipartimento della Difesa e che potrebbe essere attuato entro la fine di Agosto, segnerebbe una svolta senza precedenti nella lotta al tabu dell’omosessualità nell’esercito americano, trasformando i tempi del “don’t ask, don’t tell” in un ricordo, anche se non troppo lontano.

Secondo una nota diramata dal Segretario della Difesa Chuck Hagel, tra i benefici contenuti nel pacchetto confezionato dalle autorità del Pentagono sarebbero compresi l’accesso ai depositi militari e ad alcuni programmi di salute e benessere per tutti i partner regolarmente sposati, senza alcuna distinzione di sesso; ci sarebbe persino la licenza matrimoniale, un permesso di 10 giorni creato ad hoc per permettere ai militari di sposarsi e legittimare la propria unione.

L’Apertura del Pentagono ai gay nell’esercito e ai loro partner era già stata ufficializzata lo scorso febbraio tramite le parole dell’ex segretario della Difesa Leon Panetta che, un anno dopo l’abolizione del bando ai gay dichiarati nelle forze armate, aveva esteso alcuni benefici ai partner e alle famiglie dei militari omosessuali, dichiarando che «è una questione di equità dare gli stessi benefits a tutte le donne e gli uomini in divisa che servono il Paese».

I vantaggi a cui Panetta aveva fatto riferimento erano sicuramente limitati rispetto a quelli previsti dal nuovo progetto del Pentagono, ma le cose sono radicalmente cambiate dopo la storica sentenza della Corte Suprema: adesso infatti, tramite il matrimonio il coniuge dello stesso sesso ottiene automaticamente tutti i diritti di una persona sposata, vantaggi compresi.

E dato che, come lo stesso Hagel ammette «i benefici matrimoniali e familiari superano di gran lunga i benefici che potrebbero essere estesi in un sistema di dichiarazione» a cosa servirebbe un programma di benefits specifico per le forze armate, quando questi si acquisirebbero automaticamente col matrimonio?

«Anche se abbiamo basi e installazioni in tutti i 50 stati, non tutte le leggi statali sono uguali quando si tratta di matrimonio dello stesso sesso», ha dichiarato un funzionario della difesa in forma anonima, a causa dall’impossibilità di commentare la nota pubblicamente.

Il progetto deve ancora essere riesaminato e perfezionato nei dettagli, prima di entrare in vigore, ma secondo le ultime stime del Dipartimento della Difesa pare che siano circa 18.000 le coppie omosessuali presenti in tutti i corpi dell’esercito, Guardia Nazionale e riserve comprese, sebbene non si sappia quante di loro siano effettivamente sposate.
fonte http://ilreferendum.it di Vincenzo Lentini/ foto formiche.net

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